Satsang.it

Satsang.it Centro di Meditazione, Dialogo, Conoscenza Sacra
Seminari, Meditazione, Satsang Ha visitato India e Nepal. Dal 2001 è autrice del sito Visionaire.org.

Yogini Udai Nath Ogar Pir (Beatrice Polidori) è una monaca Ogar (minore) dell’ordine dei Nath, il più antico lignaggio monastico dell'India. Con oltre 20 anni di formazione e di esperienza nelle discipline filosofiche dell'India, a partire dai primi anni 2000, è stata istruita da Bodhananda nella dottrina dell’Advaita Vedanta, secondo la tradizione di Shankaracharya, Gaudapada e Sri Ramana Maharshi. Segue poi Swami Veetamohananda (Ramakrishna Math and Mission), con cui approfondisce l’insegnamento di Ramakrishna Paramahamsa e Swami Vivekananda. All’inizio del 2012 entra nell’ordine Nath Sampradaya con il nome monastico di Udai Nath, sotto la guida di Guruji Yogi Krishnanath. Conduce seminari, satsang e funzioni religiose.

Soundarya Lahari di ShankaracharyaL’onda della bellezzaEsoterismo e linguaggio amoroso nella poesia mistica indianaNavar...
15/09/2025

Soundarya Lahari di Shankaracharya
L’onda della bellezza
Esoterismo e linguaggio amoroso nella poesia mistica indiana
Navaratri festival
21 settembre – 28 settembre dalle ore 15.00 a Pesaro e su zoom

Il Saundaryalahari è l'inno più importante dedicato alla Parashakti e costituisce il testo fondamentale del culto Dakshinachara Shàkta, devoto all'adorazione del Parabrahman come Madre dell'Universo.
La tradizione vuole che Sri Adi Shankaracharya abbia riportato i primi 41 versetti dal monte Kailasa. Nel corso dei suoi pellegrinaggi, si dice che si fosse recato al Kailasa e avesse goduto del Darshan (incontro, visione diretta) di Sri Devi e Sri Parameshwara. Fu allora che Shiva Parameshwara gli diede cinque Lingam Sphatika (Lingam di cristallo) e Sri Devi e gli fece dono di un fascicolo di fogli di palma. Sui fogli di palma era manoscritto un inno di 100 strofe alla Parashakti Suprema. I cinque Lingam, ciascuno di essi, rappresentano le forme di Ishwara. Questi furono i cinque Lingam che Srimadacharya installò successivamente a Sringeri (Bhogalinga), Kanchi (Yogalinga), Kedara (Muktilinga), in Nepal (Varalinga) e Chidambaram (Mokshalinga). Proprio come il Lingam è la forma di Ishwara, le strofe manoscritte sui fogli di palma lo sono di Amba, nella peculiarità del mantra SriVidya, e della SriVidya Upasana si occupano principalmente le cento strofe dell'inno. Colui che ha dato, colui che ha ricevuto, l'oggetto che è stato dato (Brahmavidya è dunque il contenuto del Saundaryalahari), erano infine la stessa cosa. Ecco l'esempio perfetto di non dualità, o Advaita.
Nandikeshwara, il toro di Shiva, fermò Sri Adi Shankaracharya mentre si accingeva a trasportare i cento Shloka ricevuti in dono e i cinque Lingam fuori dal territorio del Kailasha. Nella colluttazione che ne seguì, Srimadacharya riuscì a riprendere con sé i primi 41 Shloka, a cui poi aggiunse i 59 perduti nella lotta, riscrivendoli di suo pugno. I primi 41 Shloka contengono i principi del Mantra Shastra, del Kundalini Yoga e del culto esoterico di Sri Mahatripurasundari, o SriVidya.
Le prime 41 strofe, note come 'Anandalahari' o 'Onda di Beatitudine' costituiscono il Mantra Shastra. Solo pochi possono capire e seguire nella pratica questa dottrina, le cui norme sono molto severe e pochi sono vocati per la loro osservanza. Ciascuna delle cento strofe del Saundaryalahari può essere recitata come un mantra e ognuna produrrà il suo frutto indipendente. Così come tutto ciò che Mida toccava diventava d'oro, tutte le parole pronunciate da Srimadacharya sono mantra.
Il poema composto da un grande saggio come Srimadacharya in uno stato di estasi, nella piena percezione del Divino e in oblio di sé, è concezione divina. L'Acharya dice nel versetto centesimo: "Madre, questo inno a Te dedicato è scritto con parole tue". Questo inno, oltre ad essere il prodotto della grazia divina, è in grado di conferire grazia su di noi.
Il mondo ha avuto la rara fortuna di godere del Darshan di Srimadacharya solo per un periodo di 32 anni. Nella sua immensa compassione, forse era ansioso che anche dopo la fine della sua incarnazione la gente potesse ricevere il beneficio dei suoi insegnamenti. Questo è il motivo per cui ha riunito tutta la sua grazia, riassunta e compressa, per così dire, nelle sue poesie, inni e canti che continuano a concedere la sua benedizione, generazione dopo generazione. Attraverso il Saundaryalahari, riceviamo l'ondata di grazia di Srimadacharya. Per coloro che leggono il Saundaryalahari, un numero di significati nascosti o intuiti si riveleranno in base alla percezione, la maturità, l'apprendimento, la natura e la propria condizione di vita. (dal commento di Sri Chandrasekharendra Saraswti al Soundarya Lahari)

