17/05/2025
Ho scattato questa foto il giorno dopo averlo lasciato.
Un semplice materasso per terra, uno specchio appoggiato al muro, e la mia gatta che esplora il nostro nuovo inizio.
Nient’altro.
Eppure, per me, quella stanza vuota rappresentava qualcosa che non provavo da anni: la libertà.
Il loft che avevo affittato era un’ex fabbrica tessile, in centro.
Freddo, spoglio, troppo costoso per ciò che offriva.
Ma l’avevo pagato con soldi messi da parte in segreto, uno per uno, grazie alla mia piccola attività di ceramica che gestivo su una piattaforma online.
Ogni tazza dipinta, ogni oggetto spedito era un mattone verso l’uscita.
Verso questa stanza. Questo silenzio. Questa me.
Quando me ne sono andata, nessuno se l’aspettava.
“Ma lui è così affascinante. Sembrate così felici.”
Non sapevano che, appena rientravamo a casa, la sua voce cambiava.
Che commentava il mio corpo con disprezzo.
Che mi controllava il telefono mentre dormivo.
Che “per sbaglio” rompeva le mie creazioni se passavo troppo tempo a lavorare.
Non ho annunciato nulla.
Non ho chiesto aiuto.
Ho solo riempito la macchina mentre lui era a lavoro: la mia gatta, qualche vestito, il mio tornio.
Il resto l’ho lasciato indietro come si lasciano indietro le catene.
Quella prima notte, ho dormito meglio su un materasso n**o che nel nostro letto di lusso con lenzuola pregiate.
La mia gatta si è accoccolata sulle mie gambe e, nel silenzio, ho sentito una cosa dimenticata:
la pace.
Nessuno da temere. Nessuno da compiacere.
Solo me stessa, in una stanza vuota da riempire a modo mio.
Ora sono passati sei mesi.
La mia attività va bene, riesco a pagare l’affitto senza toccare i risparmi.
Ho arredato la casa pezzo dopo pezzo, scegliendo ogni oggetto per me, senza dover chiedere permesso.
La mia gatta ha un angolo tutto suo per guardare i piccioni dalla finestra.
Sto frequentando una persona gentile, che mi porta il caffè la mattina e mi ascolta quando parlo dei miei progetti.
Ma quella foto la tengo ancora.
Perché mi ricorda che a volte, il vero lusso è uno spazio vuoto.
Uno spazio da riempire con rispetto, silenzio e rinascita.
E che anche un materasso sul pavimento, se accompagnato dalla libertà, può essere il posto più ricco del mondo.
Piccole Storie