31/03/2025
✅DNA SPORT METHOD visto da un MEDICO!
✅TESTIMONIANZA Dr.sa DANIELLE SINGA M
✅ mamma di Francesco e Daniele Inzoli
✅Medico Chirurgo - Specialista di Ginecologia e ostetricia
✅La consapevolezza che alcuni caratteri e patologie si manifestano in alcune famiglie è certezza dal XX secolo con la scoperta e lo sviluppo degli studi sul DNA (Acido Desossiribonucleico, il depositario dell’informazione genetica). Benché i geni esercitino la loro funzione sui singoli individui e si trasmettono all’interno delle famiglie, le forze che determinano le frequenze geniche agiscono all’interno della popolazione (Epigenetica) e lo studio di queste forze può avere una implicazione significativa nella cura e prevenzione medica.
Lo sviluppo e la determinazione scientifica per capire questa variabilità genetica è stata la base dell'interazione della genetica con la salute pubblica sotto forma di programmi di screening e prevenzione.
✅I test di DNA oggi sono tecniche frequentemente usate oggi in laboratorio per numerose applicazioni, alcune delle quali hanno ricadute nella nostra vita di tutti i giorni e in quella futura.
Ad esempio:
lo screening prenatale per determinare precocemente alcune malattie ereditarie e cromosomiche
L’HPV DNA test nello screening precoce dei tumori femminili della cervice uterina, il cui uso ha ridotto l’incidenza dei tumori del collo dell’Utero
L’Uso del DNA nelle tecniche di ingegneria genetica con la scoperta del DNA ricombinante usato anche come terapie
Il DNA e la sua applicazione nelle scienze forensi e nelle indagini criminologiche.
✅È conseguente chiedersi quali applicazioni e impatti il DNA può avere anche nella pratica sportiva. In questo caso i caratteri genetici sono considerati sotto la prospettiva del carattere degli atleti. Pochi sono gli studi in letteratura che dimostrino un reale vantaggio del suo utilizzo in prospettiva di un miglioramento dei risultati sportivi. Sappiamo ad oggi però che alcuni geni sono associati al miglioramento di alcune prestazioni.
Dal 2009 sappiamo che circa 200 varianti geniche sono associate alle prestazioni fisiche di cui 20 varianti associate allo status di Atleti di Elite. Di quelle 20 solo 2 incidono significativamente sulle prestazioni fisiche, ma nemmeno queste sono predittive per un successo garantito in termini di risultati sportivi.
✅Per poter procedere però dobbiamo ora introdurre il concetto di epigenetica (Scienza che studia lo sviluppo, il funzionamento e l’evoluzione dei sistemi biologici basandosi principalmente sui fattori ambientali e culturali che operano al di fuori del DNA). Esiste dunque un meccanismo di controllo dell’attività dei geni che pur non alterando la sequenza dei nucleotidi, influenza da vicino la biologia cellulare portando ad alterazione e patologie. Detto in parole semplici: l’ambiente in cui viviamo e i comportamenti e gli stili di vita che assumiamo hanno un impatto sul nostro metabolismo e sul suo sviluppo nel tempo.
Se dunque abbiniamo l’informazione del profilo genetico alle modifiche epigenetiche otterremo probabilmente dei risultati misurabili sia in fase di allenamento che di gara e prestazioni atletiche. Proviamo a capire meglio allora come il test del DNA funziona nella pratica.
✅Il test del DNA oggi ci dà alcune informazioni utili nella prospettiva della pratica sportiva. È un progresso rispetto alla medicina sportiva tradizionale dell’epoca di Mennea (per fare un nome noto) dove le prestazioni sportive erano basate sul concetto di alienabilità (intesa come volume e capacità di risposta all'allenamento) e sulla conoscenza della composizione delle fibre muscolari. Essenzialmente si riconoscono le fibre di tipo 1 (fibre rosse - dette lente) adatte a lavori di resistenza e le fibre di tipo 2 (Bianche, dette veloci) adatte ai lavori di potenza ed esplosività.
Il test del DNA identifica più geni coinvolti nelle prestazioni sportive (ACTN3, ACE, AGT, IGF2, COL1A1, COL5A1 con vari polimorfismi che non stiamo a citare).
Ad Esempio:
Sappiamo con certezza che la presenza delle varianti ACTN3 e ACE è significativa nell’influenzare le prestazioni di potenza e di resistenza.
Sappiamo anche quali sono i in geni coinvolti nella predisposizione ai danni muscolari (IL-6, TNF-α), e quelli che svolgono ruolo protettivo nelle lesioni (genotipo TT).
Sappiamo che il gene COMT è coinvolto nella gestione dello stress.
Possiamo allora dire che questa multifattorialità può influenzare le prestazioni o può avere un impatto:
Sulla forza muscolare,
La resistenza,
La velocità
Metabolismo energetico,
La capacità di recupero
La suscettibilità agli infortuni
L’impatto psicologico
Tutti questi aspetti devono essere parte integrante del profilo di un atleta d’élite e compongono il quadro della pratica sportiva e la struttura genetica dello sportivo in generale (amatoriale o agonistico che sia). Possiamo allora capire che il test del DNA non potrà determinare chi arriverà a vincere l’oro olimpico ma potrà correlare determinate caratteristiche generali per ottimizzare le prestazioni, individuare le predisposizioni agli infortuni e la carenza alimentari, così come la predisposizione ad alcune patologie.
✅Il DNA non è mutabile perché il corredo genetico non è mutabile, al contrario la sfera epigenetica lo è. L’esplosività e la flessibilità muscolari hanno una forte componente ereditaria e sono scarsamente allenabili, mentre i metabolismi aerobici e gli aspetti tecnici legati ad uno sport sono maggiormente influenzabili dall’allenamento.
Al di là delle caratteristiche fisiche il nostro DNA determina anche la sfera cognitiva ed emotiva che sappiamo influenzano il risultato atletico. Pensieri, sentimenti ed emozioni sono in grado di apportare modifiche al progetto originario del DNA. La gestione dell’atleta e il rapporto con le figure adulte e tecniche coinvolte nel progetto sportivo sono dunque fattori determinanti per descrivere una parabola di successo.
✅Dunque, il DNA SPORT METHOD è uno strumento efficace per famiglie, atleti ed allenatori. Conoscerlo significa poter dare un orientamento alla pratica sportiva dei nostri figli ottimizzando le loro capacità condizionali e prevenendo gli infortuni. Andrebbe proposto ai giovani talenti e ai loro allenatori per dare una base più solida ai loro sogni di gloria.
In Italia, anche su questo aspetto, siamo in grande ritardo.