AIGOC Associazione Italiana Ginecologi Ostetrici Cattolici

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AIGOC Associazione Italiana Ginecologi Ostetrici Cattolici Associazione privata di fedeli riconosciuta dalla Diocesi Suburbicaria di Palestrina con Decreto Canonico del 25 luglio 2014

L’Associazione Italiana Ginecologi Ostetrici Cattolici è costituita da Ostetrici e Ginecologi Cattolici che incoraggiano e sostengono l’opportunità di integrare la conoscenza professionale, le competenze e l'esperienza con la Fede del Magistero in un modo nuovo ed autentico. Si impegna pertanto a fornire a tutte le donne, in gravidanza e non, un’assistenza basata sulla Vita, sulla Speranza e sui più alti standard medici, etici e scientifici.

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03/02/2024

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02/02/2024
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12/01/2024

Comunicato Stampa n. 1 del 12 gennaio 2024

A 20 anni dall’approvazione della Legge 40/2004, dopo le sentenze della Corte Costituzionale che hanno stravolto la volontà del Legislatore, tutte le criticità che le tecniche di fecondazione extracorporea avevano, appaiono in quest’ultima relazione ministeriale - seppur incompleta per il mancato invio dei dati relativi alle tecniche applicate. Infatti, solo il 78,3% dei centri che hanno ottenuto almeno una gravidanza omologa ed il 74,1% dei centri che hanno ottenuto almeno una gravidanza eterologa hanno fornito informazioni circa l’esito delle gravidanze. In Campania non sono state fornite informazioni nel 47,7% e nel Lazio nel 14,1% delle gravidanze omologhe e rispettivamente nel 20,0% (Campania) e nel 14,1% (Lazio) delle gravidanze eterologhe.

- È aumentato il numero medio di ovociti per prelievo: 7,7 nel 2021 mentre era 7,5 nel 2020. Ma, a fronte di un numero elevatissimo (354.291) di ovociti prelevati, nella FIVET/ICSI omologa, ne sono stati inseminati soltanto 5,5/prelievo e fecondati 182.128. Di questi embrioni prodotti, soltanto 96.696, ossia il 53,09%, sono stati giudicati trasferibili; ma ne sono stati effettivamente trasferiti 38.188, il 38,69% degli embrioni trasferibili, pari al 20,96% di tutti gli embrioni prodotti (182.128).

- La prima fase, cioè la stimolazione ovarica, ogni anno mostra le sue crescenti criticità: 4.480 cicli vengono sospesi prima del prelievo ovocitario (8,9% dei cicli iniziati a fresco), di cui 2.932 (5,8%) per mancata risposta alla stimolazione ovarica (causa non difficile da prevedere in centri specializzati!). Il tentativo di ottenere ovociti anche in donne di età superiore ai 40 anni causa il maggior numero di interruzione dei cicli dopo il prelievo degli ovociti che vengono tutti crioconservati per rischio di Sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS severa in: 2.649 donne): nell’11,9% nell’età 40-42 anni e nel 15,7% a 43 o più anni di età della donna.

- È in costante aumento il numero degli embrioni crioconservati nella FIVET/ICSI omologa (61.212 nel 2021) che vanno ad aggiungersi – poiché nello stesso anno se ne scongelano di meno - agli altri già conservati nei freezer dei laboratori italiani per un numero totale, fino al 31.12.2021, di ben 168.076 di embrioni omologhi. Per la FIVET/ICSI da donatore o donatrice di gameti (eterologa) questo dato sulla crioconservazione non viene neppure riportato nella Relazione ministeriale.

Considerando che negli ultimi anni il 94,8% dei trasferimenti in utero sono costituiti da 1-2 embrioni, appare improprio continuare ad iperstimolare le ovaie delle donne per produrre tanti embrioni in vitro destinati al gelo. Il numero massimo di 3 embrioni per ciclo da produrre con l’obbligo di trasferirli tutti nell’utero anche in tempi diversi nella stessa donna ci sembra un limite ragionevole da porre.

PMA nei LEA? I risultati della FIVET/ICSI nelle donne di età pari o superiore ai 40 anni, soprattutto per le tecniche omologhe “a fresco” e con scongelamento di ovociti, dovrebbero far comprendere ai Responsabili Nazionali e Regionali la necessità di escluderle dai LEA in una Nazione in cui tutti giudicano insufficienti le risorse destinate alla Sanità!

Le problematiche della PMA con gameti “donati”. Anche i dati per la PMA con donazione di gameti (FIVET/ICSI eterologa), oltre al fatto di confermare un’alta perdita di embrioni prodotti (nel 2021, su un totale di 45.293 solo 14.421 embrioni sono stati trasferiti in utero, pari al 31,83%; sono nati vivi soltanto 2.063 bambini pari al 21,5% degli embrioni trasferiti e al 4,55% di tutti gli embrioni prodotti; dei 30.872 embrioni che non sono stati trasferiti non si conosce la sorte!), offrono ulteriori riflessioni relative al “traffico” di gameti ed embrioni congelati. L’incrocio di import/export tra centri italiani e stranieri e la pratica dell’egg sharing crociata di una coppia che offre i propri ovociti in cambio del liquido seminale possono creare nel tempo grandi problemi, già da noi denunciati il 23 settembre 2014 in occasione dei disegni di legge presentati al Parlamento sulla PMA eterologa.

