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L'arte della relazione Benvenuto nella nostra pagina proponiamo corsi, incontri, seminari, approfondimenti, riflessioni 🙏🏻

Cicli dentro cicli dentro cicli dentro......La Ruota della Fortuna: l'alternarsi dei cicli.Ci soffermiamo sulla sua prim...
22/10/2024

Cicli dentro cicli dentro cicli dentro......
La Ruota della Fortuna: l'alternarsi dei cicli.
Ci soffermiamo sulla sua prima parola cardine (per me) che è CICLO o anche al plurale, che forse è meglio CICLI.
Non sempre ci ricordiamo che viviamo costantemente all'interno di un ciclo. Il giorno è un ciclo, fatto di Notte e Dì, che possiamo poi dividere ulteriormente in : Alba, Dì, Crepuscolo, Notte. E poi abbiamo la settimana, che essa stessa è un ciclo. Il mese, l'anno. Le stagioni assorbono questi cicli, che nei loro confronti potremmo chiamare minori. Ciclo stagionale (anno) al quale ormai diamo poca importanza, se non per le allergie che molti hanno a primavera; l'odio o l'amore per il caldo estivo; la dolcezza dell'autunno che a molti piace, ma che coincide anche con la malinconia delle ferie che finiscono e delle routine che riprendono; la tristezza invernale, per le poche ore di luce e anche per le festività, che a molti non piacciono, ovviamente abbiamo anche l'opposto e quindi chi ama il freddo e le festività (naturalmente le opzioni si possono mischiare, non è questo il punto).
Cicli. Siamo sempre dentro un ciclo e ci sono tanti cicli dentro un ciclo. Non parliamo ora qui delle donne con ciclo mestruale in essere, chissà magari in altri contesto o post.
Tu ti fermi mai a SENTIRE in che ciclo e in quale punto di quel ciclo sei?
Ovviamente la Ruota fa sempre pensare alla necessità e/o opportunità di chiudere un ciclo. Ma hai mai riflettuto sul fatto che mentre chiudi un ciclo, in automatico se ne sta a prendo un altro? E mentre spesso abbiamo molto chiaro cosa stiamo chiudendo o vorremmo chiudere, non sempre è chiaro cosa si sta aprendo o vorremmo aprire.
Mi fermo qui, per oggi, che magari ti sei già stancata/o di leggere queste riflessioni, alle volte anche ripetute.
Ti ritrovi?
Vuoi/puoi aggiungere qualcosa?
Hai qualche esperienza da Ruota X che vuoi condividere?
Come sempre, solo spunti di riflessione, niente più.
Con affetto
maria cristina mambrini

Ma quand'è il futuro?Troppe volte parliamo con tempo futuro: quando finirà? cosa accadrà?quando ci riuscirò/riusciremo?q...
21/10/2024

Ma quand'è il futuro?
Troppe volte parliamo con tempo futuro:
quando finirà?
cosa accadrà?
quando ci riuscirò/riusciremo?
quando ne uscirò/ne usciremo?
Puoi aggiungere la tua, se ti va, può essere divertente e sicuramente interessante.
Leggendo i tarocchi ovviamente sono avvezza a questi tipi di domanda, come anche a:
quando troverò lavoro?
Avrò mai una famiglia?
Tornerà? e mi fermo qui.
Ma questo futuro dov'è? Quando arriva?
In realtà non c'è, non lo vivremo mai, perchè si può vivere solo il presente e spostarsi "là", in un tempo immaginario è davvero una trappola.
E allora che facciamo?
Intanto viviamo il momento nel quale siamo. Oggi è lunedì 21 ottobre e si può fare la lista di ciò che si è, più ancora di ciò che si ha. Di quel che il nostro agire ci ha portato, di quanto siamo cambiati mettendoci in cammino.
Poi si può cambiare il modo di impostare la domanda e passare da quando a come o cosa.
Cosa posso fare per realizzare x.?
Come posso chiudere questo ciclo/lasciar andare questa situazione?
Finisci tu, se ti va, pure questo può essere divertente.
Il futuro non esiste.
Certamente è utile immaginarlo, sognarlo, visualizzarlo. E così facendo, unendo azioni e volontà, lo si costruisce. E diventa PRESENTE.
Se lo aspetti "da fuori", poi ti tocca gestire quel che arriva.
Ci avevi pensato?
E' facile? No, assolutamente no. E' immediato? No. Posso dirti con certezza che cambiare il tipo di domanda, mi ha cambiato la vita.
con affetto
maria cristina mambrini

