Sara Martini

Sara Martini Educatrice Socio Pedagogica Mi occupo di educazione e di assistenza rivolte a persone con disabilità.

I miei ambiti di intervento:
- Progetti educativi a casa e a scuola rivolti a bambini e giovani adulti nello spettro autistico. Gli interventi nell’area di Venezia e terraferma sono coordinati dalla Dott.ssa Elisa Vendrame di Favaro Veneto.

- Progetto e coordino attività in outdoor rivolte a piccoli gruppi di giovani con disabilità intellettiva

- Offro accompagnamento e assistenza a persone

con disabilità motoria su tutto il territorio nazionale e durante viaggi e vacanze sia in Italia che all’estero

- Accompagnamento e assistenza rivolti a persone con disabilità motoria, visiva o intellettiva in visita a Venezia

- Collaboro con isola Tour Venezia in attività culturali accessibili rivolte a persone non vedenti e ipovedenti
www.isolatourvenezia.com

Il mio percorso formativo in breve:
Sono laureata in Scienze della Formazione presso l'Università di Bologna, Alma Mater Studiorum
Terapista in formazione A.B.A., ho conseguito una formazione in Analisi del comportamento applicata presso l’associazione Bolle di Sapone di Bassano del Grappa
Ho conseguito un diploma di laurea in Lingue Orientali presso l'Università Ca’ Foscari di Venezia

Il mio curriculum completo è disponibile su LinkedIn www.linkedin.com/in/sara-martini/

“Perché stiamo male? Perché smettiamo di funzionare? La testimonianza di uno psichiatra che smonta la narrazione dominan...
19/08/2025

“Perché stiamo male? Perché smettiamo di funzionare?

La testimonianza di uno psichiatra che smonta la narrazione dominante sulla sofferenza psichica e rivela il senso profondo e politico del nostro bisogno di cura sempre più diffuso.”

Piero Cipriano, forte di tre decenni di lavoro nella psichiatria pubblica, mette in discussione le narrazioni dominanti sulla salute mentale, mostrando come essa sia inevitabilmente intrecciata con scelte e rapporti di potere.
A suo avviso, la chiusura dei manicomi non ha segnato la fine della logica manicomiale, che continua a manifestarsi nella centralità del farmaco e nella riduzione del disagio a diagnosi individuale: riprendendo il pensiero di Basaglia e Foucault, Cipriano denuncia il processo con cui i problemi sociali vengono spogliati della loro dimensione politica e ricondotti a patologie personali da trattare farmacologicamente, anziché attraverso interventi collettivi e trasformazioni sociali.

Particolare rilievo ha la riflessione sul potenziale rivoluzionario delle sostanze psichedeliche, che, anziché aprire a nuove possibilità terapeutiche e di liberazione, sono state ricondotte all’alveo del mercato, trasformate in prodotti medicalizzati e costosi.

Cipriano contesta inoltre l’abuso degli SPDC, i Servizi psichiatrici di diagnosi e cura, come luoghi di “contenimento” e propone modelli alternativi, più umani e comunitari: centri di salute mentale territoriali, aperti, capaci di accogliere le persone e restituire loro dignità.

“L’altro è colui che non siamo noi, chi entra in relazione con noi non condividendo gli stessi valori, le medesime conos...
08/08/2025

“L’altro è colui che non siamo noi, chi entra in relazione con noi non condividendo gli stessi valori, le medesime conoscenze e il medesimo sentire, perché portatore di un’esperienza di vita “altra”.

L’altro è sempre una sfida e uno specchio con il quale noi confrontiamo la nostra immagine. Cogliere l’originalità e la dignità dell’altro significa sentire, rappresentare e conoscere qualcosa che è, al contempo, simile a noi in quanto umano, ma anche irrimediabilmente diverso. La conoscenza dell’altro implica dunque in primo luogo il rispetto di un’identità, di una storia e di una vita che non è la nostra e non ci è accessibile se non in modo parziale, spesso difficoltoso, e che ci pone di fronte all’esperienza della diversità e del rispetto di chi non è uguale a noi. Questa sfida diventa spesso titanica quando abbiamo di fronte qualcuno che reputiamo più debole, più indifeso e più bisognoso di cure e attenzione. In questi casi, il concetto di rispetto dell’altro si fa più forte e contemporaneamente più debole: più forte perché ci possiamo sentire responsabili della sua tutela e della sua cura; più debole perché, assumendo questo ruolo, ci prendiamo una responsabilità di decidere per conto dell’altro che rischia di svilire il presupposto stesso di un incontro tra pari, ossia il rispetto della diversità.”

