20/09/2025
Negli ultimi anni le piattaforme di telepsicologia hanno intensificato la loro presenza online con strategie di marketing che richiamano logiche commerciali. Secondo Valentina Di Mattei, Referente del Gruppo di lavoro Intelligenza Artificiale: innovazione, applicazione ed etica del Cnop, questi approcci «possono diventare gravi se banalizzano la malattia mentale o assimilano la prestazione psicologica a un prodotto di consumo, per esempio con codici sconto e promozioni».
L’Ordine ravvisa infatti un rischio concreto di progressiva commercializzazione della salute mentale e lavora quotidianamente per rafforzare la propria azione di vigilanza con linee guida, strumenti di monitoraggio e interlocuzione con le autorità competenti.
Allo stesso tempo, l’Ordine riconosce che le piattaforme digitali hanno aperto molte possibilità di lavoro, soprattutto ai giovani psicologi, e che hanno reso più accessibile il servizio psicologico a una parte crescente della popolazione, in particolar modo tra le nuove generazioni più abituate all’uso dei dispositivi digitali.
Il valore di questa evoluzione non può essere ignorato, ma va accompagnato con tutela, regole e rispetto della dignità professionale.
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