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arcadia.forumup.it Arcadia nasce dalla passione per la conoscenza delle erbe officinali e del mondo erboristico.

16/12/2022

Dal 17 Dicembre 2022: Divieto di metil salicilato in concentrazione superiore allo 0,06% nei prodotti cosmetici

Il salicilato di metile ( INCI: methyl salicilate o estratto di Gaultheria procumbens ) è un vasodilatatore ed antibatterico, utilizzato principalmente in creme per tensioni muscolari e riscaldanti, ma anche come ingrediente per profumazioni balsamiche. In natura lo troviamo principalmente nell'olio essenziale di Wintergreen ( Gaultheria procumbens ), nel quale può raggiungere percentuali intorno al 90% ed oltre.
Di facile assorbimento cutaneo viene metabolizzato in acido salicilico. Il Regolamento europeo 1531/22 ne vieta l'uso in concentrazione superiore allo 0,06%. Inoltre è stato totalmente vietato per prodotti destinati a bambini di età inferiore ai 6 anni.

Impiego razionale degli oli essenziali per il trattamento dei sintomi da Covid a carico del sistema respiratorio. https:...
30/03/2021

Impiego razionale degli oli essenziali per il trattamento dei sintomi da Covid a carico del sistema respiratorio. https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2210803321000312

The involvement of the upper respiratory tract is common in COVID-19, and the majority of patients are treated at home with a mild-to-moderate form of…

21/03/2021

L'Unione Europea ha dichiarato come tossici i derivati dell'idrossiantracene di alcune piante ( Aloe, Rabarbaro, Senna, Cascara, Frangola ) da sempre utilizzate per le loro proprietà lassative.
Ora bisognerà capire, in concreto, che destino avranno tutti i ritrovati a base di queste piante officinali nel nostro Paese ( divieto o limitazioni? )

Ecco il testo originale

REGOLAMENTO (UE) 2021/468 DELLA COMMISSIONE
del 18 marzo 2021 che modifica l’allegato III del regolamento (CE) n. 1925/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio
per quanto riguarda le specie botaniche contenenti derivati dell’idrossiantracene
(Testo rilevante ai fini del SEE)

LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 1925/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, sull’aggiunta di vitamine e minerali e di talune altre sostanze agli alimenti, in particolare l’articolo 8, paragrafo 2, lettera a), punto i), e lettera b), considerando quanto segue:

(1) A norma dell’articolo 8, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1925/2006, di propria iniziativa o sulla base di informazioni fornite dagli Stati membri la Commissione può avviare una procedura per l’inserimento di una
sostanza o di un ingrediente contenente una sostanza diversa da una vitamina o da un minerale nell’allegato III del regolamento (CE) n. 1925/2006, recante un elenco delle sostanze il cui impiego negli alimenti è vietato, soggetto a restrizioni o sottoposto alla sorveglianza dell’Unione, se tale sostanza è associata ad un rischio potenziale per i consumatori ai sensi dell’articolo 8, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1925/2006.

(2) Le piante contenenti derivati dell’idrossiantracene sono numerose e appartengono a famiglie e generi botanici
diversi. Esse sono ampiamente utilizzate negli integratori alimentari.

(3) Nel suo parere scientifico del 9 ottobre 2013 sulla fondatezza scientifica di un’indicazione sulla salute riguardante i
derivati dell’idrossiantracene e il miglioramento delle funzioni intestinali, l’Autorità europea per la sicurezza
alimentare («l’Autorità») ha concluso che i derivati dell’idrossiantracene negli alimenti possono migliorare le funzioni
intestinali, ma ne ha sconsigliato l’uso e il consumo prolungato a dosi elevate a causa di potenziali problemi per la
sicurezza quali il pericolo di uno squilibrio elettrolitico, di un deterioramento della funzionalità intestinale e di
dipendenza dai lassativi.