Cit. : Relazioni di cura
Introduzione alla psicologia sociale maligna.
Bissolo G., Fazzi L., Gianelli, M. V.
👉 da leggere!

Strada delle 52 gallerie 🫶
07/07/2025

Strada delle 52 gallerie 🫶

🎓 Maturato!Congratulazioni, Lorenzo! Hai superato anche questa prova dando il meglio di te.È stato un vero piacere accom...
25/06/2025

🎓 Maturato!
Congratulazioni, Lorenzo! Hai superato anche questa prova dando il meglio di te.

È stato un vero piacere accompagnarti in questo tratto del tuo cammino. Ora si apre la sfida dell’età adulta: in bocca al lupo per tutto quello che verrà!

Un luogo che sa essere accogliente nell’aspetto e nello spirito, in cui si respira un clima semplice, di ascolto autenti...
18/06/2025

Un luogo che sa essere accogliente nell’aspetto e nello spirito, in cui si respira un clima semplice, di ascolto autentico: tutto questo è la Comunità terapeutica Olivotti di Mira. Per me e Leonardo è un vero piacere organizzare attività educative per gli ospiti, dedicate alla scoperta della bellezza del nostro territorio.

Un grazie sincero a Padre Lorenzo e a Donato per la fiducia nei nostri confronti, e a tutti gli ospiti per il cammino condiviso oggi insieme a noi.

Foto con la nostra amica Capotreno 😎Da tre anni, una volta al mese, ci troviamo sulla tratta Mestre–Vittorio Veneto. Un ...
14/06/2025

Foto con la nostra amica Capotreno 😎

Da tre anni, una volta al mese, ci troviamo sulla tratta Mestre–Vittorio Veneto. Un appuntamento fisso che ormai è parte della nostra routine.

Ogni uscita è occasione per mettere in pratica competenze in contesti reali. Anche il treno, ovviamente, rientra in questa dimensione: acquistare il biglietto, conservarlo, esibirlo al momento giusto e, soprattutto, relazionarsi con figure professionali diverse.

Nei primi tempi non mancavano situazioni in cui, per una leggera esitazione nel mostrare il titolo di viaggio, alcuni controllori lasciassero correre con un “va bene così”, pensando forse di agevolare. Ma per noi è importante che ogni passaggio venga rispettato, senza scorciatoie, anche quando serve qualche secondo in più.

Ho quindi condiviso una richiesta chiara:

✔️ che il controllo venisse sempre effettuato

✔️ che ci fosse il tempo necessario per recuperare e mostrare il biglietto

✔️ che non si rinunciasse a questo passaggio “per gentilezza”.

Il senso della proposta è stato colto fin da subito. Da allora i controlli sono puntuali, completi e in linea con il percorso che stiamo costruendo: oggi la richiesta di esibire il titolo di viaggio avviene con regolarità, nei giusti tempi, e spesso si accompagna a scambi spontanei che arricchiscono il nostro viaggio: “Dove andate oggi?”, “Quanti chilometri fate?”
Sono stati piccoli cambiamento nella prassi che hanno prodotto un impatti concreti e positivi sul nostro viaggio 💙 rendendo il treno uno spazio di auotonomia.

Grazie a tutti gli operatori che scelgono, ogni volta, di fare bene il proprio lavoro, con attenzione e rispetto per il percorso di ciascuno.

Ad ognuno il suo percorso, baciati dal sole ☀️ Ci troviamo lungo il confine tra Veneto e Friuli! Abbiamo attraversato il...
11/06/2025

Ad ognuno il suo percorso, baciati dal sole ☀️

Ci troviamo lungo il confine tra Veneto e Friuli! Abbiamo attraversato il cuore del Cansiglio, fino alla strada della Candaglia.
Solo sentieri nuovi per noi, scelti con cura e creatività da Leonardo 💙
Un itinerario vario, tra faggete secolari, radure luminose e tracce poco battute!

Grazie a Associazione Il Castello per aver reso possibile questa giornata con il supporto della. Regione del Veneto

Il nostro mercoledì in Nevegal. Luce, temperatura perfetta e fioritura alpina al culmine 😍Sempre con Leonardo PoserE Ass...
30/05/2025

Il nostro mercoledì in Nevegal. Luce, temperatura perfetta e fioritura alpina al culmine 😍

Sempre con Leonardo Poser
E Associazione Il Castello

“Mio figlio può partecipare al progetto AUTdoor?”È una delle domande che mi viene fatta più spesso. La risposta passa se...
17/05/2025

“Mio figlio può partecipare al progetto AUTdoor?”
È una delle domande che mi viene fatta più spesso. La risposta passa sempre attraverso una valutazione attenta, personalizzata e condivisa.

