La Libellula diffusione, studio discipline olistiche e bio-naturali

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08/01/2020
23/02/2019
09/05/2017

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04/02/2016

Profilo del cuoco a domicilio Antonio Incarnato, su Coqus il primo portale per gli chef a domicilio e personal chef.

05/08/2015
La prima cliente dell'erboristeria "fleur"!!!
02/05/2015

La prima cliente dell'erboristeria "fleur"!!!

Grandissima inaugurazione al centro di naturopatia "Fleur" 🎉🎉🎉🎉🎉
01/05/2015

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Manca pochissimo !!!"Centro di naturopatia Fleur"
28/04/2015

Manca pochissimo !!!
"Centro di naturopatia Fleur"

Un piccolo assaggio dei prodotti dell ' erboristeria "Fleur".
26/04/2015

Un piccolo assaggio dei prodotti dell ' erboristeria "Fleur".

- L'Antroposofia fornisce al tempo stesso i presupposti di una vera concezione totale quale viene richiesta dall'essenza...
30/01/2015

- L'Antroposofia fornisce al tempo stesso i presupposti di una vera concezione totale quale viene richiesta dall'essenza della vita e dell'uomo e quindi anche degli stessi malati e può rispondere alle loro esigenze (Walter Bühler).
- Una vera medicina può esistere solo se approfondisce la conoscenza dell'uomo secondo corpo, anima e spirito (Rudolf Steiner).
IL MASSAGGIO RITMICO basato sui principi della medicina antroposofica di R. Steiner, prende in considerazione l’individuo come inscindibile fusione di due componenti, fisica e spirituale e si ripropone di curare le malattie tenendo conto non solo dei disturbi organici, ma anche dello stato psicoemotivo della persona.
Nel corpo umano numerose funzioni sono legate a un preciso ritmo: la respirazione, il battito cardiaco, la circolazione sanguigna, i movimenti di espansione e contrazione di tutte le cellule.
Il massaggio ritmico nasce con l’intento di restituire armonia ed equilibrio all’intero organismo attraverso manovre morbide e calibrate che svolgono un’azione di ribilanciamento di tutti i ritmi corporei.

Alcune situazioni in cui è particolarmente indicato:

· Stato di generale debolezza ed affaticamento

· Contratture e rigidità muscolari

· Disturbi circolatori di tipo venoso e arterioso

· Patologie della colonna vertebrale

· Postumi di fratture /interventi chirurgici

· Azioni calmanti/tonificanti sul sistema nervoso

15/01/2015

I
semi di zucca costituiscono un alimento molto nutrientee saporito, naturalmente ricco di principiattivi unici per il benessere dell’organismo. In particolare,sono molto benefici per il cuore, favorisconoun buon riposo notturno e sono efficaci nella cura
dell’ipertrofia prostatica e dei disturbi che interessanol’apparato urinario, anche femminile, e contro iparassiti intestinali.
I semi di zucca sono naturalmente ricchi di cucurbitine,
delta steroli, fitosterine, globuline vegetali, vitamineE e F, selenio in grado di stimolare il sistemaimmunitario, zinco e acidi grassi omega 3. I fitosterolicontenuti nei semi di zucca contribuiscono ad bbassarei livelli di colesterolo nel sangue e a rinforzarela capacità ell'organismo di lottare contro i tumori.
I semi di zucca possono essere consumati crudi oppure
tostati in forno a temperatura non troppo elevata
per 15-20 minuti. Sono ottimi anche caldi e
possono essere conditi con un pizzico di sale marino
integrale.Sono state individuate dieci principali
proprietà benefiche dei semi di zucca:
• buon riposo. I semi di zucca presentano un elevato
contenuto di triptofano, un aminoacido precursore della
serotonina che aiuta il buonumore e ad avere un buon
riposo.
• relax e cuore. Tra gli elementi nutritivi presenti nei
semi di zucca vi è il magnesio, una sostanza naturalmente
calmante e rilassante, oltre ad essere ritenuto benefico
per la corretta attività cardiaca.
• equilibrio. I semi di zucca presentano un contenuto da
non sottovalutare di proteine altamente digeribili che
contribuiscono a mantenere regolari i livelli di zuccheri
nel sangue quando essi vengono consumati durante
la giornata. Mantenere i livelli degli zuccheri stabili può
essere fondamentale quando si cerca di perdere peso.
Ecco perché i semi di zucca sono spesso consigliati anche
a chi segue una dieta dimagrante.
• omega 3. I semi di zucca e l’olio estratto a freddo da
essi contengono acidi grassi essenziali omega 3, utile
nell’ipertrofia prostatica benigna.
• zinco. Il contenuto di zinco dei semi di zucca li rende
un alimento consigliato agli uomini poiché tale minerale
svolge un'azione protettiva nei confronti della prostata.
L'assunzione di alimenti contenenti zinco è inoltre consigliata
alle donne in gravidanza e a coloro che desiderano
tenere sotto controllo i livelli di colesterolo.
• ferro. I semi di zucca, insieme a legumi come le lenticchie,
i fagioli e i ceci, sono una fonte vegetale di ferro.
Assumerli come spuntino potrà contribuire a contrastare
i cali di energia lungo il corso della giornata.
• proprietà antinfiammatorie. I semi di zucca sono
considerati come un vero e proprio antinfiammatorio
naturale. La loro assunzione può quindi contribuire ad
attenuare gli stati infiammatori del nostro organismo.
In alcuni casi possono aiutare a combattere irritazioni e
gonfiori senza gli effetti collaterali tipici dei medicinali.
• fitosteroli. Essi sono al terzo posto della classifica dei
semi e della frutta secca a maggior contenuto di fitosteroli.
Tale caratteristica li rende in grado di abbassare i livelli
di colesterolo nel sangue.
• benessere intestinale. I semi di zucca contengono una
parte di quelle fibre vegetali utili per il regolare funzionamento
dell’intestino. La loro assunzione è dunque particolarmente
indicata a coloro che presentano problemi
da questo punto di vista e che desiderano ritrovare il
proprio equilibrio.
• regolazione del pH. I semi di zucca contribuiscono ad
alcalinizzare il pH dell'organismo. L'eccessiva acidità provocata
dall'assunzione di alcuni alimenti (come carne,
zuccheri e dolciumi, farina bianca e derivati) è stata correlata
all'insorgere di stati dolorosi e infiammatori.

