
01/10/2025
Sanità pubblica, Ferrandi: “Salute trattata come un costo, ma è il più importante investimento sociale” 🏥
Lunedì 29 Settembre l'Ordine TSRM e PSTRP di Siena, nella persona del Presidente Massimo Ferrandi, ha partecipato all'evento "Sanità pubblica: un patrimonio comune" organizzato da Fratelli d'Italia. Si è trattato di un'occasione per fare il punto sullo stato della sanità pubblica, delinearne i problemi ed elencarne le possibili soluzioni.
"Accogliamo con favore le convocazioni ricevute da parte delle organizzazioni politiche che si occupano delle istituzioni sanitarie che sono un segno di attenzione istituzionale. È un segnale importante di volontà di confronto e un gesto di riconoscimento, seppur raro, del valore, che troppo spesso resta invisibile, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione sulla centralità nei percorsi di cura - afferma il Presidente dell'Ordine TSRM e PSTRP di Siena Massimo Ferrandi - Ringraziamo chi ha ritenuto opportuno coinvolgerci: l’ascolto è il primo passo verso una sanità più giusta, efficace e sostenibile".
I problemi della sanità italiana sono noti e numerosi: carenza di personale, strutture inadeguate, discontinuità territoriale, formazione universitaria disallineata, priorità frammentate. Non è necessario elencarli, li viviamo ogni giorno. Ma ciò che colpisce è che, nonostante gli ingenti investimenti pubblici – seppur non sempre sufficienti – le criticità si acuiscono. Questo ci impone una domanda scomoda ma necessaria: stiamo spendendo bene? Se i fondi non producono miglioramenti, allora è urgente ripensare il modello organizzativo.
La salute, secondo i principi costituzionali e secondo la visione che dovrebbe guidare ogni politica sanitaria, deve essere: Universale , ovvero accessibile a tutta la popolazione, come risorsa collettiva, Uguale , senza distinzioni di condizione sociale, economica o geografica, ed Equa , garantendo pari accesso e pari dignità a ogni cittadino.
"Come Ordine, la nostra missione è duplice: tutelare i professionisti iscritti e proteggere la salute della popolazione . Eppure, troppo spesso non veniamo ascoltati. Raramente convocati, quasi mai consultati - prosegue Ferrandi - Non chiediamo di condividere ogni scelta, ma almeno di essere informati sui progetti e sulle soluzioni pensate. Per quanto ci riguarda, siamo qui per ascoltare, collaborare e contribuire . Non abbiamo la presunzione di possedere le soluzioni, ma siamo pronti a offrire competenze, esperienza e disponibilità. Un auspicio che vogliamo esprimere con chiarezza: la sanità privata deve essere integrativa, non sostitutiva del Servizio Sanitario Nazionale. Il SSN è un pilastro costituzionale, nato nel 1978 per garantire salute come diritto e non come privilegio. La sua tenuta non può essere affidata al mercato, ma alla responsabilità pubblica".
"Oggi più che mai serve territorialità, prossimità, domiciliazione . Serve riportare la sanità verso il cittadino, non verso l’accentramento specialistico. L’errore storico di svuotare il territorio per inseguire l’alta specializzazione ha prodotto diseguaglianze, inefficienze e abbandono. La salute è stata trattata come un costo, quando invece è il più importante investimento sociale - prosegue il Presidente - Abbiamo storia, esperienza, volontà. Chiediamo solo di essere ascoltati. Di prendere in carico la persona, non solo la patologia. Di coinvolgere chi è sul campo, ogni giorno, tra difficoltà e dedizione. Di riconoscere la dignità dei professionisti sanitari, che troppo spesso lavorano in condizioni precarie, con retribuzioni inadeguate e scarsa visibilità. La scarsa attrattività delle professioni sanitarie è figlia di problemi economici e identitari. Se non si restituisce valore e riconoscimento, non si potrà colmare la carenza di personale".
"La sanità non può essere ridotta a numeri, bilanci, prestazioni - conclude Ferrandi - La parola “azienda” non può descrivere ciò che riguarda la cura, la fragilità, la vita. Serve una umanizzazione delle cure, che rimetta al centro la relazione, l’ascolto, il tempo. E serve anche innovazione intelligente: abbiamo fiducia che l’uso consapevole dell’intelligenza artificiale in sanità possa contribuire a risolvere parte della drammatica situazione attuale, migliorando l’efficienza senza sacrificare l’umanità. La carenza di personale non si risolve ampliando funzioni senza riconoscere valore. Si risolve gratificando, formando, valorizzando. Solo così si costruisce una sanità giusta, efficace e sostenibile".