Cambiare è difficile. Non cambiare è fatale.(Anonimo)Dedicata alla mia Emilia Romagna, nuovamente alluvionata e a tutti ...
20/10/2024

Cambiare è difficile. Non cambiare è fatale.
(Anonimo)
Dedicata alla mia Emilia Romagna, nuovamente alluvionata e a tutti coloro che non colgono il momento giusto per cambiare: solo il cambiamento è davvero inevitabile. O si cambia o si cambia, se la Natura (esterna o interna che sia) lo vuole.
con un velo di tristezza
maria cristina mambrini

Io penso che alla fine tutta la vita non sia altro che un atto di separazione, ma la cosa che crea più dolore è non pren...
18/10/2024

Io penso che alla fine tutta la vita non sia altro che un atto di separazione, ma la cosa che crea più dolore è non prendersi un momento per un giusto addio.
(Dal film “La vita di Pi”)
E anch'io penso che la vita sia molto spesso propensa alle separazioni. Solo che non sempre queste separazioni riguardano "l'altro", cioè il "fuori da se' ".
Ho ormai imparato, nel mio vivere, che tante volte bisogna separarsi da pezzi di Se'. O almeno, pezzi considerati di Se', che forse non lo sono o forse lo erano e ora non più, chi può dirlo. Le foglie che cadono in Autunno sono pezzi di Se' dell'albero? E ora non lo sono più? O è la foglia che si separa dall'albero? E quindi l'albero, che prima era tutto un Se' con la foglia, ora non lo è più? Be', ad ognuno l'ardua sentenza. Il fatto è che alle volte dobbiamo lasciare qualcosa. Parti di noi e/o parti della famiglia, e/o parti di un'illusione di noi stessi. Eh, sì, alle volte siamo legati all'illusione di noi stessi, cioè a ciò che pensiamo di essere e invece, nei momenti topici, nei momenti di crisi, di alterazione del quotidiano, be' scopriamo di non essere più o di non essere mai stati. SEPARAZIONE. Che è tutto il contrario di quanto si va cercando: unità, completezza, senso di appartenenza.
Be', nel mio vivere ho imparato che togliere e separare è un evento, oserei dire naturale, è necessario. Come separare il grano dalla p**a o togliere le spine dai fichi d'india, che se no, non ne puoi gustare la dolce, succosa, afrodisiaca polpa.
E sì, ci vuole tempo. Ci vuole il tempo giusto per lasciar andare e separarci da ciò che non ci appartiene più.
Mi capisci? Sai di cosa parlo?
Se ti va, racconta una tua esperienza nei commenti. O anche esprimiti, se non sei affatto d'accordo.
Una delle prime cose da cui separarci è l'idea che ciò che pensiamo sia l'unica verità, l'unica possibilità della vicenda. Il mondo è molto più ampio della nostra visione.
con affetto
maria cristina mambrini

E quando si (ri)cade?E quando si ricade ci si fa ancora male. E' inutile negarlo. Nessuno su questa Terra è: maestro, ri...
17/10/2024

E quando si (ri)cade?
E quando si ricade ci si fa ancora male. E' inutile negarlo. Nessuno su questa Terra è: maestro, risolto, illuminato, etc. No, nemmeno chi si mette al servizio, con gli strumenti che ha incontrato, che lo hanno aiutato, migliorato, guarito sempre un po' di più e tenta di essere testimone della possibilità di evolvere.
MAI risolto, che non siamo un'equazione algebrica.
Mai illuminati, cioè, più che altro si riesce ad illuminare sempre qualcosa in più, sempre più nel profondo, ma gli "illuminati", come gli eroi, sono tutti morti.
Maestri poi, be' diffidiamo di ogni maestro, sempre. Semplicemente perchè pure i maestri/le maestre, hanno un ego e le proprie ombre.
E quindi? Tutto 'sto pi***ne per..?
Be' questo mese mi è iniziato con Il Diavolo, arcano XV e devo dire che mantiene le promesse 😂😂. Senza entrare nei particolari, Il Diavolo mi ha ricordato e continua a ricordarmi che: cadere è facile; che l'ego non muore MAI (e per fortuna, ma questo è un altro discorso), che le ferite vecchie e profonde non sono quasi mai del tutto cicatrizzate e appena c'è un movimento brusco, un'emozione ancorante TAC, si aprono e tu, che non sei più così piccola e indifesa, tiri fuori Il Diavolo, con la violenza che non sapevi usare prima. Eccolo lì, il potere del Diavolo. Certo, è un bene sapersi difendere, solo alle volte la carica è più forte, perchè si scarica anche il passato e perchè l'ombra è più nera, quando pensi di averla superata.
E allora, quando si (ri)cade?
Ci si fa male. Ci si isola un po'. Si osservano il sangue e il dolore, si prendono le misure alle proprie responsabilità e si riconoscono pure quelle dell'altro. Non si dà la colpa a nessuno, ci si prende il tempo di elaborare.
Dove possibile si ricuce.
Poi ci si rialza e si ricomincia, un po' più umili, un po' più saggi di prima. Se si può
Con affetto
maria cristina mambrini.

