
20/07/2025
Per anni mi sono sentita fuori posto...
Nel mondo che ci circonda, dove tutto è veloce, spesso frammentato e superficiale, sentivo di vivere su una frequenza diversa. Tutto mi arrivava in modo amplificato: le emozioni, gli stimoli, i pensieri degli altri… Per molto tempo ho pensato che fosse un problema. Ma, oggi, so che la verità è un’altra: non è un difetto, ma una caratteristica profonda e rara.
Sono una persona "altamente sensibile".
E questa non è solo una definizione psicologica. È una chiave di lettura che mi permette di comprendere me stessa e di interagire con il mondo in modo più autentico.
🔑 Non sono "troppo", né "troppo poco".
Sono intensa, perché vivo ogni esperienza con una profondità che non posso spegnere.
Sono curiosa, perché sento il bisogno di esplorare, di capire, di scoprire ciò che si nasconde dietro le apparenze.
Sono empatica, perché percepisco le emozioni degli altri con una chiarezza che a volte può essere travolgente.
Sono riflessiva, perché la mia mente ha il dono (e a volte la sfida) di analizzare in profondità ogni situazione, ogni particolare e sfumatura.
Sono vulnerabile, perché mi apro al mondo con tutta la mia autenticità, consapevole che, sì, posso essere ferita, ma anche che la vera forza risiede nell’essere me stessa.
Questa è la mia essenza. Non è una debolezza, non è qualcosa da correggere. Posso dire piuttosto che l'Alta Sensibilità è una risorsa che mi permette di essere completamente presente, di connettermi in modo profondo con le persone e di cogliere ciò che sfugge a molti altri. È ciò che mi permette di vedere il mondo con occhi nuovi, di capire le dinamiche invisibili che influenzano ogni interazione, ogni scelta.
Ma non è stato sempre facile.
Per anni ho sentito di dover “giustificare” questa parte di me. Ho cercato di difendermi e di adattarmi a un mondo che non sempre ha spazio per chi sente troppo, per chi ha bisogno di rallentare, di prendersi il tempo per elaborare le emozioni. Ho imparato a crearmi una corazza per nascondere la mia sensibilità, convinta che fosse un ostacolo.
Poi, un giorno, ho scelto di non nasconderla più.
Ho scelto di abbracciare la mia Alta Sensibilità come parte integrante del mio lavoro, della mia vita. E quando l’ho fatto, ho trovato una forza straordinaria.
🔹 Oggi, la mia sensibilità mi permette di essere una persona più empatica e consapevole.
🔹 Mi aiuta a leggere tra le righe, a cogliere anche ciò che non viene detto a parole, a entrare in connessione profonda con chi ho di fronte.
🔹 La mia capacità di sentire e percepire è la mia risorsa più grande: è ciò che mi consente di guidare gli altri a riscoprire il proprio potenziale, a liberarsi dai blocchi e a vivere con maggiore consapevolezza.
Non voglio solo “sensibilizzare” su questo tema. Voglio ispirare chi si sente diverso, chi pensa che la propria sensibilità sia un limite.
🌱 Il tuo modo di essere è un dono, nn è qualcosa da nascondere.
Essere sensibili non significa essere deboli. Significa essere più in sintonia con il mondo, con gli altri, con te stesso.
E questo è un superpotere, è forza, la forza della vulnerabilità.
È tempo di abbracciare la nostra vera essenza, senza paura🥰