Lorenzo Gigli - Psicologo e Tutor DSA

Lorenzo Gigli - Psicologo e Tutor DSA 🧠 Psicologia dell'intervento clinico e sociale
🎓 Abilitato dal 2021
✏️ DSA, BES, ADHD e AUTISMO

Buon lunedì ☀️🙈 Che sia per una decisione propria, del terapeuta, o perché si sono raggiunti gli obiettivi prefissati, l...
29/09/2025

Buon lunedì ☀️

🙈 Che sia per una decisione propria, del terapeuta, o perché si sono raggiunti gli obiettivi prefissati, l'interruzione di un percorso psicologico è sempre un momento emotivamente intenso...

🧠 Confusione, tristezza, ansia, orgoglio... spesso si è ingarbugliati in un groviglio di sensazioni, ma è tutto normale!

🙊 Di solito, però, ci si concentra su come si sente l'utente, come comunicarglielo nella maniera più efficace possibile, ma hai mai pensato che questo momento non sia delicato solo per lui?!

➡️ Scorri le slide per esplorare insieme questa tappa fondamentale...

‼️ FACCIAMO UN PO' DI CHIAREZZA ‼️✖️ No, la diagnosi di DSA non scade, perché i Disturbi Specifici dell'Apprendimento ha...
08/09/2025

‼️ FACCIAMO UN PO' DI CHIAREZZA ‼️

✖️ No, la diagnosi di DSA non scade,
perché i Disturbi Specifici dell'Apprendimento hanno base neurobiologica e la condizione resta per tutta la vita

✔️ Sì, ogni tanto la diagnosi va aggiornata per tenere monitorato il profilo di funzionamento dei ragazzi e perché la loro condizione può migliorare o peggiorare, e ci si può rendere conto che certi strumenti didattici non sono più necessari, o che ne servono altri

❔Ogni quanto va aggiornata?!
➡️ Secondo la Conferenza Stato-Regioni sui DSA del 25 luglio 2012:
- al passaggio da un ciclo scolastico all'altro e
comunque, di norma, non prima di tre anni dal
precedente
- ogni qualvolta sia necessario, su segnalazione della scuola o su iniziativa della famiglia

❔Chi può fare la rivalutazione della diagnosi?!
➡️ Gli stessi professionisti abilitati per realizzare la diagnosi iniziale (neuropsichiatra infantile, psicologo, logopedista)

❔ Come funziona l’aggiornamento?!
➡️ L'iter della rivalutazione è molto simile a quello della diagnosi vera e propria, consiste in visite e test, con la differenza che si ha una base di partenza che permette di snellire alcuni passaggi. Con la rivalutazione si realizza una relazione che individua misure dispensative e strumenti compensativi che saranno importanti per compilare il PDP necessario per affrontare al meglio il percorso scolastico che si sta per iniziare

✖️No, non è obbligatoria una nuova diagnosi prima di 3 anni dall'ultima

✖️No, al cambio di ciclo scolastico la scuola non può obbligare ad una nuova diagnosi se non sono ancora passati 3 anni da quella precedente

✔️ Sì, in attesa dell'eventuale aggiornamento si può comunque compilare il PDP con la diagnosi già presente, anche se ha più di 3 anni

‼️ FACCIAMO UN PO' DI CHIAREZZA ‼️✖️ No, la diagnosi di DSA non scade, perché i Disturbi Specifici dell'Apprendimento ha...
08/09/2025

‼️ FACCIAMO UN PO' DI CHIAREZZA ‼️

✖️ No, la diagnosi di DSA non scade,
perché i Disturbi Specifici dell'Apprendimento hanno base neurobiologica e la condizione resta per tutta la vita

✔️ Sì, la diagnosi ogni tanto va aggiornata per perché la condizione dei ragazzi può migliorare o peggiorare, e ci si può rendere conto che certi strumenti compensativi non sono più necessari, o che ne servono altri

❔Ogni quanto va aggiornata?! Secondo la Conferenza Stato-Regioni sui DSA del 25 luglio 2012:
- al passaggio da un ciclo scolastico all'altro e
comunque, di norma, non prima di tre anni dal
precedente
- ogni qualvolta sia necessario, su segnalazione della scuola o su iniziativa della famiglia

