Atman, ventilatore polmonare innovativo

Atman, ventilatore polmonare innovativo Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Atman, ventilatore polmonare innovativo, Ospedale, Via Orazio Camia, 12, Piacenza.

"Soffio vitale" in lingua sanscrita, Atman è il progetto per una nuova classe di ventilatori polmonari da terapia intensiva: economici, controllabili da remoto ed installabili anche fuori dalle strutture ospedaliere.
--> CROWDFUNDING COMING SOON!

Grazie ad Eco Di Piacenza per la menzione!
04/03/2021

Grazie ad Eco Di Piacenza per la menzione!

UN INNOVATIVO VENTILATORE POLMONARE “PIACENTINO”, CON INNUVATECH E MUSP

È stato recentemente presentato, in una serata “online”, uno speciale ed interessante nuovo progetto made in Piacenza, “Atman” un innovativo ventilatore polmonare, ideato dall’impresa piacentina Innuvatech che vede la collaborazione di MUSP Laboratorio di ricerca su macchine utensili e sistemi di produzione della Rete regionale dell’Alta Tecnologia. Alla serata, supportata dal Rotary gruppo piacentino distretto 2050, hanno partecipato il Dott. Vittorio Silva e Ludovico Stramigioli di Innuvatech, il prof. Michele Monno direttore del Laboratorio MUSP del Politecnico di Milano, il Dr. Cosimo Franco primario di Pneumologia dell’Ospedale di Piacenza, e la Dott.ssa Elisa Ghezzi (crowdfunder). Alla serata hanno partecipato anche Francesco Timpano, del Rotary di Fiorenzuola d’Arda, Valentina Stragliati, consigliere regionale dell’Emilia Romagna e Giammaria Manghi capo di gabinetto del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Atman è un innovativo ventilatore polmonare che si propone di rendere più semplice la gestione di pazienti che hanno bisogno di un aiuto per la respirazione, con una macchina affidabile, a basso costo e gestibile a distanza. Il progetto, nato durante il primo lockdown nello scorso anno ha una prospettiva importantissima oggi, rispetto al perdurare dell’emergenza pandemica, per garantire cure efficaci, affidabili e “sicure” anche per gli operatori sanitari. A presentare il progetto sono stati il dott. Vittorio Silva e Ludovico Stramigioli di Innuvatech. Silva, in particolare, ha spiegato come è nata Innuvatech e come è partita l’idea del nuovo ventilatore polmonare: “Innuvatech nasce nel 2014 per promuovere lo sviluppo di prodotti medicali: è in possesso di un brevetto italiano, di uno europeo, ed ha inoltrato domande per un brevetto statunitense e uno italiano per prodotti in ambito elettromedicale. In particolare tra i nostri prodotti abbiamo un ecografo ultra portatile e un misuratore di massa grassa e massa magra portatile”. Come tante aziende del nostro territorio anche Innuvatech si è trovata, nel lockdown in una “situazione assolutamente imprevista” spiega Silva “con forza lavoro ferma e progetti fermi, anche con forti dubbi sulla nostra sopravvivenza e mentre eravamo chiusi in casa abbiamo riflettuto sulle difficoltà che ha incontrato la sanità nella prima fase dell’epidemia, e abbiamo deciso di mettere a frutto le nostre competenze in ambito elettronico e medicale, facendo quello che sappiamo fare meglio: rendere prodotti ad alto costo disponibili a prezzi contenuti ma con le prestazioni necessarie”. Nasce così l’idea di “ripensare” il ventilatore polmonare: “ci mancavano le competenze meccaniche per realizzare un progetto simile” spiega ancora Silva “così ci siamo rivolti al sistema di innovazione piacentino e regionale per un aiuto: abbiamo incontrato il prof. Timpano, il prof. Monno del Musp, e il dott. Franco del reparto di pneumologia dell’Ospedale di Piacenza mettendo insieme competenze che rendono oggi possibile portare avanti la realizzazione di un prototipo”. Gli aspetti tecnici del progetto sono stati evidenziati da Ludovico Stramigioli che ha spiegato come l’idea del nuovo ventilatore sia di “gestire i parametri fondamentali dei ventilatori polmonari sfrondando il più possibile la macchina e dando la possibilità di intervenire nel 90% delle situazioni con un sistema affidabile, e che possa essere gestito da remoto”. Uno dei problemi dei ventilatori, continua Stramigioli “è che spesso possono essere utilizzati solo in ospedale perché devono essere attaccati ad aria e ossigeno compressi. La prima innovazione di Atman è quella di inserire dei riduttori di pressione che permetto di “usare” i gas sia che arrivino da condotte ospedaliere sia dall’aria esterna o da una qualsiasi bombola”. I gas vengono “mescolati” in una “camera” specifica e per garantirne l’affidabilità, spiega ancora Stamigioli “abbiamo scelto di inserire due camere in ridondanza, che permetteranno al ventilatore di funzionare anche in caso di guasto”. Il ventilatore potrà poi essere comandato e monitorato a distanza dall’operatore sanitario: “in situazione emergenziale il clinico non avrà più necessità di andare dal paziente 5 o 10 volte in un turno, limitando le visite allo stretto necessario e monitorando i parametri a distanza” conclude Stramigioli. Un ultimo vantaggio importante è il contenimento dei costi: per l’assemblaggio si è pensato di usare solo componenti già in produzione e facilmente reperibili e sostituibili. Mancano ancora alcuni passi per la realizzazione del primo prototipo, compreso il reperimento di fondi per tutte le fasi cliniche di test, con una campagna di crowdfunding di circa 70.000 euro, ma il progetto è molto interessante e inorgoglisce Piacenza, che ha dovuto fronteggiare un difficile periodo con la pandemia, ma che con le sue risorse umane migliori è in grado oggi di innovare e guardare con speranza al futuro (informazioni e ulteriori dettagli sul progetto alla mail: atman@innuvatech.com).

