06/04/2024
L’Analisi Transazionale della felicità
Si può essere felici?
Per il fondatore dell’Analisi Transazionale, Eric Berne, psichiatra e psicoterapeuta americano, stare bene con sé stessi ed essere felici vuol dire esprimere in maniera intima, consapevole e spontanea i diversi Stati dell’Io, espressione dei nostri pensieri, emozioni e comportamenti.
Quando non siamo in grado di sentire e soddisfare i nostri bisogni, siamo già alle porte di un malessere che può generare depressione, fobie, ansia, angoscia, ecc. Quando invece ascoltiamo i sintomi del disturbo vuol dire che ci stiamo già curando e mettendo attenzione a noi stessi.
Alla domanda: si può essere felici?
La risposta è “sì”, ma la volontà non basta, bisogna modificare il proprio copione limitante e sostenere la vita reale fatta di studio, lavoro, sacrifici, rinunce, successi, insuccessi, separazioni, perdite, traumi, lutti. La felicità non appare improvvisamente come d’incanto ma emerge piano piano, giorno dopo giorno, a volte dopo lunghi sacrifici, semmai dopo essere caduti ed esserci rialzati. Spesso essa ci appare solo alla fine della strada, prima la vita può essere dura, ingrata, malevole. Con nostro stupore col tempo scopriamo la semplicità, la normalità, la spontaneità, la possibilità di una vita migliore.
È vero anche che la felicità la possiamo prendere subito, qui, ora, senza aspettare o soffrire per lungo tempo, la possiamo prendere e afferrare mentre viviamo, quando siamo reali, concreti, spontanei, quando offriamo o riceviamo carezze spontanee e vere, quando godiamo di ciò che abbiamo fatto o sentito, quando ci diciamo “Mi piaccio”, “Vado bene così come sono” senza pretendere di cambiarci, quando il bisogno degli altri non viene visto come una rinuncia a noi stessi ma come altro da sé che va capito ed integrato, quando il dolore, la gioia, la paura, la rabbia vengono accolti come segnali dell’anima, espressioni dei diversi momenti della vita.
Berne E. (1961) Analisi transazionale e Psicoterapia.