Alessandra Ricci - Counselor affettivo relazionale

Alessandra Ricci - Counselor affettivo relazionale Counselor relazionale, Arteterapeuta, Grafologa

Dopo una laurea in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma ho conseguito il titolo di Grafologa e la Specializzazione in Rieducazione del Gesto Grafico. Occupandomi di studenti che presentavano difficoltà grafomotorie, con le loro famiglie e di formazione agli insegnanti, ho ritenuto utile formarmi ulteriormente nel settore della relazione di aiuto: ho frequentato un

master di 450 ore in Counseling Professionale a Mediazione Artistica presso A.S.P.I.C. e successivamente un master triennale di 1.500 ore in Counseling Affettivo Relazionale a Metodo Integrato presso CIPA COUNSELING, associazione che collabora con la facoltà di Medicina dell’Università di Tor Vergata.

Il compito dell'ARTETERAPEUTA sta nel creare un ambiente che faciliti nel cliente l'espressione di sé attraverso i diver...
09/08/2025

Il compito dell'ARTETERAPEUTA sta nel creare un ambiente che faciliti nel cliente l'espressione di sé attraverso i diversi canali artistici possibili, nella convinzione che questi abbia dentro di sé le capacità che gli consentano di trovare autonomamente il modo migliore per affrontare le difficoltà della sua vita.

04/08/2025

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CipaArt - Scuola di Arteterapia, garantisce ai suoi iscritti un percorso formativo aderente ai desisderata della norma UNI, altamente qualificante e basato sull'insegnamento dei modelli teorici delle Arti Terapie e delle tecniche per programmare e gestire concretamente interventi all’interno di contesti a rischio di marginalità.

📌L'Arteterapia è un metodo di intervento finalizzato alla crescita e allo sviluppo personale che coinvolge l'arte come mezzo di espressione. Essa considera l'arte come un ponte tra il mondo emotivo, affettivo e relazionale del cliente e il suo contesto di vita. Nell'ambito dell'Arteterapia, l'arte non è intesa tanto come produzione di opere, ma come processo creativo in sé.

📚 Diventa arteterapeuta, con una scuola di alta formazione riconosciuta da FAC CERTIFICA. L'arteterapeuta, una volta formato, può operare in vari contesti, inclusi quelli aziendali, sociosanitari, educativi, formativi, riabilitativi e culturali, facilitando lo sviluppo personale attraverso l'uso dei mediatori artistici.

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04/08/2025

Quello che accade ad Anghiari attraverso la scrittura ha moltissime sfumature: le parole faticano ad emergere, altre volte scaturiscono con forza, altre ancora rimangono incastrate tra pietre, vicoli, piazzette, altre volte è sostando lì che si dilatano e prendono forme diverse per muoversi verso il proseguire di un cammino visto sotto una nuova luce, verso nuovi spazi e nuovi tempi.
"METAMORFOSI- Quando la scrittura ci cambia la vita", è il tema del Festival dell'Autobiografia 2025, dal 26 al 28 settembre, ad Anghiari. “Le metamorfosi che cambiano la vita – che lo scrivere di sé induce, promuove e racconta – costituiranno nelle giornate del Festival un’occasione culturale preziosa. Per ascoltare, scrivere, leggere e condividere insieme teorie, vicende, momenti, testi dovuti alla riscoperta del piacere e della libertà civile di scrivere la propria storia” scrive Duccio Demetrio nella presentazione del programma.
Il Festival dell'Autobiografia è occasione preziosa di incontro, incontri con persone nuove o incontri con chi non si vede a tempo, incontri tra e con chi presenta, dialoga, conduce nei vari appuntamenti previsti. Incontri con un luogo che è luogo di scrittura e racconto di sé e degli altri. Incontro con sé stessi e le trasformazioni che, visibili e non, accompagnano la vita umana e che, spesso, la scrittura di sé solletica e sollecita.
Racconteremo nei prossimi giorni di ospiti e temi, per iniziare a conoscerli è possibile esplorare il programma qui:
https://lua.it/home-eventi/festival-dellautobiografia-2025/

02/08/2025

E c’è muditā, la gioia per la gioia dell’altro.
Assai piú rara. Se la compassione è un concetto
riconoscibile dalla nostra cultura, la gioia
per la gioia dell’altro ci è davvero estranea.
Chi è gioioso, chi sta bene, è molto delicato,
sa che è un equilibrio fragile e probabilmente
assai effimero e ha bisogno del nostro riconoscimento
e sostegno. Tradizionalmente, è
una pratica rivolta solo agli altri, ma anche in
questo caso, come gioire della contentezza di
un altro se non gioiamo della nostra? Accorgerci
delle possibilità di gioia nella nostra vita,
incamminarci alla ricerca della fonte della
nostra gioia, apre il cuore alla riconoscenza,
al grazie alla vita di per sé, alle sue delicatezze
e ai suoi spintoni.
[...]
Si racconta che alla morte di un Maestro
indiano, il mendicante che chiedeva l’elemosina
al suo cancello scoppiasse a piangere, pur
non avendolo mai sentito insegnare. E quando
uno dei discepoli del Maestro gli chiese come
mai lo amasse tanto, il mendicante rispose:
«È che lui era triste quando ero triste e contento
quando ero contento».

Chandra Candiani da 'Il silenzio è cosa viva.' Einaudi

21/07/2025

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