Meditazioni evolutive ogni giovedì sera a Staranzano.Ciascun incontro avrà un tema, che verrà "vissuto" con l'ausilio di...
14/10/2024

Meditazioni evolutive ogni giovedì sera a Staranzano.
Ciascun incontro avrà un tema, che verrà "vissuto" con l'ausilio di suoni, luci, colori ed essenze. I cinque sensi fisici e sottili saranno nostri alleati in queste nostre esperienze.
I posti sono a numero chiuso.
Per info ed iscrizioni: 3740021503

LA BELLEZZA SALVERÀ IL MONDO (?)(Sant’)Agostino in tempi di lucidità esprimeva un concetto relativo alla bellezza che pi...
14/10/2024

LA BELLEZZA SALVERÀ IL MONDO (?)

(Sant’)Agostino in tempi di lucidità esprimeva un concetto relativo alla bellezza che più che estetica era estatica. Più che di bellezza canonica parlava di grazie, ma se la grazia la rapportiamo ad oggi passando da Dostoevskij (la bellezza salverà il mondo) possiamo inserirla in un incrocio tra equilibrio ed armonia, tra bellezza emanata e la grazia ritrovata (che non è né santa e né vergine, ne plena e né rifatta☺️!).

Da astrologa e astrogenealogista come non leggere il pianeta Venere in queste descrizioni, sono le sue parole, è un Pianeta difficilissimo da indossare perché ciò che indossiamo è ANCORA la luna, i bisogni primari, il bambino che ha bisogno della mamma/protezione/riconoscimento. La Luna spesso è la nostra guida anche da estremamente adulti, anche nelle relazioni, con le soluzioni rovinose dei nostri tempi.

La GRAZIA è spesso estremamente difficile da emanare in una società terrorizzata dall’invecchiare e dalla morte.
In fondo l’emanazione del benessere (altra parola di Venere) è altro dal polarizzarsi come farebbe un’ape regina con i suoi fuchi, con il rischio di ingoiare la vita altrui, ma è un librarsi insieme ad altri felice di esistere e di essere, emanando la curiosità e la passione salvifica.

Quindi “la grazia (divina) salverà il mondo”?
Speriamo ☺️😊😌

Con tutto l’amore che posso
Nadia Fileccia

GENOGRAMMA FOTOGRAFICOTalvolta in seduta individuale con gli strumenti del genosociogramma, del racconto e delle costell...
13/10/2024

GENOGRAMMA FOTOGRAFICO
Talvolta in seduta individuale con gli strumenti del genosociogramma, del racconto e delle costellazioni sistemiche uso anche le foto. La raccolta dei dati genealogici, delle storie, delle fotografie della propria vita e di quelle della propria famiglia rappresentano un grosso impegno che la persona prende con se stessa.
Questa ricerca diventa un percorso significativo e simbolico, è una sorte di indagine esterna che può passare per ri-contatti con persone o luoghi quasi dimenticati, ma anche un viaggio interiore con un accesso privilegiato nelle memorie racchiuse dentro di sè.
Sono sempre rimasta affascinata dalle foto che porta il cliente in seduta, dalla scelta (inconscia) e dalla descrizione storica che ne fa, ascolto la sua narrazione ed osservo attentamente le immagini ….sguardi, vicinanze, assenze, presenze....

Conoscere per accettare, conoscere per onorare, conoscere per guarire.

Giorgia Müller

Ps: siamo nelle Marche il 19 ed il 20 ottobre evento in evidenza.
il gruppo è formato e mancano pochi posti come rappresentanti, chiamaci.





