Corso di Psicologia e Neuropsicologia Perinatale

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Psicologia Neuropsicologia perinatale e “care”
-Nascita Pretermine
-Depressione Post-partum
-Lutto perinatale
-Concetto di “care”
DESTINATARI:
Medici, Psicologi, Infermieri, Ostetriche
ACCREDITAMENTO ECM in corso Questo corso nasce dall'esigenza di fornire competenze altamente specializzate in psicologia perinatale, favorendo lo scambio tra competenze e figure professionali diverse. L'obiettivo

è di non tralasciare nessuna ambito di sofferenza della psicologia perinatale (solitamente i corsi si soffermano solo su alcuni di questi), per questo ci saranno lezioni su:
- lutto perinatale
- prematurità (neuropsicologia del prematuro, psicologia della famiglia e efficacia del trattamento in TIN)
- depressione perinatale (farmaco terapia e psicoterapia)
- la coppia, la famiglia e l'individuo (una cornice teorica e una strategia d'intervento)
- microvideoanalisi nella relazione caregiver-bambino

CREDITI ECM
PATROCINATO da ORDINE DEI MEDICI
PATROCINATO da VIVEREONLUS

Sabato c’è stata una meravigliosa giornata di formazione all’interno dei reparti di Terapia Intensiva Neonatale e di Ost...
13/05/2025

Sabato c’è stata una meravigliosa giornata di formazione all’interno dei reparti di Terapia Intensiva Neonatale e di Ostetricia dell’ospedale Sant’Anna di Torino.Abbiamo avuto l’opportunità di vedere i reparti, parlare con alcune mamme e papà, e vedere laboratori sul tocco, sulla motricità orale con i bambini pretermine o condividere le procedure di debriefing in caso di lutto perinatale.
Abbiamo osservato e riflettuto, ci siamo confrontati ed emozionati e siamo tornati a casa con uno straordinario bagaglio di esperienze, vissuti e forse strumenti. Nel pomeriggio abbiamo decifrato e messo in parole ciò che abbiamo osservato e vissuto, e con .florita ci siamo immersi nel divenire di un bambino nato pretermine.
Come ogni anno, ringraziamo il sant’Anna di Torino per l’opportunità arricchente e non vediamo l’ora di tornare l’anno prossimo!


  è una   chiave in ambito sanitario e ancor di più in psicologia perinatale. Vanno rispettati i percorsi delle   o dell...
24/04/2025

è una chiave in ambito sanitario e ancor di più in psicologia perinatale.

Vanno rispettati i percorsi delle o delle per avere un , anche se toccano la nostra o la nostra morale (come nel caso della ).

Vanno rispettati i modi di vivere la genitorialità, la o la , perché ogni cultura chiude racchiude usi e costumi diversi in questo ambito e non possiamo scordarci che quando parliamo di parliamo sempre di una faccenda culturale.

Vanno rispettati i tempi di ogni genitore per divenire tale: c’è chi si sente , o , dopo il primo col , e c’e chi vuole più , chi ha bisogno di costruire una e di abitarla. Vanno rispettate le fatiche del soggetto che diviene genitore, padre o madre che sia: divenire genitore è sempre un processo, un complesso e una che ci espone a una .

Vanno rispettati i modi e i tempi con cui una coppia, una mamma e un papà, cercano di elaborare il di un bambino. L’ del lutto non può essere valutata sulla base di regole precostituite: anch’essa è un processo complesso e non lineare, e per ogni soggetto e coppia richiede modalità e diversi. Va rispettata la difficoltà dei genitori a quel , ma va rispettato anche quel bambino, che va considerato tale e trattato e maneggiato come un bambino. Va rispettato anche il bambino nei propri percorsi evolutivi.

Va anche rispettato quel bambino nel suo modo di essere e di manifestarsi e nei suoi percorsi evolutivi. Ogni bambino è unico ed ha modalità diverse di esprimere bisogni e disagi, ma anche traiettorie evolutive diverse, che non seguono per forza gli standard precostituiti. Rispettarlo significa studiare il contesto e osservarlo attentamente.

Ultimo ma, non meno importante, bisogna rispettare ogni operatore sanitario che lavora in questo ambito. Rispettarlo significa anche promuovere degli spazi di e confronto all’interno degli o dei centri materno-infantili.

