Dott.ssa Sandra Salvati Psicologa

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Dott.ssa Sandra Salvati Psicologa Rivolgersi ad un psicologo significa darsi l’opportunità di conoscere la motivazione, che si cela dietro i nostri bisogni fisici, affettivi, psicologici.

L’essere umano ha bisogno di cibo per l’anima

Dalla notte dei tempi l’essere umano ha la necessità di conoscersi, esprimere le sue emozioni, realizzare i suoi desideri, capire le sue paure, le sue angosce, capire le cause dei suoi disagi. Ognuno di noi è unico ed irripetibile, ognuno di noi ha bisogno di spazio per vivere, per ascoltarsi, per respirare, per nutrire la propria individualità, per c

ercare la sua strada, il suo sentiero. La conoscenza profonda di se stessi porta alla conoscenza del genere umano, in effetti, la tipologia dei sentimenti è sempre la stessa nelle persone, cambia la modalità di espressione anche in base alla cultura e all’educazione ricevuta. Le emozioni sono reazione a stimoli ricevuti, siamo noi ad assegnare una connotazione positiva o negativa alle emozioni che viviamo. Fondamentale è la conoscenza, il controllo e la regolazione delle proprie emozioni, esse rappresentano una risposta orientata all’azione attraverso risposte neurofisiologiche che portano ad una modificazione nelle relazioni interpersonali e nel rapporto con l’ambiente circostante. Il sentimento è un'emozione trasformata: l’emozione è un sentire, il sentimento è un affetto; nella persona sentimenti contrapposti, ambivalenti generano conflitti che fanno sviluppare malattie psicosomatiche come ansia, attacchi di panico, depressione reattiva, problemi nella sessualità, problemi in ambito lavorativo. Questi malesseri porteranno ad inficiare la qualità di vita della persona, a modificare le relazioni familiari, a compromettere la capacità lavorativa, sociale, sessuale. Chiedere una consulenza allo psicologo significa darsi l’opportunità di conoscere la motivazione, che si cela dietro la realizzazione e la regolazione dei nostri bisogni fisici, affettivi, psicologici.

31/03/2025

"Chi sono gli insegnanti che non abbiamo mai dimenticato?
Sono quelli che hanno saputo incarnare un sapere, sono quelli che ricordiamo non tanto per ciò che ci hanno insegnato ma per come ce lo hanno insegnato.
Ciò che conta nella formazione di un bambino o di un giovane non è tanto il contenuto del sapere, ma la trasmissione dell´amore per il sapere.
Gli insegnanti che non abbiamo dimenticato sono quelli che ci hanno insegnato che non si può sapere senza amore per il sapere."

[Massimo Recalcati]

Da Dignità&Rispetto

22/12/2024

“Ci sono veleni che assumi ogni giorno: a volte si chiamano mamma, a volte papà, a volte nonno e nonna. Ci sono veleni che, spesso, non sanno di essere veleni, ma hanno un effetto tossico su di noi. Il «non si può dire,» il «non sta bene», il «non adesso», il «non puoi capire». Questi veleni ci vengono iniettati giorno dopo giorno con l'educazione, con il ricatto, con la paura. Ci sono veleni che fanno così tanto parte di te che non li riconosci per quello che che sono. Si chiamano inadeguatezza, il non sentirsi mai abbastanza, il senso di colpa, la paura dell'abbandono, l'amore da meritarsi, il dover essere diversi perché quel che si è non va mai bene. Ci sono veleni che non sappiamo di iniettare, perché non siamo consapevoli del loro potenziale tossico. E ci sono veleni che pensiamo di dover passare per forza, perché li hanno passati a noi. E poi ci sono persone che sono antidoto e, per fortuna, anche queste a volte si chiamano mamma, papà, nonno o nonna. A volte si chiamano marito, moglie, fidanzato, amico, maestra, psicologo.... A volte non sappiamo neanche come chiamarli, ma sappiamo soltanto una cosa: che ci fanno stare bene. Sono queste le persone di cui dovremmo circondarci. E sono sempre queste le persone che dovremmo diventare”. 💝

Autore sconosciuto.

17/09/2024

Accontentare non significa amare...

08/01/2024
17/09/2022

La parola convince, ma l'esempio trascina...

14/08/2022

“Cosa ce ne facciamo dei ragazzi che prendono 10, 9, 8 a scuola se non sono in grado di intervenire quando viene fatto del male ad un compagno, quando hanno delle prestazioni eccezionali ma non hanno strumenti per aiutare un loro amico e riconoscere un bisogno.

Si punta troppo sulle prestazioni e troppo poco sui sentimenti, troppo egoismo e impoverimento emotivo. Un figlio prima deve diventare un uomo inteso ‘persona con valori’. Non puntiamo solo sulle prestazioni.”

- Piero Angela 👏🏼

23/05/2022

"A 40 anni Franz Kafka, che non si è mai sposato e non aveva figli, passeggiava per il parco di Berlino quando incontrò una bambina che piangeva perché aveva perso la sua bambola preferita. La bambina e Kafka cercarono la bambola senza successo. Kafka le propose di incontrarsi di nuovo lì il giorno dopo, per tornare a cercarla insieme.

Il giorno seguente, non avendo ancora trovato la bambola, Kafka consegnò alla bambina una lettera "scritta" dalla bambola che diceva: "per favore, non piangere. Ho fatto un viaggio per vedere il mondo. Ti scriverò delle mie avventure."

Così iniziò una storia che proseguì fino alla fine della vita di Kafka. Durante i loro incontri, Kafka leggeva le lettere della bambola accuratamente scritte con avventure e conversazioni che la bambina trovava adorabili.

Alla fine Kafka le riportò la bambola (ne comprò una) che era tornata a Berlino.

“Non assomiglia affatto alla mia bambola", disse la bambina. Kafka le consegnò allora un'altra lettera in cui la bambola scriveva: "i miei viaggi mi hanno cambiato”. La bambina abbracciò la nuova bambola e la portò a casa tutta felice.

L’anno seguente Kafka morì.

Molti anni dopo la bambina, oramai adulta, trovò un messaggio dentro la bambola. Nella breve lettera firmata da Kafka c‘era scritto: "tutto ciò che ami probabilmente andrà perduto, ma alla fine l'amore tornerà in un altro modo."

("Kafka e la bambola viaggiatrice”, di Jordi Sierra I Fabra)

24/02/2022

Entusiasmo: en-tu-sià-smo, dal greco: (en) dentro (thèos) Dio.
Il Dio dentro.
Quello dell’entusiasmo non è uno stato d’animo che
si riduce ad una semplice eccitazione partecipe.
È qualcosa di estremamente più profondo, potente, massiccio.
È il risvegliarsi di una forza che ci invasa tramite la quale non c’è meta che non sia a portata di mano, non ostacolo che non possa essere abbattuto, non collettività che non ne possa essere travolta e coinvolta.
È lo stato d’animo attivo, centrato e sorridente, che schiude l’infinita realizzabilità dei sogni.

(Fabio Marchesi- Entusiasmologia)

01/11/2021

Il maltrattamento in famiglia all'interno della relazione con un narcisista. Le caratteristiche del maltrattante e della vittima.

16/08/2021

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