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Generation Health: il portale Italiano del Wellness Pagina dedicata al Fitness, alla Salute ed al Benessere in senso lato, gestita da Medici, studenti d
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18/06/2018

SERIE A VANTAGGIO MECCANICO

Oggi voglio illustrare una tecnica di allenamento molto utile per massimizzare il lavoro meccanico e metabolico (due componenti fondamentali per l’ipertrofia) senza sacrificare il carico: le serie a vantaggio meccanico.

Il razionale dietro questa metodologia è quello di iniziare la serie in una posizione “svantaggiosa” per il gruppo muscolare in questione e man mano che si arriva al cedimento (tecnico o metabolico) si continua l’esercizio in posizioni sempre più “vantaggiose” al fine di continuare la serie e quindi il lavoro muscolare.

Degli esempi possono essere:
- trazioni prima prone e larghe, poi inverse medie e infine a presa parallela;
- alzate laterali, alzate semiflesse, spinte in alto con manubri;
- stacco a presa sn**ch, stacco rumeno, stacco classico;
- spinte su panca a 60°, 45°, 30° (video);

Queste possono essere svolte sia di seguito nella stessa serie, sia di serie in serie provando a mantenere lo stesso numero di ripetizioni in base al tipo di lavoro che andiamo a ricercare.

Buon Workout!

By Diego Tona, Staff Generation Health
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NON TUTTI I MALI VENGONO CON “CUOCERE”CAPITOLO 2: COTTURA AL FORNOLa cottura in forno è uno dei metodi più utilizzati pe...
28/03/2018

NON TUTTI I MALI VENGONO CON “CUOCERE”

CAPITOLO 2: COTTURA AL FORNO

La cottura in forno è uno dei metodi più utilizzati per la cottura arrosto e avviene in MEZZO SECCO tramite una trasmissione del calore agli alimenti per mezzo d’aria calda ed eventuali grassi di condimento. L’aria calda determina l’evaporazione dell’acqua superficiale degli alimenti con la formazione di una “crosta”.

VANTAGGI:
• La crosta che si forma grazie all’aria calda che investe la superficie degli alimenti in cottura, permette una maggiore ritenzione dei component idrosolubili di interesse nutrizionale come vitamine e minerali rispetto alle cotture in umido (soprattutto se il forno viene preriscaldato);

• Le pietanze risultano particolarmente saporite e con caratteristiche organolettiche eccellenti;

• In forno si possono cuocere anche le pietanze al cartoccio, a bagnomaria e in crosta (argilla o sale il più delle volte);

• Numerosi sono gli accorgimenti per ridurre l’utilizzo di grassi aggiunti tra cui, ad esempio, l’utilizzo della cosiddetta carta forno.


SVANTAGGI:
• Cotture a temperature elevate e per tempi lunghi possono portare ad una parziale carbonizzazione della superficie con formazione di composti nocivi e ossidanti;

• L’alimento in cottura, perde il suo grasso, che sciogliendosi va a fondersi con quelli di condimento aggiunti come olio o b***o (se utilizzati) che penetrano all’interno della pietanza, aumentandone il contenuto calorico;

• Richiede tempi prolungati e un monitoraggio attento per stabilire quando il cibo ha raggiunto il grado di preparazione volute;

• Le carni e i pesci subiscono un calo di peso evidente a causa della notevole disidratazione.

SUGGERIMENTI:
1. Preferisci il forno a gas rispetto a quello elettrico in quanto nel forno alimentato ad elettricità, il calore risulta meno omogeneo portando alla formazione di bruciature e preferisci il forno ventilato per ridurre I tempi di cottura e per ottenere risultati migliori;

2. La gratinatura mediante l’utilizzo di pan grattato, grassi di condimento o besciamella, promuove la formazione della crosta, proteggendo la pietanza dal calore diretto del forno e permettendo una cottura a temperature più basse;

3. Disponete le pietanze da gratinare nel ripiano superiore; il pesce e le carni nel ripiano centrale, in modo da farli cuocere uniformemente in tutte le parti. I dolci nel ripiano inferiore per evitare che formino subito una crosticina che ne inibirebbe la lievitazione;