Domenica 21 e domenica 28 settembre, per la celebrazione di Navaratri ci riuniamo per la lettura e il commento del testo...
13/09/2025

Domenica 21 e domenica 28 settembre, per la celebrazione di Navaratri ci riuniamo per la lettura e il commento del testo fondamentale della conoscenza sacra dedicato alla Dea, l'inno di Shankaracharya dedicato a Amba, Lalitha Tripura Sundari, la Madre divina. Ricco di poesia, immagini e insight, compendio delle conoscenze segrete, di simboli e meditazioni intrecciato nella visione della Dea, celebre per essere una raccolta di 100 mantra ciascuno capace di risolvere le diverse afflizioni umane, rimane altresì un capolavoro letterario, e una fonte di bellezza, come dice il titolo, e di beatitudine.
A Pesaro e su Zoom.

Soundarya Lahari di Shankaracharya
L’onda della bellezza
Esoterismo e linguaggio amoroso nella poesia mistica indiana

Navaratri festival

21 settembre – 28 settembre dalle ore 15.00 a Pesaro e su zoom

Soundarya Lahari di Shankaracharya
Il Soundarya Lahari, tradotto come “Onda della Bellezza”, è un testo attribuito ad Ādi Śaṅkara, che ha avuto una vasta fortuna nella tradizione vedāntica e tantrica.

L’opera, composta da cento strofe, è al tempo stesso un poema devozionale dedicato alla Devī, una raccolta di mantra e un manuale rituale di Śrīvidyā.

La sua particolarità risiede nell’intreccio fra la prospettiva non-dualista del Vedānta e la dimensione teologica e rituale dello Śāktismo, che fa del testo una sintesi perfetta fra filosofia speculativa e pratica devozionale.

Nel corso del seminario ci soffermeremo sulla natura contemplativa dell’esperienza poetica, attraverso il suo raffinato linguaggio amoroso, per poi osservare i motivi esoterici e simbolici legati al culto e alla conscenza segreta del ta**ra.

Il seminario si svolge in due giornate, 21 e 28 settembre che abbracciano il periodo di Navaratri, tradizionalmente dedicato alla celebrazione della Dea Madre.

L’inizio è alle ore 15 e la durata si protrae per tutto il tempo necessario. E’ possibile partecipare in presenza a Pesaro oppure su Zoom. La quota di partecipazione è 120 euro.

Per info e prenotazioni: cell 3405440834 (Udai Nath)

Domenica 21 e domenica 28 settembre, per la celebrazione di Navaratri ci riuniamo per la lettura e il commento del testo...
13/09/2025

Domenica 21 e domenica 28 settembre, per la celebrazione di Navaratri ci riuniamo per la lettura e il commento del testo fondamentale della conoscenza sacra dedicato alla Dea, l'inno di Shankaracharya dedicato a Amba, Lalitha Tripura Sundari, la Madre divina. Ricco di poesia, immagini e insight, compendio delle conoscenze segrete, di simboli e meditazioni intrecciato nella visione della Dea, celebre per essere una raccolta di 100 mantra ciascuno capace di risolvere le diverse afflizioni umane, rimane altresì un capolavoro letterario, e una fonte di bellezza, come dice il titolo, e di beatitudine.
A Pesaro e su Zoom.