Le attività che proponiamo in natura richiedono alcuni prerequisiti fondamentali, per garantire ai partecipanti un’esperienza sicura, positiva e utile.

Insieme consideriamo aspetti importanti:

La sicurezza: tuo figlio (o tua figlia) riesce a riconoscere un potenziale pericolo? Ha consapevolezza delle altezze, degli spazi esposti, delle situazioni che possono essere rischiose?

Comunicazione funzionale: sa esprimere un bisogno o una difficoltà, anche attraverso canali alternativi se non utilizza il linguaggio verbale?

Autonomia e comportamento in gruppo: tende ad allontanarsi senza avvisare? Riconosce la presenza del gruppo?

Interesse per l’attività: camminare, muoversi e stare all’aperto sono esperienze che ricerca o che vive con piacere?

E infine la regolazione emotiva: in momenti di stress o fatica, riesce a mantenere comportamenti sicuri per sé e per gli altri?

Valutiamo ogni aspetto insieme, con cura, per capire se e come il progetto può essere adattato ai bisogni di ognuno. Se vuoi, puoi anche camminare con noi e vedere l’attività da vicino.
Contattami per avere maggiori informazioni. Sarò felice di rispondere a ogni tua domanda.

̀

E quando diciamo dieci km, sono dieci km. Punto. 🤣      Sempre con  e  Grazie a  🌼
09/05/2025

E quando diciamo dieci km, sono dieci km. Punto. 🤣


Sempre con e
Grazie a 🌼

Non esiste parità di trattamento per le persone con disabilità senza una reale parità di genere. I diritti non si framme...
08/03/2025

Non esiste parità di trattamento per le persone con disabilità senza una reale parità di genere. I diritti non si frammentano, non si negoziano: la giustizia sociale è una sola e appartiene a tutte e tutti, senza distinzioni di genere, cultura, provenienza o condizione sociale. Questo vale anche per le persone con disabilità.

Cosa significa? Significa che i diritti delle donne sono i diritti di tutte le minoranze, comprese le persone con disabilità.
Chi oggi toglie diritti a qualcuno, domani lo farà con qualcun altro. Attenzione a chi, con il pretesto di semplificare, ridurre o “riordinare”, smantella le tutele di chi è più vulnerabile. Le persone con disabilità, in quanto minoranza e considerate da alcuni un “peso” sociale, sono tra le prime a rischiare. La storia insegna.

Trump lo sta già facendo: la rimozione delle immagini di donne e afroamericani dalle forze armate non è un dettaglio, ma un tassello di una strategia più ampia per cancellare la memoria e i diritti delle minoranze. “Diversità” e “inclusione” non sono solo parole: sono bersagli da eliminare.

E Milei in Argentina? Sta colpendo i diritti partendo dal linguaggio: non più “persone con disabilità”, ma definizioni degradanti come “idiota”, “ritardato”, “imbecille”, “debole di mente”. Le parole non sono mai solo parole: sono il primo passo per legittimare discriminazione e violenza.

E in Italia? Occhi aperti. I diritti non si difendono da soli, e quando cadono, cadono per tutte e tutti.

Buon 8 marzo.

̀

Dopo una lunga e imprevista pausa invernale, finalmente torniamo a camminare 🏔️ con Leonardo! Ci siamo lasciati alle spa...
06/03/2025

Dopo una lunga e imprevista pausa invernale, finalmente torniamo a camminare 🏔️ con Leonardo!

Ci siamo lasciati alle spalle la sosta forzata per goderci il sole ☀️ e la vista dalle creste di Col Visentin. Un anello di 10 km, passo deciso e tanta voglia di riprendersi ogni metro di sentiero!

Grazie ad Associazione Il Castello che ci sostiene attraverso il bando “Ad ognuno il suo percorso” della Regione del Veneto

Address


30038

Alerts

Be the first to know and let us send you an email when Sara Martini posts news and promotions. Your email address will not be used for any other purpose, and you can unsubscribe at any time.

Contact The Practice

Send a message to Sara Martini:

  • Want your practice to be the top-listed Clinic?

Share