16/09/2025
Indicazioni la Raccolta dei Funghi in Toscana
A cura del Dirigente Regionale Toscana della Guardia Nazionale Ambientale Francesco Innocenti
Introduzione
La raccolta dei funghi è un'attività tradizionale e importante in Toscana, ma richiede rispetto per l'ambiente e conoscenza delle normative vigenti. Come Dirigente Regionale della Guardia Nazionale Ambientale, consiglio che questa attività sia svolta in modo responsabile e sostenibile.
Normative ( salvo aggiornamenti o modifiche )
- La raccolta dei funghi in Toscana è disciplinata dalla Legge Regionale n. 16 del 22 marzo 1999 e successive modifiche ed integrazioni.
- È necessario conoscere e rispettare le normative per garantire la sostenibilità della raccolta e la protezione dell'ambiente.
Autorizzazioni (salvo aggiornamenti o modifiche )
- Per i residenti in Toscana:
- Non è necessaria alcuna autorizzazione per la raccolta nel proprio comune di residenza.
- Per la raccolta fuori dal comune di residenza, è necessario effettuare un versamento di:
- 13,00 € per l'autorizzazione semestrale.
- 25,00 € per l'autorizzazione annuale.
- Per i non residenti in Toscana:
- È necessaria l'autorizzazione turistica con versamento di:
- 15,00 € per l'autorizzazione giornaliera.
- 40,00 € per l'autorizzazione valida per 7 giorni consecutivi.
- 100,00 € per l'autorizzazione valida un anno.
Limiti di Raccolta ( salvo aggiornamenti o modifiche in base al territorio )
- Il limite giornaliero di raccolta per persona è di 3 chilogrammi.
- Per i residenti nei territori classificati montani della Toscana, il limite sale a 10 chilogrammi se la raccolta avviene nel proprio comune di residenza.
- Non ci sono limiti per imprenditori agricoli e soci di cooperative agroforestali con attestato di idoneità al riconoscimento delle specie fungine.
Funghi Consentiti per la Raccolta ( salvo modifiche )
- Porcini (Boletus edulis e specie affini): funghi di alta qualità, ricercati per il loro sapore e profumo.
- Ovoli (Amanita caesarea): funghi edibili di alta qualità, da raccogliere con attenzione per evitare confusioni con specie velenose.
- Finferli (Cantharellus cibarius): funghi edibili di forma caratteristica, con un sapore fruttato e profumato.
- Chanterelle (Cantharellus tubaeformis): funghi edibili simili ai finferli, con un sapore leggermente più intenso.
- Prugnoli (Lyophyllum gambosum): funghi edibili di forma caratteristica, con un sapore delicato e profumato.
- Trombette (Craterellus cornucopioides): funghi edibili di forma caratteristica, con un sapore intenso e profumato.
Divieti e Restrizioni ( salvo modifiche )
- È vietata la raccolta di alcune specie con dimensioni inferiori a:
- 4 cm per il Genere Boletus sezione Edules (porcini).
- 2 cm per l'Hygrophorus marzuolus (dormiente) e per il Lyophyllum gambosum (prugnolo).
- È vietata la raccolta dell'ovolo buono quando non sono visibili le lamelle.
Sicurezza nei Boschi
- Orientamento: portare sempre con sé una mappa dettagliata del territorio e un compass per orientarsi.
- Comunicazione: informare sempre qualcuno della propria destinazione e del previsto orario di ritorno.
- Equipaggiamento: portare sempre con sé un telefono cellulare con batteria carica, un kit di pronto soccorso e acqua sufficiente.
- Precauzioni: evitare di allontanarsi dai sentieri battuti e di addentrarsi in zone impervie senza adeguata preparazione.
Raccomandazioni
- È importante conoscere le specie fungine edibili e velenose per evitare errori di identificazione.
- È consigliabile raccogliere i funghi con un esperto o un guida.
- È importante rispettare l'ambiente e non danneggiare la vegetazione e il terreno.
Grazie per la collaborazione
La raccolta responsabile dei funghi è importante per la sostenibilità dell'ambiente e per la protezione delle specie fungine. Grazie per la vostra collaborazione e rispetto per le normative.
Francesco Innocenti
Dirigente Regionale Toscana della Guardia Nazionale Ambientale
“10 regole per non trasformare una passeggiata nei boschi in un’emergenza“, un vademecum, “del cercatore di funghi responsabile“, in dieci punti, da seguire prima di inoltrarsi tra i boschi.
1 “Non andare mai da soli”, scrive il comando al primo punto, ma essere sempre preferibilmente in due, o avvisare un familiare o un conoscente della destinazione e dell’orario di rientro previsto.
2 “Portate con voi il cellulare o uno strumento GPS dedicato”, verificando che sia carico prima di partire e corredandolo da “powerbank“ senza però fare su esso esclusivo affidamento per il segnale che può essere assente o debole.
3 “Utilizzate app di geolocalizzazione”, per inviare la propria posizione in caso di emergenza e per registrare il percorso fatto e seguirlo a ritroso.
4 “Seguite sempre i sentieri tracciati”, riducendo al minimo scorciatoie o deviazioni improvvisate.
5 “Indossate abbigliamento e calzature adeguate”, come scarpe da trekking, abiti visibili e resistenti utili per affrontare il terreno spesso impervio e per amici e soccorritori, nell’individuazione in caso di smarrimento.
6 “Portate con voi una piccola dotazione di sicurezza”, per esempio un fischietto, acqua e una coperta termica, elementi che possono farela differenza in caso di imprevisti e, soprattutto, una fonte luminosa, fondamentale nel caso si venga colti dal buio.
7 “Rispettate gli orari”, evitando di entrare nel bosco nel tardo pomeriggio e rientando sempre con largo anticipo rispetto al tramonto.
8 “Conoscete il territorio”, informandosi prima sulla zona interessata per evitare dirupi, crepacci o pendii coperti dalle foglie, spesso causa di cadute infortunanti.
9 “In caso di smarrimento, non fatevi prendere dal panico”, ma cercare di ricordarsi l’ultimo punto certo passato e chiamare il 112 fornendo più dettagli possibili sulla posizione.
10 “Collaborate con i soccorsi”, e i vigili del fuoco che, in caso di richiesta, verranno attivati per la ricerca, segnalando, tempestivamente, il mancato rientro del “fungaiolo“, sia da parte della famiglia che dei conoscenti.