Studio di Psicoterapia/ Dott.ssa Letizia Foti

Studio di Psicoterapia/ Dott.ssa Letizia Foti Sono una Psicologa Psicoterapeuta dell'età evolutiva
con specializzazione in Psiconcologa, DSA, DCA CHI SONO?

La passione per questo mestiere è forse nata con me. Dopo essermi diplomata al Liceo Classico di Lamezia Terme (CZ) ho scelto di aderire al desiderio già forte di diventare psicologa e mi sono iscritta così alla facoltà di Psicologia presso l'Università degli Studi di Firenze. Durante il percorso di studi
"Psicologia clinica e della salute", oltre ai tirocini formativi nell'ambito della disabilità

, della psichiatria e del disagio psicosociale, ho intrapreso due anni di attività di volontariato presso l'Associazione Archè, durante i quali ho potuto avvicinarmi alla conoscenza del mondo del "bambino malato", un mondo pieno di sofferenza, di paura, ma anche di determinazione e di speranza. Guidata da un'esperienza così segnante ho deciso poi di continuare, una volta laureata, questo incredibile percorso con i "piccoli pazienti". Il mio tirocinio post lauream si è difatti esplicato nell'ambito dell'età evolutiva alla volta di una conoscenza più profonda e mirata del mondo psichico di bambini con problematiche differenti: dal lavoro con minori vittime di abuso e maltrattamenti (Centro antiviolenza Artemisia), ai pazienti ospedalieri in età pediatrica con patologie di vario ordine, in modo particolare bambini oncologici (Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze). Sempre a Firenze ho in seguito sostenuto l'esame di Stato per l'abilitazione alla Professione di Psicologo. L'amore per il lavoro con i malati oncologici mi ha poi portata a trasferirmi a Torino per frequentare un Master biennale di II livello in Psico-oncologia presso l'ospedale Molinette. Qui a Torino ho poi maturato la decisione di specializzarmi in Psicoterapia, scegliendo un indirizzo psicoanalitico specifico dell'età evolutiva. Durante i quattro anni di scuola di specializzazione ho lavorato in qualità di specializzanda Psicoterapeuta presso la Neuropsichiatria Infantile dell'Asl di Torino. Parallelamente al tirocino e alla libera professione presso uno Studio di Psicologia e di Psicoterapia, ho lavorato per una cooperativa sociale maturando esperienza nell'attività clinica territoriale, in particolare modo con pazienti anoressiche; in comunità minori vittime di abusi e maltrattamenti e in ambito scolastico attraverso il lavoro negli sportelli di ascolto psicologico rivolti agli alunni, ai genitori e agli insegnanti. La passione per questo mestiere e la curiosità per la complessità del mondo psicologico mi hanno condotta verso la scelta di una formazione continua. Sono entrata nel mondo dei bambini e adolescenti con Disturbi Specifici dell'Apprendimento attraverso la partecipazione ad un corso professionalizzante che mi ha fornito il titolo di Tutor DSA. A Marzo 2021 ho conseguito il diploma di Master di II livello sui Disturbi del Comportamento Alimentare, intrapreso allo scopo di fornire una più approfondita cornice teorica ad un ambito in cui ho avuto una lunga esperienza professionale. La stima, la fiducia e l'amore verso la mia terra di origine mi hanno portata a ritornarvi e a impiantare qui delle nuove radici, stavolta professionali. Nel Giugno 2021 ho conseguito la formazione di primo livello nella pratica del Reiki ampiamente utilizzata in ambito sanitario per la terapia del dolore fisico, dipendente da quello emotivo. Attualmente lavoro come libero professionista presso la Struttura Sanitaria Medicare (via Scardamaglia - Lamezia Terme), presso l'Associazione Culturale Alba (via Buonarroti 1- Lamezia Terme) e presso il mio Studio privato sito in Via Marconi 231. SERVIZI OFFERTI

Attività di psicodiagnosi, sostegno psicologico e psico-oncologico, abilitazione e riabilitazione cognitiva e psicosociale e percorsi di psicoterapia ad orientamento psicodinamico. PAZIENTI

Il lavoro clinico è rivolto a pazienti in età evolutiva; genitori; giovani adulti e pazienti oncologici con disagio psicologico.

18/07/2025

Buongiorno a tutti!

COMUNICAZIONE IMPORTANTE 🗣️

Lo studio di Psicoterapia Timing resterà chiuso da giorno 1 a giorno 31 agosto.

Vi auguro un riposo proficuo durante il quale le riflessioni fatte insieme possano sedimentare ed essere interiorizzate per ricominciare in modo più consapevole e motivato il vostro percorso.

