Emariola Sauli - Psicoterapeuta

Emariola Sauli - Psicoterapeuta Psicologa/Psicoterapeuta per l'infanzia, l'adolescenza e l'età adulta. Dottore di ricerca in psicologia dinamica clinica e dello sviluppo.

É una parola che fa paura, che crea angoscia e malessere. Esistono tre caratteristiche essenziali dell'anoressia: persis...
20/04/2022

É una parola che fa paura, che crea angoscia e malessere. Esistono tre caratteristiche essenziali dell'anoressia: persistente restrizione nell'assunzione di calorie; intensa paura di aumentare di peso; presenza di una significativa alterazione della percezione di sè (relativa al peso e alla forma del corpo).

Inizia comunemente durante l’adolescenza o la prima età adulta e raramente dopo i 40 anni. La maggior parte delle persone affette sono donne e in minor parte uomini.

Sentiamo spesso la domanda: PERCHÉ SI É SVILUPPATO IL DISTURBO?
Vorrei rispondere portando le risposte dei pazienti che ho visto negli anni: “perché chi è magro è bello”; “perché controllare il cibo rende potente”; “perché volevo essere vista/o”; “perché volevo essere leggera/o”; “perché volevo essere tenuto nella mente, cercato, amato, abbracciato”; “perché decido io”; “perché mi fa sentire vivo/a”…

Da queste risposte si percepisce la fame d’amore che queste persone hanno ed è proprio da qui che prende vita il paradosso: COME PUÒ FARCI SENTIRE VIVI UN AGITO O UN COMPORTAMENTO CHE CI STA FACENDO MORIRE?👇🏻

É proprio da qui che questa patologia prende forza, si nutre e resiste a vari trattamenti. Per riuscire a lavorare con questo disturbo bisogna essere non soltanto un eccellente clinico, ma soprattutto capace di amare e tenere dentro di sè chi non vuole essere toccato nelle sue fragilità, chi ce la fa sempre, chi è orgoglioso al punto di non chiedere mai una mano, chi non ama dipendere, chi tende verso la perfezione, chi smette di sentire per paura di fondersi con l’altro, chi non ha mai abbracciato se stesso, chi si sente sempre in colpa, chi si vergogna in continuazione, chi è fragile come una roccia...🌈❤️

Secondo il DSMV (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), i disturbi della nutrizione e dell'alimentazion...
14/04/2022

Secondo il DSMV (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), i disturbi della nutrizione e dell'alimentazione sono caratterizzati da un persistente disturbo dell'alimentazione oppure da comportamenti inerenti l'alimentazione che hanno come risultato un alterato consumo o assorbimento di cibo e che compromettono significativamente la salute fisica o il funzionamento psico-sociale.

Vengono considerati disturbi alimentari: la pica, il disturbo da ruminazione, il disturbo evitante restritivo dell’assunzione di cibo, l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da binge-eating.

É importantissimo tenere in considerazione i criteri presenti nella clinica per formulare una diagnosi corretta.

Posso dire che sono patologie molto difficili proprio perché vanno trattate con molta delicatezza e con molto amore.
Rappresentano l'espressione di un profondo disagio. Ed è proprio per questo che diventa fondamentale lavorare sul perchè sono stati creati!🌈

Esistono persone che improvvisamente smettono di provare emozioni, sia piacevoli che spiacevoli. Come se vivessero dentr...
09/04/2022

Esistono persone che improvvisamente smettono di provare emozioni, sia piacevoli che spiacevoli. Come se vivessero dentro ad una corazza che avrebbe la funzione di proteggerli da emozioni belle o brutte.

Questo può succedere quando attraversiamo momenti particolari della vita e ci sentiamo molto vulnerabili oppure quando il dolore è così intenso che in qualche modo per prottegersi, la persona si spegne per non sentire più nulla!

Possiamo immaginare questo processo come una modalità di difesa per riuscire ad affrontare un trauma forte, ma potrebbe essere anche sintomo di patologie come: depressione, schizofrenia, alcolismo, abuso di sostanze, disturbi dell’umore oppure disturbi di personalità.

Non è sano non sentire emozioni perché noi esseri umani siamo fatti di emozioni e relazioni. Quando smettiamo di sentire è importante leggerla come una strategia della nostra mente che ci impedisce di sentirci male, ma allo stesso tempo di sentirci bene.

È un isolamento emotivo che porta a non soffrire, ma che finisce per essere una tortura che impedisce alla persona di vivere. Di godere delle piccole cose, di amare ed essere amata, di sentire il profumo del mare e sorridere.

La nostra mente, in quanto meravigliosa, ottiene grosse capacità di elaborare i traumi e vari disturbi, mai ARRENDERSI davanti all’opportunità di sentire dentro di noi ogni attimo vissuto!🌈

Sono un pilastro fondamentale nella vita di ogni essere vivente. Vengono definite come: stati mentali e fisiologici asso...
08/04/2022

Sono un pilastro fondamentale nella vita di ogni essere vivente.
Vengono definite come: stati mentali e fisiologici associati a reazioni psicologiche, a stimoli interni o esterni, naturali o appresi.

Esercitano una forza incredibilmente potente sul comportamento. L'emozione è caratterizzata dall’essere un’alterazione dell’umore a breve termine, ma di intensità maggiore di una sensazione!

