Dott.ssa Gilda Memoli Psicologa

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Dott.ssa Gilda Memoli Psicologa Psicologa iscritta all'Ordine degli Psicologi della Campania. Psicoterapeuta Sistemico Relazionale

Nel racconto, Tess vive un’esperienza traumatica che la porta a reagire in modi molto diversi: dal congelamento emotivo ...
18/08/2025

Nel racconto, Tess vive un’esperienza traumatica che la porta a reagire in modi molto diversi: dal congelamento emotivo al silenzio, fino alla ricerca di vendetta.

Sono tanti i temi importanti che emergono da questa storia, ma ho scelto di focalizzarmi su questi 3 per iniziare a riflettere insieme a voi.

In terapia, spesso utilizzo la biblioterapia: lavorare con i libri ci aiuta a mettere parole su ciò che sentiamo e a scoprire nuove prospettive. Organizzo anche gruppi di biblioterapia, spazi sicuri dove condividere, ascoltare e crescere insieme.

Se ti va, scrivimi in privato o lascia un commento qui sotto: mi piacerebbe davvero leggere le tue riflessioni ❤️

Ogni volta che mi siedo su questa sedia,è come se mi affacciassi su un mare in tempesta.Le storie che ascolto sono onde,...
29/07/2025

Ogni volta che mi siedo su questa sedia,
è come se mi affacciassi su un mare in tempesta.
Le storie che ascolto sono onde,
alcune leggere, altre che travolgono.
A volte sento il peso dell’impotenza,
come se la mia barca fosse troppo piccola.
Credo che anche chi mi parla provi lo stesso smarrimento.
Il mio compito non è domare il mare,
ma aiutare chi ho davanti a trovare i suoi remi,
a navigare, anche quando il cielo è grigio.
Ci sono giorni in cui il vento è più gentile.
Altri, in cui soffia contro.
Ma ogni traversata lascia un segno. E vale il viaggio.

Il lutto non riguarda solo la morte.È ogni esperienza in cui perdiamo qualcosa o qualcuno di significativo: una persona ...
21/07/2025

Il lutto non riguarda solo la morte.
È ogni esperienza in cui perdiamo qualcosa o qualcuno di significativo: una persona amata, una relazione, un progetto di vita, un’idea di futuro.

L’elaborazione del lutto non è una corsa a tornare come prima.
È un processo, a volte lento e non lineare, fatto di emozioni intense, ricordi che fanno male, e momenti in cui sembra di tornare indietro.

Non c’è un modo “giusto” di vivere un lutto.
Ma è importante avere uno spazio dove potersi sentire, senza dover essere forti per forza.

🌱 Il dolore cambia forma nel tempo.
Non si dimentica chi o cosa abbiamo perso, ma si può imparare a convivere con quell’assenza, a riscrivere il proprio legame in modo nuovo.

💬 Hai vissuto un lutto che ti ha cambiato? Ti sei sentitə liberə di viverlo?
Se senti che ne hai biaogno chiedi aiuto ad un professionista che posso aiutarti ♥️

Oggi parliamo di The Bear. Lo so, sembra una serie che parla solo di cucina… Ma in realtà, il vero ingrediente principal...
14/07/2025

Oggi parliamo di The Bear.
Lo so, sembra una serie che parla solo di cucina… Ma in realtà, il vero ingrediente principale sono le relazioni.
Relazioni tese, familiari, affettive, lavorative. E tutto ciò che comportano: traumi, non detti, stress, desiderio di appartenenza.

🍳 Guardando The Bear si prova una sensazione forte, quasi fisica: la tensione, l’ansia, la frustrazione dei personaggi ti arriva addosso, come se fossi lì con loro, dietro i fornelli. Questo effetto non è casuale: si chiama “empatia viscerale” e in psicologia ci parla della potenza della narrazione quando risuona con esperienze emotive profonde.

👨‍🍳 Un elemento che amo di questa serie è la rappresentazione della famiglia scelta.
I protagonisti si chiamano “cugini”, anche se non sono legati da sangue. E questo ci ricorda che la famiglia non è solo quella in cui nasciamo, ma anche – e a volte soprattutto – quella che scegliamo.
Le relazioni significative possono essere riparative, nutrienti e trasformative.

💥 Dalla prima stagione all’ultima, i personaggi cambiano: crescono, inciampano e si contaminano a vicenda.
Le relazioni ci aiutano a guarire, a riconoscerci negli occhi dell’altro, a ridefinirci.
A volte basta uno sguardo, una frase detta nel momento giusto, per attivare qualcosa di nuovo.

