Dr. Stefano Gervasi

Dr. Stefano Gervasi MD Ph.D. Medicina Nucleare;
Fondazione Giuseppe Di Bella;
Master in Dietologia e Nutrizione; EUROPEAN JOURNAL OF NUCLEAR MEDICINE AND MOLECULAR IMAGING. PUBMED.

LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA;

SPECIALISTA IN MEDICINA NUCLEARE CON VOTI 70 E LODE/70;

MD Ph.D. in Medicina Nucleare;

Master in Dietologia e Nutrizione;

Master in Cardiologia;

Fondazione Di Bella;

Consulente Terapie Oncologiche Integrate;

Fisionutrizione e Medicina Antiaging;

Health Professional For Cellular Medicine;

Cronobiologia;

Nutraceutica Ortomolecolare Cardiometabolica;

Nutrac

eutica Ortomolecolare Antiinfiammatoria;

MDPhD in Medicina Nucleare: “Ruolo prognostico pre-operatorio della valutazione del coinvolgimento linfonodale ascellare e mediastinico in pazienti affetti da neoplasia mammaria mediante indagine scintimammografica eseguita mediante metodica tomografica”; MdPhd in Medicina Nucleare sul Carcinoma della Mammella;

Gruppo di studio in Medicina Nucleare nello studio e follow-up delle infezioni di ferita sternotomica in cardiochirurgia (Ruolo della Scintigrafia con leucociti marcati nelle IFS profonde). PUBBLICAZIONI A LIVELLO INTERNAZIONALE SU RIVISTE SCIENTIFICHE:
THE JOURNAL OF NUCLEAR MEDICINE. THE QUARTERLY JOURNAL OF NUCLEAR MEDICINE AND MOLECULAR IMAGING. ANNALS OF ONCOLOGY. WORLD JOURNAL OF SURGERY. GERVASI S., DE VINCENTIS G, REMEDIANI S, CICCARIELLO G, CALABRESE P, CALANDRI E, CRISCUOLI B, GURCIULLO RI, MASSA R (2006): SCINTIGRAPHIC ASSESSMENT OF SOMATOSTATIN RECEPTOR EXPRESSION IN ADVANCED ANDROGEN DEPRIVATION REFRACTORY PROSTATE CANCER. In: -, vol. 17 SUPPL.11, p. XI81-XI81. S.Gervasi,G. Ciccariello, E. Giovannini, Giuseppe De Vincentis, Silvia Remediani, C. Gliubizzi, S. Trapani, A. De Santis, Rita Massa (2006): Role of Octreoscan in advanced hepatocellular carcinoma. In: European Congress of Nuclear medicine 2006, vol. 33, p. S210-S210. GERVASI S., GIOVANNINI E, CICCARIELLO G, REMEDIANI S, GLIUBIZZI C, DE SANTIS A, TRAPANI S, DE VINCENTIS G, MASSA R (2006): OCTREOTIDE SCINTIGRAPHY IN THE EVALUATION OF PATIENTS WITH ADVANCED HEPATOCELLULAR CARCINOMA. THE QUARTERLY JOURNAL OF NUCLEAR MEDICINE AND MOLECULAR IMAGING, ISSN: 1824-4785. Gervasi S.,Giuseppe De Vincentis, Alessandro De Cesare, Alessandro Crocetti, S. Remediani, M. Betti, G. Martino, Maria Nerina Cinti, Rosanna Pellegrini, Rita Massa, Roberto Pani (2007): High contrast imaging in scintimammography: Comparison between OSEM SPECT and high spatial resolution planar imaging methods. In: 20th Annual Congress of the European-Association-of-Nuclear-Medicine. Copenhagen, DENMARK, 2007, vol. 34, p. S216-S216. GERVASI S., DE VINCENTIS G, PANI R, PELEGRINI R, A. DE CESARE, REMEDIANI S, MASSA R (2008): Comparison between OSEM SPECT and hight spatial resolution planar imaging for breast cancer detection. In: -Society of Nuclear Medicine:1850 Samual Morse Driv, vol. 49, p. 341--. GERVASI S, REMEDIANI S, DE VINCENTIS G, CRISCUOLI B, MASSA R (2008): OCTREOSCAN AND COLD SOMATOSTATIN-ANALOGUE EFFECTIVENESS IN ADVANCED ANDROGEN DEPRIVATION REFRA