I SEGRETI CHE GENERANO DEBITI NEI DISCENDENTI. […] I giorni passano tutti uguali, tutti in fila ed un giorno, all’improv...
12/10/2024

I SEGRETI CHE GENERANO DEBITI NEI DISCENDENTI.

[…] I giorni passano tutti uguali, tutti in fila ed un giorno, all’improvviso, il cambiamento…

Proprio quando la disperazione aveva preso il sopravvento, quando le lacrime e le recriminazioni erano parte della giornata, all’improvviso il cambiamento, la speranza, quella (caz.o) di luce in fondo al tunnel!

Sembrava che nulla potesse risolvere il mio destino, non dopo la br**ta batosta subita ancora nella vita privata.

All’improvviso un’illuminazione, metto da parte il buonismo e l’ingenuità, controllo!
(Giove stai buono ho necessità di Saturno adesso)

P***a (pu.tana) ma cos’è sto schifo?

Sgomento, dolore, ma dopo penso: ma allora sono stata riconosciuta, sono salva, non mi avevano abbandonata del tutto, erano con me dopo la morte? Va bene ok in vita per loro ero un ologramma che non doveva chiedere mai, ma poi da morti e dopo le varie lotte per rivendicare la giustizia, ecco lo squarcio, l’illuminazione.
Avrei avuto tutto, tutto! Io quella che non chiedeva mai, quella che sopportava la vita in salita, io, proprio io avrei avuto tutto.

Piangevo e piangevo. Non sapevo quando e come, ma sapevo che finalmente nella mia vita non ero più la “figlia della gallina nera” ma ero solo la figlia.

Piangevo seduta disfatta sul divano credendo finalmente alla (difficile) realtà, sentivo un dolore da tradimento molto forte, ma nello stesso tempo ero stata anch’io figlia.
Io l’ologramma riconosciuta? Oddio, mi viene da piangere di gioia, anzi lo faccio, scrivo di sta storia (caz.o) basta buonismo, lo dico e piango! Benedette lacrime di sanazione, Benedette coma la mia Bisnonna esclusa, sparita che ho (ri)trovato.

Mi lavo la faccia e mi guardo allo specchio, con gli occhi come vita mi dico: Ok sono stata tradita dai miei cari, ma se mi sposto nel passato la prima a tradirsi sono stata io, io ed il mio senso irrefrenabile del dovere e del fare, di stare al servizio senza pretese… puoi immaginare come potevo essere considerata: la forte, l’irreprensibile, quella che non chiede mai, ecc ecc.
certo come no (caz.o)

Mi ero tradita perché non potevo credere alla realtà, non potevo immaginare, era troppo ingiusto, la mia eccessiva fiducia tradita… (caz.o)

Da quando tutto mi è stato chiaro un senso di forza incredibile mi vibrava dentro, sparito tutto il senso di colpa, la vergogna, solo la (dura) realtà, sono pronta, adesso posso andare a prendere ciò che è mio e niente potrà più fermarmi! […]

Con tutto l’amore che posso
Nadia Fileccia

——

☺️😌 tutti i diritti sono riservati, vietata la riproduzione anche parziale! 🤓 testo incluso nel “La stanza nella soffitta”.

——

Quando nella vita degli antenati viene generato un debito per ingiustizia per esclusione o altro i discendenti senza saperlo pagano qualcosa che non gli è dovuto. Quando lavori tutto questo con le costellazioni sistemiche, con lo psicosociogramma, con l’astrogenealogia, fai ciò che ti viene suggerito per la pacificazione, il risultato arriva come uno squarcio nella nebbia! Prossima costellazione nelle Marche, Recanati, il 19 e 20 ottobre, perché questo dolore non è iniziato con te ♥️♥️♥️.

Le persone hanno il diritto al futuro.I ragazzi hanno diritto al futuro.I bambini hanno diritto al futuro. In questi dec...
11/10/2024

Le persone hanno il diritto al futuro.

I ragazzi hanno diritto al futuro.

I bambini hanno diritto al futuro.

In questi decenni emerge molto chiaramente quanto tutto spinga verso la paura: oddio piove (eco-ansia), oddio non piove (eco-ansia), i virus, la guerra, le armi, la morte, la fame, le bollette, la fuffa politica, la vecchiaia, il corpo femminile, la globalizzazione, i social, l’IA, ecc ecc

Il futuro si appiattisce sempre di più e, mentre chi ha deciso per noi produce altra ansia, altra dissociazione, lentamente ci si fa portavoce di pensieri altrui, dimenticando la verità assoluta che è: non esiste verità assoluta!