Satsang, centro di Meditazione a Pesaro. Percorsi settimanali di Meditazione e Satsang.Quest'anno i percorsi di meditazi...
08/09/2025

Satsang, centro di Meditazione a Pesaro. Percorsi settimanali di Meditazione e Satsang.

Quest'anno i percorsi di meditazione hanno una attenzione speciale per chi desidera avvicinarsi per la prima volta alla spiritualità e alle pratiche del Sanathana Dharma, come per chi è in cammino ma alla ricerca di una dimensione più stabile e sicura su cui proseguire i suoi passi.

Il Lunedì alle 21 ci riuniamo per recitare il Maha Mrityunjaya Mantra. Dedicato a Shiva, è uno dei mantra più antichi e più importanti della tradizione induista. Nel suo significato, troviamo la percezione profondamente unitaria tra la Natura e il Divino, l'intuizione del Divino immanente che anima ogni più piccola creatura vivente. E con la contemplazione del mistero, la naturale aspirazione all'eternità e alla liberazione. Meditare questo Mantra è entrare nel cuore pulsante della pratica induista e della sua visione.

Il Mercoledì alle 21 è dedicato alla meditazione guidata, riprendono l'8 ottobre le lezioni di Laya Yoga. Un percorso guidato di respirazione, visualizzazione sottile e di coscienza di sé, che permette di affacciarsi alla realizzazione della non dualità e della presenza divina. Gli esercizi del Laya Yoga sono descritti da Gorakhnath nei trattati più antichi sullo yoga, le cui intuizioni della fisiologia sottile sono alla base dell'Hata Yoga, del Kundalini Yoga, e sorprendentemente coerenti con le conoscenze più avanzate di neurofisiologia. Un processo di guarigione che parte dal profondo e libera da ogni afflizione.

Novità: il Venerdì alle 21 incominciamo la lettura e il commento della Bhagavad Gita. Questo libro, breve e sintetico, dal contenuto universale, racchiude il cuore dell'insegnamento della filosofia spirituale indiana. Dedicato a tutti coloro che desiderano fugare il dubbio e l'angoscia dalla propria mente, illumina sulla via da seguire, sull'etica e la spiritualità pratiche, applicate alle scelte che ognuno deve affrontare nella propria vita. Illumina infine sulla realizzazione spirituale, che è fine ultimo, ma anche stile di vita e di pensiero, che accompagna come atteggiamento e sostegno ogni istante del cammino. Adatto e consigliato come ingresso nel percorso spirituale, ma sempre fondamentale e sempre nuovo a anche per chi è già nel percorso.

Tutti i percorsi possono essere seguiti su Zoom.

Inizio dei Corsi e Open Week:

Lunedì 6 Ottobre: Maha Mrityunjaya Mantra
Mercoledì 8 Ottobre: Laya Yoga
Venerdì 10 Ottobre: Bhagavad Gita

I tre appuntamenti nella Open Week sono completamente gratuiti, per permettere a tutti di provare e di scegliere la dimensione a sé più congeniale.
Successivamente i corsi proseguono a cadenza settimanale.
Per tutte le informazioni, i costi e la durata, e tutti gli approfondimenti, consultare www.satsang.it

Per qualsiasi altra domanda e per conoscerci prima di incominciare, sono a disposizione per colloqui conoscitivi e chiarimenti.