Le/i Pazienti Fibromialgiche/i, Non sono pazienti immaginarie/i e Non devono essere catalogate/i come depresse/i. Noi me...
09/07/2025

Le/i Pazienti Fibromialgiche/i, Non sono pazienti immaginarie/i e Non devono essere catalogate/i come depresse/i. Noi medici abbiamo il dovere di essere presenti e combattere con loro 💪

Dr. Stefano Gervasi

Rimedi naturali e molecole utili a contrastare la fibromialgia, con il Dott. Stefano Gervasi, medico specialista in medicina nucleare con master in nutrizion...

12 MAGGIO, GIORNATA MONDIALE DELLA FIBROMIALGIA Le/i Pazienti Fibromialgiche/i, Non sono pazienti immaginarie/i e Non de...
12/05/2025

12 MAGGIO, GIORNATA MONDIALE DELLA FIBROMIALGIA

Le/i Pazienti Fibromialgiche/i, Non sono pazienti immaginarie/i e Non devono essere catalogate/i come depresse/i. Noi medici abbiamo il dovere di essere presenti e combattere con loro 💪

Dr. Stefano Gervasi

Rimedi naturali e molecole utili a contrastare la fibromialgia, con il Dott. Stefano Gervasi, medico specialista in medicina nucleare con master in nutrizion...

16/04/2025

FIBROMIALGIA
08 APRILE 2025

Dr. Stefano Gervasi
Monica Di Loreto
Il mio medico
Tv2000

FIBROMIALGIA 08 APRILE 2025Dr. Stefano Gervasi Monica Di Loreto Il mio medico Tv2000
09/04/2025

FIBROMIALGIA
08 APRILE 2025

Dr. Stefano Gervasi
Monica Di Loreto
Il mio medico
Tv2000

Rimedi naturali e molecole utili a contrastare la fibromialgia, con il Dott. Stefano Gervasi, medico specialista in medicina nucleare con master in nutrizion...

15/03/2025

12/03/2025 📌a Il Mio Medico

ll colesterolo: amico quando è sotto controllo, nemico quando sfugge. Prenditi cura del tuo corpo e vivi in equilibrio! 💪🥗

🔹In Italia, milioni di persone soffrono di ipercolesterolemia, mentre molte altre si trovano in una situazione borderline, con valori che oscillano tra la normalità e il colesterolo alto

❤️🩺Attorno al colesterolo cattivo ci sono numerosi dubbi e falsi miti, ma la buona notizia è che possiamo fare molto per contrastarlo in modo efficace.

👨‍⚕️Con noi il
Dr. Stefano Gervasi, SPECIALISTA e MD Ph.D. IN MEDICINA NUCLEARE,
FONDAZIONE GIUSEPPE DI BELLA,
MASTER IN DIETOLOGIA E NUTRIZIONE,
FISIONUTRIZIONE E MEDICINA ANTIAGING,
HEALTH PROFESSIONAL FOR CELLULAR MEDICINE

Il mio medico dal lunedì al venerdì alle 09.45 ⏰
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Monica Di Loreto
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Dr. Stefano Gervasi
🔴Rivedi le puntate su https://www.play2000.it/detail/9

INTEGRATORI: SETTORE IN CRESCITA - 25.02.2025In Italia 30 milioni di persone hanno assunto integratori nell'ultimo anno,...
10/03/2025

INTEGRATORI: SETTORE IN CRESCITA - 25.02.2025

In Italia 30 milioni di persone hanno assunto integratori nell'ultimo anno, piazzando il Paese al primo posto del mercato europeo. Un giro d'affari notevole. Quali tipi di integratori esistono? Da quelli venduti in farmacia a quelli sponsorizzati sui social dagli influencer. Funzionano davvero? Quando dobbiamo stare attenti?
Dr. Stefano Gervasi
Giuseppe Caporaso
Chiaro
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In Italia 30 milioni di persone hanno assunto integratori nell’ultimo anno, piazzando il Paese al primo posto del mercato europeo. Un giro d’affari notevoli. Quali tipi di integratori esistono? Da quelli venduti in farmaci a quelli sponsorizzati sui social dagli influencer. Funzionano davvero? Q...

