Antonietta Fasano Fisioterapista

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Svolgo attività a domicilio all'Esquilino, San Lorenzo, Pigneto, Tor Pignattara...
19/06/2023

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Pilates Fisios (di Silvia Ranieri)

E’ l’evoluzione del Pilates in ambito riabilitativo ortopedico e neurologico basato sulla codifica dei principi base in relazione a ricerche scientifiche. I principi fondamentali della tecnica Pilates Fisios sono la stabilità del baricentro, respirazione cosciente, precisione e allineamento, controllo motorio, concentrazione, fluidità e coordinazione. E’ indicato nella prevenzione e trattamento di alterazioni posturali e scoliosi, nella rieducazione funzionale della colonna vertebrale e delle grandi articolazioni, pre e post interventi chirurgici, per la prevenzione dell’osteoporosi, durante e dopo la gravidanza, in geriatria, nella rieducazione neuromotoria di Parkinson, sclerosi multipla, emiplegia, esiti di traumi cranici, paraplegia e per gli atleti. I suoi obiettivi generali sono la stabilizzazione del baricentro, la dissociazione/differenziazione dell’anca, la corretta organizzazione tra torace, testa e collo, la stabilizzazione scapolare, il ripristino della completa libertà articolare, l’integrazione strutturale e la stabilità dinamica con carichi crescenti. (Silvia Raneri)

Pilates Fisios (di Silvia Ranieri) E’ l’evoluzione del Pilates in ambito riabilitativo ortopedico e neurologico basato s...
19/06/2023

Pilates Fisios (di Silvia Ranieri)

E’ l’evoluzione del Pilates in ambito riabilitativo ortopedico e neurologico basato sulla codifica dei principi base in relazione a ricerche scientifiche. I principi fondamentali della tecnica Pilates Fisios sono la stabilità del baricentro, respirazione cosciente, precisione e allineamento, controllo motorio, concentrazione, fluidità e coordinazione. E’ indicato nella prevenzione e trattamento di alterazioni posturali e scoliosi, nella rieducazione funzionale della colonna vertebrale e delle grandi articolazioni, pre e post interventi chirurgici, per la prevenzione dell’osteoporosi, durante e dopo la gravidanza, in geriatria, nella rieducazione neuromotoria di Parkinson, sclerosi multipla, emiplegia, esiti di traumi cranici, paraplegia e per gli atleti. I suoi obiettivi generali sono la stabilizzazione del baricentro, la dissociazione/differenziazione dell’anca, la corretta organizzazione tra torace, testa e collo, la stabilizzazione scapolare, il ripristino della completa libertà articolare, l’integrazione strutturale e la stabilità dinamica con carichi crescenti. (Silvia Raneri)

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19/06/2023

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Stretching
La parola “stretching” è un termine che proviene dall’inglese “to stretch” che in italiano significa allungamento. È una metodica che consiste nell’allungamento muscolare e nella mobilizzazione delle articolazioni attraverso l’esecuzione di esercizi di stiramento, semplici o complessi, allo scopo di mantenere il corpo in un buono stato di forma.
Gli esercizi di stretching sollecitano, oltre alle fibre muscolari, il tessuto connettivo (tendini, fasce ecc.) presente nella struttura contrattile. Parlando di stretching è anche d’obbligo parlare della mobilità articolare (conosciuta anche come: articolarità, flessibilità, estensibilità, ecc.): è la capacità di compiere movimenti ampi ed al massimo della estensione fisiologica consentita dalle articolazioni.
È il sistema di stretching più conosciuto, quello codificato da Bob Anderson, lo stretching statico. Questo sistema di stretching, con le sue posizioni e il suo modo di respirare, prende spunto dallo yoga e fonda la sua pratica in esercizi di stiramento muscolare allo scopo di mantenere il corpo in un buono stato di forma fisica. Si raggiunge l’allungamento muscolare tramite posizioni di massima flessione, estensione o torsione.
Un altro tipo di stretching molto usato in riabilitazione è il cosidetto P.N.F. (Proprioceptive Neuromuscolar Facilitation) che consiste in una contrazione isometrica eseguita in una posizione di massimo allungamento, seguita da un ulteriore allungamento.
Queste tecniche apportano benefici sul sistema muscolare, tendineo e articolare e sul sistema cardiocircolatorio e respiratorio. Info nel primo commento

