
04/09/2025
Mostra del Cinema, sul red carpet la foto di Hind Rajab, la bimba uccisa a Gaza.
Il film della regista tunisina Kaouther Ben Hania riporta le ultime ore della piccola di sei anni, rimasta intrappolata in un’auto sotto il fuoco israeliano. Commozione a Venezia, tra i produttori anche Joaquin Phoenix e Rooney Mara.
Il pubblico di Venezia ha apprezzato la proiezione con ben 22 minuti di standing ovation.
È il 29 gennaio dl 2024. Una bambina, Hind Rajab, 6 anni, fugge sotto i bombardamenti insieme ad un zio e diversi cugini, rifugiandosi in macchina, pronti a scappare. Neanche il tempo di accorgersi, ed ecco che si ritrova sola, intrappolata tra i cadaveri di quei parenti crivellati di colpi (alla fine se ne conteranno 355), i tank vicini, i colpi di mortaio, senza cibo, senz’acqua.
Eppure è ancora viva.
Un altro zio, che vive in Germania, chiama allora la MezzaLuna Rossa, informa subito gli operatori, è questione di tempo, attimi. Il contatto avviene, la bimba risponde, è spaventata, chiede di poter essere salvata, si rende conto (“tutti gli altri dormono” e poi tutti sono morti”) di quello che le sta accadendo, invoca la mamma, implora aiuto.
Dall’altra parte c’è un uomo, poi una donna, una psicologa, il responsabile, piano piano si alternano vorticosamente per trovare un’ambulanza disponibile ad andare in quella fetta di territorio occupato: è complesso, ci sono tanti passaggi, bisogna salvaguardare tutti.
Nel frattempo quella voce viene tenuta in linea, qualcuno recita insieme a lei il corano, le chiedono cosa le piace, dove va a scuola, provano a conoscerla, cercando di frenare a propria volta l’impotenza di non poter fare altro che attendere. Dopo ore di ansia, l’epilogo positivo sembra prossimo. Non ci sarà. Oltre alla bambina, moriranno i due volontari arrivati quasi vicini a lei.
Questo film non è un’opinione, ma ha salde radici nella realtà. La sua voce è quella di 10.000 bambini uccisi in due anni a Gaza, la voce di ogni figlio o figlia che ha diritto di esistere e di sognare.
Dietro ogni numero c’è una storia che non ha avuto l'opportunità di essere raccontata.
Questa è la storia di una bambina che chiede "salvatemi". Nessuno può essere in pace quando i bambini ci chiedono di essere salvati. Dobbiamo ricordarci che non ne possiamo più, adesso dobbiamo chiedere giustizia per l’umanità intera, per il futuro di ogni bambino.
💌(semplicemente, voglio che questo evento/film/contributo/principio resti sulla mia bacheca di Facebook perchè ho visto un video (privato) dove tutti gli spettatori piangevano durante la proiezione a Venezia....come fossero bambini piccoli (i loro Bambini interiori erano scossi, chissà quanti da bambini erano stati "violentati").