06/06/2024
Il primo distacco, mamma rientra al lavoro!
Intanto c’è da dire che ci sono donne desiderose di recuperare i propri spazi non legati all’accudimento del bambino, altre, invece, vorrebbero poter prolungare il periodo di accudimento esclusivo e di assenza dal lavoro per un tempo molto lungo, ma tutte, primo o poi, dobbiamo fare i conti con questo momento!
Il sentimento che prevale è il senso di colpa, percepito come un “abbandonare“ il proprio bambino, dunque, bisogna imparare, innanzitutto, a gestire l’ansia e la paura della separazione.
Ma in che modo?
• Laddove non siano i nonni o altre persone della famiglia incaricate dell’accudimento bisogna valutare le opzioni più ottimali visitando più strutture e parlando con le figure preposte all’accudimento per capirne gli approcci e i metodi e chiedere, qualora dovesse mancare, sostegno al partner, perché deve essere una scelta e una responsabilità condivisa. Mamme e papà sereni trasmettono più serenità al bambino che dovrà imparare ad adattarsi in un ambiente nuovo, con persone sconosciute e acquisire altre abitudini.
• Allontanarsi per poco tempo al giorno e aumentare via via il tempo trascorso fuori casa.
• Imparare a delegare con serenità e fiducia perché i bambini comprendono quando questo viene fatto con ritrosia o quando questo instauri nella mamma sentimenti depressivi.
• Creare un rituale legato al distacco e poi al rientro, sarebbe opportuno non collegare questo rituale al cibo.
Come costruire un sano modello di attaccamento?
• Costruendo e consolidando delle abitudini e una routine che diano sicurezza al bambino anche rispetto al fatto che la mamma, il papà o altre figure principali di accudimento, si allontanino per poi tornare;
• Far sentire al bambino che è compreso nell’espressione delle sue emozioni e bisogni e che non viene giudicato ma guidato qualora queste non fossero adeguate;
• Far sentire al bambino che comunque egli è accolto e mai respinto, che l’amore è incondizionato e non è merce di scambio o di ricatto e che si manifesta dichiarandolo con le parole e i comportamenti;
• Che si deve essere, quando occorre, autorevoli ma mai autoritari;
La ripresa al lavoro della mamma è un gioco di squadra, in primis i genitori, ma anche i nonni, gli zii, gli amici, le baby-sitter o gli asili nido, e si vince se tutti i giocatori hanno ben chiara la meta e, soprattutto, hanno la capacità di interscambiarsi nei ruoli senza pregiudizi, dandosi il reciproco e necessario aiuto.
La squadra vince se sa delegare, la squadra vince se è capace di riorganizzarsi sperimentando nuovi adattamenti.