4. La temperatura del forno deve essere scelta in maniera saggia e adeguata alla pietanza che si deve cucinare: pesce, carne e dolci richiedono una temperatura calda, mentre pizze e focacce richiedono un forno caldissimo, per cuocere in breve tempo;

5. Ricoprite sempre il fondo della teglia in modo che i liquidi/grassi che fuoriescono dalle pietanze non si bruciano appena entrano in contatto con il calore della teglia;

6. Un ottimo trucco per cucinare delle patate al forno squisite è quello di lavarle a lungo in acqua corrente o scottarle per pochi minuti in acqua bollente salata, per eliminare l’amido presente in superficie che le renderebbe molli.

IDEALE: farinacei, carni, pesci, uova e verdure.

By Federica Cutaia, Staff Generation Health
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19/03/2018

MULTI POWER (SMITH MACHINE)

La fauna della palestra e suddivisibile grossomodo in due categorie:
-Quelli che “il multipower è una manna dal cielo perché sei stabile mentre lo squat con bilanciere libero ti spezza la schiena” e riempiono la scheda (soprattutto dei neofiti) di esercizi guidati.
-E quelli che “Multipower?! Ahahaha è buono solo per appendergli l’asciugamano!!1!!1”

Bene, come sempre quando si prende una posizione estrema vuol dire che non si conosce l’argomento ed in questo caso non si sa usare uno strumento utilissimo nel Bodybuilding (e non solo) ma il cui utilizzo può essere anche abusato e disfunzionale.

Vi sono esercizi come lo squat che in realtà è bene imparare proprio a peso libero (col giusto sovraccarico) e questo vale per tutti gli esercizi multiarticolari poiché l’assenza di una traiettoria fissa impone l’attivazione massiccia della muscolatura stabilizzatrice, quindi l’acquisizione di nuovi schemi motori e un lavoro sistemico importante nel chi si approccia all’allenamento con i pesi.

A mio parere invece il multipower si presta benissimo a varianti di questi esercizi come può essere lo squat con enfasi sui quadricipiti, il rematore con enfasi nell’accorciamento, la panca inclinata (in video), il lento avanti, lavori unilaterali per i deltoidi ecc; esercizi nei quali si ricerca una tensione continua nel ROM attivo e un lavoro molto più distrettuale rispetto ai pesi liberi.

Non esistono attrezzi totalmente utili o inutili, esercizi totalmente sicuri o pericolosi; esistono solo coach competenti ed incompetenti.

By Diego Tona, Staff Generation Health
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NON TUTTI I MALI VENGONO CON “CUOCERE”CAPITOLO 1: COTTURA AL VAPORETra i diversi metodi per la preparazione dei cibi, la...
15/03/2018

NON TUTTI I MALI VENGONO CON “CUOCERE”

CAPITOLO 1: COTTURA AL VAPORE

Tra i diversi metodi per la preparazione dei cibi, la cottura a vapore rappresenta un'alternativa particolarmente salutare. È una tecnica antica proveniente dall’Oriente dove venivano utilizzati cestelli in bamboo ma poi diffusasi in Occidente dove è diventata molto apprezzata proprio per i suoi risvolti salutari. Attraverso l’evaporazione le molecole dell’acqua sotto forma di vapore, infatti, cuociono uniformemente i cibi amplificandone il gusto e il colore.