RITENZIONE IDRICA  di LoretoIl mio medico Il Mio MedicoTv2000Noemi Mazzone
17/02/2025

RITENZIONE IDRICA

di Loreto
Il mio medico
Il Mio Medico
Tv2000
Noemi Mazzone

Sostanze naturali e alimentari per contrastare la ritenzione idrica, i consigli del Dott. Stefano Gervasi, medico specialista in medicina nucleare con master...

TIROIDITE DI DE QUERVAINDr. Stefano Gervasi●LA TIROIDITE SUBACUTA DI DE QUERVAIN, DETTA ANCHE TIROIDITE NON SUPPURATIVA ...
01/11/2024

TIROIDITE DI DE QUERVAIN
Dr. Stefano Gervasi

●LA TIROIDITE SUBACUTA DI DE QUERVAIN, DETTA ANCHE TIROIDITE NON SUPPURATIVA ACUTA o TIROIDITE GRANULOMATOSA A CELLULE GIGANTI, è una patologia flogistica acuta tiroidea, di probabile genesi virale, che si caratterizza per un decorso acuto/sub-acuto, cioè autolimitantesi nel tempo, con risoluzione spontanea in un arco di tempo che può variare da 1 a 3-5 mesi.

●Malattia relativamente frequente, soprattutto fra le giovani donne (picco di incidenza nella Seconda-Quinta decade di vita, con un rapporto donne/uomini = 3/1).

●EZIOPATOGENESI
▪La Tiroidite Subacuta insorge spesso successivamente (30-60 giorni) ad una infezione delle prime vie respiratorie. I virus chiamati in causa sono: virus parotitico, morbillo, con le sindromi influenzali/parainfluenzali, mononucleosi, adenovirus, raffreddore, e infezioni da coxackie, Epstein-Barr ed Echovirus. Significativi valori anticorpali nel siero dei pazienti. Componente genetica: associazione con HLA-B35. La presenza dell’aplotipo HLA-B67, presente nella popolazione giapponese, sembra correlare con un decorso clinico più favorevole.

●ANATOMIA PATOLOGICA
▪Aspetti infiammatori di tipo subacuto, cronico e granulomatoso, alternati a zone di necrosi tissutale e a tessuto di riparazione. L'aspetto più caratteristico è rappresentato dai granulomi. La maggior parte dei follicoli è costituita da tessuto infiammatorio reattivo. Il tessuto ghiandolare rigenera in fase di guarigione.

●QUADRO CLINICO
▪L’esordio clinico è brusco, raramente insidioso. Il sintomo d’esordio è il dolore acuto ed intenso in loggia tiroidea destra o loggia sinistra che tipicamente si irradia
omolateralmente alla mandibola e all’orecchio (potendo simulare una faringite o un’otite), persino alla nuca, con dolore alla deglutizione, la tosse con associata l’estensione o laterodeviazione del collo.
▪Aumento di volume simmetrico, aumento di consistenza della ghiandola che si presenta a margini indefiniti; decorso altalenante con fasi di remissione e di ripresa;
▪Malessere, seguito a breve dalla comparsa di una tumefazione dolente;
▪Spesso è presente febbre (37,5°–39°) con malessere generale, poliartromialgie, astenia, talora sintomi di tireotossicosi (calo ponderale, tachicardia, tremori) per la distruzione follicolare e l'estesa liberazione di ormoni tiroidei; seguono eventuali segni di ipotiroidismo.

●DIAGNOSI
▪VES ELEVATA;
▪PCR ELEVATA;
▪INIZIALE AUMENTO DI FT3 ED FT4 E SUCCESSIVA RIDUZIONE;
▪PRESENZA DI ANTICORPI ANTI-TG ED ANTICORPI ANTI-TPO);
▪ALFA2-MICROGLOBULINA ELEVATA;
▪POSSIBILE PRESENZA DI LEUCO/LINFOMONOCITOSI ALL'EMOCROMO COMPLETO CON FORMULA;
▪TSH SOPPRESSO NELLA FASE INIZIALE;
▪TIREOGLOBULINA AUMENTATA NELLA FASE INIZIALE DELLA TIROIDITE SUBACUTA.

●FOLLOW-UP OGNI 2-3 MESI PER UN ANNO CON DOSAGGIO DEL TSH, DEGLI ANTICORPI ANTI-TPO, ANTICORPI ANTI-TG, VES, PCR, PER INDIVIDUARE LE POSSIBILI FORME AD EVOLUZIONE PRECOCE IN IPOTIROIDISMO.

