11/08/2025
Il pugilato per disabili, o boxing adaptativo, è una disciplina che permette anche a persone con disabilità di praticare questo sport, sia a livello amatoriale che agonistico. Ci sono diverse modalità di approccio, come il pugilato in carrozzina e il pugilato in piedi per atleti con amputazioni o altre menomazioni fisiche. La FPI (Federazione Pugilistica Italiana) ha aperto le porte al pugilato per disabili, riconoscendo la disciplina e permettendo agli atleti di tesserarsi, aprendo così la strada alla partecipazione ad attività agonistiche con contatto controllato.
Modalità di pratica:
Pugilato in carrozzina:
Si pratica con guantoni e caschetto, su ring appositamente adattati per eliminare le barriere architettoniche. Gli atleti competono mettendo in risalto velocità e tecnica, senza necessariamente cercare il ko.
Pugilato in piedi per atleti con menomazioni:
Questa categoria include atleti con amputazioni o altre menomazioni fisiche. Gli incontri si svolgono su ring regolamentare, con le stesse protezioni previste per il pugilato tradizionale e con contatto fisico nel rispetto delle regole sportive.
Light Boxe Disability:
È una forma di pugilato senza contatto o con contatto controllato, adatta a persone con diverse disabilità che desiderano avvicinarsi a questo sport senza le pressioni del contatto fisico completo.
Gym Boxe:
La Federazione Pugilistica Italiana ha introdotto la Gym Boxe, una disciplina che include anche la possibilità di contatto controllato per persone con disabilità fisiche, oltre a quelle intellettive e sensoriali.
Aspetti importanti:
Coinvolgimento della FPI:
La Federazione Pugilistica Italiana ha riconosciuto il pugilato per disabili, permettendo agli atleti di tesserarsi e partecipare ad attività agonistiche.
Coinvolgimento del CIP:
Il Comitato Italiano Paralimpico (CIP) collabora con la FPI per promuovere il pugilato per atleti con disabilità, aprendo nuove prospettive di inclusione.
Valenza sociale:
Il pugilato per disabili non è solo uno sport, ma anche uno strumento per promuovere l'inclusione, l'autostima e il benessere psico-fisico.
Obiettivi a lungo termine:
Si auspica che il pugilato per disabili possa trovare spazio anche alle Paralimpiadi, grazie al lavoro di organizzazioni come il World Adaptive Boxing Council.
Esempi di atleti:
Vincenzo Sorrentino: Atleta di pugilato in carrozzina.
Ercolano Dario: Atleta di pugilato in piedi con menomazioni fisiche.
Lorenzo Spadafora: Atleta di pugilato in carrozzina, vincitore di un incontro ufficiale riconosciuto.