…lo sapete anche voi che una chic…di cioccolata mette il buon umore, ingentilisce il palato, fa sprizzar gl’occhi di gio...
11/01/2015

…lo sapete anche voi che una chic…di cioccolata mette il buon umore, ingentilisce il palato, fa sprizzar gl’occhi di gioia anche se non dura che un istante ma il suo ricordo rimane a lungo. La cioccolata non ha ombre!…"
Il mito
La storia del cioccolato ha origini lontanissime che si perdono tra i miti e le terre dell’America Latina.
Due le leggende più note sulle origini della pianta del cacao e la sua diffusione in Europa.

Una narra che il Dio azteco Quetzalcoàtl possedesse un immenso tesoro composto da “tutte le ricchezze del mondo, oro e argento, pietre verdi chiamate chalchiuitl ed altri oggetti preziosi, come una grande abbondanza di alberi di cacao di diversi colori”.
Ammalatosi gravemente, quando era ancora re, Quetzalcoàtl per trovare sollievo alle sue sofferenze fu spinto a bere una pozione che gli avrebbe ridato la salute. La pozione lo portò, invece, alla pazzia, facendolo fuggire verso il mare dove, su una zattera di serpenti intrecciati, si allontanò scomparendo nel mistero. Prima di partire, Quetzalcoàtl promise che sarebbe ritornato nell’anno del “Ce-acatl” per riprendersi il suo ricco regno.
Secoli più tardi, nel 1519, anno sotto il segno del “Ce-acatl”, una grande nave carica di uomini con scintillanti armature come scaglie di serpente ed elmetti piumati, fece la sua comparsa vicino alla costa orientale del regno azteco.
Immediatamente l’imperatore Montezuma ricordandosi della profezia, accolse pacificamente quella nave pronto a restituire il regno al Dio Quetzalcoàtl. Sul battello però non vi era il Dio azteco, ma un conquistatore spagnolo: Hernàn Cortès.
Vennero offerti molti doni quali oro, argento, pietre preziose, schiave e… cesti pieni di semi di cacao.
Comincia da qui la storia del cacao in Europa, i conquistatori, infatti, diedero inizio all’espansione della conoscenza del cacao in tutti i continenti.
Ma la vera e propria pianta del cacao da dove nasce?
….Ecco che miti e leggende ammantano ancora una volta di mistero le nostre risposte.
Narra la leggenda che, in un tempo ormai lontano, viveva una bellissima principessa, che fu messa a guardia di un antico e vasto tesoro dallo sposo, partito per una guerra in un paese lontano.
Assediata e in seguito catturata da popolazioni nemiche, impazienti di strapparle il tesoro che ella custodiva con tanto amore, fu uccisa quando rifiutò di rivelarne il luogo del nascondiglio.
Si racconta che è dal suo sangue che nasce la pianta del cacao, con semi amari come la sofferenza, rossi come il sangue ma eccitanti e forti come la virtù.
E’ quindi solo merito delle antiche popolazioni dell’America Latina se noi ancora oggi possiamo degustare quello che fu definito dal celebre naturalista svedese Carl Von Linnè Teobroma cacao (Teobroma dal greco “nutrimento degli dei”, cacao dal nome azteco della pianta cacahuàtl).
Forse avevano ragione gli aztechi: una sostanza che oltre a procurare piacere, è anche capace di prolungarlo, deve per forza ve**re dal Paradiso!

