Mi chiamo Federica e mi occupo della conduzione di classi di esercizi di bioenergetica e di massaggio bioenergetico dolce.
Mi sono formata presso IPSO - Istituto di Psicologia Somatorelazionale di Milano con cui sto attualmente completando il percorso di formazione in counseling somatorelazionale.
Pratico la bioenergetica da anni e ogni volta mi porta ad un meraviglioso stato di benessere. Mi ha aiutata a stare con me e prendermi cura di me, anche come corpo che, diciamoci la verità, in una società frenetica come la nostra, spesso e volentieri viene utilizzato unicamente come uno strumento dell’Io e non considerato come un’unità con il proprio Essere.
Ma veniamo a noi …
Forse conosci già la bioenergetica e ne sei un appassionata/o… allora che dire… Se vorrai condividere con me un’esperienza bioenergetica ne sarò felice!
Forse invece non ne hai mai sentito parlare e ti stai chiedendo cosa sia… Bene, in questo caso ti invito a continuare a leggere per trovare le informazioni che cerchi.
Se poi vorrai scrivermi, risponderò volentieri ad eventuali dubbi o domande!
Direi che il primo step è un minimo accenno di storia, giusto per capire da dove arriva la bioenergetica.
Allora…Correva l’anno… No dai scherzo! Te la farò breve..
La bioenergetica nasce da Alexander Lowen negli anni ’60. Lowen fu paziente e allievo di Wilhelm Reich, diretto allievo di Sigmund Freud, il padre della psicologia.
Beh, chi non conosce Freud??? … Sicuramente saprai che fu lui ad ipotizzare il famoso “istinto di morte” per spiegare le resistenze dei pazienti e quindi l’insuccesso del processo terapeutico.
Il suo allievo Reich però non si accontentò di questa spiegazione e andò oltre… tanto da portare il corpo a far parte, per la prima volta, della storia della psicoanalisi.
In soldoni, Reich scoprì che le resistenze dei pazienti alla terapia non erano altro che atteggiamenti difensivi, non solo psichici ma strutturati nel corpo sotto forma di tensioni muscolari croniche. Insomma, ognuno di noi ha la propria storia personale iscritta nel corpo!!
Ebbene si, perché, pur rimanendo un convinto utilizzatore del linguaggio verbale come i suoi colleghi, Reich cominciò ad osservare ed analizzare il linguaggio del corpo e non verbale del comportamento dei pazienti. Questo lo portò a trovare una corrispondenza biunivoca tra linguaggio verbale e linguaggio corporeo ovvero tra tensione muscolare e blocco emozionale. Reich chiamò questa struttura difensiva psico-somatica “armatura caratteriale” che si forma a partire dalla nascita, in risposta a precisi eventi traumatici o situazioni carenziali protratte.
Tutto questo racconto mi è servito per arrivare a Lowen, dato che la bioenergetica affonda le sue radici nell’analisi del carattere di Reich.
Lowen, partendo dal maestro, elaborò una serie di tecniche atte a sostenere i pazienti in situazioni di fronteggiamento verticale. Questo considera che fu una rivoluzione dato che, fino ad allora, il paziente se ne stava sdraiato sul lettino, quindi unicamente in posizione orizzontale!! Perché questo cambiamento? Per far imparare ai pazienti a stare sulle proprie gambe, a mantenere la posizione, a muoversi nell’ambiente, a poter dire dei no in maniera assertiva oltre che a riuscire ad abbandonarsi. Direi che non è poco, no?!?
Ok, fatta questa parentesi storica, possiamo passare alla parte più interessante… ovvero “Ma che cos’è la bioenergetica?”, “A cosa servono le classi di esercizi?”, “E il massaggio bioenergetico dolce?”.
La bioenergetica possiamo definirla come un modo di comprendere la personalità in termini dei suoi processi energetici ovvero la produzione di energia attraverso la respirazione e il metabolismo e la scarica di energia nel movimento, che sono in relazione con niente di meno che…. rullo di tamburi… lo stato di vitalità del corpo!! Più si è vivi e più energia si ha e viceversa.
Mi dirai.. Certo Fede hai scoperto l’acqua calda!!
Hai ragione… allora rilancio con questo: Lowen era convinto che i processi energetici del corpo determinino ciò che succede tanto nella mente quanto nel corpo. Psiche e soma non sono altro che due differenti aspetti del funzionamento di un organismo e si influenzano reciprocamente.
Non ti ho sorpresa/o vero?? Beh ne sono felice!! Perché fortunatamente la scienza e sempre più persone stanno confermando questa tesi che, se fosse stata fatta in altri tempi, probabilmente si sarebbe rischiato di fare una br**ta fine!!
Le classi di esercizi bioenergetici sono gruppi di persone che, sotto la guida di un conduttore, eseguono specifici esercizi fisici (quali respirazione, carica-scarica di energia, rilassamento, espressioni corporee, radicamento) che vanno a sciogliere le tensioni, anche emotive, presenti nelle diverse aree del corpo.
E’ un “fare per sentire”: sentire le emozioni e le sensazioni che via via si sviluppano nel corpo imparando a convivere con esse, con la gioia e con l’amore, così come con la rabbia e il dolore, se e quando necessario.
