07/04/2023
Scuola Reiki
Il Cerchio Aperto - Ta Panta Rei
La parola "Reiki" è di origine giapponese ed è composta da due sillabe: "REI" e "KI".
La prima, "REI", sta ad indicare l'energia nel suo aspetto primordiale assoluto, in quanto emanata da una forza creatrice non dualistica. In giapponese "REI" significa "essenza spirituale".
La seconda, "KI",si riferisce all'energia intrinseca presente in ogni essere e in ogni organismo vivente.
Incanalando l'energia REI appoggiamo le nostre mani nei centri energetici e nei meridiani, destinati a portare energia vitale in tutti i nostri organi e ghiandole, permettendo così di ribilanciare l'energia naturale e originale che si trova in noi dalla nascita, ma che abbiamo perduto o a cui non siamo più collegati. Questo ribilanciamento cura il proprio piano Fisico, Emotivo, Mentale e Spirituale allo stesso tempo.
L'approccio al Reiki non consiste semplicemente nel posare le mani, anche se per alcuni sarebbe la migliore soluzione da utilizzare, ma importante è come esercitare il Reiki in modo Etico e Spirituale. Cercare di spiegare razionalmente cos'è il Reiki non è semplice. Il rischio è di limitarlo a qualcosa che, nella sua natura profonda e nella sua essenza, appartiene al campo dell'energia sottile, dell'illimitato e dell'assoluto.
"La verità che si vuole esprimere non è la verità assoluta. Il nome che le si dà non è il nome immutabile." - Lao Tse
Reiki è soltanto un nome, tuttavia è attraverso di esso che si manifesta l'infinito, l'assoluto.
Il Reiki si può percepire al tempo stesso irrazionale e coerente. Molti credono che il Reiki sia una tecnica, una disciplina orientale, un sistema di guarigione. In realtà il Reiki è un'esperienza, un viaggio, un'introspezione che aiuta a scoprire e a riconoscere la propria sofferenza e i propri limiti, per poi prenderne coscienza e accettarsi così come si è pienamente. L'accettazione, vale a dire il riconoscimento consapevole della propria condizione, sottintende già un inizio di comprensione e un'assenza di lotta contro se stessi, gli altri e il mondo intero. Si apre così una possibilità di cambiamento e di profonda trasformazione. Accettandosi ci si libera dal giudizio e dal senso di colpa.
Ricordiamoci che il nostro corpo è lo specchio in cui si riflette il nostro disagio psicologico.
"Non muovere mai l'Anima senza il Corpo, né il Corpo senza l'Anima, affinché difendendosi l'una con l'altra, queste parti mantengano il loro Equilibrio e la loro Salute." - Platone, 428 A.C.