Marta Petrucci- Psicoterapeuta ad orientamento psicanalitico e Milleriano

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Marta Petrucci- Psicoterapeuta ad orientamento psicanalitico e Milleriano Psicologa Clinica. Psicoterapeuta Psicosomatista ad orientamento psicoanalitico individuale e di gruppo. Esperta in criminologia clinica. Autrice e divulgatrice.

Educatrice in mindfulness. Terapia Milleriana: Modello teorico-pratico "Bambino Interiore". Sono già parecchi anni che curo con passione e fortissima dedizione questa pagina Facebook e desidero ringraziare tutti coloro che mi seguono con interesse ed affetto, per me è motivo di soddisfazione e continua "crescita" professionale, grazie davvero! Alcuni di voi li conosco personalmente, con molti altr

i ho un rapporto "epistolare" che va avanti da tempo ed è proprio per questo, preso atto delle continue sollecitazioni a farlo, che ho deciso di "svelare" la mia identità professionale. Mi chiamo Marta Petrucci e sono una psicoterapeuta : inutile dirvi che il principio sottostante che muove il mio lavoro clinico e' il pensiero preponderante di Alice Miller e di tanti altri autori come Winnicott e Bowlby e che pertanto mi occupo di operare un'analisi del "profondo" che vada a sviscerare quella verità nascosta dentro ognuno di noi, quella sofferenza interiore così profonda ed impervia che spesso resiste a tutte le sollecitazioni più sane che la vita offre, una sofferenza che ci mantiene dentro una prigione invisibile, ma anche capace, purtroppo, di produrre sintomi psichici e fisici invalidanti, disturbi emotivi acuti e cronici, la costituzione di rapporti disturbanti a cui restiamo ancorati per paura di cambiare e di oltrepassare quel "vuoto" che invece potrebbe salvarci la vita una volta superato; o addirittura vi sto parlando di una sofferenza che si traduce in forme più o meno gravi di depressione o di narcisismo ( due lati della stessa medaglia!), panico, dipendenze. Tratto sia bambini ( gli innocenti ed intoccabili per definizione!!) che gli adulti, seguendoli all'interno di una psicoterapia ad orientamento Psicodinamico e/o Psicosomatico. Svolgo la mia professione a Roma. Detto ciò, se qualcuno di voi o vostri conoscenti ha bisogno di un supporto psicologico, il mio indirizzo di posta elettronica è :
i12puntidialicemiller@gmail.com. Grazie per l'attenzione. Dott.ssa Marta Petrucci

14/07/2025

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Una spiegazione psicoanalitica dell' insonnia.

《Ho riscontrato una "rappresentazione assente" della "madre interna" ( = l'immagine che ognuno di noi costruisce del genitore, madre o padre che sia), una "madre interna" abbandonante, imprevedibile, riscontrata anche in malati sofferenti di insonnia.

Questi pazienti hanno assai spesso acquisito un'autonomia precoce che li fa somigliare ai "bebè sapienti" descritti da Ferenczi (psicoanalista).

Non potendo fidarsi di nessuno, si fanno un obbligo di occuparsi della propria sicurezza fisica e psichica come se nessun altro fosse veramente degno di fiducia.

In altre parole, hanno capito molto presto nella vita che devono essere i genitori di se stessi.
I sofferenti di insonnia devono costantemente vegliare e vigilare sul proprio essere-lattante per esser sicuri che sia fuori pericolo.
È il loro modo di mitigare un'angoscia di separazione che potrebbe schiacciarli d'un sol colpo》.

J. McDougall (psicoanalista)

Essere disposti a cambiare è da persone intelligenti.L'inconscio governa la nostra vita, e l'inconscio è formato dalle n...
14/07/2025

Essere disposti a cambiare è da persone intelligenti.

L'inconscio governa la nostra vita, e l'inconscio è formato dalle nostre credenze, molte delle quali sono false anche se le diamo per certe.
Avere un atteggiamento di apertura verso tutto e tutti ci mette in migliori condizioni per continuare a crescere.
Come già diceva Keynes, «la cosa più difficile al mondo non è che la gente accetti nuove idee, ma che dimentichi quelle vecchie»; qualcosa di simile a quello che pensava Goethe: «Stai attento a ciò che impari perché non potrai dimenticarlo».

Essere aperti al «disimparare» è assolutamente imprescindibile affinché il vero apprendimento abbia luogo.
Molte volte, ciò che pensiamo di conoscere è ciò che realmente ci impedisce di imparare.

