17/09/2024
Il termine ansia deriva dal latino angĕre, che significa stringere, ed è uno stato emotivo, per quanto sgradevole, di comune riscontro in vari momenti e situazioni della vita umana.
Spesso descritta come una sensazione di tensione psicofisica, di preoccupazione e di inquietudine che talvolta sconfina nella paura, l'ansia non sempre è sinonimo di malattia. A questo proposito, quindi, è importante stabilire i confini tra ansia normale e ansia patologica
Ansia Fisiologica o Ansia Patologica?
L'ansia normale - fisiologica o d'allarme - è uno stato di tensione psicologica e fisica che implica un'attivazione generalizzata di tutte le risorse dell'individuo, consentendo così l'attuazione di iniziative e comportamenti utili all'adattamento. Essa è diretta contro uno stimolo realmente esistente, spesso ben conosciuto, rappresentato da condizioni difficili ed inusuali.
L'ansia è invece patologica quando disturba in maniera più o meno notevole il funzionamento psichico, determinando una limitazione delle capacità di adattamento dell'individuo. È caratterizzata da uno stato d'incertezza rispetto al futuro, con la prevalenza di sentimenti spiacevoli.
A volte, l'ansia patologica è vaga, cioè senza una precisa causa riconoscibile, oppure può riguardare specifici oggetti ed eventi; si riferisce ad un futuro imminente, oppure alla possibilità di eventi più o meno lontani. Può accompagnare altri problemi psicologici e psichiatrici, nonché i conflitti irrisolti della persona che ne è affetta; ha un'intensità tale da provocare una sofferenza insopportabile; determina comportamenti di difesa che limitano l'esistenza, come l'evitamento di situazioni ritenute potenzialmente pericolose o di controllo attraverso la messa in atto di rituali di vario tipo.
L'ansia patologica, oltre che come un disturbo a sé stante, può ritrovarsi anche in diverse malattie psichiatriche, quali ad esempio: schizofrenia, depressione e mania, disturbi di personalità, sessuali e dell'adattamento.