MetereopatiaCollegare le proprie malattie ai cambiamenti del tempo sembrava il massimo della incoerenza scientifica. Ogg...
02/01/2015

Metereopatia

Collegare le proprie malattie ai cambiamenti del tempo sembrava il massimo della incoerenza scientifica. Oggi non piu'. In numerose universita' si studia infatti come il clima influisce sul nostro sistema neuro immuno endocrinoI segreti della metereopatia-Spesso il tempo instabile ci rende più tristi e stanchi. Capita a molti infatti di essere sensibili ai cambiamenti e alle bizzarrie climatiche. Di giorno siamo irritabili, poco concentrati, mentre la notte non riusciamo a chiudere occhio. Ma perché le condizioni meteorologiche influenzano i nostri stati d’animo? L’umore è composto da tanti fattori fattori complessi e articolati, come per esempio i ricordi . Il freddo, può recare sensazioni positive perché spesso ci riporta alla mente un ricordo sereno magari legato allo stare insieme alla nostra famiglia, viceversa un tempo scuro può farci sentire di pessimo umore.
La meteoropatia è un disturbo sempre più diffuso che colpisce un po’ tutti, manifestandosi con ansia, spossatezza, insonnia e mancanza di concentrazione. Il tempo umido, per esempio acuisce il mal di testa e reumatismi. Il vento invece amplifica l’agitazione e l’ansia, mentre un temporale può aumentare l’aggressività.
Le cause di tutto questo possono essere fisiche ed emotive. Le prime mettono in relazione il cambiamento della struttura atmosferica e l’organismo di un individuo. Le seconde, invece, sono dovute all’associazione di eventi.
Le persone più sensibili ai cambiamenti del tempo sono: Bambini, anziani, soggetti che soffrono di disturbi psichici o emotivi e coloro che hanno disturbi fisici, come ferite.
Dunque cosa fare cosa fare per combattere l’instabilità portata dal clima?
La consapevolezza è un fattore molto importante. Infatti riconoscere lo stato sia del corpo che delle emozioni, è il modo più efficace per far fronte ai problemi dovuti al clima. Un aiuto notevole può arrivare ad esempio dal training autogeno. Questa tecnica infatti ci rende consapevoli sia degli organi del corpo, che delle nostre emozioni, facendo in modo di riappropriarsi dei propri comandi senza essere più in balia degli eventi.
meteoropatia
Ecco cosa ha portato il nostro clima negli ultimi tre mesi. Marzo: la stagione dei pollini per eccellenza. Aprile: acquazzoni a gogo'. Da maggio in poi: il barometro che oscilla, giornate di freddo improvviso o caldi anticipi estivi. L'organismo si adatta, piu' o meno. E' l' "acclimatazione", un processo fisiologico di aggiustamento del corpo che si adegua attivando una serie di meccanismi protettivi endogeni, come cambiamenti dell'irrorazione ematica cutanea, della sudorazione, della termogenesi, della ventilazione polmonare e della gittata cardiaca.
Qualcuno accusa disturbi ogni volta che si verificano i cambiamenti del tempo, anche minimi. I meccanismi di adattamento al clima non funzionano a pieno regime? Il fenomeno, in costante aumento nell'ultimo decennio con la complicita' dei fattori inquinanti dispersi nell'aria, e' comunemente detto "meteoropatia". Secondo gli ultimi studi effettuati alla Cattedra di Psicologia dell'Universita' Cattolica di Milano il disturbo sembra colpire un italiano su tre. I meteorosensibili, secondo i ricercatori, sono soprattutto le donne, in particolare quelle che hanno varcato la soglia dei quarant'anni di eta'. La meteorosensibilita' e' una predisposizione a contrarre malattie direttamente legate alle perturbazioni atmosferiche e l'evento si riscontra soprattutto nelle aree industrializzate. Anche se, dicono gli esperti, non deve essere considerata una malattia ma una condizione di particolare labilita' e predisposizione a contrarre disturbi, in soggetti sensibili. Angelico Brugnoli e' un biometeorologo, consulente al centro di ricerche in bioclimatologia medica, biotecnologie e medicina naturale dell'Universita' degli Studi di Milano. E' anche l'autore, insieme a Umberto Solimene, direttore della cattedra di terapia medica e medicina termale dell'universita' milanese, del nuovo libro "Meteorologia e climatologia medica " edito dalla Edimed di Milano. "Il tempo da solo non puo' essere causa di malattie ma, nei soggetti meteorosensibili, puo' peggiorare i disturbi gia' esistenti. Sarebbe impensabile pensare di estrapolare la nostra vita dall'ambiente ma le meteoropatie si possono pero' preve**re" - spiega Brugnoli.