✖️No, non è obbligatoria una nuova diagnosi prima di 3 anni dall'ultima

✖️No, al cambio di ciclo scolastico la scuola non può obbligare ad una nuova diagnosi se non sono ancora passati 3 anni da quella precedente

✔️ Sì, in attesa dell'eventuale aggiornamento si può comunque compilare il PDP con la diagnosi già presente, anche se ha più di 3 anni

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🍂 Buongiorno a tutt* 😨📚 Si sa, settembre è sinonimo di ritorno alla routine e per alcuni questo può significare ansia e ...
02/09/2025

🍂 Buongiorno a tutt*

😨📚 Si sa, settembre è sinonimo di ritorno alla routine e per alcuni questo può significare ansia e stress. È assolutamente normale, sia per i bambini che per i genitori...

🤝 Come affrontarla?!

📝ECCO UNA PICCOLA GUIDA PRATICA

🧒👧 Per i Bambini:

• PARLARNE INSIEME A MAMMA E PAPÀ :
è importante che i bambini esprimano cosa provano, e validare le loro emozioni. "Capisco che ti senti un po' preoccupato, è normale."

• VISUALIZZAZIONE POSITIVA: chiedere loro di immaginare momenti piacevoli che avverranno a scuola o nelle attività pomeridiane può essere una strategia valida per sciogliere tutte le preoccupazioni

• RITORNO GRADUALE ALLA ROUTINE: iniziare a ripristinare gli orari di sonno e veglia qualche giorno prima è fondamentale. Piccoli passi aiutano tanto!

• CONOSCERE IL NUOVO: se possibile, fare una passeggiata intorno alla scuola, guardare le foto della classe o parlare di cosa succederà il primo giorno può ridurre la paura l'ignoto

• USARE UN OGGETTO TRANSIZIONALE: per i più piccoli, un piccolo oggetto "portafortuna" o un disegnino in tasca può dare conforto in un ambiente nuovo

🧑‍🏫👩‍🏫 Per i Genitori:

• MANTENERE LA CALMA: la tranquillità è contagiosa! Se voi siete sereni, aiuterete i vostri figli a esserlo

• PIANIFICAZIONE CONDIVISA COI BIMBI: coinvolgete i bambini nella preparazione dello zaino, della merenda, nella scelta dei vestiti. Questo darà loro un senso di controllo

• ASCOLTO ATTIVO: dedicate tempo per ascoltare, senza distrazioni e senza giudizi. Questo aiuterà il bambino a sentirsi capito e accolto

• NON MINIMIZZARE LE LORO ANSIE: meglio evitare frasi come "non c'è niente di cui preoccuparsi". Le loro paure sono reali ed è importante dargli il giusto peso

• CELEBRARE I PICCOLI SUCCESSI QUOTIDIANI: ogni passo avanti, anche minimo, merita di essere riconosciuto

🫀🌤️ E a te, o ai tuoi figli, è mai capitato di provare ansia da rientro? Come hai affrontato la cosa? Come ti fa sentire il ritorno alla routine?! Vi leggo nei commenti ⬇️

19/08/2025

🔴 L'ansia spesso si insinua silenziosamente nella nostra vita, facendoci sentire sopraffatti senza che ce ne accorgiamo.
È una risposta naturale allo stress, ma quando diventa eccessiva, può trasformarsi in una prigione invisibile che limita il nostro benessere.
Non riusciamo a fare nulla senza sentirci sopraffatti o impauriti. Tuttavia, se impariamo a riconoscerla e a comprenderla, possiamo disinnescare il suo potere.
L'ansia non deve essere vista come un nemico, ma come un segnale che ci invita a fare attenzione, a prenderci cura di noi stessi.
Un percorso psicologico, in questo senso, non è solo una cura per i sintomi, ma un'opportunità per riscoprire noi stessi.
Ci aiuta a fare pace con le emozioni che ci bloccano, a comprendere le radici della nostra ansia e, soprattutto, a trovare dentro di noi la forza e le risorse per affrontare le difficoltà.
In questo processo, l'ansia perde il suo potere di dominarci e diventa un'opportunità per crescere e vivere con maggiore serenità.