Atman, ventilatore polmonare innovativo

04/03/2021

UN INNOVATIVO VENTILATORE POLMONARE “PIACENTINO”, CON INNUVATECH E MUSP

È stato recentemente presentato, in una serata “online”, uno speciale ed interessante nuovo progetto made in Piacenza, “Atman” un innovativo ventilatore polmonare, ideato dall’impresa piacentina Innuvatech che vede la collaborazione di MUSP Laboratorio di ricerca su macchine utensili e sistemi di produzione della Rete regionale dell’Alta Tecnologia. Alla serata, supportata dal Rotary gruppo piacentino distretto 2050, hanno partecipato il Dott. Vittorio Silva e Ludovico Stramigioli di Innuvatech, il prof. Michele Monno direttore del Laboratorio MUSP del Politecnico di Milano, il Dr. Cosimo Franco primario di Pneumologia dell’Ospedale di Piacenza, e la Dott.ssa Elisa Ghezzi (crowdfunder). Alla serata hanno partecipato anche Francesco Timpano, del Rotary di Fiorenzuola d’Arda, Valentina Stragliati, consigliere regionale dell’Emilia Romagna e Giammaria Manghi capo di gabinetto del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Atman è un innovativo ventilatore polmonare che si propone di rendere più semplice la gestione di pazienti che hanno bisogno di un aiuto per la respirazione, con una macchina affidabile, a basso costo e gestibile a distanza. Il progetto, nato durante il primo lockdown nello scorso anno ha una prospettiva importantissima oggi, rispetto al perdurare dell’emergenza pandemica, per garantire cure efficaci, affidabili e “sicure” anche per gli operatori sanitari. A presentare il progetto sono stati il dott. Vittorio Silva e Ludovico Stramigioli di Innuvatech. Silva, in particolare, ha spiegato come è nata Innuvatech e come è partita l’idea del nuovo ventilatore polmonare: “Innuvatech nasce nel 2014 per promuovere lo sviluppo di prodotti medicali: è in possesso di un brevetto italiano, di uno europeo, ed ha inoltrato domande per un brevetto statunitense e uno italiano per prodotti in ambito elettromedicale. In particolare tra i nostri prodotti abbiamo un ecografo ultra portatile e un misuratore di massa grassa e massa magra portatile”. Come tante aziende del nostro territorio anche Innuvatech si è trovata, nel lockdown in una “situazione assolutamente imprevista” spiega Silva “con forza lavoro ferma e progetti fermi, anche con forti dubbi sulla nostra sopravvivenza e mentre eravamo chiusi in casa abbiamo riflettuto sulle difficoltà che ha incontrato la sanità nella prima fase dell’epidemia, e abbiamo deciso di mettere a frutto le nostre competenze in ambito elettronico e medicale, facendo quello che sappiamo fare meglio: rendere prodotti ad alto costo disponibili a prezzi contenuti ma con le prestazioni necessarie”. Nasce così l’idea di “ripensare” il ventilatore polmonare: “ci mancavano le competenze meccaniche per realizzare un progetto simile” spiega ancora Silva “così ci siamo rivolti al sistema di innovazione piacentino e regionale per un aiuto: abbiamo incontrato il prof. Timpano, il prof. Monno del Musp, e il dott. Franco del reparto di pneumologia dell’Ospedale di Piacenza mettendo insieme competenze che rendono oggi possibile portare avanti la realizzazione di un prototipo”. Gli aspetti tecnici del progetto sono stati evidenziati da Ludovico Stramigioli che ha spiegato come l’idea del nuovo ventilatore sia di “gestire i parametri fondamentali dei ventilatori polmonari sfrondando il più possibile la macchina e dando la possibilità di intervenire nel 90% delle situazioni con un sistema affidabile, e che possa essere gestito da remoto”. Uno dei problemi dei ventilatori, continua Stramigioli “è che spesso possono essere utilizzati solo in ospedale perché devono essere attaccati ad aria e ossigeno compressi. La prima innovazione di Atman è quella di inserire dei riduttori di pressione che permetto di “usare” i gas sia che arrivino da condotte ospedaliere sia dall’aria esterna o da una qualsiasi bombola”. I gas vengono “mescolati” in una “camera” specifica e per garantirne l’affidabilità, spiega ancora Stamigioli “abbiamo scelto di inserire due camere in ridondanza, che permetteranno al ventilatore di funzionare anche in caso di guasto”. Il ventilatore potrà poi essere comandato e monitorato a distanza dall’operatore sanitario: “in situazione emergenziale il clinico non avrà più necessità di andare dal paziente 5 o 10 volte in un turno, limitando le visite allo stretto necessario e monitorando i parametri a distanza” conclude Stramigioli. Un ultimo vantaggio importante è il contenimento dei costi: per l’assemblaggio si è pensato di usare solo componenti già in produzione e facilmente reperibili e sostituibili. Mancano ancora alcuni passi per la realizzazione del primo prototipo, compreso il reperimento di fondi per tutte le fasi cliniche di test, con una campagna di crowdfunding di circa 70.000 euro, ma il progetto è molto interessante e inorgoglisce Piacenza, che ha dovuto fronteggiare un difficile periodo con la pandemia, ma che con le sue risorse umane migliori è in grado oggi di innovare e guardare con speranza al futuro (informazioni e ulteriori dettagli sul progetto alla mail: atman@innuvatech.com).