VANTAGGI:
• CIBI PIU’ RICCHI DAL PUNTO DI VISTA NUTRIZIONALE vitamine idrosolubili e sali minerali non vengano disperse nell'acqua di cottura in quanto essa non verrà scolata come avviene nel metodo della bollitura
• CIBI DAL SAPORE PIU’ RICCO E CORPOSO rispetto ai cibi bolliti
• CIBI PIU’ DIGERIBILI
• COTTURA LIGHT e cioè SENZA AGGIUNTA DI GRASSI E QUINDI AD APPORTO CALORICO CONTENUTO
• RISPARMIO ENERGETICO: metodo di cottura molto rapido, per le verdure a foglia (2-3 minuti circa), un po’ più lunghi per patate, carote, ecc (10 minuti; l’ impilatura su più cestelli per cotture multiple permette la cottura di più pietanze contemporaneamente
• Non produce molecole tossiche e nemmeno reazioni di Maillard (interazione fra proteine e zuccheri che provocano la formazione di molecole talvolta di sapore sgradevole)

SVANTAGGI:
• Si possono cuocere solo alimenti solidi
• Poco adatta a denaturare il tessuto connettivo di molluschi e cefalopodi
• è inopportuno cucinare al vapore la carne, soprattutto quella rosse

SUGGERIMENTI:
1) Per l’intera durata della cottura a vapore, il fuoco dovrà essere moderato in modo da evitare che l’acqua, durante l’ebollizione, venga a contatto con le pietanze oppure potete foderare il cestello con foglie di verza o di cavolo..
2) Più breve è la cottura maggiore è la quantità di vitamine termolabili conservate
3) Nella cottura a vapore la semplice acqua da versare nella pentola può essere sostituita da brodo di verdure, oppure può prevedere l'aggiunta di erbe aromatiche fresche o essiccate (salvia, timo e rosmarino,ecc…) per un’aromatizzazione indiretta in modo da rendere le pietanze in preparazione ancora più saporite in maniera completamente naturale.OLI ESSENZIALI!n
4) Una volta conclusa la cottura a vapore con sola acqua, essa potrà essere riutilizzata per il lavaggio delle stoviglie o lasciata raffreddare e impiegata per l'annaffiatura delle piante (anche perchè è un’acqua particolarmente ricca di Sali minerali e vitamine), o ancora, sfruttata per la normale cottura di altri alimenti, come la pasta, i cereali in chicco o i legumi.
5) Se utilizzate cestelli sovrapposti per cucinare più cibi contemporaneamente, tenete d’occhio i diversi tempi di cottura dei singoli alimenti, posizionando in basso quelli che richiedono tempi più lunghi.

IDEALE per: cibi delicati come il pesce, le carni bianche (pollo, tacchino ecc), i crostacei (gamberi, aragosta ecc), tuberi (patate, topinambur) e le verdure.

Grazie alla sempre più ampia fetta di consumatori molto attenti alla salute, la cottura al vapore si sta diffondendo anche nella ristorazione. Infatti in molte città italiane è possibile trovare una catena chiamata “That's Vapore” che cuoce la maggior parte delle pietanze del loro menu a vapore.

By Federica Cutaia, Staff Generation Health
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📜 IL GUSTO, DEL PROIBITO 📜Ecco cosa io, personalmente, penso delle bevande, ed i generale dei prodotti, a zero kcal.1) I...
14/03/2018

📜 IL GUSTO, DEL PROIBITO 📜

Ecco cosa io, personalmente, penso delle bevande, ed i generale dei prodotti, a zero kcal.

1) I prodotti a zero kcal sono una manna in particolari regimi alimentari, inoltre possono essere una piacevole alternativa al dolce, a patto che non diventi una dipendenza e che, quindi, se ne abusi.

2) Riguardo alla presunta tossicità (carcinogenicità) dei vari edulcoranti, la cosa è più complessa di quel che potrebbe apparire. Del resto, il cancro è una di quelle malattie le cui cause sono molteplici: generalmente non è il singolo fattore a scatenarla ma il complesso, senza contare la componente casuale che pare essere preponderante rispetto a quella ambientale. Va detto che ci sono anche altri problemi legati all'abuso/uso di queste sostanze a zero kcal, che esulano dal cancro, o che comunque non lo riguardano direttamente.

3) Della stimolazione insulinica, non mi preoccuperei molto onestamente, almeno in soggetti sani. Del resto, è secreta anche a digiuno con ritmi circadiani.

