06/12/2020
Istituto Professionale di Stato per i servizi sociali
Oss: dove può lavorare?
L’operatore socio-sanitario può collocarsi in strutture pubbliche e private: dall’ospedale al centro diurno, dalla casa di riposo alla comunità di recupero.
Se hai deciso di intraprendere la professione di operatore socio-sanitario, ti starai chiedendo se la tua scelta offre dei buoni sbocchi lavorativi, cioè se sarà relativamente semplice trovare un posto in una struttura pubblica o privata. Per avere una risposta a questa domanda, bisogna considerare almeno un paio di cose. La prima, sapere quali sono i compiti di questa figura professionale, dopo le modifiche introdotte dal decreto Lorenzin (leggi, a questo proposito, Oss: guida al contratto, mansioni e responsabilità). La seconda, dove può lavorare l’Oss.
Parliamo non soltanto di ospedali o di cliniche ma anche, ad esempio, di case di riposo, di scuole, di strutture di accoglienza, di ambulatori. Fondamentale, però, la formazione che, in seguito a quanto previsto dal decreto Lorenzin, dovrà essere più completa rispetto al passato.
Vediamo, allora, l’Oss dove può lavorare e quanto può guadagnare.
L’Oss, cioè l’operatore socio-sanitario, è una figura professionale di supporto agli infermieri il cui compito primordiale è soddisfare i bisogni della persona e favorirne il benessere e l’autonomia. Il decreto Lorenzin, tuttavia, ha riconosciuto la figura dell’Oss all’interno delle professioni sanitarie, per cui, sempre dietro indicazioni e richiesta degli infermieri, può effettuare mansioni come:
piccole medicazioni;
aiuto nella corretta somministrazione di farmaci;
rilevazione di parametri vitali;
attività di supporto diagnostico e terapeutico;
prevenzione di ulcere da decubito;
interventi di primo soccorso.
A queste mansioni si aggiungono quelle già previste in passato, come ad esempio:
assistenza di base a paziente con totale o parziale dipendenza delle attività della vita quotidiana;
osservazione e collaborazione alla rilevazione dei bisogni del paziente;
disbrigo di pratiche burocratiche;
attività di sterilizzazione, sanitizzazione e sanificazione.
Ricordiamo, tuttavia, che l’Oss non è soltanto un operatore sanitario ma anche sociale. Per questo motivo, può lavorare anche in collaborazione con professionisti di questo settore come, ad esempio, assistenti sociali o educatori di una casa famiglia o di una comunità alloggio svolgendo attività relazionali.