Yogini Udai Nath
Satsang Centro di Meditazione
via Togliatti 20 Pesaro

Davvero la Liberazione (Moksa) è un fine irraggiungibile? Ad impedircelo, ci dicono le dottrine indiane, è solo un’illus...
01/09/2025

Davvero la Liberazione (Moksa) è un fine irraggiungibile? Ad impedircelo, ci dicono le dottrine indiane, è solo un’illusione, che una volta riconosciuta tale, non può essere di alcun impedimento. Non vi è invero alcun impedimento, ma un percorso di conoscenza di sé, che restituisca la libertà mai perduta, ma sottomessa erroneamente a false attribuzioni, che hanno espresso identità fittizie, frutto di oppressione, dipendenza, a volte di violenza vera e propria. Perciò gli antichi chiamavano la condizione non liberata “schiavitù”, consapevoli della violenza esplicita e implicita a cui ciascuno è sottoposto nel mondo, e da cui deve scegliere intenzionalmente di liberarsi. Queste esperienze non sono banali, certamente, sono consolidate nei nostri sentimenti, sulla base di un vissuto che ha controllato una grande quantità delle nostre risorse mentali, ma che non può spegnere la consapevolezza del Conoscitore, che ha visto, ascoltato e sentito tutto quello che è accaduto e che può manifestare la propria consapevolezza, la compassione e la verità che ha maturato in sé.

I Percorsi Individuali (Sadhana) nascono rivolti agli yogi che intraprendono il cammino spirituale, ma sono accessibili a chiunque desideri conoscere sé stesso e realizzare propria libertà spirituale, chiunque senta che questo cammino lo chiama a sé, perché risuona con la natura profonda del proprio Sé.
Sadhana significa il processo di conoscenza di sé, guarigione e liberazione che ogni yogi, fin dai tempi remoti, persegue per realizzare la propria vocazione.

Il metodo che si applica è molto più antico e profondo della psicologia moderna, e risuona coerentemente con l’istruzione spirituale, rendendola viva, concreata e realizzativa, non un processo ideale e astratto.
Nello specifico, i filosofi indiani chiamavano l’investigazione interiore Vichara, porsi domande fondamentali, scuotere le fondamenta di ciò che sappiamo di noi stessi e di ciò in cui crediamo. Quindi, si doveva applicare Viveka, il discernimento con cui riconoscere sé stessi, scegliere la propria integrità e consapevolezza, oltre ogni illusione, materiale, relazionale e anche spirituale. In un tempo attraversato da numerose proposte falsamente spirituali occorre riappropriarsi della più autentica esperienza dello spirito e liberarsi di inutili artifici che ne costringono il sentire dentro a degli standard illusori e molto limitati. La Sadhana è la conquista della propria Libertà spirituale, il vero e il solo processo di individuazione e di realizzazione di sé. Solo con la verità si può arrivare alla Verità, e solo con la libertà alla Liberazione. Chiunque abbia il raro privilegio di una nascita umana, diceva Shankara, che sia libero e possieda una istruzione sufficiente, ha il titolo spirituale per ricercare la realizzazione del Sé, e getterebbe via la sua vita se non lo facesse. Quindi il Brahma Sutra apriva con “Si proceda dunque alla conoscenza del Sé”.

Riprendono da metà Settembre i colloqui per incominciare i nuovi Percorsi Individuali "Sadhana".

Leggi l'articolo nel primo commento e contattami per un primo colloquio conoscitivo gratuito.

Chi siamo e cosa facciamoSatsang è un centro di Meditazione fondato da Yogini Udai Nath a Pesaro, nel cuore della città,...
01/09/2025

Chi siamo e cosa facciamo
Satsang è un centro di Meditazione fondato da Yogini Udai Nath a Pesaro, nel cuore della città, nel profondo della montagna di cemento armato e tra gli alberi. Siamo nel luogo dove vivono tutti, dove pulsa il cuore degli esseri, ogni giorno. Ogni giorno persone da tutta Italia e oltre si affacciano su questo "eremo urbano" per trovare pace, verità, chiarimento e comprensione.
Con questo spazio dedicato al dialogo e alla meditazione, offriamo un luogo in cui si esprime la coscienza e l'esperienza diretta di chi opera, nella relazione privilegiata tra Maestro e Discepolo. Questa è la modalità tradizionale dello yoga e della conoscenza spirituale. Pratichiamo la disciplina del Nath Sampradaya, mantenendone lo spirito, e continuando la ricerca nella meditazione e nella filosofia della Non Dualità.
Il Centro propone percorsi settimanali di Meditazione (Laya Yoga), Mantra e Satsang. Si tengono regolarmente percorsi di formazione sulle discipline spirituali, fondati sulla tradizione filosofica Indiana e Occidentale, in continuo dialogo e naturale interconnessione. Sosteniamo una corretta visione storica e critica, non dogmatica, ma orientata a favorire conoscenza effettiva e autentica Liberazione.
Inoltre, prestiamo la massima attenzione all'interiorità e alla conoscenza di sé anche attraverso percorsi individuali, con una speciale attenzione alla psicologia del trauma e delle dipendenze. Lo scopo del percorso spirituale è la Realizzazione del Sé, nella piena libertà individuale, emancipato dai condizionamenti sociali e psicologici, autentico, intuitivo, spontaneo, connesso con la Realtà sempre presente, definito dalla sola evidenza di Essere.
Yogini Udai Nath
Satsang
Centro di Meditazione
via Togliatti 20 Pesaro
cell.3405440834