(4) Alla luce di tale parere e delle preoccupazioni sollevate dagli Stati membri nel 2013, nel corso della discussione relativa all’indicazione sulla salute in esame, in merito ai possibili effetti nocivi associati al consumo di alimenti contenenti derivati dell’idrossiantracene e relative preparazioni, nel 2016 la Commissione ha chiesto all’Autorità di formulare un parere scientifico sulla valutazione della sicurezza nell’impiego dei derivati dell’idrossiantracene negli
alimenti conformemente all’articolo 8 del regolamento (CE) n. 1925/2006.

(5) Le informazioni fornite dagli Stati membri alla Commissione rispettavano le necessarie condizioni e prescrizioni di
cui agli articoli 3 e 4 del regolamento di esecuzione (UE) n. 307/2012 della Commissione.

(6) Il 22 novembre 2017 l’Autorità ha adottato un parere scientifico sulla valutazione della sicurezza dei derivati
dell’idrossiantracene per l’impiego negli alimenti. I derivati dell’idrossiantracene considerati pertinenti per tale valutazione del rischio erano quelli presenti nella radice e nel rizoma di Rheum palmatum L. e/o Rheum officinale Baillon e/o dei loro ibridi, nelle foglie o nei frutti di Cassia senna L., nella corteccia di Rhamnus frangula L., nella corteccia di Rhamnus purshiana DC. e nelle foglie di Aloe barbadensis Miller e/o di varie specie di Aloe, in particolare Aloe ferox Miller e i suoi ibridi.

(7) L’Autorità ha riscontrato che i derivati dell’idrossiantracene aloe-emodina ed emodina e la sostanza strutturalmente analoga dantrone si sono dimostrati genotossici in vitro. Anche gli estratti di aloe si sono dimostrati genotossici in vitro, molto probabilmente a causa della presenza di derivati dell’idrossiantracene. L’aloe-emodina si è inoltre dimostrata genotossica in vivo. L’estratto totale di aloe e l’analogo strutturale dantrone si sono rivelati cancerogeni.

(8) Considerato che l’aloe-emodina e l’emodina possono essere presenti negli estratti, l’Autorità ha concluso che i derivati dell’idrossiantracene dovrebbero essere considerati genotossici e cancerogeni a meno che non vi siano dati specifici che dimostrino il contrario, e che gli estratti contenenti derivati dell’idrossiantracene destano
preoccupazioni per la sicurezza, anche se permangono incertezze. L’Autorità non è stata in grado di fornire indicazioni su una dose giornaliera di derivati dell’idrossiantracene che non desti preoccupazioni per la salute
umana.

(9) Considerando i gravi effetti nocivi per la salute associati all’impiego negli alimenti di aloe-emodina, emodina, dantrone ed estratti di aloe contenenti derivati
dell’idrossiantracene, e che non è stato possibile stabilire una dose giornaliera di derivati dell’idrossiantracene che non desti preoccupazioni per la salute umana, tali sostanze dovrebbero essere vietate. È pertanto opportuno includere l’aloe-emodina, l’emodina, il dantrone e le preparazioni
di aloe contenenti derivati dell’idrossiantracene nell’allegato III, parte A, del regolamento (CE) n. 1925/2006.

(10) Durante la fabbricazione è possibile rimuovere i derivati dell’idrossiantracene dalle preparazioni botaniche mediante una serie di processi di filtraggio, ottenendo così prodotti che contengono solo tracce di tali sostanze sotto forma di impurezze.

(11) Poiché esiste la possibilità di effetti nocivi per la salute associati all’impiego negli alimenti di Rheum, Cassia e Rhamnus e delle relative preparazioni, ma l’incertezza scientifica persiste per quanto riguarda l’eventuale presenza, in tali preparazioni, delle sostanze di cui all’allegato III, parte A, del regolamento (CE) n. 1925/2006, le suddette sostanze
dovrebbero essere sottoposte alla sorveglianza dell’Unione e, pertanto, essere incluse nell’allegato III, parte C, del regolamento (CE) n. 1925/2006.