Dott.ssa Letizia Foti

14/07/2025

"Nel caso di Allen, il bambino scomparso e poi ritrovato a Latte, frazione di Ventimiglia, abbiamo avuto un esempio chiaro di psicologia applicata sul campo, con risultati in grado di salvare una vita".

A esprimersi è Claretta Femia, Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Liguria, consigliera del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, commentando il lavoro del Dottor Roberto Ravera, primario di Psicologia dell’ASL di Imperia, che ha saputo guidare le ricerche del piccolo Allen decodificando il linguaggio emotivo del bambino e traducendolo in indicazioni concrete per i soccorritori.

Attraverso i colloqui con i genitori, Ravera ha delineato un profilo psicologico e comportamentale del bambino, individuando i luoghi più probabili in cui potesse trovarsi e suggerendo modalità di intervento rispettose delle sue caratteristiche: niente sirene, voci basse, approccio non invasivo.

"La definizione di Gps emotivo usata dal collega", prosegue Femia, "è una metafora potente. Rappresenta la capacità di entrare in empatia profonda, leggere il percorso mentale del bambino e fornire un orientamento psicologico operativo. L’intervento ha avuto un impatto decisivo non solo nella ricerca, ma anche nel sostegno ai familiari e al minore dopo il ritrovamento".

Un esempio reale di come la Psicologia dell’emergenza possa contribuire in modo determinante a salvare vite, sostenere le famiglie e guidare le azioni sul campo.

Il CNOP sottolinea l'importanza di una strutturazione sempre più diffusa di interventi appropriati e riconosciuti nel campo delle emergenze.

👉🏻 https://www.adnkronos.com/cronaca/ordine-degli-psicologi-della-liguria-per-ritrovare-allen-decisiva-la-scienza-psicologica-seguito-il-gps-emotivo_6d7ZCGfbOEHPPniAzCdwih

29/05/2025

Se non riesci a dire “no” a tuo figlio, forse stai cercando di essere amato tu… più che di amare lui 😘.

Mettere confini, regole, limiti chiari: è questo uno dei gesti d’amore più profondi che un genitore possa fare.
Perché un figlio che cresce con “tutto è permesso” non si sente libero… si sente perso 😨

Un bambino senza confini non impara a contenere se stesso, a riconoscere il valore delle cose, a rispettare gli altri e i propri impegni.
Cresce con l’illusione che tutto gli sia dovuto, ma dentro si sente fragile, insicuro, inadeguato.

L'autostima non si nutre di libertà assoluta, ma di regole che danno struttura, di paletti che insegnano il rispetto, di limiti che formano il carattere.

Educare significa anche deludere, dire no, far arrabbiare, provocare frustrazione.
Solo chi sa reggere questa fatica… ama davvero.

Chi mette limiti oggi, aiuta suo figlio a diventare un adulto libero, forte, capace di amare, se stesso e gli altri, domani.

Perché l’amore vero non vizia, non asseconda, non lascia fare…L’amore vero costruisce, protegge, guida.
E anche quando costa, anche quando fa male, sceglie ciò che fa bene, non ciò che fa piacere.

Non temere oggi di essere percepito come “cattivo”. Stai solo piantando le radici, perché tuo figlio un giorno possa essere libero di volare. 🦅

E un No che gli dici oggi può diventare un Si per la sua autostima e per la Sua felicità di domani ❤️

Greco

01/05/2025

, Festa dei lavoratori.

28/04/2025
25/04/2025

, Festa della Liberazione.

17/03/2025

Irreperibile per qualche giorno.

La libertà non esiste ma esiste l’idea di libertà – ha esordito Galimberti – Le idee sono molto più efficaci degli event...
14/02/2025

La libertà non esiste ma esiste l’idea di libertà – ha esordito Galimberti – Le idee sono molto più efficaci degli eventi ed ecco che l’idea di libertà ha fatto una grande storia”.