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19/06/2023

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Massoterapia / Massage Therapy

Dal greco masso, che significa impastare e therapeutikos, che si riferisce all’effetto del trattamento medico (therapeia). Il massaggio viene praticato sin dai tempi antichi. Ha origini in India, Cina, Giappone, Grecia e Roma. L’effetto più liberamente associato al massaggio è il rilassamento. Ha però effetti meccanici e riflessi sui recettori del dolore (riduzione del dolore), sulla circolazione del sangue (aumento del ritorno venoso), sulla circolazione linfatica (diminuzione dell’edema e della ritenzione idrica nei tessuti), sui muscoli (riduzione del tono muscolare) e effetti riflessi sul sistema nervoso autonomo (rilassamento).

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Linfodrenaggio / Lymphatic Drainage (Foeldi)

Il Drenaggio Linfatico Manuale (linfodrenaggio) è un procedimento terapeutico che trova le sue indicazioni in campo medico ed anche estetico (Vodder che ideò il metodo in questione e poi cedette i diritti di rappresentanza a Foeldi, presentò il suo metodo anche in ambito di bellezza). Può diventare trattamento di elezione, essendo uno strumento fisioterapico, in affezioni come il linfedema. Il linfodreanaggio ha un azione neuro-rilassante. Svolge un azione sul sistema autonomo, in particolare sul parasimpatico, provocando una sedazione dell’organismo, per il suo ritmo lento, ripetuto e leggero. Ha un azione mio-rilassante sulla muscolatura liscia, come la muscolatura intestinale, ma anche sulla muscolatura striata (muscolatura scheletrica) riducendo l’eccessiva tonicità e partecipando alla diminuzione della tensione. Ha un azione anti-edemizzante, che è l’effetto principale della tecnica. Infatti è il trattamento specifico per gli edemi e i linfedemi in particolare.

In ambito estetico viene proposto per combattere l’invecchiamento, l’affaticamento quotidiano e lo stress.

In medicina il suo uso è legato alla presenza di gonfiore evidente. E’ indicato in caso di linfedema, flebedema, lipoedema, lipolinfedema, edema ciclico idiopatico, edema post-chirurgico, edema post-traumatico, edema in gravidanza.

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19/06/2023

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Posturale (Mezieres)

Si tratta di un metodo rivoluzionario concepito negli anni ’70, dalla francese Françoise Mézières. E’ stata la prima a capire che i muscoli sono concatenati in catene muscolari, e che la catena muscolare posteriore è la più forte, la più contratta e quella che crea maggior disaggio, creando delle lordosi. Il lavoro è di tipo globale, basandosi sul fatto che la causa non è mai dove si manifesta, visto che il corpo compensa, creando delle lordosi. È una tecnica globale che associa contemporaneamente un lavoro eccentrico e un lavoro concentrico. Si avvale di posture associate ad un metodo di respirazione particolare che mira ad ammorbidire il diaframma e ad uno sforzo di rotazione esterna.

Le controindicazioni: Miopatia di Boulogne, rottura del capo lungo del bicipite , tre primi mesi di gravidanza (dal 4° mese in poi è facilitante per il parto), stati infettivi, febbre, psicosi, grave nevrosi, meno di 2 mesi da un intervento, spondilite anchilosante e poliartrite reumatoide, chemioterapia.