Le emozioni primari sono: la paura, la rabbia, la tristezza, l’amore, la sorpresa e il rifiuto che, insieme alle altre, delineano le nostre vite!

MA A COSA SERVONO LE REAZIONI EMOTIVE❓
Derivano spesso da emozioni forti e scavalcano il nostro pensiero cosciente.
Sperimentiamo un forte impulso e siamo obbligati ad agire per poi pensare in seguito alle conseguenze.

La regolazione emotiva è la capacità fondamentale per il benessere psico/fisico di ognuno di noi!🌈

“LA METAMORFOSI” di Franz KafkaCi permette di scoprire l'importanza di quel senso di empatia verso gli ultimi che spesso...
31/03/2022

“LA METAMORFOSI” di Franz Kafka
Ci permette di scoprire l'importanza di quel senso di empatia verso gli ultimi che spesso intendiamo a soffocare.
Ma soprattutto questo capolavoro della letteratura è un invito a non cercare mai di plasmare la realtà a nostro piacimento!

IO HO UN CORPO, MA NON SONO IL MIO CORPO!Una frase che colpisce, ma nello stesso tempo rappresenta il vissuto che l'adol...
30/03/2022

IO HO UN CORPO, MA NON SONO IL MIO CORPO!

Una frase che colpisce, ma nello stesso tempo rappresenta il vissuto che l'adolescente ha nei confronti del proprio corpo.

Una frase che fa riflettere per il suo significato denso di contenuti.

Il corpo di un adolescente diventa lo scenario perfetto dove esibire le proprie ansie, angosce, delusioni, i propri fallimenti ma anche i propri successi!

L'adolescente molte volte considera il proprio corpo come un entità distinta e separata da sé, un oggetto che può usare o abusare in base ai bisogni che, in quel momento, riesce ad identificare.
Ecco perché molte volte l'adolescenza è il periodo in cui si evidenzia l'insorgenza di vari disturbi come: autolesionismo, disturbi alimentari, dismorfofobia ecc…🌈

Anche i comportamenti rischiosi dei ragazzi hanno uno scopo e una funzione: per quanto possano essere dannosi sul piano ...
28/03/2022

Anche i comportamenti rischiosi dei ragazzi hanno uno scopo e una funzione: per quanto possano essere dannosi sul piano fisico, psicologico e sociale, essi sono di fatto il risultato di una scelta, di una valutazione, di una ricerca di adattamento.
L'autrice di questo libro ci aiuta a comprenderli e prevenirli🌈❤️

Periodo di transizione tra l'infanzia e l’età adulta. Periodo vissuto come luogo di continue trasformazioni, fisiche e p...
25/03/2022

Periodo di transizione tra l'infanzia e l’età adulta.

Periodo vissuto come luogo di continue trasformazioni, fisiche e psichiche.

Periodo della vita dove i concetti di tempo e spazio perdono di significato. I confini tra sé e l'altro non sono definiti e i ragazzi sentono di camminare sulle sabbie mobili.

Non esistono certezze, non esiste nemmeno un corpo che da certezze, in quanto anch’esso in continua evoluzione.

Ogni giorno viene vissuto in un modo diverso e ogni relazione viene nutrita o svuotata secondo le esigenze del momento.

Molte volte viene definita come il periodo della "grande depressione".
A me è sempre piaciuto pensarla e definirla come il periodo dell’evoluzione, della scoperta, delle mille emozioni vissute in una frazione di secondo...🌈

Possiamo immaginare il primo colloquio come un incontro conoscitivo tra due persone. Svolto nella forma di un dialogo pi...
23/03/2022

Possiamo immaginare il primo colloquio come un incontro conoscitivo tra due persone. Svolto nella forma di un dialogo piuttosto che di un monologo solitario.

Il terapeuta si presenta, condivide con il paziente la sua formazione, tempi e spazi della terapia.
La persona avrà la possibilità di raccontarsi mentre lo psicologo mette in atto una forma di ascolto attivo.

Insieme definiscono gli obiettivi del lavoro, esplorando relazioni, vissuti, ricordi, traumi, dipendenze, risorse, passioni, sogni e progetti!

In poche parole paziente e terapeuta si annusano a vicenda e, se ad ognuno dei due piace l'odore dell’altro, inizia questo viaggio chiamato Psicoterapia🌈❤️

23/03/2022
QUANDO INIZIARE UNA PSICOTERAPIA? 🌈⬇️Quando non riusciamo a prendere forza o semplicemente riconoscere le nostre risorse...
23/03/2022

QUANDO INIZIARE UNA PSICOTERAPIA? 🌈⬇️

Quando non riusciamo a prendere forza o semplicemente riconoscere le nostre risorse

Quando il malessere interferisce con le attività che vogliamo fare durante le nostre giornate

Quando evitiamo luoghi o persone

Quando stiamo vivendo un evento particolare

Quando il nostro corpo diventa il luogo dove collochiamo i nostri disagi

Quando notiamo una difficoltà nella relazione con i nostri figli

Quando un bambino incontra un disagio in una delle fasi dello sviluppo

Quando l'adolescenza diventa troppo difficile da condividere solo con se stessi

25/06/2020
21/06/2020

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