📺 The Bear potrebbe colpirvi dritto allo stomaco e al cuore ♥️

🦋 Oggi, visitando una mostra qui a Copenaghen, mi sono fermata davanti a questa foto che mi ha colpita.Mi ha fatto pensa...
05/07/2025

🦋 Oggi, visitando una mostra qui a Copenaghen, mi sono fermata davanti a questa foto che mi ha colpita.
Mi ha fatto pensare a quanto, anche nel lavoro clinico, emerga spesso il tema dell’identità e del bisogno (a volte inconsapevole) di omologarsi per sentirsi accettatə.

Essere diversi richiede coraggio, ma anche non omologarsi ha un prezzo: sentirsi solə, espostə, incompresə.
Eppure, ogni volta che rinunciamo ai nostri “colori” per adattarci, rischiamo di perdere connessione con la parte più autentica di noi.

🌈La diversità non è solo qualcosa da accettare: è qualcosa da onorare e proteggere. Anche quando costa e fa paura.

✨ E tu? In quali contesti senti di poter essere davvero te stessə?

🎓 Oggi si conclude questo progetto di orientamento e di prevenzione della dispersione scolastica rivolto ai genitori.Son...
24/06/2025

🎓 Oggi si conclude questo progetto di orientamento e di prevenzione della dispersione scolastica rivolto ai genitori.
Sono stati incontri intensi e stimolanti, fatti di dialoghi sinceri, scambi di vissuti, emozioni, dubbi e riflessioni condivise.

Abbiamo parlato non solo di scuole e percorsi, ma anche di relazioni familiari, aspettative, paure e sogni per il futuro dei propri figli.

💡 La scelta della scuola superiore non è solo una decisione tecnica, ma un vero e proprio momento di crescita, che coinvolge l’intera famiglia.
Sostenere i genitori in questo passaggio significa promuovere scelte più consapevoli, serene e rispettose dell’unicità di ogni ragazz*.

Grazie a chi ha partecipato con mente curiosa 💬🧠
L’orientamento è un processo, non un evento: accompagnarlo è un gesto di cura.

Spesso ci hanno insegnato che mettere dei limiti è qualcosa da evitare, che dire “questo no” è segno di freddezza o dist...
19/06/2025

Spesso ci hanno insegnato che mettere dei limiti è qualcosa da evitare, che dire “questo no” è segno di freddezza o distanza.
Ma i confini emotivi non sono muri: sono ponti che ci permettono di stare nelle relazioni senza perdere noi stessə.

📚 Come scrive Pia Mellody, terapeuta specializzata in relazioni affettive:

“I confini emotivi ci aiutano a riconoscere cosa ci appartiene e cosa no, e ci proteggono da invadenze e manipolazioni.”

🛑 Senza confini chiari rischiamo di sentirci sopraffattə, responsabili delle emozioni altrui, o sempre “troppo” o “non abbastanza”.

🧭 Imparare a dire “questo mi ferisce”, “questo non lo voglio” è un atto di coraggio e di amore per sé.

💬 Ti sei mai chiestə quali confini ti mancano nelle tue relazioni?
Scrivimi se vuoi lavorarci insieme.
Lo spazio terapeutico può essere un primo confine sicuro. 🤍

Ieri ho partecipato al Pride di Roma, ed è stata un’esperienza intensa: stancante, sì, ma profondamente significativa.Ma...
15/06/2025

Ieri ho partecipato al Pride di Roma, ed è stata un’esperienza intensa: stancante, sì, ma profondamente significativa.

Marciare insieme significa ricordare che i diritti conquistati vanno difesi ogni giorno.
Significa gridare che ogni identità merita spazio, rispetto, voce.
Significa esserci, anche per chi non può ancora farlo apertamente.

✨ Il Pride non è solo un giorno: è un movimento, una lotta, una celebrazione continua di chi siamo.

Perché l’amore non ha paura. E nemmeno noi. 🌈

Un “sì” detto per compiacere, per evitare conflitti, per paura di deludere, non è un vero sì.La sessualità è uno spazio ...
05/06/2025

Un “sì” detto per compiacere, per evitare conflitti, per paura di deludere, non è un vero sì.
La sessualità è uno spazio dove dovremmo poterci sentire liberə, ascoltatə, accoltə, mai forzatə.

Non è consenso se:
🔹Ti senti obbligatə o spintə a dire sì.
🔹Hai paura di dire di no.
🔹Sei sotto l’effetto di alcol o droghe.
🔹Non c’è comunicazione chiara tra le parti.