Illustrazione: Sofia Bonati Art

🌬 I bambini sono in stretta partecipazione emotiva con i loro genitori; i disturbi dell’inconscio dei loro genitori sono...
14/07/2025

🌬 I bambini sono in stretta partecipazione emotiva con i loro genitori; i disturbi dell’inconscio dei loro genitori sono anche i loro disturbi.

Se non vogliono far loro del male, i genitori devono portare i propri problemi su di un piano cosciente (cioè saperli "vedere" bene) e cercare di superarli; così facendo i bambini non ne soffriranno.

Questo legame inconscio è così stretto che impone al genitore il serio dovere di non reprimere i propri problemi: il genitore deve mettere ordine nella propria psiche, se non vuole esporre il figlio agli stessi pericoli.

Il genitore deve sviluppare dentro di sé una Individualità conscia e matura, un'autonomia psichica al fine di non intralciare lo sviluppo del figlio.

S. Pagliarini

Illustrazione: Sofia Bonati Art

"Le regole fondamentali [per raggiungere la felicità] sono queste: non maledirsi [volersi bene] o disprezzarsi e non ess...
14/07/2025

"Le regole fondamentali [per raggiungere la felicità] sono queste: non maledirsi [volersi bene] o disprezzarsi e non essere arrabbiati contro gli altri o contro l'universo.
Questi rappresentano i due ostacoli principali.“

Albert Ellis

Illustrazione: Flo Lee Art

A volte la malattia arriva per dìre "se non ti fermi tu, ti fermo io".E non è solo un discorso di "correre".Si può anche...
11/07/2025

A volte la malattia arriva per dìre "se non ti fermi tu, ti fermo io".

E non è solo un discorso di "correre".
Si può anche intendere "stoppare" qualcosa...

Illustrazione: The Artidote.

11/07/2025

A volte la psicoterapia è fondamentale per comprendere che non si vuole un cambiamento.
Mi spiego meglio.

Può esserci sempre stata una lotta interiore fra sè e sè, una lotta che, si scopre, non si desidera affatto in realtà.
Piuttosto, il vero ed autentico desiderio è quello di mantenere le cose esattamente come sono.
Inizialmente, ciò può essere percepito come un fallimento o una sconfitta (addirittura molti si considerano non guariti/guaribili, ammesso che esista la "malattia", termine che io, però, non utilizzo!).

E, invece, strada facendo, nel percorso di terapia, si scopre che il desiderio più importante è quello di non cambiare lo stato delle cose e che QUESTO è PUR SEMPRE UN DESIDERIO DA RISPETTARE.
Va accettato.

Quando lo si accetta come DESIDERIO e non come SBAGLIO o SCONFITTA o MALATTIA si sta meglio: in pratica, si guarisce dal tormento interiore precedente. Un tormento dovuto in realtà all'impulso di "dover" modificare "per forza di..."

Anche a questo serve la psicoterapia.
In fondo, si tratta di conoscere se stessi nel Profondo.
Perchè non esistono criteri definiti di bene e male.

E' bene ciò che mi fa bene.
E' male ciò che mi fa male.

08/07/2025

Ci sono veleni che assumi ogni giorno fin dalla prima infanzia, a volte si chiamano mamma, a volte papà, a volte nonno e nonna.

Ci sono veleni che, spesso, non sanno di essere veleni, ma hanno un effetto tossico su di noi.
Ci sono veleni che non vorrebbero esserlo ma non sanno essere altro.

Non si può dire, non va mai detto, non sta bene, non è bello, non hai capito, sicuramente non è così, il male viene fatto per fare bene, non essere irriconoscente, però, alcune volte, va detto.

Ci sono veleni che ci vengono iniettati giorno dopo giorno con l'educazione, con il ricatto, con la rabbia, con la paura, con i gesti, con i non detti, con le bugie.
L'inadeguatezza, il non sentirsi mai abbastanza, il senso di colpa, la paura dell'abbandono, l'incertezza dell'amore, l'amore meritato e da meritarsi, il dover essere diversi perché quel che si è non va mai bene.

Ci sono veleni che fanno così tanto parte di te che, per toglierli, dovresti strapparti parte della pelle, a volte persino parte del cuore.

Ci sono veleni che fanno meno male se li si lascia lì.
Ci sono veleni che ami, come si ama il sole, ma alla lunga ti scottano.

