08/03/2023
Sono Tommaso, ragazzo cieco che non parla. Ho ricevuto un atto di pesante discriminazione....
Mi trovavo presso l'hotel Colbricon di San Martino di Castrozza. Degli ospiti della sala ristorante erano infastiditi dalla mia presenza e se ne sono lamentati con l'albergatrice che ha proposto ai miei di prendere i pasti successivi in una saletta separata dai vetri ambrati oscurati. Lo ha proposto a noi e non a loro... Sono stato trattato come un cane non ammesso nella sala ristorante comune. Ovviamente siamo ripartiti perché non è piacevole restare dove non si è graditi
Vacanze rovinate e tanto ma tanto amaro in bocca.
Condividi tra le tue conoscenze se vogliamo evitare che ad altri accada ciò che è capitato a noi presso l' Hotel Colbricon di San Martino di Castrozza.
Nella mia caratteristica di operatore mi sento chiamato a scrivere su questo ( ennesimo e non credo ultimo) atto dis umano, dedicato ad una famiglia e a Tomnaso e a noi tutti...
Si proprio così!
I primi sono i famigliari e Tommaso e poi ancora Tommaso e inevitabilmente noi tutti esseri umani.
Non abbassiamo lo sguardo, non curviamo le spalle alzando le braccia nel gesto sconsolato di chi riceve un gesto dis umano ( senza trattino ma con un piccolo spazio per respirare)
Incapaci di gestire la frustrazione di non saper riconoscere l'altro diverso da me!
Siamo tutti diversi fortunatamente e Tomnaso e nella sua bellezza dirompente è ciò che dobbiamo riconoscere in noi...
Difficile?
Certamente, ma vorrei coinvolgere quelle persone che hanno proposto la stanza appartata e oscurata al posto della sala ristorante, mettersi nel gioco della vita, invitando tutti loro che gestiscono l'albergo a ve**re al Santalessio e fare una bella supervisione al buio con noi che facciamo questo lavoro educativo per condividere come gestire il fastidio dei clienti e come metabolizzare un atto educativo e di civiltà verso gli esseri umani, tutti indistintamente!