Allergie Alimentari, Allergie da Inalanti, Reazioni avverse a Farmaci

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Allergie Alimentari, Allergie da Inalanti, Reazioni avverse a Farmaci Le Allergie si curano....non si trascurano

Il vaccino per il trattamento delle allergie è una forma di trattamento che prende il nome di immunoterapia.Ogni iniezio...
09/12/2022

Il vaccino per il trattamento delle allergie è una forma di trattamento che prende il nome di immunoterapia.

Ogni iniezione, compressa sublinguale o goccia somministrata contiene una minuscola quantità della sostanza o delle sostanze responsabili della reazione allergica; queste sostanze, più correttamente chiamate allergeni, sono contenute nella quantità necessaria a stimolare il sistema immunitario, senza scatenare i sintomi tipici di una vera e propria reazione allergica.

Con il passare del tempo il medico aumenta la dose di allergene presente in ciascuna somministrazione. in questo modo l’organismo si abitua gradualmente agli allergeni, cioè si desensibilizza.

Trova particolare indicazione in caso di:

allergie gravi che mettono a rischio la vita del paziente (ad esempio punture di insetti),
allergie non adeguatamente gestibili con i farmaci tradizionali (ad esempio casi gravi di allergie stagionali),
allergie in cui non sia possibile evitare o ridurre l’esposizione all’allergene (per esempio a polvere, peli del cane, …).
Attraverso questo approccio il sistema immunitario sviluppa in modo progressivo una tolleranza agli allergeni, con l’obiettivo finale di ridurre l’entità dei sintomi.

L’immunoterapia è quindi considerata l’unico trattamento capace di agire sulle cause, e non solo sui sintomi, dell’allergia; ad oggi è stato ampiamente utilizzata per trattare la rinite allergica causata dai pollini e dagli acari della polvere ed in genere gli effetti benefici del trattamento durano per almeno 6 anni dalla sospensione della terapia.

Questo approccio è invece controindicato nei seguenti casi:

Malattie immunologiche gravi, malattie epatiche croniche, tumori.
Situazioni psicologiche e sociali nelle quali non sia possibile un appropriato monitoraggio.
Asma non controllabile.
L’età minima in cui iniziare il percorso di desensibilizzazione non è al momento definita, anche se la maggior parte degli studi ha preso in considerazione bambini al di sopra dei 5-6 anni di età (più che altro per questioni di aderenza alla terapia e possibilità di gestione di eventuali effetti collaterali).

Una vaccinazione anti-allergica non verrà mai iniziata su una paziente in stato di gravidanza, ma può essere invece regolarmente continuata se la donna rimane incinta durante il percorso (ovviamente è consigliabile pianificare la decisione con lo specialista prima di iniziare la ricerca di un bimbo) e non manifesta in genere effetti indesiderati degni di nota.

REAZIONI AVVERSE A FARMACI: I test cutanei indicati per la diagnosi di allergia ai farmaci sono: Prick test e test intra...
05/12/2022

REAZIONI AVVERSE A FARMACI: I test cutanei indicati per la diagnosi di allergia ai farmaci sono: Prick test e test intradermico a lettura immediata, in caso di reazioni immediate. Test intradermico a lettura ritardata e Patch test, in caso di reazioni non immediate.

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