08/02/2024
𝑆𝑉𝐼𝐿𝑈𝑃𝑃𝑂 6-9 𝑀𝐸𝑆𝐼
Questo trimestre è caratterizzato da moltissimi cambiamenti: il raggiungimento della posizione seduta, l'introduzione del cibo, i primi tentativi di strisciare e gattonare.
L'interazione con l'adulto e il mondo circostante è sempre maggiore e richiede una presenza forte del caregiver, per accompagnarlo verso la fine della cosiddetta esogestazione. Cosa significa? Come gestirla? E' tutto (o quasi) nel post.
Buona lettura!
𝐶𝐼𝐵𝑂 𝐸 𝐷𝐼𝑆𝑇𝐴𝐶𝐶𝑂: 6-9 𝑀𝐸𝑆𝐼
𝑉𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑙𝑎 𝑓𝑖𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝑒𝑠𝑜𝑔𝑒𝑠𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒
SVILUPPO PSICOMOTORIO
- Tra i 6 e i 9 mesi, i bambini acquisiscono la capacità di 𝐦𝐚𝐧𝐭𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐞𝐝𝐮𝐭𝐚 (6-7 mesi) e poi di sedersi da soli senza bisogno di supporto (8-9 mesi).
- Migliora la 𝐜𝐨𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐨𝐜𝐮𝐥𝐨-𝐦𝐚𝐧𝐮𝐚𝐥𝐞: iniziano ad afferrare oggetti anche piccoli con una presa a pinza (pollice-indice).
- Fa capolino una 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚' 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚': indicano oggetti di interesse e possono iniziare a salutare con la mano.
- Intorno agli 8-9 mesi cominciano a 𝐬𝐭𝐫𝐢𝐬𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 e poi a 𝐠𝐚𝐭𝐭𝐨𝐧𝐚𝐫𝐞 per esplorare lo spazio circostante.
ALIMENTAZIONE COMPLEMENTARE
A partire 𝐜𝐢𝐫𝐜𝐚 𝐝𝐚𝐢 𝟔 𝐦𝐞𝐬𝐢 si può iniziare ad introdurre alimenti diversi dal latte, purché siano presenti i seguenti requisiti:
- mantenimento della 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐞𝐝𝐮𝐭𝐚 in autonomia
- scomparsa del riflesso di estrusione
- 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐞 per il cibo
- 𝐜𝐨𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 oculo-manuale
In genere questi compaiono verso i 6 mesi, ma l’età è indicativa (ricordando che per i prematuri bisogna tenere conto dell’età corretta). E l’allattamento? Ne parleremo.
ENDO E ESOGESTAZIONE
La gravidanza (che dura circa 40 settimane) è il periodo definito di endogestazione - ossia di sviluppo all’interno del corpo della madre.
Tuttavia, alla nascita, il “cucciolo d’uomo” non è ancora pronto per affrontare il mondo esterno così come farebbero la maggior parte dei mammiferi - in cui spesso a poche ore dalla nascita c’è già la capacità di camminare - e la madre non ha strumenti per consentire uno sviluppo esterno così come farebbe un marsupiale (x es. canguro).
Così, nella nostra specie, si parla di un periodo indicativamente di altri 9 mesi di 𝐞𝐬𝐨𝐠𝐞𝐬𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 - ossia di gestazione “al di fuori” - da gestire con altri strumenti…
ESOGESTAZIONE
Cosa possiamo fare per favorire questa fase che, abbiamo detto, termina intorno ai 9 mesi? Basta “solo” instaurare una relazione empatica con il proprio bambino.
- favorire l'𝐚𝐥𝐥𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐚𝐥 𝐬𝐞𝐧𝐨, che offre numerosi benefici sia per il bambino che per la madre
- promuovere il 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚 𝐩𝐞𝐥𝐥𝐞 per favorire la regolazione termica e dei ritmi cardiaco e respiratorio (aiutandosi anche con il portare)
Oltre agli aspetti motori, l'esogestazione promuove anche lo 𝐬𝐯𝐢𝐥𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐧𝐞𝐮𝐫𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐨 𝐞 𝐜𝐨𝐠𝐧𝐢𝐭𝐢𝐯𝐨 del bambino, stimolando la formazione di connessioni neurali e agevolando l'apprendimento e la memoria.