Le indicazioni sono quelle di fisioterapia legate ai problemi dolorosi d’origine ortopedica, traumatica, muscolare, reumatica, neurologica o nevralgica… I disequilibri delle funzioni neurovegetative – come ad esempio certi disturbi cardiaci, digestivi, respiratori, circolatori, ginecologici.. E’ il metodo elettivo per lombalgie e scoliosi.

Si tratta di un lavoro che può essere lungo, perché si va alla ricerca del riflesso antalgico a priori, un motore inconscio che mette in atto dei compensi per evitare di farci sentire un dolore forte. Per Mézières quando si arriva a sentire questo dolore abbiamo risolto il problema, in quanto siamo risaliti a monte della catena di compensi che ci ha portati alla situazione di disagio per la quale abbiamo contattato il fisioterapista.

Non di solo corpo...
13/07/2022

Non di solo corpo...

PILLOLA DOMENICALE "PRATICA" DI VITAmina EFFE ( ).
IL CORPO GRIDA QUELLO CHE LA BOCCA TACE.
La malattia è un conflitto tra la e la .
Molto spesso.
Il raffreddore "cola" quando il corpo non piange.
Il dolore di gola "tampona" quando non è possibile comunicare le afflizioni.
Lo stomaco "arde" quando la rabbia non riesce ad uscire.
Il diabete "invade" quando la solitudine duole.
Il corpo "ingrassa" quando l'insoddisfazione stringe.
Il mal di testa "deprime" quando i dubbi aumentano.
Il cuore "allenta" quando il senso della vita sembra finire.
Il petto "stringe" quando l'orgoglio schiavizza.
La pressione "sale" quando la paura imprigiona.
Le nevrosi "paralizza" quando il "bambino interno" tiranneggia.
La febbre "scalda" quando le difese sfruttano le frontiere dell'immunità.
Le ginocchia "dolgono" quando il tuo orgoglio non si piega.
Il cancro "ammazza" quando ti stanchi di vivere.
Ed i tuoi dolori silenziosi?
Come parlano nel tuo corpo?
La malattia non è cattiva. ti avvisa che stai sbagliando cammino.
Mi sembra bello condividere questo messaggio: LA STRADA PER LA FELICITÀ NON È DRITTA!
Esistono curve chiamate Equivoci...
Esistono semafori chiamati Amici...
Luci di precauzione chiamate Famiglia...
E tutto si compie se hai:
Un cerchione di risposta chiamato Decisione...
Un potente motore chiamato Amore...
Una buona assicurazione chiamata Fede...
E abbondante combustibile chiamato Pazienza.
TI DONO questo piccolo ma POTENTE antivirus per i dubbi ri-elaborato da Alejandro Jodorowsky (Psicomagia) dal tuo affezionato Igienista Mentale di Quartiere (Politeama, Palermo) Dr. Gabriele Prinzi
Perchè la tua salute (anche quella MENTALE ed emozionale) VALE!