🛑 Il silenzio non è consenso.
🛑 La pressione non è consenso.
🛑 “Ma stavamo insieme…” non è una scusa.

🤍 Il consenso sessuale va negoziato, comunicato, confermato. Non è scontato, non è implicito. Vale per ogni corpo, per ogni orientamento, per ogni esperienza.

Raccontare la propria storia – in uno spazio sicuro e non giudicante – non è solo uno sfogo, ma un potente strumento di ...
22/05/2025

Raccontare la propria storia – in uno spazio sicuro e non giudicante – non è solo uno sfogo, ma un potente strumento di consapevolezza e guarigione.

La narrazione di sé ci permette di:
🔹 Dare un senso alle esperienze vissute
🔹 Integrare emozioni e ricordi frammentati
🔹 Riconoscere le proprie risorse e i propri bisogni
🔹 Costruire una visione di sé più coerente e gentile

📚 Studi neuroscientifici e psicologici dimostrano che raccontarsi, specialmente in contesti terapeutici, riduce i livelli di stress (Pennebaker, 1997), favorisce la regolazione emotiva e promuove il cambiamento (Singer et al., 2013; Adler et al., 2016).

💬 Ogni storia merita di essere raccontata. E ascoltata.

👂 La terapia può essere il luogo dove iniziare a farlo. Con calma, con cura, con qualcuno accanto.

15/05/2025

Sabato abbiamo tagliato il nastro!🥰
La nuova sede di Archè è finalmente pronta ad accogliervi… e non vediamo l’ora di farvela vedere!

Partono ufficialmente gli Open Day: momenti pensati per conoscersi, scoprire i nostri spazi e incontrarsi.
Nella locandina trovate tutte le date e gli appuntamenti delle prossime settimane!🎊

Hai domande, curiosità o vuoi semplicemente saperne di più?
Scrivici! Siamo qui per te.🌺

Ti aspettiamo, a porte aperte.🌻
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In Eulogy (puntata della settima stagione di Black Mirror), la tecnologia è uno strumento che ci permette di riavvolgere...
08/05/2025

In Eulogy (puntata della settima stagione di Black Mirror), la tecnologia è uno strumento che ci permette di riavvolgere il nastro e reinterpretare ciò che credevamo di aver capito.
Ma il punto vero è un altro: quanto siamo disposti a mettere in discussione la nostra versione dei fatti?

Spesso restiamo ancorati a interpretazioni rigide, dentro convinzioni che ci fanno soffrire… ma che, in qualche modo, ci rassicurano.
Perché sì: a volte è più “comodo” restare nella rabbia, piuttosto che fare quel passo verso il dubbio, il confronto, la possibilità che ci sia un’altra lettura.

💭 Eulogy ci ricorda una cosa semplice ma potente:
rileggere il passato con occhi nuovi può cambiare tutto.
Non per riscrivere la storia, ma per comprenderla davvero.

✨ E questo è esattamente quello che accade in terapia.
La psicoterapia è uno spazio sicuro dove possiamo allenarci a guardare le cose da prospettive diverse.
A integrare punti di vista, ad accogliere sfumature, a riconoscere significati che da soli ci sfuggono.

👁‍🗨 Perché la verità non è solo in ciò che è accaduto, ma anche in come scegliamo di guardarla oggi.

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About me

Sono una Psicologa iscritta all'Albo della Regione Campania, laureata in Psicologia Clinica, presso l'università La Sapienza di Roma. Attualmente mi sto specializzando in Psicoterapia Sistemico Relazionale.

Ho scelto questo approccio nel quale il disagio psichico viene visto come il risultato di uno squilibrio che si crea nei sistemi in cui l’individuo vive le proprie relazioni significative (tipicamente la coppia, il nucleo familiare, la famiglia allargata).

Ho lavorato, nel corso della mia formazione, con bambini con Disturbo dell'apprendimento, e con Disturbo dello Spettro Autistico, in modo da aumentarne l'autonomia. Ho conseguito un master in “Mediazione familiare", un percorso per aiutare le coppie che sono in fase di separazione/divorzio e uno in "Psicologia Giuridica e Criminologia".

Mi sono specializzata come Tutor DSA/ADHD e Tecnico dell’Apprendimento in modo da poter sostenere ed aiutare i ragazzi con difficoltà specifiche lavorando sul metodo di studio, sull'autonomia, sul potenziamento di alcune abilità e, non per ultimo, sull'aspetto emotivo.