(12) È pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento (CE) n. 1925/2006.

(13) Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali,
gli alimenti e i mangimi,
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
L’allegato III del regolamento (CE) n. 1925/2006 è così modificato:
1) nella parte A sono inserite le seguenti voci in ordine alfabetico:
«Aloe-emodina e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza»;
«Emodina e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza»;
«Preparazioni a base di foglie di specie di Aloe contenenti derivati dell’idrossiantracene»;
«Dantrone e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza»;
2) nella parte C sono inserite le seguenti voci in ordine alfabetico:
«Preparazioni a base della radice o del rizoma di Rheum palmatum L., Rheum officinale Baillon e loro ibridi contenenti derivati dell’idrossiantracene»;
«Preparazioni a base di foglie o frutti di Cassia senna L. contenenti derivati dell’idrossiantracene»;
«Preparazioni a base di corteccia di Rhamnus frangula L. o Rhamnus purshiana DC. contenenti derivati dell’idrossiantracene.

Da un primo studio ( di laboratorio) emerge come i boschi e le foreste rilascino sostanze volatili, come il limonene e i...
07/09/2020

Da un primo studio ( di laboratorio) emerge come i boschi e le foreste rilascino sostanze volatili, come il limonene e il pinene, capaci di attività stimolanti, antiossidanti e rilassanti sull'uomo, per sola inalazione.
Giustamente viene specificato che non sono solo queste sostanze volatili ad apportare beneficio, perché entrano in gioco tutta una serie di fattori che coinvolgono i 5 sensi.
Questo però dimostra come gli oli essenziali giochino un ruolo importante nella nostra vita.


https://www.mdpi.com/1660-4601/17/18/6506

The aim of this research work is to analyze the chemistry and diversity of forest VOCs (volatile organic compounds) and to outline their evidence-based effects on health. This research work was designed as a narrative overview of the scientific literature. Inhaling forest VOCs like limonene and pine...

20/06/2020

State preparando ( o avete già fatto ) l'acqua di San Giovanni?

L'escursionista padovano ha provato a mangiare dei fiori di Maggiociondolo ( Laburnum anagyroides ), probabilmente scamb...
14/06/2020

L'escursionista padovano ha provato a mangiare dei fiori di Maggiociondolo ( Laburnum anagyroides ), probabilmente scambiati per quelli di Robinia ( Robinia pseudoacacia ). Quest'ultimi sono edibili, mentre i fiori del maggiociondolo sono molto tossici!
Tutta la pianta contiene infatti laburnina ( o citisina ), un alcaloide velenoso.
Nella tradizione erboristica è possibile trovare qualche informazione in merito alle SOLE foglie, ma visto il potenziale tossico dell'intera pianta, e l'uso ormai desueto, vi sconsigliamo vivamente l'utilizzo di questa pianta!!!!
Inoltre ricordiamo che quando non si conosce una qualunque pianta, prima di provare ad utilizzarla, occorre chiedere consiglio al proprio erborista di fiducia o specialista

https://lapiazzaweb.com/mangia-fiori-velenosi-per-salvarlo-interviene-lelisoccorso/

MONTE GRAPPA. “Sono belli, saranno pure buoni…” avrà pensato l’escursionista, un 76enne padovano. Durante una passeggiata assieme alla moglie nel settore occidentale del Monte Grappa ha voluto assaggiare i fiori del maggiociondolo, un albero davvero spettacolare in piena fioritura. Non sape...

Erisimo( Sisymbrium officinalis ) Brassicacea Altri nomi: erba cornacchia, sisimbrio, erba dei cantanti  Presente in tut...
18/05/2020

Erisimo
( Sisymbrium officinalis )
Brassicacea
Altri nomi: erba cornacchia, sisimbrio, erba dei cantanti
Presente in tutte le regioni italiane.

