09/03/2020
ATTENZIONE!!!!
ATTENZIONE!!!!
COVID-19 e FARMACI ANTIPERTENSIVI CHE FINISCONO CON -PRIL
L’assunzione di antipertensivi (ahimé diffusissimi) della classe degli ACEinibitori, come riportato da questo articolo di Nature-cardiology, può grandemente favorire la trasformazione del virus da innocuo raffreddore a polmonite interstiziale
LEGGETE ATTENTAMENTE
POST di Dott Luca Speciani
Vi trasmetto una notizia importante che in questo momento credo non debba essere ignorata. Il Covid-19 come sapete ha un particolare tropismo polmonare, che lo differenzia da altre influenze, e che genera - in individui sensibili - quella particolare forma di polmonite interstiziale bilaterale che sta facendo collassare, per la sua durata, alcune strutture ospedaliere. È stato accertato che il virus si agganci a dei particolari recettori detti ACE2 (quelli dell’enzima di conversione dell’angiotensina) particolarmente espressi a livello polmonare. L’assunzione quindi di antipertensivi (ahimé diffusissimi) della classe degli ACEinibitori, come riportato da questo articolo di Nature-cardiology, può grandemente favorire la trasformazione del virus da innocuo raffreddore a polmonite interstiziale. Vale la pena dunque che chiunque sia sotto cura con questi farmaci contatti il proprio medico curante per stabilire con lui la sostituzione più idonea. Se si pensa che cardiopatici, obesi, diabetici e ipertesi (quasi tutti sotto farmaci antipertensivi) sono già di per sé immunitariamente meno protetti, sarà meglio se non aggiungiamo anche questo grave fattore di facilitazione. Mi sembra una notizia importante da far girare, ciascuno nei propri gruppi e ai propri pazienti eventualmente sotto cura con ACE inibitori. I nomi più comuni sono Ramipril, perindopril e, insomma, tutti quelli che finiscono con -pril. Se pensiamo a quanto aggressive siano le indicazioni dei cardiologi sul controllo della pressione con farmaci, possiamo renderci conto delle dimensioni del problema.