FOTO TRATTA DAL LIBRO:
Patologia e Clinica Chirurgica, volume primo,
Autore: G. Marcozzi,
Edizioni Minerva Medica

Dr. Stefano Gervasi
MEDICO CHIRURGO,
SPECIALISTA E MD Ph.D. IN MEDICINA NUCLEARE
FONDAZIONE GIUSEPPE DI BELLA,
CONSULENTE TERAPIE ONCOLOGICHE INTEGRATE,
MASTER IN DIETOLOGIA E NUTRIZIONE,
MASTER IN CARDIOLOGIA,
FISIONUTRIZIONE E MEDICINA ANTIAGING,
HEALTH PROFESSIONAL FOR CELLULAR MEDICINE,
ESPERTO IN CRONOBIOLOGIA

RESVERATROLO, COENZIMA Q10 E N ACETILCISTEINA: TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE Relatore: Dr. Stefano Gervasi RINGRAZIO PE...
01/10/2024

RESVERATROLO,
COENZIMA Q10 E N ACETILCISTEINA:
TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE
Relatore: Dr. Stefano Gervasi

RINGRAZIO PER LA FATTIVA COLLABORAZIONE:
Luma pharma srl
Luca LP Luca

WEBINAR ON LINE GRATUITO (TUTTI POSSONO PARTECIPARE)
01 Ottobre 2024
dalle ore 21:00 alle ore 22:30 PIATTAFORMA ZOOM

ARGOMENTI:
RESVERATROLO (COSA È, DOVE SI TROVA, PROPRIETÀ, PROTOCOLLI DI TERAPIA INTEGRATA)
N ACETILCISTEINA (COSA È, PROPRIETÀ, PROTOCOLLI DI TERAPIA INTEGRATA)
COENZIMA Q10 (COSA È, DOVE SI TROVA, PROPRIETÀ, PROTOCOLLI DI TERAPIA INTEGRATA)

PER IL LINK DI REGISTRAZIONE GRATUITA CLICCATE QUI SOTTO 👎👎👎
https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_1VvYEHYqQfycdgmYvQQ6-w?_ics=1725385346044&irclickid=~3713751Z6a9de98545ag901VLNJKFHLOVZ634UVSNMICvpngb52S&_gl=1*d6r4xi*_gcl_au*NTQ5MzYxNy4xNzI1MzgyMTcy*_ga*MTIxNzAwOTE2NC4xNzI1MzgyMTcz*_ga_L8TBF28DDX*MTcyNTM4MjQzNi4xLjEuMTcyNTM4NTc0MS4wLjAuMA..&_ga=2.153562936.1826738404.1725382173-1217009164.1725382173 #/registration

VI ASPETTO TUTTE E TUTTI QUESTA SERA 👍😉😉

RELATORE:
Dr. Stefano Gervasi MD Ph.D.
LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA,
SPECIALISTA E MD Ph.D. IN MEDICINA NUCLEARE,
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CONSULENTE TERAPIE ONCOLOGICHE INTEGRATE,
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MASTER IN CARDIOLOGIA,
CONSULENTE TERAPIE ONCOLOGICHE INTEGRATE,
FISIONUTRIZIONE E MEDICINA ANTIAGING,
HEALTH PROFESSIONAL FOR CELLULAR MEDICINE,
ESPERTO IN CRONOBIOLOGIA

RESVERATROLO, COENZIMA Q10 E N ACETILCISTEINA: TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE Relatore: Dottore Stefano Gervasi WEBINAR ...
11/09/2024

RESVERATROLO,
COENZIMA Q10 E N ACETILCISTEINA:
TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE
Relatore: Dottore Stefano Gervasi

WEBINAR ON LINE (POSSONO PARTECIPARE OPERATORI SANITARI, PAZIENTI E TUTTE LE PERSONE INTERESSATE AL MONDO DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI BIOCOMPATIBILI)
01 Ottobre 2024
dalle ore 21:00 alle ore 22:30

REGISTRAZIONE GRATUITA PER TUTTE E TUTTI.