In erboristeria si utilizzano le parti aeree in infuso o tintura madre come: espettorante, per mantenere in buono stato le mucose faringee e per schiarire la voce.

PROFUMO DI CALENDULA?La Calendula officinalis non è certo la tipica pianta aromatica da cui si estraggono profumi. Infat...
27/04/2020

PROFUMO DI CALENDULA?
La Calendula officinalis non è certo la tipica pianta aromatica da cui si estraggono profumi.
Infatti un olio essenziale vero e proprio di Calendula non esiste.
Eppure lo sapevi che una sua essenza è utilizzata in profumeria?
Scopri che profumo ha >>> https://urly.it/35ww6

( ph. Mareefe )

Il PAPAVERO DELLA LIBERAZIONE 🇮🇹Il fiore che ricorda i Caduti in guerra Il Papavero comune o Rosalaccio (  Papaver rhoea...
25/04/2020

Il PAPAVERO DELLA LIBERAZIONE 🇮🇹
Il fiore che ricorda i Caduti in guerra

Il Papavero comune o Rosalaccio ( Papaver rhoeas ) è un'erbacea annuale originaria dell'Europa mediterranea.
Da sempre l'uomo ha utilizzato il Papavero comune in vari campi: divinatorio, erboristico, tintorio ed alimentare.
Nel linguaggio dei fiori, simboleggia la calma, la riflessione malinconica ma anche la forza della passione. Il suo fiore rosso intenso è diventato simbolo dei caduti in guerra e da tempo, in Italia, si usa per ricordare la Resistenza e la Liberazione dall'occupazione nazista e dal regime fascista, in occasione del 25 Aprile.
Le origini di questa simbologia provengono, però, dalla Prima Guerra mondiale. In particolar modo a rendere celebre il Papavero, fu una poesia di John McCrae, poeta e tenente colonnello medico canadese: "In Flanders fields", scritta per commemorare il suo amico Alexis Hermer, che morì sotto gli occhi di McCrae, nelle Fiandre, il 2 Maggio 1915.

In Flanders fields the poppies blow
Between the crosses, row on row,
that mark our place; and in the sky
the larks, still bravely singing, fly
scarce heard amid the guns below.
We are the Dead. Short days ago
we lived, felt dawn, saw sunset glow,
loved, and were loved, and now we lie
in Flanders fields.
Take up our quarrel with the foe:
to you from failing hands we throw
the torch; be yours to hold it high.
If ye break faith with us who die
we shall not sleep, though poppies grow
in Flanders fields

In tutto il mondo anglosassone il fiore diventò il simbolo dei caduti in guerra, anche grazie alla tradizione, nata in Inghilterra, di indossare spille papaveriformi in occasione del Remembrance ( o Armistice) Day, che si celebra l'11 novembre.
In Italia è il cantautore Fabrizio De André con "La guerra di Piero" a portare il papavero "in campo di battaglia". Composta nel 1964 ed incisa 1966, traduce in canzone i racconti dello zio, che aveva partecipato alla Campagnia di Albania.
Parte del testo:

Dormi sepolto in un campo di grano
Non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.

L'immagine che rievocano i testi di McCrae e De André è la straziante guerra di trincea, cruenta, senza scrupoli, immersa in una campagna di aprile-maggio, periodo in cui il Papavero è in fiore. Quello che l'uomo distrugge, la natura ricopre con la sua forza e la sua bellezza. I papaveri possono crescere rigogliosi, in maniera infestante, occupando interi campi..anche quelli in cui sono morti e/o sepolti tantissimi uomini caduti in guerra.
Il rosso del fiore diventa simbolo del sangue versato. Il verde delle foglie e del lungo stelo, e la luce bianca del sole primaverile rievocano le cromie del tricolore 🇮🇹

Il papavero non va raccolto per uso personale, perché dura pochissimo una volta reciso.
Va lasciato in campo a colorare la terra e a rendere un omaggio collettivo a chi ora non c'è più.