19/08/2025

🔴Sei cresciuto/a in una famiglia disfunzionale?

Crescere in una famiglia disfunzionale può lasciare conseguenze che influenzano la propria vita.
Se ti senti parte di questa condizione, non disperare, non sei solo. Sono molte le persone, che, spesso inconsapevolmente, sono state influenzate dal crescere in una famiglia disfunzionale. È il momento quindi di prendere consapevolezza del fatto che non sei solo.
Molti hanno vissuto esperienze simili e hanno trovato il coraggio di superare queste difficoltà.
Nelle prossime righe, scopriremo cosa significa crescere in una famiglia disfunzionale ma soprattutto quali sono le conseguenze. Vedremo poi come affrontare questo problema, superarlo e costruire relazioni sane.

Cosa significa famiglia disfunzionale?
Cosa significa famiglia disfunzionale? Il termine "famiglia disfunzionale" indica una famiglia in cui le dinamiche relazionali presenti impediscono ai membri di crescere e svilupparsi in modo sano. Tra i vari casi troviamo famiglie con problemi di alcolismo o tossicodipendenza, famiglie violente, famiglie con problemi di comunicazione patologica, ma anche famiglie in cui i bisogni emotivi dei membri non sono soddisfatti in modo adeguato.
In generale, si può affermare che una famiglia disfunzionale è caratterizzata da una mancanza di empatia, di rispetto reciproco e di capacità di risolvere i conflitti in modo costruttivo.

Tipi di famiglie disfunzionali

Esistono diversi tipi di famiglie disfunzionali, tra cui (ma non solo) queste sono le tipologie più comuni:
🔺Famiglie con problemi di alcolismo o tossicodipendenza. In queste famiglie, la dipendenza diventa la priorità. Questo squilibrio porta a un ambiente instabile e pericoloso.
🔺Ambienti con violenza domestica. La presenza di violenza fisica, psicologica o emotiva crea un clima di paura e insicurezza.
🔺Famiglie con problemi di comunicazione. La mancanza di comunicazione efficace può portare a incomprensioni, conflitti e isolamento.
🔺Famiglie con genitori assenti o negligenti. La mancanza di supporto emotivo e di cure genera conseguenze negative sullo sviluppo e la crescita.

Gli effetti di una famiglia disfunzionale

Crescere in una famiglia disfunzionale può lasciare pesanti strascichi che rimangono anche da adulti.
Ecco alcune delle conseguenze di vivere in questo ambiente “tossico”:
🔺Bassa autostima e immagine di sé negativa. La mancanza di validazione e di affetto incondizionato può portare a sviluppare una percezione negativa di sé stessi. Il risultato è la difficoltà nell'accettare i complimenti e nel credere nelle proprie capacità.
🔺Difficoltà a costruire relazioni sane. Le esperienze negative in famiglia possono generare modelli relazionali disfunzionali. La conseguenza è la poca fiducia negli altri, l’impossibilità di stabilire legami profondi e relazioni durature. Si può sviluppare una paura dell'intimità o, al contrario, una dipendenza eccessiva dagli altri.
🔺Problemi di comunicazione. Crescendo in un ambiente dove la comunicazione è spesso conflittuale o inesistente, si sviluppano difficoltà a esprimere le proprie emozioni, a stabilire un dialogo costruttivo e a risolvere i conflitti in modo sano.
🔺Ansia e depressione. L'esposizione prolungata a un ambiente stressante e instabile può aumentare il rischio di sviluppare disturbi d'ansia e depressione. Questi disturbi possono manifestarsi con sintomi come paura, preoccupazione eccessiva, tristezza profonda, perdita di interesse per le attività piacevoli e difficoltà a concentrarsi.
🔺Stress post-traumatico. In casi di violenza o abusi, si può sviluppare il disturbo da stress post-traumatico, caratterizzato da incubi, flashback, evitamento di situazioni che ricordano l'evento traumatico e ipervigilanza.
🔺Difficoltà a regolare le emozioni. Le persone cresciute in famiglie disfunzionali possono avere difficoltà a riconoscere e gestire le proprie emozioni, reagendo in modo impulsivo o esagerato a situazioni stressanti.
🔺Comportamenti a rischio. Alcuni individui possono sviluppare comportamenti a rischio come l'abuso di sostanze, disturbi alimentari o comportamenti autolesionistici, nel tentativo di far fronte al dolore emotivo o di sentirsi "vivi".
🔺Difficoltà a stabilire dei limiti. La mancanza di rispetto per i propri bisogni e desideri, tipica di molti ambienti familiari disfunzionali, può portare a difficoltà nello stabilire dei limiti nelle relazioni con gli altri, consentendo agli altri di approfittarsi di loro.
🔺Difficoltà a fidarsi dell'autorità. Le esperienze negative con figure autoritarie, come i genitori, possono portare a una diffidenza generalizzata nei confronti delle figure di autorità, come insegnanti, capi o partner.