LINK DI REGISTRAZIONE CLICCARE QUI SOTTO
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RESVERATROLO (COSA È, DOVE SI TROVA, PROPRIETÀ, PROTOCOLLI DI TERAPIA INTEGRATA)
N ACETILCISTEINA (COSA È, PROPRIETÀ, PROTOCOLLI DI TERAPIA INTEGRATA)
COENZIMA Q10 (COSA È, DOVE SI TROVA, PROPRIETÀ, PROTOCOLLI DI TERAPIA INTEGRATA)

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ESPERTO IN CRONOBIOLOGIA

HPV (PAPILLOMA VIRUS), SI INDAGA IL RUOLO DEL MICROBIOMA PLACENTARE, DEL MICROBIOMA CERVICALE E DEL MICROBIOMA ORALE  •L...
04/08/2024

HPV (PAPILLOMA VIRUS), SI INDAGA IL RUOLO DEL MICROBIOMA PLACENTARE, DEL MICROBIOMA CERVICALE E DEL MICROBIOMA ORALE

•L’infezione da papilloma virus umano, o HPV, è associata a un alterato microbioma a livello di placenta, cervice uterina e bocca. È quanto dimostra lo studio preliminare condotto da Heidi Tuominen e colleghi presso l'Università di Turku (Finlandia), pubblicato su Scientific Reports, rivista del gruppo Nature.

•L’infezione da HPV rappresenta una delle principali cause di carcinoma nelle regioni genitali, anali e orofaringee e, fino a poco tempo fa, si pensava che la sua trasmissione avvenisse esclusivamente per via sessuale.

•Invece, recentemente è stato scoperto come possa essere trasmesso anche verticalmente ovvero dalla madre al neonato attraverso la placenta. È stato inoltre visto in diverse occasioni, come le donne positive a HPV abbiano complessivamente una ricchezza batterica maggiore a livello cervico-vaginale e come quelle soggette a vaginosi batterica siano più predisposte a contrarre l’infezione.
A tal proposito, i ricercatori hanno voluto valutare se la presenza di HPV abbia o meno un’influenza nella comunità batterica di placenta, cervice uterina e bocca.
Per fare ciò sono stati considerati campioni di un totale di 39 donne, negative o positive a HPV. Ecco dunque i principali risultati ottenuti.

•INCIDENZA HPV
La presenza di HPV è stata riscontrata rispettivamente nel 33% dei campioni placentari, nel 23% di quelli a livello di cervice e nel 36% di quelli orali. Tra tutti, l’isoforma HPV16 è risultata la più frequente essendo stata rilevata in tutti i campioni positivi. Alcune pazienti hanno inoltre mostrato positività all’infezione in più di un sito anatomico.

•MICROBIOTA DELLA PLACENTA E HPV
Le caratteristiche emerse sono le seguenti:
A livello di phylum, rispettivamente in donne negative e positive a HPV troviamo:
Firmicutes (58.3% vs. 66.6%)
Proteobacteria (21.1% vs. 15.7%),
Actinobacteria (13.8% vs 10.0%),
Bacteroidetes (6.5% vs. 6.1%);
A livello di famiglia, i gruppi complessivamente dominanti troviamo: Staphylococcaceae (22.5% vs 29.1%), Enterococacceae (15.6% vs 13.8%), Veillonellaceae (8.8% vs 7.4%), Corynebacteriaceae (6.3% vs 0.8%), Moraxellaceae (6.1% vs 0.1%) rispettivamente in campioni HPV negativi e positivi;
A livello di genere maggiormente espressi sono Staphylococcus (22.9% vs 29.5%), Enterococcaceae non classificato (15.6% vs 13.7%), Corynebacterium (6.3% vs 0.1%),
Acinetobacter (6.0% vs 0.1%) rispettivamente in campioni HPV negativi e positivi;
Nessuna differenza considerevole è emersa in termini di ricchezza e diversità batterica tra i due gruppi.
Tuttavia, un’abbondanza leggermente maggiore di Lactobacillaceae, (genere Lactobacillus) e Ureaplasma è stata osservata nei campioni HPV positivi mentre L. iners è risultato più espresso nell’altro gruppo;
Staphylococcus e Lachnospira sono risultati più presenti nei campioni positivi ad HPV ma infettati da una forma meno aggressiva del virus e per questo definiti a basso rischio;
Lactobacillus e Ureaplasma sono invece stati riscontrati tra i campioni HPV positivi ma con isoforme più ad alto rischio;

