28/08/2025
Oltre il 50% dei pazienti mi riferiscono comportamenti alimentari anomali dovuti esclusivamente a problemi che nascono sul posto di lavoro.
La totalità di questi pazienti mi dice che svolge un lavoro che non gli/le piace e che vive con enorme difficoltà, ogni giorno. Tutta questa insoddisfazione e frustrazione professionale viene così compensata dal cibo (ipercalorico, pieno di zuccheri) conducendo a malattie serie.
Tutto ciò è gravissimo ed è una condizione che io, purtroppo, capisco bene. Passiamo a lavoro la maggior parte della nostra vita e quindi NON è accettabile ne possibile svolgere un lavoro che ci fa stare male, che ci consuma lentamente ma totalmente.
Io comprendo perfettamente che non è facile trovare lavori appaganti, il mercato del lavoro è tremendamente complesso, gli stipendi sono talvolta molto bassi e spesso l'impegno richiesto è molto grande.
Ma qui parliamo della nostra salute e la nostra salute è più importante di qualsiasi altra cosa. Lo è per noi, in primis ma anche per le persone che ci amano o che ci vogliono bene, cioè per le persone che contano per noi.
Continuare a svolgere un lavoro che ogni santissimo giorno erode la nostra anima, la nostra autostima, il nostro autocontrollo, la nostra serenità è quanto di più sbagliato una persona può fare sul suo corpo e sulla sua mente.
Se trovi che il tuo lavoro ti stia prosciugando dal punto di vista mentale e che hai bisogno di mangiare di più per compensare questa grande difficoltà hai bisogno di fare alcune cose:
📌 Rivolgerti ad un professionista della nutrizione (in presenza, non online) e, se lo ritieni, da uno psicoterapeuta.
📌 Trovare un briciolo di autostima che serve per attivarti e condurti a trovare un lavoro diverso: ti assicuro che là fuori è pieno di aziende o di occasioni che avrebbero bisogno di te ma non sanno dove sei e tu non sai dove sono loro.
📌 Fatti supportare in questa fase dalle persone che hai vicino, spiegando loro la tua difficoltà e chiedendogli di aiutarti a cambiare la situazione senza pressioni psicologiche (e/o economiche).
P.s.: se pensi che la tua alimentazione dipenda dal disagio lavorativo non posso aiutarti io a distanza (non posso fare visite di questo tipo a distanza) e devi rivolgerti ad un collega nutrizionista della tua zona.