In sintesi, penso siano prodotti da usare senza esagerare (non tanto per via della riuscita o meno di un protocollo alimentare, ma per una serie di sostanze ivi contenute abbastanza ambigue dal punto di vista della salute), ma che, in dosi normali, non solo non siano particolarmente lesivi (non più di altro, per dire, anche l'ossigeno che respiriamo è cancerogeno tecnicamente), ma che, anzi, possano aiutare a seguire un protocollo alimentare idoneo sicché, nel complesso, si riducano altre sostanze poco salubri (zuccheri semplici in eccesso, ad esempio), guadagnandoci in forma fisica, ed in salute.

By Valentino Servodio, Staff Generation Health
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CLICHÉ ALIMENTARI Gli ultimi 40 anni ci hanno insegnato come NON si debbano trarre conclusioni generali da dati parziali...
13/03/2018

CLICHÉ ALIMENTARI

Gli ultimi 40 anni ci hanno insegnato come NON si debbano trarre conclusioni generali da dati parziali, specie quando l’argomento in questione è la salute e l’imputato è l’alimentazione, e come ogni generalizzazione porti con sè solo effetti collaterali piuttosto che preventivi.

GENERALIZZAZIONE NUMERO 1
Negli anni ‘80/90 era ormai assodato che le malattie cardiovascolari fossero associate ad alti livelli di colesterolo e trigliceridi, la conclusione generale fu quindi demonizzare le uova in quanto contenenti (anche) colesterolo e trigliceridi e per estensione vennero demonizzati i grassi.
Di conseguenza aumentò il consumo di carboidrati e zuccheri semplici.

GENERALIZZAZIONE NUMERO 2
Negli anni ‘90/2000, il boom delle malattie metaboliche (diabete, sindrome metabolica) misero in evidenza come i carboidrati in eccesso fossero deleteri per la salute della popolazione in proporzioni pandemiche.
Conclusione generale-> riduzione dei carboidrati quindi boom degli alimenti e diete “low carbs”, limitazione/divieto di assunzione di pane e pasta, non assumere carboidrati dopo le 18 ecc...
La conseguenza fù riscoprire che i grassi non facevano poi così male, che le uova non aumentano il colesterolo “cattivo”, che gli alimenti di origine animale sono poveri di carboidrati.

GENERALIZZAZIONE NUMERO 3
Il male del secolo sono i tumori e questa è una triste realtà...
Ma dopo aver puntato il dito contro grassi e carboidrati cos’altro poteva essere incriminato?
Gli studi osservazionali hanno messo in evidenza il rapporto tra incidenza di cancro al colon (il più frequente nell’uomo) e il consumo di carne rossa (in realtà la correlazione è più con il non consumo di fibre).
Quindi:
La carne rossa fa male-> Le proteine fanno ve**re i tumori.

Storia già vista temo.

Ora, mi rendo conto che quanto scritto è abbastanza polemico ma le indicazioni alla popolazione riguardo l’alimentazione sono storicamente piene di inesattezze guidate più dalla moda e da interessi economici che dal metodo scientifico.

Ogni patologia che ho menzionato è in realtà determinata da molti fattori non certo riconducibili ad un solo alimento o classe di nutrienti e che riguardano campi extra-alimentari.
Fondamentalmente più si cerca di trovare un capro espiatorio più ci si allontana dalla soluzione dei problemi.

By Diego Tona, Staff Generation Health
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09/03/2018

DISTENSIONI PANCA PIANA MANUBRI

La distensione con manubri è un esercizio che non manca quasi mai nei miei allenamenti, sia per quanto riguarda lo sviluppo muscolare che per lo sviluppo della forza. Facendo molta panca piana con bilanciere (rom abbastanza ridotto), trovo molto utile poi andare a lavorare in modo più profondo con i manubri (rom maggiori). Ora ci tengo a precisare che quello che scriverò di seguito sono delle mie personalissime considerazione e quindi vanno prese per quelle che sono.