•MICROBIOTA DELLA CERVICE E HPV
A livello di phylum troviamo:
Firmicutes (91.0% vs. 90.7%),
Actinobacteria (7.3% vs. 5.1%),
Fusobacteria (1.2% vs. 0.1%),
Bacteroidetes (0.2% vs. 3.3%) rispettivamente in donne negative e positive a HPV;
A livello di famiglia il gruppo più abbondante è rappresentato da Lactobacillaceae (89.7% vs. 86.8%) rispettivamente in campioni HPV negativi e positivi. Nei campioni positivi ad HPV si è inoltre osservato un particolare, seppur non significativo statisticamente, incremento rispetto alla controparte di L. crispatus, L. jensenii e della famiglia Coriobacteriaceae.
In campioni negativi ad HPV invece più espressi sono risultati essere i gruppi L. iners, L. reuteri e le famiglie Peptostreptococcaceae ed Enterococcaceae;
A livello di genere, Lactobacillus è risultato essere il dominante in entrambi i gruppi (89.7% in HPV negativi e 86.7% in HPV positivi) mentre un ceppo non classificato di Coriobacteriaceae si è dimostrato più presente nei campioni HPV positivi, Haemophilus e Peptostreptococcus in quelli negativi;
Nessuna differenza statisticamente significativa è emersa in termini di ricchezza e diversità batterica tra i due gruppi.

•MICROBIOTA ORALE E HPV
A livello di phylum troviamo:
Firmicutes (48.9% vs. 53.5%),
Proteobacteria (24.6% vs. 18.6%), Actinobacteria (12.5% vs. 11.8%),
Bacteroides (8.7% vs. 10.6%),
Fusobacteria (3.8% vs. 4.5%) rispettivamente in campioni HPV negativi e positivi;
A livello di famiglia le più abbondanti sono risultate essere: Streptococcaceae, Pasteurellaceae, Veillonellaceae, Micrococcaceae, Prevotellaceae, Neisseriaceae, Gemellaceae, Fusobacteriaceae;

•A livello di genere: Streptococcus, Haemophilus, Veillonella,
Prevotella,
Gemellaceae, Fusobacterium, Actinomyces hanno mostrato la maggiore espressione in entrambi i gruppi sebbene un altro genere non classificato di Bifidobacteriaceae e Finegoldia siano risultati più presenti nei campioni HPV positivi mentre Haemophilus in quelli negativi;

•CONCLUSIONI
HPV è stato riscontrato nel 33% dei campioni di placenta, nel 23% di quelli provenienti dalla cervice e nel 36% di quelli orali;
L’infezione da HPV è associata a una maggior ricchezza batterica solo nei campioni della mucosa orale mentre nei restanti non sembra influenzare la composizione complessiva del microbioma locale;
L’infezione da HPV è associata a una maggiore presenza di Lactobacillaceae e Ureaplasma a livello di placenta, di Haemophilus e Peptostreptococcus nella cervice e Selenomonas spp. nella bocca.

FONTE BIBLIOGRAFICA:
(Scientific Reports Volume 8)

HPV(TRASMISSIONE, FATTORI DI RISCHIO, PREVENZIONE)

Complessivamente, gli HPV, possono essere classificati in:

1) Genotipi a basso rischio (6, 11, 40, 42, 43, 44, 54,61, 70, 72, 81): determinano più frequentemente infezioni asintomatiche, oppure lesioni preneoplastiche di basso grado che regrediscono spontaneamente. I genotipi 6 e 11 sono responsabili dei condilomi anogenitali;

2) Genotipi ad alto rischio (16, 18, 26, 31, 33, 35, 39, 45, 51, 52, 53, 56, 58, 59, 66, 68, 73, 82): possono essere responsabili di lesioni preneoplastiche di alto grado o di neoplasie (soprattutto 16, 18).

Si stima che più del 50% della popolazione sessualmente attiva contragga l’infezione almeno una volta nella vita; la circolazione del virus è più comune tra gli adolescenti e nei giovani adulti, nella gran parte dei casi decorre in maniera asintomatica e regredisce spontaneamente, senza che il paziente se ne accorga.

In una minoranza di casi si presenta clinicamente con i condilomi o, più raramente, con il carcinoma genitale (più frequentemente a***e).

