06/03/2022
VOGLIAMO UN PARCO NON UN PARCHEGGIO
Così come da calendario, il 4 marzo 2022, si è riunito il Consiglio Comunale di San Giorgio a Cremano presenti alcuni consiglieri regionali ed un parlamentare nazionale.
La relazione del sindaco è stata incentrata nella illustrazione delle proposte relative la riqualificazione urbana delle città sia per quanto attiene al PNRR e sia per i progetti legati alla città metropolitana di Napoli.
Con questa manovra si ridisegna il futuro urbanistico della città.
È stato ribadito più volte e da varie fonti che i progetti una volta approvati e finanziati potranno ed anzi dovranno essere rimodulati e rivisti. Ricordiamo che modificare e riformulare un progetto significa che lo stesso deve essere riapprovato e rifinanziato e che tutto questo deve essere finito e completato cioè chiavi in mano entro il 2026, pena la restituzione dei fondi avuti dal PNRR. Sicuramente ci è sfuggito ma non abbiamo sentito alcun riferimento ad un piano di riqualificazione che parlasse del trasporto pubblico.
È del tutto evidente che la sola e non brillante circumvesuviana sia del tutto insufficiente per collegare San Giorgio non solo con Napoli ma anche con le altre realtà della Città Metropolitana. Quale è l’idea che quest’amministrazione ha per il trasporto pubblico e come intende non migliorare ma collegare la città con il capoluogo e con i gli altri comuni della città metropolitana? Non si comprende, ad esempio, perché la metropolitana di Napoli arrivi ad Aversa, provincia di Caserta, la stessa non può essere estesa a tutta la fascia dei quartieri e dei comuni ad est e sud di Napoli.
Altro punto mancante dalla relazione del Sindaco è il capitolo sanità. È così strampalata l’idea di avere, nell’area dell’ex opificio, un tempo di proprietà della “Iberna Sud”, volgarmente chiamato e conosciuto dai sangiorgesi come “l’ex fabbrica dei frigoriferi” di Via Botteghelle, un ospedale di prossimità o meglio ancora, una struttura ospedaliera intermedia come quella di Via Ciccarelli a Barra?
Uno scombussolamento così profondo e così importante per il futuro della città avrebbe richiesto un coinvolgimento totale e completo della cittadinanza e delle varie strutture territoriali. Addolora vedere che chi proviene da una cultura politica in cui pur di coinvolgere quante più persone possibili su una qualsiasi decisione si facevano assemblee pubbliche dove la discussione non di rado finiva a notte tardi per riprendere nei giorni successivi, oggi si senta investito da un’autoreferenzialità infinita e non ascolta e non sente il bisogno del confronto e del contraddittorio.
Ovviamente la decisione finale spetta a chi ne ha la responsabilità politica, nel nostro caso Sindaco e Consiglio
Comunale, ma l’ascolto ed il confronto è e resta la base primaria della democrazia.
Per quel che ci riguarda come comitato “Un Parco a Via Manzoni”, abbiamo già detto che così come è stato presentato, il progetto è totalmente lontano dai desideri degli abitanti del luogo, tanto che se malauguratamente dovesse rimanere così, non ci rimarrebbe che sperare in una sua NON APPROVAZIONE.
Ribadiamo la nostra contrarietà in primis all’area parcheggio che si stima va dai 5 mila ai 6 mila mq con una capienza, calcolando 8 mq a macchina, tra le 500 e le 700 vetture. Nemmeno il piazzale della finizione di Fiat Auto di Pomigliano ha una capienza
così grande.
NOI VOGLIAMO UN PARCO NON UN PARCHEGGIO.
MEGLIO LASCIARE LE COSE COSÌ COME STANNO, MEGLIO
L’ATTUALE POLMONE DI VERDE CHE IL FUTURO SMOG PROPOSTO DA QUEST’AMMINISTRAZIONE.
Non soddisfa la soluzione della zona mercatale posta nei pressi di Villa Buonocore,meglio averla con ingresso da Cupa San Michele, così come è oggi, in maniera da favorire l’utenza proveniente da Piazza Troisi/Via Sant’Anna e dintorni, magari, vista la vicinanza all’alveo sottostante Cupa San Michele, attrezzandola con servizi igienici usufruibili anche dai beneficiari del parco.
Così come non è convincente l’ubicazione dell’area destinata a campi sportivi, pochi e ad uso del solo privato, meglio averli più dalla parte di Cupa Mare ampliandoli e rendendoli realmente multi uso. Non solo privato ma anche ad esempio riservando un’area pubblica a spazi destinati allo skateboard, campi di bocce, e campi di Basket così come è oggi nei giardini pubblici di Via Cavalli di Bronzo.
Non convince nemmeno l’esclusione dal parco, dello spazio, incolto, che va da via Mascagni a Cupa Mare. Perché non è stato inserito? Cosa impedisce la richiesta di finanziamento anche per quest’area? Non persuade la facilità con cui viene indicato il
ricongiungimento tra via Mascagni e via Marchitti.
A dire del Sindaco si tratta di pochi metri d’acquisire al patrimonio comunale, dimenticando che vi sono atti notarili in cui si afferma che Via Mascagni è strada PRIVATA, e che gli abitanti da tempo si battono per riproporre la stessa soluzione di Via Papini? Ovvero ingresso custodito e riservato ai soli
abitanti dei fabbricati riguardanti Via Mascagni.
Per la pista ciclabile, meglio essere chiari se serve per avere il finanziamento, e così non ci risulta essere, va benissimo, se invece è un espediente per prenderci in giro disegnando a terra la bicicletta o tinteggiando di rosso una striscia della strada o
trovando altro stratagemma tipo i marciapiedi bicolori, meglio lasciar perdere. Le piste o si fanno seriamente proteggendo e blindando il percorso con aiuole, cordoli, etc, o
meglio non farle.