Psicoterapeuta Sistemico-Relazionale Febbraio Monica

Psicoterapeuta  Sistemico-Relazionale Febbraio Monica libera professione

20/10/2025

Le neuroscienze mostrano che scrivere a mano non è solo un modo per registrare informazioni.

È un modo per trasformare il modo in cui il cervello le elabora.

Quando scriviamo a mano, attiviamo contemporaneamente aree motorie, sensoriali e linguistiche, forgiando connessioni neurali più solide nell’ippocampo e nei lobi frontali — le regioni chiave della memoria e del linguaggio.
Ogni lettera tracciata è un piccolo allenamento cognitivo.

🔹 A differenza della digitazione, che può diventare automatica e superficiale, la scrittura a mano richiede una costante integrazione tra movimento, visione e pensiero.
Questo processo più lento e deliberato rafforza la codifica delle informazioni, facendole rimanere impresse più a lungo e in modo più profondo.

🔹 Gli studi confermano che gli studenti che scrivono a mano ricordano meglio e comprendono più a fondo rispetto a chi digita i propri appunti parola per parola.
(Mueller & Oppenheimer, Psychological Science, 2014)

🔹 Ma c’è di più: la scrittura a mano stimola la creatività e la concentrazione.
Perché costringe il cervello a filtrare, selezionare e riformulare le idee.
Questo sforzo cognitivo aggiuntivo migliora la comprensione, il pensiero critico e favorisce connessioni mentali più originali.

In un’epoca dominata dagli schermi, scrivere a mano diventa un modo concreto per allenare l’attenzione, consolidare la memoria e sviluppare un pensiero più flessibile.

📖 Ogni parola scritta non è solo un segno sulla carta.
È un’impronta nella mente.

📄 Fonti
1️⃣ Mangen, A. & Velay, J. (2010). The importance of handwriting for learning and cognition. Trends in Neuroscience and Education.
2️⃣ Mueller, P. A. & Oppenheimer, D. M. (2014). The Pen Is Mightier Than the Keyboard. Psychological Science, 25(6):1159–1168.
3️⃣ Askvik, E., Van der Weel, F. R., & van der Meer, A. L. (2020). The importance of cursive handwriting for brain activation. Frontiers in Psychology.

30/08/2025

Non sottovalutate mai i bambini.

Perché loro vedono tutto.
Vedono quando vi scannate per una bolletta.
Vedono quando piangete in silenzio credendo che non vi senta nessuno.

Vedono quando ridete davvero, quella volta ogni tanto.
E si tatuano tutto dentro, senza filtri.

Non fatevi fregare dal fatto che giocano coi Lego mentre litigate in cucina:
i Lego sono un alibi, mica un anestetico.
Loro incollano un mattoncino e intanto registrano le crepe della casa.

E allora crescono col nodo in gola,
fingono di essere forti,
per non darvi un peso in più.
Ma dentro si fanno mille domande,
e nessuno gliele scioglie.

I bambini sono radar di emozioni.
Non gli puoi mentire con la voce,
perché loro ascoltano le vibrazioni, non le parole.
Non gli puoi mentire con il sorriso,
perché loro vedono il tremito negli occhi.
Non gli puoi mentire con la forza,
perché loro riconoscono il dolore travestito.

Sono creature sacre,
e tutto ciò che fate davanti a loro
diventa seme.
Che sia luce o che sia buio.

E quindi occhio, perché poi non vale dire “non ti ricordi, eri piccolo”.
Eh no, se lo ricordano eccome.
Magari non la scena precisa,
ma la sensazione sì, quella resta.

I bambini sono archivi silenziosi.
Custodiscono più di quanto riescano a dire.
Non ricordano le frasi precise,
ma il colore dell’aria,
il suono che mancava,
la carezza che li salvava.

E intanto tengono tutto in tasca,
le cose belle e quelle che fanno male.
Perché da piccoli non si sa ancora buttare via niente.
Si cresce imparando a distinguere
quale peso tenere
e quale lasciare andare.

E allora ricordatevi che ogni gesto è una carezza o un graffio.
Che ogni parola è una piuma o un mattone.
Che ogni silenzio è un deserto o un abbraccio.

Perché i bambini non chiedono perfezione,
chiedono solo verità.
E la verità, a volte,
è abbassarsi alla loro altezza,
e dire: “sì, anche io ho paura,
ma se la affrontiamo insieme
fa meno male".

[Andrew Faber]

25/04/2025
15/04/2025

Tra le parole più toccanti che abbia mai letto, ci sono quelle di Albert Camus quando disse:
«Nessuno sa che alcuni compiono sforzi immensi semplicemente per sembrare persone ordinarie.»
Camus non si riferiva solo agli emarginati, ma anche a coloro la cui coscienza è acuta e la mente in continuo fermento.
Queste anime luminose devono compiere uno sforzo straordinario per adattarsi a una realtà che urta le loro idee.
Ed è proprio qui che risiede la vera sofferenza: cercare di accordarsi con un mondo che non vibra alla stessa profondità del loro essere.

Uno spazio per chi ha bisogno di essere ascoltato, per chi ha bisogno di ascoltarsi, per chi deve affrontare i sensi di ...
05/03/2025

Uno spazio per chi ha bisogno di essere ascoltato, per chi ha bisogno di ascoltarsi, per chi deve affrontare i sensi di colpa, la vergogna...per chi deve fare i conti con una rabbia incontenibile,per chi ha bisogno di sentirsi accolto,non giudicato,non messo da parte,per chi ha bisogno di essere rassicurato...per chi ha bisogno di cura...cura intesa come...."mi prendo cura di te,qui sei al sicuro,puoi fidarti,questo tempo è tuo.

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Via Novanese 49
Santa Maria A Vico
81028

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