•TRASMISSIONE:
Il virus viene trasmesso attraverso il contatto diretto, quindi la modalità di contagio più importante è la via sessuale (vaginale, a***e e orale).

A differenza di altre infezioni sessualmente trasmissibili, affinché avvenga contagio è sufficiente anche il semplice contatto esterno, senza alcuna penetrazione. L’infezione può essere favorita dalla presenza di lesioni cutanee, anche da microtraumi, frequenti durante i rapporti sessuali. I soggetti che possono trasmettere l’infezione sono:

1) uomini e donne con i condilomi, altamente contagiosi;

2) uomini e donne affetti dall’infezione asintomatica, senza manifestazioni cliniche evidenti (più frequentemente).

•I FATTORI CHE AUMENTANO IL RISCHIO DI CONTAGIO NELL' UOMO SONO:

1) promiscuità sessuale (più partner si hanno, maggiore è la probabilità di contagio);

2) mancato utilizzo del pr********vo (il pr********vo può ridurre, ma non abbattere il rischio, poiché il virus si annida anche in regioni che non sono coperte dal pr********vo come l’asta del pene o lo scroto);

3) rapporti anali, perché legati a un più elevato rischio di formazione di microtraumi e lesioni;

4) presenza di altre infezioni sessualmente trasmissibili (herpes genitale, HIV, sifilide, …);

5) sistema immunitario indebolito (per esempio nei soggetti con AIDS);

6) mancata circoncisione (la circoncisione è un fattore protettivo, perché evita l’annidamento dei virus);

7) scarsa igiene personale.

•PREVENZIONE:
Il virus è notevolmente diffuso, per ridurre il rischio di infezione si consiglia quindi di:

1) usare il pr********vo;

2) avere una/un sola/o partner;

3) scegliere una partner con comportamento sessuale non a rischio;

4) mantenere una buona igiene personale (il glande dovrebbe essere scoperto completamente e pulito in maniera accurata);

5) non fumare;

6) non avere rapporti con partner con condilomi genitali in fase attiva,
evitare di avere rapporti se si hanno condilomi in fase attiva (per proteggere la partner dall’infezione).

•COME COMPORTARSI CON IL PARTNER?
La limitazione del numero di partner riduce il rischio di contrarre l’HPV, tuttavia anche soggetti con un singolo partner sessuale nella vita possono infettarsi col virus.

1) Due partner che formano una coppia fissa condividono gli stessi HPV, pertanto dopo la diagnosi di condilomi non è necessario l’uso del pr********vo per evitarne il contagio. In una coppia fissa non è necessario l’uso del pr********vo per evitare la trasmissione del virus che è già presente in entrambi i partner.

2) È poco probabile che il trattamento dei condilomi possa prevenire la trasmissione del virus, in quanto i partner normalmente sono già infettati ancora prima che compaiano i condilomi.

•RAPPORTI SESSUALI CON NUOVI PARTNER PRIMA DEL TRATTAMENTO DEI CONDILOMI?
I Condilomi vengono trasmessi prevalentemente tramite i rapporti sessuali, pertanto fino all’eliminazione delle lesioni vengono sconsigliati rapporti sessuali con nuovi partner.

•RAPPORTI SESSUALI CON NUOVI PARTNER DOPO IL TRATTAMENTO DEI CONDILOMI?
Non ci sono specifiche raccomandazioni riguardo alle informazioni da dare ai futuri partner sessuali sulla diagnosi di Condilomi dopo la cura: la terapia elimina le lesioni, ma non consente di eradicare il virus, pertanto il paziente può ancora trasmetterlo, anche se non è nota la durata precisa dell’infezione. Si consiglia l'utilizzo del profilattico in caso di rapporti occasionali.

RICORDO CHE L'HPV NELL'UOMO È NOTEVOLMENTE IN AUMENTO, IN PRESENZA DI COMPORTAMENTI SESSUALI PROMISCUI ED A RISCHIO, AUMENTA IL RISCHIO DI:
1) CARCINOMA DEL PENE,
2) CARCINOMA A***E, 3) CARCINOMA LARINGEO.