Trovo che il solo utilizzo del bilanciere in panca sia molto limitante, il bilanciere ci costringe a rom ridotti in quanto, toccando sul petto, impedisce all'omero di scendere ulteriormente. Ovviamente noi sappiamo che più l'omero è sotto il livello del pettorale più quest'ultimo lavora e quindi i manubri adempiono perfettamente a tale scopo. Non mi piace usare manubri pesanti (non sono mai andato oltre i 40 kg per manubrio), questo perché non ritengo che questo esercizio si possa prestare a lavori di forza pura.

La differenza che c'è tra panca piana con bilanciere e manubri non sta solo nella lunghezza del rom ma anche nella stabilizzazione. Stabilizzare un bilanciere è molto più facile rispetto ai manubri, sia per una questione di attrezzo usato (bilanciere viene stabilizzato da due mani mentre il manubrio da una sola mano), sia per una questione di setting (gestione delle scapole).

In poche parole i manubri rendono il vostro setting instabile quindi sarà molto ma molto difficile che voi possiate allo stesso tempo usare pesi considerevoli, e lavorare su rom molto lunghi. Infatti generalmente le persone che usano manubri pesanti lavorano con rom ancora più ridotti rispetto ad una distensione con bilanciere. Ecco, questa è una cosa che personalmente cerco di evitare perché, come detto in precedenza, quello che ricerco io dai manubri è un rom molto ma molto ampio.

I manubri sono adatti a tutti?

Per quanto mi riguarda no. Mi spiego. Come abbiamo detto in precedenza i manubri sono un attrezzo instabile che è poco idoneo, ad esempio, a chi non sa gestire bene le scapole (adduzione e depressione) oppure a chi ha atteggiamenti posturali anteriorizzati o soggetti affetti da cifosi dorsale. Infatti per questi soggetti ritengo sia più opportuno, in un primo momento, lavorare con il bilanciere per apprendere il giusto controllo delle scapole, sfruttando il fatto che come detto in precedenza il bilanciere è più stabile, e poi, sono in un secondo momento, andare ad utilizzare anche i manubri.

Vi lascio come al solito con una mia esecuzione.

Ps: nel video si vede una palese asimmetria nel gesto. Questa è dovuta al fatto che purtroppo la panca non era delle migliori (bulloni allentati facevano si che lo schienale oscillasse) e che i manubri sono quelli che sono.

By Luigi Mazzella, Staff Generation Health
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23/12/2017
23/12/2017
Ferro e alimentazione. Fonti vegetali e animali.Cominciamo spiegando un po’ di fisiologia dell’assorbimento del ferro.Il...
22/12/2017

Ferro e alimentazione. Fonti vegetali e animali.

Cominciamo spiegando un po’ di fisiologia dell’assorbimento del ferro.
Il fabbisogno di ferro ammonta a 15mg per le donne e 10mg per gli uomini, e di media, dalle fonti alimentari ne assorbiamo tra il 2 e il 10% se proviene da fonti vegetali e tra il 10-35% se proviene da fonti animali. In caso di carenza di Ferro si attivano dei meccanismi per cui aumenta la nostra capacità di assorbimento, ma sempre con proporzioni simili tra vegetali e animali.
Il ferro emico è il ferro presente nell’emoglobina e nella mioglobina quindi nelle fonti animali, viene assorbito nel duodeno attraverso il trasportatore HCP1, IL ferro non nemico invece è presente come ioni Fe3+ e ferro2+, il ferro 3+ produce sali insolubili quindi non può andare incontro ad assorbimento intestinale, ma in presenza di VITAMINCA C le ferro reduttasi lo trasformano in fe2+ che può andare incontro ad assorbimento intestinale.