12/07/2022

CARDIOASPIRINA, GASTROPROTETTORE E BATTERI INTESTINALI.
RICONSIDERIAMO I PROTOCOLLI?
In Italia parecchie persone hanno sofferto un attacco cardiaco o un ictus.
A tutti questi pazienti viene di regola prescritta una compressina con 75-100 mg di acido AcetilSalicilico (cardioaspirina).
Questa classe di farmaci inibisce le piastrine, cellule del sangue che vanno dove c'è una ferita e - aggregandosi tra loro - formano una tappo (coagulo) che chiude la ferita.
Che sia sulla pelle, su un organo o... dentro un vaso sanguigno.
Rendono quindi il sangue più fluido, riducendo (senza azzerarla) la possibilità di un altro attacco cardiaco/ictus.
Bloccando (per necessità terapeutica) la capacità del sangue di riparare le ferite, la conseguenza però è un allungamento del tempo di sanguinamento, un aumento del rischio di emorragie.
Per questo motivo nel protocollo con la compressina da 75-100 mg viene spesso prescritto un GASTROPROTETTORE.
Nell'ambito della medicina affezzionata ai "protocolli uguali per tutti" ha un senso.
Ma in ambito di Medicina Sistemica - quella Medicina con visione ampia e conoscenza della relazione coi nostri batteri - rischia invece di creare più problemi che soluzioni.
L'aspirina, infatti, La prendi a stomaco pieno., arriva nell'intestino e li viene trasformata nella forma chimica che può entrare dentro di noi.
Ma... chi la trasforma?
Chi è l'attore di questo processo?
È il fegato?
No no, sono i nostri batteri.
Uno studio di qualche hanno fa ha dimostrato che le alterazioni del intestinale inducono cambiamenti nella capacità antitrombotica dell'aspirina.
La fanno "funzionare di più".
Lo hanno valutato su modello murino (topi), scoprendo che il tempo di SANGUINAMENTO è SIGNIFICATIVAMENTE AUMENTATO se la compressina è assunta insieme ad un antibiotico ( ).
Gli autori hanno dimostrato che ammazzando i batteri l'ampicillina rende LA CARDIOASPIRINA PIÙ ATTIVA, aumentando il rischio di micro-emorragie.
Quindi altri effetti collaterali.
A confermare il ruolo dei batteri, non avveniva alcun cambiamento quando l'aspirina veniva somministrata ai topi in vena.
Rifacendosi agli allarmi DELL'AIFA - secondo cui buttiamo TRE MILIARDI DI EURO in medicine inutili (dati 2017, perchè negli ultimi 3 anni C'E' un buco di dati e una OMERTA' spaventose), mi permetto di sottoporti DUE considerazioni:
☝️nell'anziano, con la vecchiaia, si assiste da una FISIOLOGICA RIDUZIONE della produzione di acido gastrico da parte dello stomaco.
Siamo sicuri che abbia bisogno di un gastroprotettore?
✌️ Dopo un anno di "gastroprotettore" potresti già avere una disbiosi del duodeno e dell'intestino tenue ( ).
Chi ci dice che questa disbiosi, questo squilibrio dei batteri dell'intestino, non generi gli stessi effetti collaterali dell'antibiotico (ampicillina)?
Quindi, ecco i miei tre consigli:
1) confrontati con il tuo medico e assicurati che ci sia un motivo dannatamente buono per prendere un gastroprotettore, in alternativa puoi valutare la terapia con cimetidina e ranitidina (che non vengono metabolizzato dai batteri).
2) assumi l'antibiotico SOLO SE STRETTAMENTE NECESSARIO (le campagne di sensibilizzazione del Ministero si sprecano!) e SEMPRE IN ASSOCIAZIONE AD UN Probiotico (saccaromyces boulardi) che ti protegge la flora batterica.
3) Se hai una SIBO o sospetti una disbiosi, meglio un probiotico che un antibiotico. Altrimenti vale il consiglio n. 2
Continua a seguire questa pagina e condividi liberaMente ogni singolo post che trovi interessante perché è di pubblica utilità.
E perché la tua salute vale!
.
LINK DI APPROFONDIMENTO.
LINK 1: Impatto del microbiota intestinale sul metabolismo dei farmaci: un aggiornamento per un uso sicuro ed efficace dei farmaci
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29181640/
LINK 2: La ridotta attività metabolica del microbiota intestinale da parte degli antibiotici può potenziare l'effetto antitrombotico dell'aspirina
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27687643/
3) Il microbiota intestinale e il suo ruolo nel metabolismo dei farmaci comuni: una breve rassegna
https://www.researchgate.net/publication/282891065_Gut_Microbiota_and_Its_Role_in_Metabolism_of_Common_Drugs-A_Short_Review