Dr. Stefano Gervasi
LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA,
SPECIALISTA E MD Ph.D. IN MEDICINA NUCLEARE,
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ESPERTO IN CRONOBIOLOGIA

EMATURIA (È IL PASSAGGIO DI SANGUE NELLE URINE) ●DEFINIZIONE: ▪Ematuria è il passaggio di sangue nelle urine; ▪Ematuria ...
09/07/2024

EMATURIA (È IL PASSAGGIO DI SANGUE NELLE URINE)

●DEFINIZIONE:
▪Ematuria è il passaggio di sangue nelle urine;
▪Ematuria Franca è la presenza di sangue all'esame macroscopico;
▪Ematuria Microscopica indica che i globuli rossi possono essere visti solo col microscopio;
▪Emoglobinuria la presenza di emoglobina libera nelle urine.

●L'EMATURIA NECESSITA SEMPRE L'ESECUZIONE DI INDAGINI PER ESCLUDERE CAUSE LATENTI;

▪Ematuria Iniziale (sangue all'inizio della minzione): origine uretro-prostatica;
▪Ematuria Terminale (sangue alla fine della minzione): suggerisce una causa vescicale o prostatica;
▪Ematuria Totale (sangue durante tutta la minzione): origine renale e/o ureterale;
▪Coaguli Nastriformi indicano una causa pelvi-ureterale;
▪Un'Emorragia Renale può simulare un dolore colico a causa dei coaguli passati nell'uretere.

●EMATURIA DI ORIGINE RENALE:
• Trauma. RICORDO CHE LESIONI GRAVI POSSONO ANCHE NON SANGUINARE (AVULSIONE RENALE - ROTTURA COMPLETA);
• Tumori. Ematuria profusa od intermittente;
• Carcinoma a cellule renali. Massa associata, dolore lombare, colica da coaguli o febbre, policitemia occasionale, ipercalcemia ed ipertensione;
• Carcinoma a cellule transizionali. Caratteristicamente senza dolore, ematuria intermittente;
• Calcolo. Forte dolore lombare/inguinale, ematuria evidente o microscopica, infezione associata;
• Glomerulonefrite. Solitamente microscopica, associata a malattia sistemica (esempio LES);
• Pielonefrite (rara);
• Tubercolosi renale (rara). Calo ponderale, anoressia, febbre di origine sconosciuta, aumento della frequenza della minzione di giorno e di notte;
• Adenoma renale;
• Cisti renale;
• Malattia policistica (rara). Rene palpabile, ipertensione, insufficienza renale cronica;
• Infarto renale (molto raro). Può essere causato da un embolo arterioso, rene dolente;
• Malformazioni artero-venose renali o cisti semplice (molto rare). Senza dolore e senza altri sintomi;
• Trauma;
• Glomerulonefrite.

●EMATURIA DI ORIGINE URETERALE:
• Tumore a cellule transazionali;
• Calcolo;
• Appendicite.

●EMATURIA DI ORIGINE VESCICALE:
• Carcinoma a cellule transazionali. Caratteristicamente senza dolore, ematuria intermittente, anamnesi di lavoro in industrie di coloranti e di gomme;
• Cistite interstiziale (rara);
• Calcolo;
• Cistite acuta;
• Cistite piogenica;
• Trauma;
• Schistosomiasi (molto rara). Storia di viaggi all'estero, specialmente nel Nord Africa.

●EMATURIA DI ORIGINE PROSTATICA:
• Ipertrofia prostatica benigna. Ematuria senza dolore, associazione di sintomi ostruttivi, infezioni urinarie ricorrenti;
• Carcinoma (raro).

●EMATURIA DI ORIGINE URETRALE:
• Trauma. Sangue del meato, anamnesi di trauma diretto al perineo, ritenzione acuta;
• Carcinoma prostatico;
• Ipertrofia prostatica benigna;
• Calcolo (raro);
• Uretrite (rara).

Dr. Stefano Gervasi
LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA,
MD Ph.D. IN MEDICINA NUCLEARE,
FONDAZIONE GIUSEPPE DI BELLA,
CONSULENTE TERAPIE ONCOLOGICHE INTEGRATE,
MASTER IN DIETOLOGIA E NUTRIZIONE,
MASTER IN CARDIOLOGIA,
FISIONUTRIZIONE E MEDICINA ANTIAGING,
HEALTH PROFESSIONAL FOR CELLULAR MEDICINE,
ESPERTO IN CRONOBIOLOGIA

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