Ci sono veleni che non sappiamo di iniettare, perché non siamo consapevoli del loro alto potenziale tossico.
Ci sono veleni che non vorremmo mai iniettare, ma non sappiamo come cambiare.

Ci sono veleni che pensiamo di dover passare per forza, perché li hanno passati a noi, perché si fa così, perché è giusto così.

E poi ci sono persone che sono antidoto e, per fortuna, anche queste a volte si chiamano mamma, papà, nonno o nonna.

A volte si chiamano marito, moglie, fidanzato, amico, maestra, psicologo....
A volte non sappiamo come chiamarli, ma sappiamo che sta funzionando, che ci sta facendo bene.

E poi c'è chi diventa consapevole e ogni giorno scegliere d'essere un po' meno veleno, scegliere di lavorare per diventare, quando può, antidoto.

[Burabacio]

08/07/2025

Attenzione agli analisti o psicoterapeuti che propongono "metodi" ancor prima della loro "personalità" (l'unica che cura e trasforma)

Scrive Aldo Carotenuto:

“La liberazione del paziente passa necessariamente attraverso la libertà del terapeuta: un analista che si limita a usare determinate tecniche in modo acritico e impersonale, che non se la sente di rischiare del proprio sia sul piano creativo che su quello dei sentimenti e delle emozioni, non può dare quello che non ha, non può aiutare nessuno a conquistare la libertà, perché lui stesso non è libero."

(dalla Pagina, Jung Italia- Psicologia Complessa)

Il bambino che è dovuto crescere troppo in fretta è diventato l'adulto che non ha mai imparato a riposarsi.Egli associa ...
07/07/2025

Il bambino che è dovuto crescere troppo in fretta è diventato l'adulto che non ha mai imparato a riposarsi.

Egli associa la quiete alla pigrizia.

Si sente in colpa dandosi del pigro!
Si sente in colpa ogni volta che non è produttivo.

Conosce solo il valore guadagnato attraverso il fare.

Ma... non doveva vivere in modalità sopravvivenza!!

Il riposo non è una ricompensa.
Il riposo è qualcosa di naturale ed è molto, molto importante.

(Web, autore sconosciuto)

Immagine: Sacred Sisters Full Moon Circl

07/07/2025
La predisposizione alla psico-patologia dipende spesso dall' uso precoce della Mente, del Pensiero, in età infantile.Bam...
06/07/2025

La predisposizione alla psico-patologia dipende spesso dall' uso precoce della Mente, del Pensiero, in età infantile.

Bambini non amati, non "visti", abusati, abbandonati, spaventati, lasciati soli a "reggere" tutto pur di andare avanti hanno dovuto troppo precocemente utilizzare il Pensiero per autoconsolarsi.

Il Pensiero, però, usato troppo presto sulla "linea" dello sviluppo è a rischio di essere adoperato in modo disfunzionale, soprattutto perché tutto ciò che produce la mente umana, per definizione, non è rassicurante: potremmo dire, a seconda della situazione vissuta, che vale "A" oppure che vale anche il contrario di "A".

E cioè con il Pensiero l' essere umano prova, illusoriamente, a darsi consolazione senza riuscirci. Tutte le teorie, le ipotesi, i pensieri che ci vengono in mente potrebbero essere validi, certo; ma anche il loro contrario potrebbe essere validato e legittimato a seconda di come l' esperienza di vita, nelle nostre mani, cambia, si trasforma!

E allora? Allora, con la Mente l' uomo non trova Sicurezza.

Figuriamoci un bambino che, pur di andare avanti e non scompensarsi, deve assolutamente utilizzare la propria mente, i propri pensieri perché è solo e perché soffre, senza accudimento ed accoglienza.
A qualcosa dovrà pure aggrapparsi!!

Lo sforzo che fa in termini mentali lo pagherà a caro prezzo da adulto.

Sia perché, nel frattempo, gli è stato negato lo Sviluppo Affettivo della propria struttura psichica che, da adulto, peraltro lo farà sentire carente (un Vuoto da colmare maldestramente) e sia perché, durante gli anni a ve**re, l' apparato mentale si sarà "armato" in modo del tutto disfunzionale caricandosi di meccanismi rigidi, negativi, autosvalutanti, autocolpevolizzanti, autosabotanti e coercitivi per sé e verso gli altri.

