
18/08/2025
🌀Profondamente Dentro il Cranio: Lo Sfenoide e il Canto del Mondo🌀
Nascosto sotto la fronte, annidato come un uc***lo al centro del cranio, si trova l'osso sfenoide — la chiave di volta del cranio.
A forma di farfalla, come un grande uc***lo con le ali spiegate, lo sfenoide non è solo una struttura. È una camera di ascolto.
Nel campo della craniosacrale, parliamo di ritmi sottili — pulsazioni che non provengono dal cuore, ma da maree più profonde. Maree che scorrono attraverso il liquido cerebrospinale, echeggiando i grandi oceani, richiamando qualcosa di più antico del corpo.
Gli operatori ascoltano con mani come orecchie — e cosa sentono?
Sentono lo sfenoide muoversi.
Respirare.
Cantare.
Questo movimento non è meccanico.
È mitico.
È un battito d'ali microcosmico di un mondo che è ancora vivo, ancora animato.
Gli antichi sapevano che il cranio non era un contenitore ma un tempio. E al centro di quel tempio siede lo sfenoide — il trono dell'ipofisi, il seggio della vista interiore.
Questo è il lavoro della craniosacrale: non solo un aggiustamento strutturale, ma un ascolto riverente.
Ascoltare il cranio come si ascolterebbe una foresta, un fiume, un uc***lo a metà canto.
Perché il corpo umano non è mai stato separato dalla natura.
È la natura piegata verso l'interno.
E se ascoltiamo — davvero ascoltiamo — troviamo lo sfenoide non come osso, ma come essere. Come uc***lo. Come respiro. Come ponte tra i mondi.
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