30/06/2025
La storia di Malika è un intreccio di talento, lavoro e occasioni colte al volo. Ma c’è una frase che merita uno sguardo critico: “avevo davanti due strade: essere uno di quei genitori che i figli compatiscono mentre ti spacchi la schiena…”.
Ecco, proprio qui si insinua una narrazione rischiosa: quella che associa dignità solo al “successo visibile”, svalutando chi ogni giorno si spacca la schiena senza applausi né riconoscimenti. La fatica di un genitore non dovrebbe mai essere oggetto di compassione, ma semmai di gratitudine e rispetto.
Non tutti riescono a trasformare la fatica in visibilità o riscatto. E non per questo valgono meno.
Il valore non è in quello che “diventi”, ma in come affronti il quotidiano, con amore, presenza e dedizione. Anche senza palcoscenici.
“Io avevo talento, ma la mia carriera è stata costellata di coincidenze: a 11 anni sono entrata nel Coro della Scala perché ho accompagnato una mia amica a un’audizione. Sono un po’ come Candido di Voltaire, una ventata di ottimismo in un contesto che non prometteva niente di buono. Tutto accompagnato da duro lavoro.
A 11 anni e mezzo ho avuto la prima busta paga dalla Scala. A quell’età già sapevo la differenza tra netto e lordo. Se a 25 anni non avessi pubblicato il mio primo disco, avrei cambiato strada Quando sono diventata grande per il coro di voci bianche sono andata a lavorare nella caffetteria della Scala, in un call center e come cameriera a Le Trottoir, un locale con musica dal vivo sui Navigli. Ero gasata: pensavo a quando sarei diventata una cantante famosa e avrei potuto dire in una intervista che avevo preso ordinazioni ai tavoli. La fortuna si è rifatta viva quando un giorno la cantante del locale era malata, il suo sostituto neppure sapeva le parole del brano. L’ho corretto e lui mi ha gridato: “e allora canta tu”. Ci ho guadagnato un contrattino.
Subito dopo sono andata a cantare jingle pubblicitari e nel frattempo sono diventata mamma Ho capito che dovevo impegnarmi ancora di più, perché avevo davanti due strade: essere uno di quei genitori che i figli compatiscono mentre ti spacchi la schiena oppure - sempre mentre ti spacchi la schiena - guardano con ammirazione”
Malika Ayane ❤️