ANSIA DA SEPARAZIONE…
Intorno all'ottavo mese di vita (a volte un po' prima, altre un po' dopo) compare nel bambino la cosiddetta 𝐚𝐧𝐬𝐢𝐚 𝐝𝐚 𝐬𝐞𝐩𝐚𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, un sentimento di angoscia che nasce dal timore di essere abbandonato e che si manifesta con proteste più o meno accentuate nel momento in cui la figura di riferimento più significativa si allontana. Questa ansia - assolutamente fisiologica entro certi limiti - si manifesta in genere con pianti anche intensi. Possono poi esserci anche 𝐢𝐫𝐫𝐞𝐪𝐮𝐢𝐞𝐭𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐥𝐞 e un 𝐬𝐨𝐧𝐧𝐨 𝐩𝐢𝐮 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐮𝐫𝐛𝐚𝐭𝐨 del solito, con difficoltà nell'addormentamento (altro momento di distacco) o risvegli frequenti.
… E COME GESTIRLA
- 𝐄𝐯𝐢𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐟𝐨𝐫𝐧𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐩𝐢𝐞𝐠𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 al bambino: questo atteggiamento serve solo ad amplificare paura e smarrimento. Se si usano parole comprensibili per la loro età e la loro traiettoria di sviluppo, i bambini possono comprendere tutto.
- 𝐅𝐚𝐫 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐭𝐨𝐫𝐧𝐞𝐫𝐞𝐦𝐨.
- 𝐍𝐨𝐧 𝐬𝐦𝐢𝐧𝐮𝐢𝐫𝐞 quello che il bambino sta provando.
- Offrire un 𝐨𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐭𝐢𝐯𝐨 (questo vale se la relazione sta funzionando bene e si cerca anche in altri modi di rassicurare il bambino, altrimenti serve a poco).
SUGGERIMENTI pt. 1
- Non accantonare il 𝐭𝐮𝐦𝐦𝐲 𝐭𝐢𝐦𝐞 a favore solo della posizione seduta: è a partire da pancia in giù che il bambino proverà a strisciare e, più avanti, a gattonare. Tenendolo solo seduto sarà frustrato dal non poter raggiungere oggetti lontani e chiederà costantemente l’intervento dell’adulto.
- 𝐍𝐨𝐧 𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐥𝐨 𝐬𝐞𝐝𝐮𝐭𝐨 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐟𝐚𝐫𝐥𝐨 mangiare in anticipo: non fa bene per la colonna e aumenta i rischi di ostruzione delle vie aeree.
- Quando si manterrà seduto da solo puoi proporre il “𝐜𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐭𝐞𝐬𝐨𝐫𝐢”: un cestino dove mettere oggetti di uso quotidiano con diverse consistenze (legno, metallo, silicone ecc.). Attenzione ad oggetti che potrebbe ingerire o con cui si potrebbe ferire!
SUGGERIMENTI pt. 2
- Lascia il tuo bambino 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐞𝐬𝐩𝐥𝐨𝐫𝐚𝐫𝐞 strisciando in giro; ricordati di 𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐚 (prese elettriche, mobili fissati, detersivi non a portata di mano ecc.)
- Metti a disposizione dei giochi (x es. tavolino multiattività) che possano essere svolti mettendosi 𝐢𝐧 𝐠𝐢𝐧𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢𝐨: questa posizione lo aiuterà a rinforzare il tronco - fondamentale per trovare una buona stabilità quando si metterà in piedi.
Un consiglio: se a questo punto non l’avete ancora fatto, svolgete un 𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐬𝐨𝐜𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐩𝐞𝐝𝐢𝐚𝐭𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐦𝐚𝐧𝐨𝐯𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐬𝐨𝐬𝐭𝐫𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 (a maggior ragione prima di inserire i cibi) in presenza.
Fateci sapere se vi siamo stati utili!