
12/07/2025
IL DIABETE NON E' UNA CONDANNA, SI PUO' GUARIRE MA NON CE LO DICONO!
Da anni ci ripetono che il diabete di tipo 2 è una malattia cronica. Che si può solo “controllare” con i farmaci, ma che prima o poi peggiorerà. E che dovremo conviverci a vita, con farmaci e complicanze sempre dietro l’angolo.
E se ti dicessi che non è vero?
Uno studio pubblicato quest'anno ha analizzato oltre 9.000 pazienti diabetici revisionando 80 studi clinici. Obiettivo: capire quale composizione della dieta funziona davvero per migliorare il diabete.
I risultati sono chiarissimi. Ma già si sapeva (aggiungo io).
Il protocollo più efficace:
dieta a bassissimo contenuto di carboidrati (meno del 10% delle calorie giornaliere, circa 20-50 grammi al giorno), alto apporto proteico (oltre il 25% delle calorie), moderata restrizione calorica (dieta ipocalorica).
Questa combinazione ha portato, in soli 6 mesi (SEI MESI), a risultati che pochi farmaci riescono a ottenere:
-Riduzione dell’HbA1c tra -1,0% e -1,79%, ovvero un miglioramento da un livello di diabete conclamato (8,5%) a un valore prossimo alla normalità (6,7%).
-Riduzione della glicemia a digiuno tra -2,2 e -2,88 mmol/L, cioè da circa 200 mg/dL a sotto i 100 mg/dL.
-Perdita di peso fino a 11 kg.
-Riduzione del colesterolo LDL fino a -23 mg/dL.
E non si tratta solo di numeri: sono cambiamenti che possono significare meno farmaci, meno rischi cardiovascolari, meno complicanze, e in molti casi la remissione clinica del diabete. Ah, meno costi per la sanità pubblica.
Ma perché non ce lo dicono?
Perché la gestione cronica di una malattia rende più della sua guarigione. E' un dato di fatto. Basta leggere i numeri.
Secondo il rapporto dell’International Diabetes Federation (IDF) del 2019, i costi diretti globali del diabete hanno raggiunto 760 miliardi di dollari. Uno studio condotto dall’Associazione Medici Diabetologi (AMD) in collaborazione con l’Università di Pavia ha evidenziato che i costi diretti e indiretti del diabete in Italia hanno raggiunto i 20 miliardi di euro nel 2018.
Niente diabete, niente danari.
Fare una dieta a basso tenore di carboidrati richiede volontà, pazienza, costanza, tempo, conoscenze e supporto professionale, non semplici linee guida stampate su un foglio.
Eppure, la fisiopatologia è chiara: il diabete tipo 2 è un incendio metabolico alimentato dai carboidrati. Se si toglie la legna, il fuoco si spegne.
Ogni volta che introduciamo zuccheri, cereali, pane, pasta e dolci, stiamo mantenendo attiva la causa primaria della malattia, l'insulino-resistenza. Il corpo è resistente all’insulina perché gliene chiediamo troppa, troppo spesso. Ridurre i carboidrati significa chiedere meno insulina, e spesso significa ridare al corpo la possibilità di funzionare di nuovo.
Questo approccio è facile per tutti?
No. Non si improvvisa e non si applica senza una guida. Servono un BRAVO medico e un BRAVO biologo nutrizionista.
Ma è un dato di fatto che la remissione del diabete è possibile.
È ora di smettere di considerare il diabete una condanna.
Serve una visione diversa, più coraggiosa, più aggiornata. E serve qualcuno che te lo dica.
Se vuoi approfondire, puoi iniziare da qui.
Oppure puoi continuare a fare quello che ti hanno sempre detto, aspettandoti risultati diversi e sperando che la faccia miracoli.
Badrooj N, Jayedi A, Shab-Bidar S. Comparative effects of different macronutrient compositions for type 2 diabetes management: a systematic review and network meta-analysis of randomized trials. J Health Popul Nutr. 2025
International Diabetes Federation (IDF) – “IDF Diabetes Atlas, Ninth edition 2019”
Associazione Medici Diabetologi (AMD) – Studio sui costi del diabete in Italia
Dal nutrizionista di paese è tutto e i Tacchini Ignoranti MUTI.
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