
18/07/2024
IL MITO DELLA DOSE SICURA… CHE NON ESISTE COME TUTTI I MITI 📕
L’uomo si dopa fin dall’alba dei tempi per primeggiare in qualsiasi contesto sociale, che sia una competizione, una guerra, o semplicemente per emergere in un gruppo che attribuisce arbitrariamente valore a certi canoni estetici.
E oggi, il doping funziona alla grande, inutile negarlo. C’è chi ottiene di più o di meno dalle bombe, tutto dipende dalla sensibilità genetica o dalla qualità dei prodotti del mercato nero. L’ambiente delle bombe è omertoso e capire quanto siano potenti è complicato. Gli studi controllati sono pochissimi, ma ce n’è uno famoso: dosaggi “bassi” per poche settimane rendevano più muscolosi, definiti e forti anche chi non si allenava!
👉 Guarda il carosello: trasformazioni radicali con “appena” 300 mg di testosterone in 6 settimane! L’effetto è dose-dipendente: c’è chi sta al doppio, triplo o anche quadruplo per anni… buona parte del risultato è dovuto alle bombe.
Il doping dà a chi lo usa il corpo che vuole, difficile smettere, no? Infatti, “faccio solo un ciclo” diventa “questo è l’ultimo, giuro” negli anni. I dosaggi ritenuti “bassi” sono dalle 6 alle 20 volte le dosi terapeutiche. Come possono non esserci effetti collaterali? Infatti, ci sono. Ma non subito ed è questo il problema. Però ci sono, come puoi leggere.
Proprio perché il doping non fa male subito, nasce il mito della “dose sicura”: la gestione “oculata” del doping senza effetti collaterali. E qui si apre un mondo fatto di analisi (costose), PCT (Post Cycle Therapy) per contrastare gli effetti dei farmaci in un vortice di follia costosa pur di continuare a farsi.
👉 Il problema è: chi stabilisce quale sia la dose sicura oltre la quale “si esagera”? Di fatto, nessuno: la dose sicura è quella che uno prende fino a che non si becca un problema. Ecco che non è più sicura e lui diventerà uno che “ha esagerato” agli occhi di chi ancora crede nella dose sicura, che è sempre e solo… la sua.
Come diceva Joshua, “strano gioco, l’unica mossa vincente è quella di non giocare”.