05/01/2025

Lettera di Giancarlo Burghi al Ministro

Egregio Ministro,

Le scrivo di nuovo dalla desolazione della “trincea”: quella in cui ogni giorno, con le studentesse e gli studenti, combattiamo l’eterna guerra contro la semplificazione e la superficialità. Oggi, però, le scrivo per ringraziarla delle Linee guida sull’insegnamento dell’educazione civica che ci ha inviato all’inizio dell’anno scolastico. Da oggi abbiamo un punto fermo nel nostro lavoro di docenti ed educatori: ci dirigeremo nella direzione esattamente opposta a quanto ci indica.
L’educazione civica, secondo lei deve «incoraggiare lo spirito di imprenditorialità, nella consapevolezza dell’importanza della proprietà privata». In modo quasi ossessivo nel documento traccia l’idea di una sorta di “educazione alla proprietà ”. Ma cosa dovremmo farci di questo slogan vuoto? Stiamo oltrepassando finanche il senso del ridicolo, andando oltre la teoria delle tre “i” di berlusconiana memoria (inglese, impresa, internet).
Ai nostri studenti, signor Ministro, l’articolo 42 della Costituzione lo leggiamo e lo spieghiamo: «La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge […] allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. La proprietà privata può essere [..] espropriata per motivi di interesse generale “. Dice proprio questo la Costituzione! Però non si ispira a Pol Pot ma alla dottrina sociale della Chiesa, al cristianesimo sociale di Giorgio La Pira e Giuseppe Dossetti.
Nelle Linee guida Lei continua, poi, con l’affermazione di sapore thatcheriano, ma in realtà generica e vuota quanto la prima, per cui dovremmo insegnare che «la società è in funzione dell’individuo (e non viceversa)». Vede Ministro, se le dovesse capitare di sfogliare la Costituzione italiana scoprirebbe che il termine “individuo” semplicemente non compare. E questo perché la rinuncia a questo concetto (l’angusto “io” paleo-liberale chiuso nella rivendicazione egoistica dei propri diritti) faceva parte del patto tra i social- comunisti e i cattolici democratici, che lo sostituiscono con la nozione di “persona” che indica «il singolo nelle formazioni sociali» in cui solo si può realizzare.
La questione della patria, che lei intende come appartenenza identitaria e suggerisce di mettere al centro dell’educazione civica, merita da sola una prossima lettera. Mi consenta però di farle notare che, se sfogliasse la Costituzione, scoprirebbe che il termine “patria” compare solo una volta (perché Mussolini lo aveva profanato e disonorato) e per di più non ha niente a che fare con “i sacri confini nazionali” da difendere o l’italianità quale identità da salvaguardare contro la minaccia della sostituzione etnica.
La patria è il patrimonio dei padri e delle madri costituenti, vale a dire le istituzioni democratiche non separabili dai valori costituzionali: l’eguaglianza, la libertà, la pace, la giustizia, il diritto di asilo per lo straniero «che non ha garantite le libertà democratiche» . I patrioti non sono quelli che impediscono lo sbarco dei migranti, ma coloro che ogni giorno testimoniano il rifiuto della discriminazione . Cosi come patrioti non erano i fascisti che hanno svenduto la patria a Hi**er e l’hanno profanata costringendo milioni di italiani ad offendere altre patrie, ma i membri dei GAP (che non erano i “gruppi di azione proletaria” come ebbe a dire, per dileggio, Berlusconi), ma i “gruppi di azione patriottica (appunto), che operavano nella Brigate Garibaldi dei patrioti comunisti italiani, protagonisti della Resistenza quale secondo Risorgimento.
Ci consenta di formare i nostri studenti ispirandoci a chi di patria si intendeva: non a Julius Evola o Giorgio Almirante, ma a Giuseppe Mazzini che ha ripetuto per tutta la vita che la patria non è un suolo da difendere avidamente ma una «dimora di libertà e uguaglianza» aperta a tutti: «Non vi è patria dove l’eguaglianza dei diritti è violata dall’esistenza di caste, privilegi, ineguaglianze. In nome del vostro amore di patria, combattete senza tregua l’esistenza di ogni privilegio, di ogni diseguaglianza sul suolo che vi ha dato vita. (Dei doveri dell’uomo). Mazzini non contrapponeva la patria all’umanità, ma la considerava il mezzo più efficace per tutelare la dignità di ogni essere umano: «I primi vostri doveri, primi almeno per importanza, sono verso l’ Umanità. Siete uomini prima di essere cittadini o padri. […] In qualunque terra voi siate, dovunque un uomo combatte per il diritto, per il giusto, per il vero, ivi è un vostro fratello: dovunque un uomo soffre, tormentato dall’errore, dall’ingiustizia, dalla tirannide, ivi è un vostro fratello. Liberi e schiavi, siete tutti fratelli. (Dei doveri dell’uomo)
E ci consenta, da educatori democratici, di trascurare le sue Linee guida, per illuminare le coscienze dei giovani con le parole di don Milani: «Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri, allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri».
Egregio Ministro, dal momento che la costruzione di una cittadinanza consapevole avviene anche attraverso l’esercizio della memoria storica e civile, Lei ci ha inviato a una circolare con cui ha bandito un concorso per le scuole con lo scopo di celebrare la «Giornata Nazionale delle Vittime Civili delle Guerre e dei Conflitti nel Mondo». Il titolo del concorso: «1945: la guerra è finita!»
Incredibile! Il 25 aprile 1945 che, prima dell’era Valditara, era semplicemente e banalmente la «liberazione dal nazifascismo» ora diventa un momento della «Giornata Nazionale delle Vittime Civili delle Guerre e dei Conflitti nel Mondo». Cosa dovrebbero ricordare le giovani generazioni nella sua bizzarra idea di memoria civile? Ecco il suo testo: «il popolo che ha subito sulla propria pelle gli orrori di quel tremendo conflitto, dai bombardamenti degli alleati alle rappresaglie nazifasciste [equiparati !] fino agli ordigni bellici inesplosi che, nei decenni a ve**re, hanno continuato a produrre invalidità e mutilazioni». E tutto per andare «al di là della tradizionale lettura vincitori-vinti», opposizione che attentamente sostituisce quella di antifascisti/liberatori e fascisti.
Si tratta dunque, secondo lei, di ricordare una guerra tra tante, quasi un ineluttabile evento naturale in cui tutti sono cattivi (i liberatori, gli aguzzini e i partigiani) e dunque tutti ugualmente assolti nel tribunale della neostoria.
Del resto, Ministro, devo darle atto di una certa garbata compostezza sulla memoria del 25 aprile. La sua sottosegretaria (la nostra sottosegretaria all’Istruzione) Paola Frassinetti la Festa della Liberazione l’ha festeggiata al campo 10 del Cimitero maggiore di Milano per onorare i volontari italiani delle SS. E’ immortalata in un video in mezzo a un drappello di camerati che sfidano, tra insulti e minacce, alcuni manifestanti antifascisti. Frassinetti si lascia andare alla rabbia ed esclama “ma vai aff…”. Sempre a proposito di Linee guida per l’educazione civica… Da sottosegretaria del suo Ministero Paola Frassinetti, il 28 ottobre del 2024, anniversario della marcia su Roma, ha celebrato il “fascismo immenso e rosso”.
Capisce, signor Ministro, perché ci sentiamo soli nella trincea? E perché le ho detto che è “passato al nemico” (il nemico è la parzialità, la manipolazione, la contrapposizione faziosa). Ma noi siamo combattenti testardi. Non avendo capi politici da lusingare, la nostra coscienza e la Costituzione antifascista sono le nostre uniche e inderogabili “linee guida” da seguire nel formare cittadine e cittadini liberi e consapevoli.
Egregio Ministro, spero che queste parole non mi costino quella decurtazione dello stipendio che ha inflitto a un mio collega per aver pronunciato delle parole che Lei non ha gradito. Sarebbe non solo grave ma anche di cattivo gusto anche perché di recente insieme ad altri ministri lei lo stipendio ha cercato di aumentarselo.

