20/07/2022
AUTOIMPORSI DEI LIMITI E’ UN MODO PER ESSERE LIBERI
“L’era della dopamina” di A.Lembke (Roi Edizioni) è un libro appassionante. Racconta cosa sta succedendo alla nostra mente, immersa in un mondo di sovrabbondanza che la sottopone a costanti stimoli dopaminergici. Ci racconta che il nostro cervello è come un cactus (pianta abituata a sopravvivere a climi caldi e secchi con pochissimo disponibilità di acqua) che all’improvviso si trova trapiantato in una foresta pluviale. Sia la felicità che il dolore usano i circuiti dopaminergici quando si attivano nella nostra mente. Nella nostra vita, che è sovraccarica di offerte e stimoli che ci invitano a indulgere nel piacere, il “neuroadattamento” del nostro cervello - in una società dell'abbondanza - è un’operazione complessa che richiede equilibri difficili da costruire. Anche perché, spiega l’autrice, noi genitori abbiamo reso difficile questo equilibrio, allorchè abbiamo voluto garantire ai nostri figli tutta la felicità possibile e il massimo “comfort" nella vita, rimuovendo e togliendo ogni forma di sofferenza, dolore e disagio. Questo ci spinge sempre più a perderci nella dipendenza di tutto ciò che va ad affollare una vita costruita a misura di “paese dei balocchi” dal mercato che come unico obiettivo vuole fornirci stimoli piacevoli e ridurre la nostra capacità di affrontare sfide e ostacoli, frustrazione e fatica. Così non smetteremo mai più di cercare e consumare tutto ciò che ci fa sentire felici o non ci fa sentire dolore. Non sappiamo più vivere l’esperienza del limite e in qualche modo ci allontaniamo sempre più dal principio di realtà per rincorrere e abitare il “principio del piacere”. Ma la neuro-biochimica della felicità scritta nei circuiti della nostra mente non è stata predisposta per farci immergere – come se non ci fosse un domani – nel paese dei balocchi. “L’era della dopamina” è un saggio appassionante che aiuta noi genitori a comprendere perché dobbiamo fare squadra nell’aiutare i nostri figli a sfuggire al bisogno di “gratificazione immediata” che la società attuale invita a soddisfare e alimentare in modo sempre più intenso e in età sempre più precoce. L’intero saggio può essere riassunto in una frase riportata a pag. 126, che io personalmente ho trovato illuminante: AUTOIMPORSI DEI LIMITI E’ UN MODO PER ESSERE LIBERI. Credo che sia la frase più controcorrente che esista in questa società dell’abbondanza, abitata da milioni di Lucignoli sempre pronti a farci fare un giro nel Paese dei Balocchi. Se volete leggere un libro che vi sfiderà su molte delle vostre credenze e abitudini, vi consiglio “L’era della dopamina”.