07/07/2022

CARENZA DI FERRO?
E TI PRESCRIVONO UN INTEGRATORE DI FERRO E BASTA?.. BUTTATI NEL CESSO DUE SEMESTRI DI UNIVERSITA'.
Nel corso di Laurea in Medicina svolto dal sottoscritto (Tabella 18-bis), la biochimica e la fisiologia erano presenti in due semestri.
Alcuni malignavano che fosse per avere più cattedre ed estendere il potere del .
Altri invece spiegavano che fossero materia oscura ed affascinante, e che non bastasse un solo semestre per comprenderle.
Se il venisse assorbito per "virtù dello spirito santo", vuol dire che io e i miei Colleghi abbiamo buttato nel cesso due semestri di biochimica e due di fisiologica.
Avrebbero potuto dirci:
E il corso di laurea sarebbe finito con almeno un anno di anticipo!
Perchè scrivo ciò?
Per le troppe volte che mi sono trovato pazienti che affermavano:
1) ho sempre avuto il ferro basso e mi hanno detto che soffro di ;
2) ho sempre avuto il ferro basso e mi hanno sempre dato del ferro, e finchè lo assumevo il ferro andava bene, ma quando lo smettevo il ferro tornava basso;
3) ho sempre avuto il ferro basso, e il mio curante, dopo avermi dato ferro per una vita, mi ha prescritto una (per scrupolo...)
Puoi immaginare quando spiego a queste persone che È IMPOSSIBILE ASSORBIRE IL FERRO SE MANCA LA VITAMINA b12?
In effetti:
a) LA vitamina b12 manca perchè non mangi carne rossa (che la contiene)
b) la vitamina b12 non può essere scissa se ti manca l'acido nello stomaco;
c) la vitamina B12 non può essere assorbita se non hai un intestino (il tenue) PERFETTAMENTE FUNZIONANTE
Il che vuol dire che la carenza di ferro puà avere:
- CAUSE ALIMENTARI
- CAUSE IATROGENE ( , , INTERVENTI CHIRURGICI).
- CAUSE infiammatorie (ileite terminale, infiammazione intestinale, diarrea, celiachia)
- CAUSE AUTOIMMUNI (gastrite atrofica, gastrite autoimmune, malattie infiammatorie croniche dell'intestino)
Così, se IL FERRO può solo essere assorbito IN PRESENZA E FUNZIONAMENTO della B12, di ferro NE PUOI somministrare A TONNELLATE (per bocca, per vena, per supposta) ma se manca il TASSISTA che il ferro te lo porta dentro, somministrare il FERRO funziona da Natalle a Santo Stefano.
Poi i valori tornano giù.
Smetti di prenderlo, e i valori tornano giù.
Ci sono TRE PREMI che si rivoltano nella tomba ogni volta che viene prescritto FERRO in caso di mancanza di ferro 🤬🤬🤬
Io ti ho avvisato.
Te lo dico per evitare una colonscopia inutile.
Perchè la tua salute (e il tuo deretano) vale.
SE VUOI SAPERNE DI PIU' LEGGI QUI:
https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/disturbi-alimentari/vitamine/carenza-di-vitamina-b12
https://www.humanitas.it/enciclopedia/vitamine/vitamina-b12-cobalamina/
E' in italiano !!!!

svolgo la mia attività a domicilio all'Esquilino, San Lorenzo, Pigneto, Tor Pignattara
08/02/2022

svolgo la mia attività a domicilio all'Esquilino, San Lorenzo, Pigneto, Tor Pignattara

Posturale (Mezieres)

Si tratta di un metodo rivoluzionario concepito negli anni ’70, dalla francese Françoise Mézières. E’ stata la prima a capire che i muscoli sono concatenati in catene muscolari, e che la catena muscolare posteriore è la più forte, la più contratta e quella che crea maggior disaggio, creando delle lordosi. Il lavoro è di tipo globale, basandosi sul fatto che la causa non è mai dove si manifesta, visto che il corpo compensa, creando delle lordosi. È una tecnica globale che associa contemporaneamente un lavoro eccentrico e un lavoro concentrico. Si avvale di posture associate ad un metodo di respirazione particolare che mira ad ammorbidire il diaframma e ad uno sforzo di rotazione esterna.