Sri Chakra. Il Cuore della Yogini.Yoginīhṛdaya – metafisica, devozione e meditazione dello sri Chakra, essenza della con...
31/08/2025

Sri Chakra. Il Cuore della Yogini.
Yoginīhṛdaya – metafisica, devozione e meditazione dello sri Chakra, essenza della conoscenza tantrica.

7-8 dicembre dalle ore 15.00 a Pesaro e su zoom

Lo Śrī Cakra, o Śrī Yantra, è il diagramma sacro per eccellenza della tradizione tantrica śākta. Costituito da nove triangoli intersecati che generano quarantatré angoli, esso rappresenta la totalità del cosmo e, al tempo stesso, la struttura interiore della coscienza.

Ogni livello del mandala, dai cerchi periferici ai recinti e ai triangoli centrali, corrisponde a una dimensione dell’universo e del corpo sottile, fino al punto originario (bindu), emblema della presenza indivisa della Dea.

Nella pratica dello Śrīvidyā, lo Śrī Cakra non è soltanto un oggetto di contemplazione rituale, ma il vero e proprio “corpo della Dea”: una mappa della sua potenza creatrice e un cammino iniziatico che guida il devoto dalla periferia al centro, dall’esteriore all’interiore, dal molteplice all’Uno.

Per questo viene detto “il cuore della Yoginī”, poiché custodisce al suo interno la pulsazione vitale della Madre divina e il segreto dell’unione fra energia (śakti) e coscienza (śiva).

Il seminario si svolge in due giornate, 7 e 8 dicembre, a Pesaro e su Zoom, a partire dalle ore 15.00.

Quota di partecipazione 120 euro

Informazioni e iscrizioni cell. 3405440834 (Udai Nath)

Lalitha Shasranama. I mille nomi di Lalitha.Sapienza sacra e teurgia nella litania dei Mille Nomi della Dea Madre1-2 nov...
31/08/2025

Lalitha Shasranama. I mille nomi di Lalitha.
Sapienza sacra e teurgia nella litania dei Mille Nomi della Dea Madre

1-2 novembre dalle ore 15.00 a Pesaro e su zoom

Lalitha Shasranama I Mille Nomi di Lalitha
Il Lalitā Sahasranāma, trasmesso nel Brahmāṇḍa Purāṇa, è uno dei testi più autorevoli della tradizione śākta e un pilastro della pratica dello Śrīvidyā.

Si presenta come una litania di mille epiteti rivolti a Lalitā Tripurasundarī, la Dea Madre, contemplata come principio cosmico, forza creatrice e realtà suprema.

Il dialogo tra Hayagrīva e il saggio Agastya che introduce il testo stabilisce la sua natura di upadeśa esoterico, destinato a chi è pronto a riceverne la potenza trasformativa.

Ogni nome della Dea è carico di valore teologico, cosmologico e rituale: i nomi non sono semplici attributi, ma formule mantriche che condensano interi sistemi di significato.

La recitazione del Sahasranāma è considerata un atto di teurgia: la parola sacra non descrive soltanto, ma realizza la presenza della Dea, operando una trasformazione nel devoto e nello spazio rituale stesso.

Il seminario si svolge in due giornate, 1 e 2 novembre, a Pesaro e su Zoom, a partire dalle ore 15.00.

