È incredibile pensare come dietro a un contraccettivo di uso (o disuso) comune, diciamo un pr********vo, si celi un mondo. Un mondo fatto di precetti, di libertà negate e a volte conquistate, di scienza, di religione, di feroci dibattiti internazionali, di lotte globali tra Stati, di competitività, di sesso e di amore… Un innocuo pezzo di lattice!
Sarebbe bello addentrarsi nell’intricato labirinto di storia, cultura e politica che percorre la nascita e lo sviluppo dei metodi contraccettivi; capire perché ancora nel 2018, i corpi degli uomini e soprattutto delle donne, la loro protezione, il loro controllo e lo scopo che gli viene attribuito, sono oggetto di scontro.
Scopriremo che la disinformazione su questi temi è spesso voluta e null’affatto accidentale. Scopriremo, quasi sempre, che c’è poca e cattiva informazione su temi come ab**to, contraccezione, educazione sessuale, diritti e sentimenti.
Crescere non è uno scherzo. Vedere il proprio corpo cambiare, scoprire il corpo degli altri, iniziare ad avere delle aspettative e subire le pretese altrui. Chiedersi come mai in una carezza c’è chi vede la promessa futura di una famiglia, chi vede un segnale di desiderio reciproco o un bisogno di contatto fisico e chi invece vede un gesto di affetto. Nessuna di queste è un’opzione innocua o priva di ricadute.
Molto spesso, nella società in cui viviamo, quello che pensiamo sia una libera scelta non lo è, rivelandosi invece un'imposizione dall’alto. Molto spesso, nella società in cui viviamo, gesti che ci sembrano “naturali” diventano un affare di stato. Questioni “private” sono spesso oggetto di dibattiti pubblici.
Per poter scegliere in maniera libera, sicura e consapevole dobbiamo informarci e informare e costruire un nostro punto di vista. Vorremo iniziare da una battaglia che possiamo fare tutte e tutti insieme.
Dal 1° gennaio 2018, in Italia, soltanto in Emilia-Romagna, Piemonte e Lombardia le donne e gli uomini presso i consultori familiari delle Aziende Asl o gli Spazi giovani, possono ricevere gratuitamente il metodo contraccettivo (compresa la contraccezione di emergenza come la pillola del giorno dopo) e una consulenza da parte del medico o dell’ostetrica. Per farlo però sono richiesti dei criteri da soddisfare (niente viene dato per niente) come la cittadinanza, la residenza, specifici dati anagrafici (i destinatari devono essere sotto i 26 anni) e particolari condizioni economiche.
E per la regione Lazio e tutte le altre regioni?
Pensiamo sia necessario fare pressioni affinché questi servizi siano nazionali, riconosciuti, gratuiti ma anche liberi da criteri restrittivi. Ma soprattutto, pensiamo che dotarci degli strumenti per prendersi cura del proprio corpo, dunque della nostra salute, per essere informati e autonomi, sia la chiave per una maggiore libertà e autodeterminazione.
Invitiamo, quindi, tutte e tutti a seguire e partecipare alla campagna e laboratorio A CORPO LIBERO – per una scelta libera, consapevole e sicura, attraverso assemblee e dibattiti pubblici che si terranno all’Università de La Sapienza.
A seguito dei dibattiti verranno istituiti momenti di elaborazione e approfondimento per confrontarci sui temi usciti dalle discussioni affrontate durante le iniziative, per costruire in prospettiva un laboratorio permanente di autoformazione, informazione e la stesura di un vademecum collettivo a fumetti, da scrivere insieme e da distribuire negli istituti, dalle scuole medie fino alle università.
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