Le controindicazioni: Miopatia di Boulogne, rottura del capo lungo del bicipite , tre primi mesi di gravidanza (dal 4° mese in poi è facilitante per il parto), stati infettivi, febbre, psicosi, grave nevrosi, meno di 2 mesi da un intervento, spondilite anchilosante e poliartrite reumatoide, chemioterapia.

Le indicazioni sono quelle di fisioterapia legate ai problemi dolorosi d’origine ortopedica, traumatica, muscolare, reumatica, neurologica o nevralgica… I disequilibri delle funzioni neurovegetative – come ad esempio certi disturbi cardiaci, digestivi, respiratori, circolatori, ginecologici.. E’ il metodo elettivo per lombalgie e scoliosi.

Si tratta di un lavoro che può essere lungo, perché si va alla ricerca del riflesso antalgico a priori, un motore inconscio che mette in atto dei compensi per evitare di farci sentire un dolore forte. Per Mézières quando si arriva a sentire questo dolore abbiamo risolto il problema, in quanto siamo risaliti a monte della catena di compensi che ci ha portati alla situazione di disagio per la quale abbiamo contattato il fisioterapista.

Svolgo la mia attività a domicilio all'Esquilino, San Lorenzo, Pigneto, Tor Pignattara, Prenestino, Centocelle, Appio La...
08/02/2022

Svolgo la mia attività a domicilio all'Esquilino, San Lorenzo, Pigneto, Tor Pignattara, Prenestino, Centocelle, Appio Latino, Quadraro, San Giovanni

Manipolazione Neuro Muscolare (Chaitow)

La tecnica opera principalmente sul tessuto connettivo, perciò sulle inserzioni e origini muscolari, specialmente le ampie inserzioni aponeurotiche. Le sedi più frequenti sono la linea curva superiore dell’occipite, le numerose inserzioni e origini dei muscoli grandi, medi e piccoli che si inseriscono sulla colonna vertebrale, le inserzioni sulla cresta iliaca, le inserzioni intercostali degli addominali, Con l’applicazione della tecnica ci sarà un effetto antinfiammatorio locale e la rottura delle fibre di collagene e la diminuzione della ritenzione idrica nelle zone congeste. Per ottenere l’allungamento delle fibre muscolari si deve far seguire alla compressione ischemica anche lo stretching

Svolgo attività a domicilio all'Esquilino, San Lorenzo, Pigneto, Tor Pignattara...
08/02/2022

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Linfodrenaggio / Lymphatic Drainage (Foeldi)

Il Drenaggio Linfatico Manuale (linfodrenaggio) è un procedimento terapeutico che trova le sue indicazioni in campo medico ed anche estetico (Vodder che ideò il metodo in questione e poi cedette i diritti di rappresentanza a Foeldi, presentò il suo metodo anche in ambito di bellezza). Può diventare trattamento di elezione, essendo uno strumento fisioterapico, in affezioni come il linfedema. Il linfodreanaggio ha un azione neuro-rilassante. Svolge un azione sul sistema autonomo, in particolare sul parasimpatico, provocando una sedazione dell’organismo, per il suo ritmo lento, ripetuto e leggero. Ha un azione mio-rilassante sulla muscolatura liscia, come la muscolatura intestinale, ma anche sulla muscolatura striata (muscolatura scheletrica) riducendo l’eccessiva tonicità e partecipando alla diminuzione della tensione. Ha un azione anti-edemizzante, che è l’effetto principale della tecnica. Infatti è il trattamento specifico per gli edemi e i linfedemi in particolare.

In ambito estetico viene proposto per combattere l’invecchiamento, l’affaticamento quotidiano e lo stress.

In medicina il suo uso è legato alla presenza di gonfiore evidente. E’ indicato in caso di linfedema, flebedema, lipoedema, lipolinfedema, edema ciclico idiopatico, edema post-chirurgico, edema post-traumatico, edema in gravidanza.

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