Fondamentale ricordare che non tutte le persone cresciute in famiglie disfunzionali svilupperanno alcuni o tutti questi problemi.
La gravità e la durata delle conseguenze dipendono da numerosi fattori, tra cui la gravità dei problemi familiari, la durata dell'esposizione a un ambiente disfunzionale, la presenza di fattori protettivi (come un buon amico, un insegnante di supporto) e la capacità di resilienza individuale.

Riconoscere i segni di una famiglia disfunzionale
Non sempre è facile riconoscere una famiglia disfunzionale.
Alcune “spie d’allarme” includono:
🔺Comunicazione problematica. Difficoltà a esprimere i propri sentimenti, conflitti ricorrenti e segreti di famiglia.
🔺Ruoli invertiti. I bambini assumono ruoli da adulti, come prendersi cura dei genitori o dei fratelli più piccoli.
🔺Mancanza di supporto emotivo. I membri della famiglia non si sostengono reciprocamente e non sono in grado di affrontare insieme le difficoltà.
🔺Violenza fisica, psicologica o emotiva. Qualsiasi forma di violenza è un chiaro segnale di una famiglia disfunzionale.

Guarire dalle ferite del passato

Guarire dalle ferite di una famiglia disfunzionale richiede tempo e impegno. Ecco alcuni passi si possono intraprendere per iniziare un percorso di guarigione:
🔸Riconoscere il problema. Il primo passo è ammettere di essere stati cresciuti in una famiglia disfunzionale.
🔸Cercare supporto. Parlare con un terapeuta o un counselor può aiutare a elaborare le esperienze vissute e a sviluppare strategie di coping.
🔸Costruire relazioni sane. Sviluppa relazioni positive con persone che elargiscono supporto e rispetto.
🔸Praticare l’auto-cura. Fondamentale prendersi cura di sé stessi attraverso attività come lo sport, la meditazione o lo yoga.
🔸Stabilire dei limiti. Imparare a stabilire dei limiti nelle proprie relazioni e a dire di no quando necessario.

Come costruire una famiglia funzionale

Quando si riesce a superare le difficoltà della propria infanzia, si può lavorare per costruire una famiglia funzionale e amorevole per i propri figli. Ecco alcuni consigli:
🔹Comunicazione aperta. Sviluppare una comunicazione aperta e onesta con i figli.
🔹Rispetto reciproco. Insegnare ai figli il rispetto per sé stessi e per gli altri.
🔹Supporto emotivo. Offrire supporto emotivo incondizionato ai figli.
🔹Modello positivo. Proporsi come modello positivo di comportamento per i propri figli.

Crescere in un contesto familiare problematico può essere un’esperienza dolorosa, ma non definisce l’adulto che si diventa. Con il giusto supporto e impegno, è possibile guarire dalle ferite del passato e costruire una vita felice e soddisfacente per sé stessi e per i propri figli.
Guarigione e interruzione del meccanismo, queste sono le migliori risposte a una famiglia disfunzionale.

— Dott.ssa Liberati Giuseppina

Indirizzo

Parma

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