P. S.
Le sue Linee guida stanno conseguendo i primi risultati. Qualche giorno fa uno studente che aveva studiato la divisione dei poteri di Montesquieu ha osservato che se un ministro fa una manifestazione sotto un tribunale per difendere un altro ministro sotto processo viola la separazione dei poteri. Aggiungendo che un ministro non è un semplice cittadino ma un membro dell’esecutivo, cioè di un potere dello stato. Gli ho risposto che ha ragione e gli ho dato un ottimo voto in educazione civica.

Con cordialità
Giancarlo Burghi

Lo studio di Psicoterapia Timing resterà chiuso nei giorni: 24/12-25/12-26/12-31/12 e nei giorni 1/01 e 6/01.Auguro ad o...
25/12/2024

Lo studio di Psicoterapia Timing resterà chiuso nei giorni: 24/12-25/12-26/12-31/12 e nei giorni 1/01 e 6/01.

Auguro ad ognuno di voi serene feste🎄

04/12/2024

Chi ha detto che il periodo natalizio sia per tutti sinonimo di gioia, allegria e felicità?

Per alcune persone è esattamente il contrario: il periodo natalizio – e spesso ancora di più il giorno di Natale – chiama una buona dose di tristezza, malinconia e pesantezza.

LE POSSIBILI CAUSE
Uno dei fattori più comuni che favorisce la “depressione” natalizia (Sindrome del Natale) è la pressione esercitata dagli stimoli eccessivi di questo periodo e le convinzione che a Natale bisogna essere felici, più buoni e così via.