I bambini non devono essere maltrattati: essi devono poter accedere ad un rapporto altamente significativo in termini di sviluppo psico-affettivo, abbandonando l' apparato Mentale il più possibile, e cioè essi devono poter stare nella relazione carica d'affetto usando anima e corpo: unica modalità protettiva e davvero valida e fornitrice di Sicurezza Esistenziale.

In questo modo, noi adulti possiamo non correre il rischio di predisporli allo sviluppo di malattie psichiche e mentali, una volta divenuti adulti.

Quando possiamo contare su qualcuno, tutto ciò che facciamo ci appare più leggero, meno problematico, percepiamo che, in...
06/07/2025

Quando possiamo contare su qualcuno, tutto ciò che facciamo ci appare più leggero, meno problematico, percepiamo che, in qualche modo, si troverà una soluzione difronte ad ipotetiche difficoltà.

La cosa bella è che questo Sentire può essere dato per scontato e si vive sentendolo come una base sicura senza "metterci" la mente di mezzo.
Tutto fluisce.

Tutto va a posto, nel bene o nel male.

Tutto ciò può essere vissuto ovviamente da chi ha potuto costruire legami profondi coi propri genitori.

Questi legami rappresenteranno un lasciapassare per nuove relazioni nutrienti.

Quindi si può dedurre che non tutti possono accedere a quella forma di sicurezza che garantisce un pò di serenità?
Non è così!

Conoscendosi a fondo, "vedendosi" per ciò che si è, accettando tutto di noi, contemplando l' imperfezione umana, essendo sinceri con se stessi, lavorando sui conflitti invalidanti, cedendo alla rigidità, affrontando il dolore che potrebbe durare a lungo.....si "sbuca", finalmente, nel mondo reale, e SI STA BENE CON SE STESSI A PRESCINDERE ( = condizione indispensabile per accedere alla relazione con l' Altro);
ed è allora che arrivano tante occasioni che possono essere colte oppure no.

Sta poi a noi scegliere quale condizione umana ci interessa per stare bene.
Anche quella di mostrare il nostro Vero Sé a qualcuno e iniziare a coltivare un legame.

Indirizzo

Rome

Orario di apertura

Martedì 10:00 - 22:00
Mercoledì 10:00 - 22:00
Giovedì 10:00 - 22:00
Venerdì 10:00 - 22:00
Sabato 10:00 - 22:00

Sito Web

https://www.facebook.com/groups/2781847755473198/?ref=share

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Sono già parecchi anni che curo con passione e fortissima dedizione questa pagina Facebook e desidero ringraziare tutti coloro che mi seguono con interesse ed affetto, per me è motivo di soddisfazione e continua "crescita" professionale, grazie davvero! Alcuni di voi li conosco personalmente, con molti altri ho un rapporto "epistolare" che va avanti da tempo ed è proprio per questo, preso atto delle continue sollecitazioni a farlo, che ho deciso di "svelare" la mia identità professionale. Mi chiamo Marta Petrucci e sono una psicoterapeuta : inutile dirvi che il principio sottostante che muove il mio lavoro clinico e' il pensiero preponderante di Alice Miller e di tanti altri autori come Winnicott , Laing, Bowlby e che pertanto mi occupo di operare un'analisi del "profondo" che vada a sviscerare quella verità nascosta dentro ognuno di noi, quella sofferenza interiore così profonda ed impervia che spesso resiste a tutte le sollecitazioni più sane che la vita offre, una sofferenza che ci mantiene dentro una prigione invisibile, ma anche capace, purtroppo, di produrre sintomi psichici e fisici invalidanti, disturbi emotivi acuti e cronici, la costituzione di rapporti disturbanti a cui restiamo ancorati per paura di cambiare e di oltrepassare quel "vuoto" che invece potrebbe salvarci la vita una volta superato; o addirittura vi sto parlando di una sofferenza che si traduce in forme più o meno gravi di depressione o di narcisismo ( due lati della stessa medaglia!), panico, dipendenze. Tratto sia bambini ( gli innocenti ed intoccabili per definizione!!) che gli adulti, seguendoli all'interno di una psicoterapia ad orientamento Psicodinamico e/o Psicosomatico. Svolgo la mia professione a Roma. Detto ciò, se qualcuno di voi o vostri conoscenti avesse bisogno di un supporto psicologico, il mio indirizzo di posta elettronica è: i12puntidialicemiller@gmail.com.

Il mio sito web personale è : www.martapetrucci.it Grazie per l'attenzione. Dr.ssa Marta Petrucci