17/11/2025
🗣️ 𝗔𝗱 𝗔𝗯𝗶𝗱𝗷𝗮𝗻 𝗵𝗼 𝗰𝘂𝗿𝗮𝘁𝗼, 𝗺𝗮 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝘁𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗵𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗿𝗮𝘁𝗼.
Nell'ambito delle attività sostenute dalla Fondazione Noopolis ETS, la missione sanitaria del Dott. Raimondo Leone ad Abidjan è stata un esempio concreto di ciò che significa portare la medicina oltre i confini, geografici e culturali.
Ospite della Casa di Sanità delle Suore di Santa Teresa del Bambino Gesù, il Dott. Leone ha operato in un contesto di estrema fragilità sociale, ma anche di grande umanità. La sua esperienza, che condividiamo qui in prima persona, è un di , reciprocità, e presenza. Un intervento che non si limita all'assistenza clinica, ma abbraccia il senso più profondo della medicina come servizio.
Questa testimonianza rappresenta, per la Fondazione Noopolis, un tassello importante nella costruzione di una sanità globale e solidale, radicata nella responsabilità e nella vicinanza.
«Quando sono partito per Abidjan, sapevo che avrei trovato un contesto difficile. Sapevo che sarei stato chiamato a offrire cure in condizioni molto diverse da quelle a cui siamo abituati.Ma quello che non sapevo, o almeno non immaginavo pienamente, era quanto avrei ricevuto.
La Casa di Sanità delle Suore di Santa Teresa del Bambino Gesù è un presidio straordinario, sorretto da dedizione e umanità. Qui la salute non è solo cura clinica. È presenza, ascolto, comunità. È il coraggio quotidiano di chi si prende cura degli altri con pochi mezzi e una determinazione incrollabile.
Durante la missione ho visitato decine di pazienti ogni giorno: bambini, madri, anziani. Ho portato competenze e strumenti, ma molto spesso bastava poco: una spiegazione, un gesto, uno sguardo per restituire dignità a chi non si sente più visto.
In quei giorni ho capito che la medicina, per essere veramente giusta, deve superare i confini. Non solo geografici, ma culturali, economici, sociali.
Ecco perché ringrazio la Fondazione Noopolis per aver sostenuto questa esperienza. Perché promuovere una sanità equa e globale significa anche questo: esserci dove serve, senza clamore, ma con senso profondo di responsabilità.
Torno con la consapevolezza che curare è anche lasciarsi cambiare. E che ogni passo fatto in un villaggio lontano può essere un passo importante verso una medicina più umana, per tutti.»
Raimondo Leone