"Il medico deve essere in grado di consigliare ai pazienti piu' sensibili al clima come evitare la comparsa dei fastidi, oggi ben conosciuti e classificati". Per ogni clima-sintomo al centro milanese di ricerche in bioclimatologia medica vengono somministrate specifiche cure farmacologiche, che attingono soprattutto dalla fitoterapia.
Sindromi Meteoropatiche
Le sindromi meteoropatiche coinvolgono l'ipotalamo con abnorme produzione di serotonina, il principale mediatore chimico dello stress, l'ipofisi con iperproduzione di parecchi tipi di ormoni, la tiroide con produzione di tiroxina e il surrene con anomala produzione di catecolamine, altri mediatori chimici che entrano in gioco nei periodi di sovraffaticamento o di stress.
Tutti siamo suscettibili al freddo o al caldo improvvisi che scatenano le cosiddette "sindromi meteoropatiche principali".
Invece vanno ricordate le "sindromi secondarie", in grado di riacutizzare alcune malattie croniche, infiammatorie o degenerative, solo nei soggetti meteorosensibili.
meteoropatia
Dichiara Brugnoli: "Queste hanno una insorgenza acuta, in seguito al passaggio di fronti di perturbazione oppure al persistere, a volte anche per molti giorni di seguito, di vortici d'aria fredda in quota. Esse ritornano, negli stessi soggetti, in modo piu' o meno uguale, non solamente con il ripetersi di situazioni simili, ma anche se esiste la stessa situazione meteorologica al suolo ma non in quota e viceversa. Il miglioramento si ha solamente se la situazione cambia completamente, ma quasi sempre solo se si passa da una situazione di vortice freddo in quota ad una situazione di cupola d'aria calda, sempre in quota. Presentano altresi' sintomi tipici e diffusi ai vari organi, sistemi od apparati e possono avere la durata di due, tre, cinque, sette e dieci giorni". Le sindromi meteoropatiche secondarie, in forte crescita, interessano ormai circa un quarto della popolazione rispetto al 5-10% degli anni '50/'60. Infine ci sono le "sindromi meteoropatiche stagionali", che dipendono dai cambiamenti di stagione ed annoverano sindromi importanti, studiate di recente. Conclude Angelico Brugnoli: "La Sad (Seasonal affective sindrome) si manifesta principalmente nel passaggio dall'inverno alla primavera con una spiccata depressione del tono dell'umore, caratterizzato da fasi alterne di depressione ed eccitazione, depressione in autunno-inverno ed eccitazione in primavera-estate".
Venti e Disturbi
I venti sono responsabili delle cosiddette "anemopatie". Dal testo di Gaetano Rotondo "Ecobioclimatologia", edito dall'Istituto Italiano di Medicina Sociale di Roma, ecco riassunte alcune sindromi curiose, scatenate dai venti: la "sindrome da scirocco", che proviene dal Sahara africano e soffia verso l'Italia del sud e la Grecia trasportando con se la sabbia del deserto. Il vento caldo e' in grado di provocare irrequietezza, palpitazioni, insonnia, stati ansiosi, emicrania, talora coliche epatiche e renali, nei soggetti gia' affetti da calcolosi. Sempre lo scirocco puo' peggiorare disturbi cardiaci e celebrali nei soggetti arteriosclerotici. Sempre in Italia la tramontana e' in grado di procurare molti disturbi: crisi asmatiche, disturbi circolatori e insonnia, pelle secca e prurito. L'eccessiva umidita' e gli sbalzi di temperatura possono indurre irritabilita', pessimismo, sudorazione, calo della pressione, mal di testa e disagio. Un vento violento, molto frequente nelle Alpi sul versante svizzero-germanico, provoca la "sindrome del Fhon", i cui sintomi compaiono anche 24 ore prima dell'arrivo del vento. Ipotensione arteriosa, minore capacita' di concentrazione, irritabilita', ansia, vertigini, fra le avvisaglie piu' comuni. La "sindrome del vento del sud", vento tipico della regione francese di Montpellier e Lione si accompagna a un aumento della temperatura e dell'umidita'. La sindrome colpisce soprattutto i neonati e si manifesta con agitazione, insonnia e aumento della temperatura corporea, convulsioni, vomito e disidratazione. La "sindrome del vento dell'est" sembra invece interessare i soggetti gia' neurolabili, che avvertono disturbi gia' fino a 24 ore prima che soffi il vento. La "sindrome del vento caldo secco del deserto" e' indotta dai venti caldi, secchi e caratteristici delle zone desertiche. A Gerusalemme questo vento e' chiamato "sharaw".

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