
01/09/2025
Caro Agosto, sei stato per me un ritorno alle radici e una visione ritrovata; sei stato famiglia, amici, sale sulla pelle e notti di poco sonno, routine trascurate e ritorno a me stessa.
Hai voluto farmi ricordare perché faccio ciò che faccio, per cosa vale la pena lottare e cosa è ormai al di là della porta, lasciato andare pur se non dimenticato, parte di una me che non è più mia, perché nulla ci appartiene, nemmeno noi stessi.
Ho percorso vie che conoscono a memoria i miei passi, e mi hanno accolta senza giudicare perché di me conoscono ciò che è vero, e per questo sono parte di me, della me che resta quando si fa spazio tra gli attimi e i ritorni.
Lo confesso: mi manchi già, agosto. Mi manca la precarietà di una estate che scappa via a piedi nudi con i suoi abiti leggeri. Mi manchi come il mare, e tu sai che non potresti mancarmi di più.
Ma mancarsi è bello.
Mancarsi è un arrivederci, in punta di dita.