12/03/2024
Carissimi oggi vi vorrei parlare della disfagia La disfagia è un disturbo che colpisce circa il 20% della popolazione italiana over 50. In particolare, si riscontrano importanti difficoltà deglutitorie nei malati di Parkinson (50-90%), nei pazienti colpiti da ictus (40-80%) e nella popolazione affetta da sclerosi multipla (33-43%). Oltre a tali dati esiste una percentuale di persone che soffre di disfagia di cui però non è ancora stata effettuata una diagnosi precisa. Stiamo parlando di una percentuale che arriva fino al 95%. Anche per questo motivo è fondamentale una valutazione certa e tempestiva del disturbo, così da mettere in atto tutti gli accorgimenti possibili per migliorare la qualità della vita di chi ne è affetto. Ma come si effettua una valutazione della disfagia? Quali sono i test diagnostici più diffusi?
Premessa importante per qualsiasi test di valutazione disfagia è lo stato di coscienza del paziente. In caso di soggetto non vigile o con dispnea, non è possibile condurre alcuna prova di deglutizione. Inoltre, prima di passare ai veri e propri test, è fondamentale un’attività di raccolta dati e di osservazione dei nostri anziani come parte integrante della fase di accertamento...ovviamente disfalgia può colpire anche anziani in salute che fin oggi hanno fatto tutto da soli come accorgersi ? Allora prima cosa se vedete che vostro caro non mangia più come prima lascia piatti pieni e vi dice che non gli va o che non ha fame oppure tiene cibo molto in bocca prima di ingoiare Provate dargli cibo sotto forma di creme e vedrete come va?se va meglio. Per quanto riguarda anziani meno autosufficienti ci sono dei test semplicissimi da eseguire uno di questi e :
Water Swallow test (WST, Test di Smithard)
Questo test di valutazione disfagia prevede la somministrazione al paziente di 5ml d’acqua a temperatura ambiente con un cucchiaio per 3 volte e, ogni volta, verificarne l’avvenuta deglutizione. Se il paziente presenta episodi di forte tosse o voce gorgogliante, il test viene sospeso. In tal caso si riscontrerà un grado 4 (Disfagia grave). Se il paziente invece non tossisce, si procede offrendogli dell’acqua direttamente da un bicchiere e, dopo qualche secondo, si valuta la qualità della sua voce. Se anche in questo casi si riscontra voce rauca e/o gorgogliante e tosse, il paziente viene classificato con il grado 3 (Disfagia moderata). Quando invece si riscontra solo voce rauca e/o gorgogliante viene assegnato un grado 2 (Disfagia lieve). In caso di test negativo si procede con un nuovo esame, questa volta con 50ml d’acqua. Se anche in questo caso il paziente non presenta alcuna difficoltà deglutitoria, potrà essere accertato il grado 1 (Disfagia assente).
Se riscontrate tosse voce gorgoliante o altri sintomi descritti rivolgete vi al vostro medico di famiglia che saprà consigliarvi al meglio.