Oramai viviamo la dualità come normale, la divisione si forma tra o pro o contro, diventando oramai la prassi. In questa divisione terribile si inseriscono gli odiatori, gli arrabbiati, i frustrati, facendo dei social l’orda della violenza scritta.
Quello che vedo è che la colpa è sempre dell’altro, dell’esterno, che mentre si condanna una cosa un’altra cosa, che risuona con la propria paura, viene avallata anche se arriva dalla stessa fonte!
Follia…

A questo punto personalmente ed anni fa ho preso la mia decisione quella di fare un passo indietro, o di lato, insomma di disinnescare.
Mi sono rifugiata nell’unico luogo sicuro: dentro di me! Ho lavorato molto e mentre lo facevo mi allontanavo da ciò che di tossico mi divorava. Non è stato facile ed ancora ci lavoro per liberarmi, la rinascita non è mai cosa veloce.

Non ricordo chi l’ha scritto o dove l’ho letto ma questa semplice verità ve la dono (questa dialogo non esiste è stato modificato da me😎):
“caro amico vedi quella linea che divide la nascita dalla morte?”
“Si, la vedo.”
“Ecco amico mio la vita è quella lineetta, nasci e muori, di qua non si scappa, ed è proprio per questo che la vita, ahahah la lineetta, è così meravigliosa. In un mondo di eterna vita potremo stare fermi senza cercare la bellezza, ma quella data, la morte, è la perfezione della vita. Godi di te e di ciò che ti circonda, ama e fatti amare, vivi forte e respira molto, non permettere a nessuno di rinchiuderti nella paura - indotta - o nel suo orrore asfittico, tu sei leggenda”.

Con tutto l’amore che posso
Nadia Fileccia

Ps: siamo nelle Marche il 19 ed il 20 ottobre evento in evidenza.
⚠️ il gruppo è formato e mancano pochi posti come rappresentanti, chiamaci. Un abbraccio



☺️😌 tutti i diritti sono riservati, vietata la riproduzione anche parziale! 🤓 testo incluso nel “La stanza nella soffitta”.

Noi come memorie sbiaditeSfocate dal tremolio del mare,RicordoNoi come ricordi cacciati a forza nell’altroveDi risate p*...
10/10/2024

Noi come memorie sbiadite
Sfocate dal tremolio del mare,
Ricordo

Noi come ricordi cacciati a forza nell’altrove
Di risate p***e tra i gabbiani
Di vento di burrasca che ci spinge in avanti, lontano!

Noi come puntini tra le stelle in quelle notti in riva al mare
Con i volti incendiati dal fuoco dei falò
Dalle chitarre scordate

Scordate come io ho scordato lungamente cosa era e cosa fu
Cos’ero io e cos’era il tutto!

Accarezzo quel mare profondo che ha ancora il ricordo di me e di noi
Il sapore delle lacrime salate
Delle braccia strette
Del respiro affrettato
Del silenzio e degli addii

Memorie di me, di noi, del tutto
Sbiadite nel tempo
Nel tremolio del mare
Nel respiro di te, amato!
(Nadia Fileccia)

Un passo alla volta, questo è il cammino.E sempre che tu voglia intraprenderlo. Non c'è obbligo di evolvere, di cambiare...
09/10/2024

Un passo alla volta, questo è il cammino.
E sempre che tu voglia intraprenderlo. Non c'è obbligo di evolvere, di cambiare, di "risolvere", che già la parola parla di problemi.
Però, se non ti senti più bene dove sei, con chi stai o, peggio, se non ti sei mai sentita/o bene con te stessa/o; se ti senti bloccata/o eh, bè, allora, prima o poi qualcosa dentro di te fa click e si comincia. Un passo alla volta.
E, per quel che mi riguarda, nel mio percorso personale, senza nemmeno sapere bene dove andavo e nemmeno ora, a 58 anni, so bene dove andrò 😂. So solo che non tornerei ad essere quello che ero e che ogni esperienza, ogni cambiamento, ogni passo mi ha trasformata e liberata.
E nessuno "si risolve" e/o ha bisogno di "essere risolto", parafrasando Osho "Noi non siamo un problema da risolvere, ma un'avventura da vivere".
Le costellazioni, specie con Nadia e Giorgia, sono assolutamente un'esperienza da vivere, qualunque sia il primo passo che hai voglia di fare.
con affetto
maria cristina mambrini

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