La legittimazione della FIVET/ICSI nella forma eterologa da parte della Corte Costituzionale ha dunque rimesso in campo tutti quei problemi che la legge 40 si era prefissa di evitare o prevenire. Compresa la Diagnosi Genetica Preimpianto (PGT) che ha dato alla legge un risvolto meramente selettivo ed eugenetico. Riteniamo sia venuto il momento per il Parlamento di resettare il “sistema procreatico”, garantendo quanto meno una maggiore trasparenza e completezza dei dati, ripristinando un protocollo di attuazione delle tecniche che consentano il massimo rispetto della salute psicofisica delle coppie e il maggior beneficio possibile per i figli concepiti in vitro, la loro vita (limitare al massimo le perdite di embrioni concepiti) e il diritto di conoscere la loro paternità e maternità e a prevenire la loro eterna (?) crioconservazione.

Per l'articolo completo di tabelle vai sul sito www.AIGOC.it al seguente link:

/ Articoli / Di Alessandro Feo Improcrastinabile dopo 20 anni dall’approvazione della legge, 15 anni dopo il primo stravolgimento operato dalla Corte Costituzionale, 10 anni dopo l’abolizione operata dalla stessa Corte del divieto dell’eterologa, 9 anni dopo le sentenze del 14 maggio – 5 giu...

«I miei 5.000 bambini concepiti in provetta. I cardinali mi chiamavano prima di andare in tv»Dopo aver letto sul Corrier...
10/01/2024

«I miei 5.000 bambini concepiti in provetta. I cardinali mi chiamavano prima di andare in tv»

Dopo aver letto sul Corriere della sera l'articolo il cui titolo è sopra riportato ho scritto una lettera al Direttore, che mi sembra non abbia pubblicato, per cui ora pubblico su fb assieme al link di un articolo del Cardinale Sgreccia che rende chiara la Sua posizione sulla pma.

Quando si raggiunge una certa età e si ha più tempo libero a disposizione si ha la tentazione di rivivere i bei tempi quando si era più ricercati e gratificati oppure se si è stati sempre impegnati nella difesa della dignità e della vita umana dal concepimento alla morte naturale si continua a combattere per far conoscere e trionfare la verità scientifica, ontologica e - per chi è credente - etico religiosa.
Come ginecologo cattolico ed ancor prima già da giovane mi sono sempre battuto per difendere la dignità e la vita di ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale.
Leggendo l’articolo «I miei 5.000 bambini concepiti in provetta. I cardinali mi chiamavano prima di andare in tv» ho subito pensato che assieme ai 5.000 figli sparsi in Italia ci sono almeno altri 20.000 figli sacrificati sull’altare della scienza per poterli far nascere. Ed è un calcolo ottimistico perché dal 2005 al 2021 il tasso più alto di coppie con figlio/i in braccio è stato raggiunto nel 2021 col il 17%!
Una grande caduta di stile mi sembra la battuta riportata nel titolo “I cardinali mi chiamavano prima di andare in tv “ed ancor più irrispettoso il riferimento esplicito al Card. Elio Sgreccia ed a Mons. Tonini , che non possono intervenire nel dibattito. Mi sorprende che non abbia citato gli Arcivescovi di Bologna del periodo in cui intraprese questa attività, come il Cardinale Giacomo Biffi (1984-2004) ed il cardinale Carlo Caffarra (2004-2015), che non era certamente inesperto in questo settore, ma che sicuramente non avrebbe potuto mai incoraggiarla ad intraprendere o continuare questo tipo di attività.
Certo in quegli anni per chi voleva conoscere la verità etico-religiosa sulla trasmissione della vita umana i documenti ufficiali della Chiesa Cattolica non mancavano a partire dall’Humanae vitae di San Paolo VI , al Donum vitae Congregazione della Dottrina della Fede (1988), all’Evangelium vitae di San Giovanni Paolo II (1995) ed alla Dignitas personae della Congregazione della Dottina della Fede (2008).
Un merito si deve riconoscere alla prof.ssa Eleonora Porcu: quello di aver scelto la crioconservazione degli ovociti! Certamente se tutti i Centri italiani avessero seguito la sua scelta non avremmo avuto fino al 2021 i più di 168.166 embrioni omologhi, che giacciono nei crioconservatori italiani, molti dei quali sicuramente non saranno mai trasferiti nell’utero delle proprie madri, ma solo ovociti non fecondati, che sono semplici cellule umane!
Dal punto di vista etico occorre, però precisare che le donne che devono sottoporsi a terapie radianti e che vogliono preservare la loro capacità procreativa e mantenersi fedeli all’Insegnamento della Chiesa Cattolica non devono crioconservare i propri ovociti, ma una piccola parte del proprio ovaio, che alla fine della terapia può essere reimpiantata nell’ovaio e riprendere a funzionare ciclicamente, per cui possono avere naturalmente una gravidanza senza ricorrere alla fecondazione in vitro.
Angelo Francesco Filardo

Fondata dal Cardinale Elio Sgreccia

08/01/2024

Esprimiamo il nostro cordoglio al presidente dott. Alberto Virgolino per la perdita della suocera Valentina che, alle ore 21:35 di questa sera, è tornata alla Casa del Padre alla venerabile età di 98 anni. Un abbraccio a Patrizia, la moglie di Alberto.

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