Favoriscono il benessere psico-fisico e il recupero di una migliore qualità di vita
Sono un valido aiuto per ridurre lo stress
Sono un percorso di conoscenza di se stessi e di profondo contatto con la propria energia vitale
Aiutano a percepire il corpo e a mettersi in contatto con esso (essere in contatto significa essere consapevoli di ciò che accade dentro di noi ed intorno a noi)
Danno la possibilità di riattivare le proprie risorse e i propri potenziali energetici, corporei, emozionali, immaginativi e cognitivi
Offrono l’opportunità di esercitarsi e di prendere dimestichezza con l’espressione di ciò che si sente in un ambiente protetto e controllato, aiutando a creare una struttura di autoregolazione (che permette di entrare sempre più in contatto con le proprie emozioni dandosi il permesso di sentirle ed agirle senza esserne travolti. Si innesca così un circolo virtuoso: più energia e più emozione >> più struttura di autoregolazione >> più energia ed emozione consentiti)
Aiutano ad avere grounding ovvero radicamento (che vuol dire non solo avere i piedi ben piantati per terra ma anche sapere dove si è, chi si è, essere identificati con il proprio corpo ed essere consapevoli di se stessi e della realtà che ci circonda)
Aiutano a re-imparare a lasciarsi respirare naturalmente (come fanno i neonati e come da adulti non sappiamo più fare)
Che altro dire delle classi se non di provare a sperimentarle nella pratica!!
Ma passiamo al massaggio bioenergetico dolce.
Il massaggio bioenergetico dolce nasce da Eva Reich, figlia di Wilhelm Reich.. si proprio lui, il ponte tra Freud e Lowen di cui ti ho parlato prima.
Qui non vedo necessità di fare una parentesi storica, anche perché mi sembra di abusare della tua pazienza dato che pensavi di leggere una breve presentazione e sei finito/a col leggere un papiro!! Quindi, come si dice, bando alla ciance e veniamo al s**o!!
Alla sua origine questo massaggio era stato sviluppato con i bambini prematuri e con i neonati.
È ideale per la diade madre-bambino ma funziona molto bene anche nell’adulto e nella coppia.
Attraverso un tocco gentile e delicato, che agisce sia sulla superficie della pelle che negli strati più profondi del tessuto muscolare, facilita lo scioglimento dei blocchi corporei ed emozionali e permette all’energia intrappolata nelle nostre tensioni di fluire più liberamente nell’organismo.
Il massaggio quindi ha un effetto positivo su tutte le funzioni del corpo, promuovendone la salute.
Il massaggio porta la persona in contatto con se stessa, con il proprio sentire e quindi con chi è, imparando a sentire chi è e diventando capace di vedere, comprendere, sentire le proprie emozioni.
Quali benefici ha nello specifico?
Nella persona adulta:
E’ utile come prevenzione del benessere e nelle situazioni di stress
Favorisce la propria consapevolezza corporea
Aiuta a entrare in contatto profondo con se stessi e con il proprio sentire, imparando così a comprendere le proprie emozioni.
In caso di “incidenti sportivi” o “traumi” aiuta a livello emozionale in quanto scioglie la tensione che si è creata nel punto del trauma, sostiene il processo di consapevolezza e ricostruisce l’integrità del corpo
Nella diade mamma - bimbo aiuta a:
Promuove e intensificare positivamente la relazione mamma-bimbo fin dal concepimento
Accompagnare la madre nel riallacciare la connessione con il neonato (Quando c’è una separazione mamma-bimbo alla nascita, avviene una brusca interruzione del legame biologico che va poi sostenuto e riparato)
Elaborare il trauma della nascita nel neonato
Prevenire disturbi psico-somatici del bambino
Influenzare positivamente il sistema immunitario del bambino, portando ad un buon sviluppo fisico, psichico e comportamentale
Migliorare la qualità del sonno del neonato
Ridurre il dolore ai bambini che soffrono di coliche
Aiuta inoltre la donna nell’attraversamento della crisi post-parto.
Nella coppia con la donna incinta:
Permette di avere una connessione madre-padre con un contatto più profondo
E’ utile in gravidanza per facilitare il travaglio, nel pre-parto (gravidanza) e nel post-parto (parto e allattamento, primi giorni del neonato)
Permette alla madre di andare verso il parto con maggiore facilità
Aiuta la donna, attraverso l’attivazione del sistema nervoso parasimpatico, ad avere una migliore e sana presenza durante il parto
Può essere risparmiata la depressione post-partum se la donna riceve, in maniera sufficiente, il massaggio prima, durante e dopo la nascita del bambino
Come massaggio di coppia toglie la donna dalla solitudine in cui si può sentire
Si parla di un 6^ senso ovvero di “comunicazione emotiva”. Il feto si relaziona con l’ambiente attraverso la capacità di provare sensazioni ed emozioni. La madre non trasmette solo nutrimento al figlio ma anche sensazioni ed emozioni, positive e negative, che avranno delle conseguenze sullo sviluppo dello stesso. E’ quindi molto importante per la madre avere dei momenti per restare in ascolto e permettere lo scambio relazionale con il bambino.
Nella coppia aiuta a:
Stabilire una connessione profonda
Sperimentare intimità non solo mentale ma corporea
Entrare più profondamente e in maniera autentica in con-tatto con se stesse ed in relazione tra loro
Accrescere l’intesa a beneficio della relazione
Non male vero?? Rimane solo che provarlo!!
Bene, direi che ti ho dato le principali informazioni di quanto faccio. Spero siano state per te fonte di un nuove conoscenze e spunto di riflessione.
Grazie dell’attenzione e del tempo che hai dedicato alla lettura di tutto questo.
Ti auguro una buona continuazione del tuo viaggio in questo pezzo di percorso che chiamiamo vita!!
Con gratitudine,
Fede