Atman, ventilatore polmonare innovativo

Le squadre sono fatte di menti.Le squadre sono fatte di cuori.Le squadre sono fatte di ingegni.Le squadre sono fatte di ...
28/02/2021

Le squadre sono fatte di menti.
Le squadre sono fatte di cuori.
Le squadre sono fatte di ingegni.
Le squadre sono fatte di entusiasmi.
Le squadre sono fatte di passioni.
Le squadre sono fatte di sacrifici.
Le squadre sono fatte di battaglie.
Le squadre sono fatte di persone, che INSIEME, fanno qualcosa per la COLLETTIVITÀ.
E VINCONO! ❤️
💪🏻💪🏻💪🏻👏🏻👏🏻👏🏻

Oggi su Libertà
26/02/2021

Oggi su Libertà

26/02/2021
26/02/2021

L’emergenza pandemica ha attivato profondamente il mondo della ricerca e della produzione di conoscenza per implementare strumenti e processi in grado di supportare meglio l’assistenza nei reparti ospedalieri.

💡 La startup piacentina ha ideato un ventilatore polmonare a doppia linea con la possibilità di controllo da remoto dei principali valori di respirazione, rendendo possibile la gestione efficace del paziente a casa.
Il progetto ha necessità di una fase di ricerca e sviluppo, che coinvolge il MUSP, Laboratorio di ricerca su macchine utensili e sistemi di produzione della Rete regionale dell’Alta Tecnologia, l' Ospedale di Piacenza e l'Urban Hub Piacenza, il luogo dove le startup di Piacenza possono ricevere sostegno e supporto.

📇 L’iniziativa è stata adottata da alcuni Rotary piacentini e sarà presentata in diretta streamimg mercoledì 24 febbraio alle ore 21.

🎙 Alla videoconferenza interverranno Ludovico Stramigioli di Innuvatech; Michele Monno, direttore del Laboratorio MUSP del Politecnico di Milano, e Cosimo Franco, direttore di Pneumologia dell’ospedale di Piacenza. A coordinare la serata Matteo Nemo Faroldi,del Rotary Club Piacenza Sant'Antonino, e Francesco Timpano, del Rotary Fiorenzuola d'Arda.
Con Gruppo Piacentino Rotary Club

Indirizzo

Via Orazio Camia, 12
Piacenza
29122

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