Il periodo delle feste amplifica il senso di solitudine e la nostalgia dei ricordi soprattutto per coloro che non hanno dei cari con cui condividerli, favorendo tristezza e malinconia.

La costante lotta tra IDEALE SOCIALE e REALTÀ INDIVIDUALE, anche in questo caso, si conclude con un sentimento di frustrazione per non aver atteso le aspettative!

Le statistiche (la Sindrome Natalizia colpisce una persona su tre) ci autorizzano a sentirci meno soli nel contatto con le EMOZIONI più autentiche.

I SENTIMENTI SPIACEVOLI SONO SOCIALMENTE CONDIVISIBILI, TANTO QUANTO QUELLI POSITIVI, PIÙ COMUNEMENTE ESPRESSI!

22/10/2024

La biologia dice che dopo il rapporto sessuale, l'uomo deposita circa 200 milioni di spermatozoi; tutti iniziano a nuotare verso l'alto, dentro il sentiero, per trovare l'ovulo;
Di tutti i milioni che vengono depositati, in realtà solo tra il 300 e il 500 arrivano sul posto
(altri si stancano per strada, perché non è una corsa facile),
e di questa quantità, quelli che riescono a raggiungere l'ovulo,
solo uno fertilizza l'uovo e in questo caso il vincitore sei tu.
Ci hai mai pensato?
Hai corso senza occhi e senza gambe e hai vinto.
Hai fatto una gara impreparata e hai vinto
Hai corso senza aiuto e hai vinto.
Cosa ti fa pensare che perderai ora?
Ora che hai occhi e gambe, ora che
hai piani, visioni e sogni,
non ti sei arreso il primo giorno,
quindi non puoi arrenderti,
ora è un insulto al tuo Creatore.
Non importa cosa stai passando ora,
prendila come una sfida e ricorda che hai vinto dall'utero.
TU CHE TI SEI FERMATO A LEGGERE
Non arrenderti.

Franco Pirrone

Indirizzo

Via Salvatore Miceli 6, Lamezia Terme
Tropea
88046

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00

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CHI SONO La passione per questo mestiere è forse nata con me. Dopo essermi diplomata al Liceo Classico di Lamezia Terme (CZ), ho scelto di inseguire l’interesse, la passione e la curiosità per la psiche umana, intraprendendo gli studi di Psicologia presso l’Università degli Studi di Firenze. Durante il percorso di studi (Psicologia clinica e della salute), oltre ai tirocini curriculari nell'ambito della disabilità, della psichiatria e del disagio psicosociale, ho intrapreso due anni di attività di volontariato presso l'Associazione Archè e mi sono così affacciata alla conoscenza del mondo del "bambino malato", un mondo pieno di sofferenza, di paura, ma anche di determinazione e di speranza. Ho scelto poi di continuare, una volta laureata, questo incredibile percorso con i "piccoli pazienti". Tale esperienza mi ha guidata verso la decisione di svolgere il tirocinio post lauream nell'ambito dell'età evolutiva: dal lavoro con minori vittime di abuso e maltrattamenti, ai pazienti ospedalieri in età pediatrica con patologie di vario ordine, in particolar modo con i bambini oncologici (Ospedale Pediatrico Meyer). Sempre a Firenze ho sostenuto l'esame di Stato per l'abilitazione alla Professione di Psicologo. L'interesse, la passione e il riconoscimento del bisogno di un lavoro psicologico con i malati oncologici e i loro familiari, mi ha portata a trasferirmi a Torino per frequentare un Master di due anni in Psico-oncologia presso l'ospedale Molinette. Qui a Torino ho intrapreso il percorso di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica dell'età evolutiva, presso la scuola SPP . Questa scelta è stata dettata dal desiderio di approfondire la conoscenza del delicato e affascinante mondo interiore del bambino e dell’adolescente. Parallelamente alla libera professione, lavoro per una cooperativa sociale che si occupa di minori problematici: psicologa di comunità, gestione di sportelli d’ascolto nelle scuole, sostegno psicologico in situazioni di incontri in luogo neutro. Collaboro inoltre con i Servizi di Psicologia dei poliambulatori Mens CPZ e SIOM di Torino. SERVIZI OFFERTI Attività di psicodiagnosi, sostegno psicologico e psico-oncologico, abilitazione e riabilitazione cognitiva e psicosociale e percorsi di psicoterapia.

PAZIENTI Il lavoro clinico è rivolto a pazienti in età evolutiva; genitori; giovani adulti e pazienti oncologici con disagio psicologico.