Buon 25 Aprile a tutti

(Ph: Josealbafotos )

23/04/2020

🛑🛑AVVISO IMPORTANTE 🛑🛑
ARCADIA FORUM è tornato Online!

Sembrerebbe che la piattaforma forumup sia tornata in auge, dopo il crollo degli hardware che hanno reso impraticabile l'accesso a tutti i forum per quasi 2 anni. Questo è quanto ha scritto il webmaster di Forumup.
Il nostro forum, quindi, è tornato online, visibile e soprattutto accessibile!!!!!
🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸
In attesa di ulteriori conferme vi aspettiamo tutti per festeggiare insieme 💕🍾
http://arcadia.forumup.it

L'acqua di San Giovanni Il solstizio d’estate spesso coincide con il 21 di Giugno ed è il momento astronomico in cui il ...
22/06/2016

L'acqua di San Giovanni
Il solstizio d’estate spesso coincide con il 21 di Giugno ed è il momento astronomico in cui il Sole raggiunge la declinazione massima positiva nei nostri cieli. In questo periodo le giornate sono tra le più luminose dell’anno, proprio per la lunga permanenza del Sole.
I popoli antichi, che con gli astri avevano un dialogo non solo spirituale ma anche pratico, soprattutto per i lavori agricoli, sapevano che in questo periodo dell’anno la terra aveva la massima resa. Non è un caso se in quasi tutte le tradizioni popolari si trovano riti propiziatori, divinatori o di semplice festa, per ringraziare madre natura proprio in concomitanza del solstizio estivo.
In Italia molte di queste tradizioni sono sopravvissute fino ai giorni nostri, rimanendo confinate nelle memorie locali o spesso traslate in usanze legate al culto cattolico di San Giovanni Battista. Il 24 Giugno, infatti, si celebra l’importante figura del Battista, predicatore e precursore di Cristo. La connotazione cristiana non ha scalfito la matrice pagana di un legame indissolubile tra l’uomo e la terra, anzi; ha semplicemente tradotto, con un linguaggio diverso, questa relazione.
Negli ultimi decenni una nuova forma di sensibilità verso la natura e a varie forme di spiritualità, più o meno sensate, hanno portato alla riscoperta di queste tradizioni, con dei nuovi connotati spesso inediti.
Ma vediamo brevemente cos'è l'acqua di San Giovanni.
In molte zone della Pen*sola è facile trovare questo preparato, per lo più in sostrati culturali rurali isolati. Il giorno che precede la festa di San Giovanni si raccolgono fiori, erbe officinali ed aromatiche spontanee e si mettono a macerare in acqua purissima per tutta la notte. La mattina seguente, ovvero il 24 Giugno, si utilizza il ritrovato per lavarsi il viso e le mani. Piccoli gesti arcaici purificatori e benauguranti per carpire al meglio l’energia della natura. Non esiste una ricetta standard per l’acqua di San Giovanni. Ogni luogo segue delle indicazioni che si basano per lo più sulle erbe facilmente reperibili in loco. In generale, quelle più utilizzate sono: rose selvatiche, fiordaliso, lavanda, caprifoglio, timo, rosmarino, pratolina, camomilla, papavero, iperico.

Elicriso ( Helicrhysum italicum ) in vaso. Giugno 2016, terzo piano di una palazzina della prov di Milano :)
03/06/2016

Elicriso ( Helicrhysum italicum ) in vaso.
Giugno 2016, terzo piano di una palazzina della prov di Milano :)

28/05/2016

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Piantine di fiordalisi ( a sinistra ) e sesamo ( a destra).. sotto la supervisione di mrs Borragine
25/05/2016

Piantine di fiordalisi ( a sinistra ) e sesamo ( a destra).. sotto la supervisione di mrs Borragine

27/03/2016

Buona Pasqua a tutti!

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