Quota di partecipazione 120 euro

Informazioni e iscrizioni cell. 3405440834 (Udai Nath)

Soundarya Lahari di ShankaracharyaL’onda della bellezzaEsoterismo e linguaggio amoroso nella poesia mistica indianaNavar...
31/08/2025

Soundarya Lahari di Shankaracharya
L’onda della bellezza
Esoterismo e linguaggio amoroso nella poesia mistica indiana

Navaratri festival

21 settembre – 28 settembre dalle ore 15.00 a Pesaro e su zoom

Soundarya Lahari di Shankaracharya
Il Soundarya Lahari, tradotto come “Onda della Bellezza”, è un testo attribuito ad Ādi Śaṅkara, che ha avuto una vasta fortuna nella tradizione vedāntica e tantrica.

L’opera, composta da cento strofe, è al tempo stesso un poema devozionale dedicato alla Devī, una raccolta di mantra e un manuale rituale di Śrīvidyā.

La sua particolarità risiede nell’intreccio fra la prospettiva non-dualista del Vedānta e la dimensione teologica e rituale dello Śāktismo, che fa del testo una sintesi perfetta fra filosofia speculativa e pratica devozionale.

Nel corso del seminario ci soffermeremo sulla natura contemplativa dell’esperienza poetica, attraverso il suo raffinato linguaggio amoroso, per poi osservare i motivi esoterici e simbolici legati al culto e alla conscenza segreta del ta**ra.

Il seminario si svolge in due giornate, 21 e 28 settembre che abbracciano il periodo di Navaratri, tradizionalmente dedicato alla celebrazione della Dea Madre.

L’inizio è alle ore 15 e la durata si protrae per tutto il tempo necessario. E’ possibile partecipare in presenza a Pesaro oppure su Zoom. La quota di partecipazione è 120 euro.

Per info e prenotazioni: cell 3405440834 (Udai Nath)

09/06/2025
Ritorna l’Estate Indiana!Cinque appuntamenti da giugno ad agosto per inoltrarsi nella foresta sacra — non solo in senso ...
08/06/2025

Ritorna l’Estate Indiana!
Cinque appuntamenti da giugno ad agosto per inoltrarsi nella foresta sacra — non solo in senso metaforico — e intraprendere o approfondire il cammino spirituale. Un’occasione per praticare la conoscenza degli Yogi, vivere uno stile di vita basato su esperienza, verità, condivisione e consapevolezza.

Si comincia il 22 giugno, salutando il Solstizio d’Estate con il Gāyatrī Mantra e una breve escursione metafisica nel significato del ciclo annuale e siderale per gli antichi.

Seguono due incontri, il 13 luglio e il 10 agosto, presso l’Ashram di Pesaro: due pomeriggi dedicati a letture condivise, commento e pratica delle dottrine esoteriche dello Yoga secondo la tradizione antica, con momenti di meditazione (Laya Yoga) su questi insegnamenti.

Altri due appuntamenti, il 27 luglio e il 23–24 agosto, si svolgeranno nei boschi della provincia di Teramo, guidati da Yogi Narayan Nath. Vivremo insieme l’esperienza dello stile di vita yogico, la connessione profonda con la natura, la ritualità del Fuoco Sacro (Dhuni) e il cammino della ricerca del Sé nella foresta, come pratica terapeutica e rigenerativa.

Tutti gli incontri si tengono nel pomeriggio, con un contributo simbolico di 30 euro per ciascun appuntamento.
Ulteriori dettagli verranno pubblicati a breve per ogni singola iniziativa.

Om Shiv Goraksh! Adesh!

Un seminario a colori, ma serissimo. 1 e 2 giugno "Sacrificio e Liberazione nei Veda e nelle Upanishad". A Pesaro e su Z...
27/05/2025

Un seminario a colori, ma serissimo.
1 e 2 giugno "Sacrificio e Liberazione nei Veda e nelle Upanishad". A Pesaro e su Zoom.
Per immergersi due giorni nel cuore del pensiero spirituale indiano. Per incominciare, ricominciare, proseguire, orientare e magari realizzare ciò che desideriamo nel profondo. Per sentire, meditare e condividere. Perché si diventa ciò che si pensa.
Adesh!

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