26/05/2024
Tutta “colpa” di Patrizia Gregori e di suo marito, che mi hanno proposto di rappresentare “Mai Soli” ieri al Pedrocchi. Nella magnifica sala Rossini si sarebbe tenuto un incontro preliminare di “Azione” il partito di Calenda, in vista del vicino voto per le europee.
E così ,accanto ad uomini e donne del territorio padovano, con la voglia di mettersi in gioco per migliorare il bene comune, c’ero anch’io, a raccontare dei gravi e gravissimi , cosa voglia dire riconoscere in loro il valore di persona, il ricercare in chi ha problemi cognitivi profondi, un pensiero che permetta la relazione con il mondo circostante, togliendoli da una solitudine che porta al profondo oblio di sé.
Un lavoro impegnativo soprattutto in famiglia, che, grazie ad una vita dedicata e non sacrificata, può spiare mimiche , piccoli segni di attenzione, gesti a volte maldestri che indirizzati, studiati grazie all’amore, sono interpretati come un segnale di vicinanza, di apertura di una mente che vuole incontrare l’altro. Esserne certi e lavorare per far emergere quelle minime abilità residue che madre natura, molto matrigna, ha lasciato intatte, rappresenta il compito che vogliamo divulgare perché ad ogni essere umano sia riconosciuto come “PERSONA” capace di interagire ,a suo modo e con i suoi tempi, con il mondo che gli sta intorno.
Questo è il punto di partenza, per cui le famiglie vanno aiutate, educate , come stiamo facendo noi (vedi il corso di “supporto genitoriale”in Neuropsichiatria Infantile da noi finanziato grazie ad una Fondazione) .
A sua volta la politica europea deve sostenere l’applicazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone disabili , firmata nel 2009 dall’Italia ed ancora piuttosto negletta in tanti Stati, compreso il nostro.
Piera Cipresso - Presidente Mai Soli