Nozioni pratiche
Fattori che diminuiscono l’assorbimento del ferro:
l’acido fitico, ossalico e ossalti —> sostanze contenute negli alimenti vegetali (cereali, legumi, anche spinaci)
eccesso di fibra
calcio —> quindi assumere le fonti di ferro lontano da questo ( avete presente la bistecca con contorno di spinaci e grana? ecco non è un’idea brillante dal punto di vista alimentare)
the e caffe ( i tanini del the ne riducono l’assorbimento, il succo di limone in parte puo’ contrastare questa azione ma comunque è preferibile lontano dal te)

Fattori che aumentano l’assorbimento del ferro:
alimenti ricchi di vitamina C e acido citrico—> quindi ottimo l’abbinamento con agrumi
se viene preso sotto forma di integratori, è meglio assumere ferro lontano dai pasti

Quanto ferro negli alimenti: tra gli alimenti più ricchi di ferro ci sono le interiora ( fegato d’oca quello che en contiene di più, ben 30 mg/100 grammi) ma anche vongole, seppie , calamari ( tutti sui 17-20mg/100grammi).
Come alimenti vegetali abbiamo i legumi, ceci, fagioli, lenticchie ( ne contengono tra i 6 e i 7,5 mg/100 grammi di alimento secco). Ad esempio per avere la stessa quantità di ferro tra 1fegato e lenticchie servirebbero 500 grammi di lenticchie secche per 100 grammi di fegato, per avere la stessa quantità assorbita tra fegato e lenticchie servirebbero 1,5 chili di lenticchie secche in confronto a 100 grammi di fegato.
Questo è solo un esempio pratico, l’importante è avere gli strumenti per fare delle scelte consapevoli.

By Adele Di Costanzo

📜 VADEMECUM PER LE FESTIVITÀ 📜In parecchi mi avete chiesto come affrontare queste festività, al fine di non buttare nel ...
20/12/2017

📜 VADEMECUM PER LE FESTIVITÀ 📜

In parecchi mi avete chiesto come affrontare queste festività, al fine di non buttare nel gabinetto tutto il lavoro fatto in questi mesi.

Premesso che, se avete lavorato bene, non saranno di certo due settimane ad inficiare il tutto, va detto anche che, se gestite male, possono effettivamente sabotare quel che è stato fatto.

Avete presente il detto "Non si ingrassa da Natale a Capodanno, ma da Capodanno a Natale!"? Ecco, ha fatto più obesi lui che la Ferrero!

A parte gli scherzi, vi dirò semplicemente quel che faccio io, e che consiglio ai ragazzi quando mi chiedono un parere, restando sul vago, ovviamente, anche se non è nulla di nuovo il sole.

SETTIMANA PRE-FESTE: 17-24 DICEMBRE
Consiglio una IF 16:8 (basta saltare la colazione, in pratica, con il pranzo come primo pasto), normo-calorica/leggera ipo-calorica e low-carbo, con allenamenti a digiuno, se possible.

SETTIMANA DELLE FESTE: 24 DICEMBRE-7 GENNAIO
Consiglio una IF semplice 16:8 (basta saltare la colazione, come detto sopra), sempre con allenamenti a digiuno, facendo coincidere lo "sgarro" con il post-wo, e con i giorni "post-abbuffate" (ossia il 26/27 Dicembre, il 1/2 Gennaio), in cui si fa una IF in stile PSMF, ossia ipocalorica con solo proteine e verdure, sulle 800-1000 kcal massimo.

SETTIMANA POST FESTE: 7-15 GENNAIO
Come la settimana pre-festiva.

Ovviamente, cosa essenziale: allenatevi! L'errore più grosso che si possa commentare, secondo me, è proprio quello di fermarsi. Anzi, vi dirò: se potete, aumentate l'intensità/volume.

By Valentino Servodio

UOVA, COLESTEROLO, LDL... FACCIAMO IL PUNTO L’uovo è sempre stato al centro di dilemmi esistenziali, chi non si è mai ch...
19/12/2017

UOVA, COLESTEROLO, LDL... FACCIAMO IL PUNTO

L’uovo è sempre stato al centro di dilemmi esistenziali, chi non si è mai chiesto se sia nato prima l’uovo o la gallina? Ma soprattutto le uova fanno aumentare il colesterolo o no?

Per rispondere alla domanda riprendiamo la fisiologia dell’assorbimento e del metabolismo del colesterolo:
Gli acidi grassi a lunga catena e il colesterolo, in questo caso contenuti nel nel tuorlo, vengono assorbiti nell’ultimo tratto dell'intestino tenue; in particolare diffondono nelle cellule enterocitarie, vengono incorporati nei CHILOMICRONI e immessi gradualmente tramite il sistema linfatico nella circolazione sanguigna.
Nel torrente circolatorio i chilomicroni vanno via via svuotandosi cedendo acidi grassi ai tessuti ad opera delle LPL o LIPOPROTEINE LIPASI endoteliale (adipocitaria, muscolare, cardiaca, mammaria...) e colesterolo alle HDL immature (discoidali) tramite l'APO-D o CEPT (Cholesterol Esterificate Transferring Protein).
In seguito a queste cessioni di acidi grassi e colesterolo contenuto dei chilomicroni si riduce di oltre il 50% e i residui di questi, detti REMANENTS, arrivano al fegato così come le HDL.

Quindi il colesterolo assunto per via alimentare va ad essere incorporato nelle HDL (volgarmente colesterolo buono) e non nelle LDL, la cui sintesi ne va ad essere invece inibita.
Infatti il colesterolo esogeno, in quanto ceduto alle HDL va al fegato fungendo da inibitore a feedback dell'enzima chiave della sintesi di colesterolo epatico HMG-CoA reduttasi (idrossimetilglutaril-CoA-reduttasi) che viene appunto inibito dal prodotto “colesterolo”.

Ricordiamo che il colesterolo sintetizzato a livello epatico (0,8-1,2g/die) viene immesso in circolo e trasportato ai tessuti dalle LDL mentre il colesterolo di ritorno è veicolato dalle HDL e riportato al fegato.
Senza contare il fatto che il tuorlo stesso (in particolare non eccessivamente cotto) è ricco di fosfolipidi e lecitine che a loro volta tendono ad aumentare i livelli di HDL (sempre perché trasferite dai chilomicroni) e abbassare quelli di LDL.

Le cause di ipercolesterolemia LDL (aterogene, proinfiammatorie) sono delle più varie e quelle legate allo stile di vita sono da ricercare in primis nell’iperalimentazione e nel sovrappeso, cause di iperinsulinismo.
L’insulina infatti, al contrario del colesterolo esogeno, induce la trascrizione del gene dell'enzima HMG-CoA reduttasi e quindi la sintesi di colesterolo che sarà trasportato dalle LDL.

Ancora (e molto frequentemente) nei soggetti che conducono uno stile di vita corretto il problema può essere dovuto ad alterazioni genetiche a carico dei recettori di LDL, HDL, chilomicroni e delle rispettive Apolipoproteine o ancora ad altre condizioni mediche (es. ipotiroidismo) o farmaci (es. steroidi anabolizzanti).
Inoltre, ad essere pignoli, bisogna attenzionare il fatto che esistono almeno 7 sottoclassi di LDL con diversa densità e diverso effetto cardiovascolare, tant’è vero che non è insolito riscontrare un aumento delle LDL totali dopo aver iniziato un’attività fisica costante, aumento che non può essere a priori considerato come un fattore di rischio cardiovascolare.

Per concludere vorrei ricordare che l’ipercolesterolemia è UNO dei numerosi fattori di rischio cardiovascolare legati allo stile di vita, fattori di rischio che spesso sono associati ed hanno come denominatore comune un’alimentazione sbilanciata con troppi carboidrati e troppi grassi (in particolare troppi omega-6 soprattutto l’acido linoleico e troppo pochi omega-3), carenza di fibre e antiossidanti, il fumo, l’alcool, la sedentarietà e l’accumulo di grasso viscerale (produttore di citochine e adipochine infiammatorie e aterogene).

Ma quindi, quante uova posso mangiare al giorno?
Un soggetto sano non avrà mai problemi per 3/4 uova al dì, ma in genere basta considerare le uova per i macronutrienti che contengono e quindi in base a questi inserirli nel conteggio giornaliero senza paura ma anzi con la consapevolezza dei numerosi benefici apportati dai micronutrienti che esse contengono.

By Diego Tona

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