(scritto da .florita )

Sono aperte le iscrizioni alle 4’ed. del corso di Fisiologia e psicologia del sonno infantile.Il sonno dei bambini e la ...
15/04/2025

Sono aperte le iscrizioni alle 4’ed. del corso di Fisiologia e psicologia del sonno infantile.
Il sonno dei bambini e la gestione dei risvegli notturni rappresentano un elemento di forte impatto nella vita famigliare dei neogenitori: la società occidentale si trova orientata verso modelli culturali che concorrono al rafforzamento di un immaginario in cui la frammentazione del sonno nel bambino rappresenta un problema da risolvere piuttosto che un processo da attraversare.
In questa prospettiva, innumerevoli sono i genitori che interpellano professionisti in grado di offrire loro soluzioni, accanto a operatori inadeguatamente formati sul tema.
A emergere, di conseguenza, metodi e tecniche di addestramento al sonno che allontanano dalla fisiologia e irrompono nella relazione familiare e genitoriale con effetti iatrogeni inattesi.
Riflettere sul significato psicologico del sonno infantile e sulle ricadute di un accudimento consapevole e rispettato significa infondere consapevolezza negli operatori coinvolti nell’assistenza al parto e al puerperio, restituendo ai genitori la piena consapevolezza del proprio ruolo e il valore relazionale che la frammentazione del sonno implica.
Target a cui è rivolta l’iniziativa:Medici (neonatologi, pediatri e ginecologi), psicologi, psicoterapeuti, ostetriche, infermiere, puericultrici, educatori nonché tutti gli operatori che lavorano nell’ambito materno-infantile.
Relatori coinvolti:
Marcello Florita - socio SIPRe
Benedetta Dini - ostetrica e psicologa in formazione Licia Lietti - aggregata SIPRe, medico psichiatra Claudia Maspero - psicoterapeuta dell’età evolutiva, aggregata SIPRe
Claudia Proserpio - aggregata SIPRe
.florita

Manca un posto e poi chiuderemo le iscrizioni!!
14/04/2025

Manca un posto e poi chiuderemo le iscrizioni!!

🔴L'Area Perinatale del Centro SIPRe di Milano presenta:

Non solo Ninna Nanne, il valore della Musica e delle esperienze sensoriali nella relazione con il neonato - IV Edizione
Una proposta di modello di intervento di gruppo a sostegno dei genitori dopo la nascita del bambino

🎯Obiettivi
Comprendere come ed in che modo una proposta di sostegno alla genitorialità di gruppo, basata sul gioco con la musica, possa essere efficace non solo per migliorare l’autostima e l’empowerment dei neogenitori, abbassare i livelli d’ansia, creare un ambiente che favorisca l’uscita dal senso di isolamento ma anche favorire lo sviluppo e il consolidamento dell’attaccamento con il bambino stimolandone il suo benessere psicofisico.
I punti cardine su cui si basa la proposta progettuale sono, pertanto:
• L’apprendimento inizia prima della nascita
• I bambini imparano di più nel corso del primo anno che in qualsiasi altro momento della loro vita
• Fornire una molteplicità di esperienze sensoriali è di fondamentale importanza per lo sviluppo dell’intelligenza
• Tutto ciò che il bambino esperisce soprattutto all’interno di una relazione emotiva “calda” avrà un effetto positivo sull’apprendimento e sullo sviluppo futuri.
• La musica e la voce, da sempre svolgono un ruolo principe nella
creazione e nella regolazione delle relazioni tra gli esseri umani
• Restituire al genitore un ruolo competente e informato rispetto al proprio bambino e rispetto agli strumenti di cui naturalmente dispone, favorisce la relazione e il benessere emotivo e ha un ruolo preventivo rispetto ad eventuali problematiche future

📖 Proposte temi:
• L’apprendimento nel primo anno di vita ( sviluppo sensoriale prenatale e neonatale/ periodi sensitivi/neuroplasticità ed epigenetica/ruolo della mano e del movimento/ gioco)
• Il ruolo della relazione e delle emozioni nell’apprendimento del neonato (attaccamento e apprendimento/amigdala e ippocampo/ attenzione e concentrazione/la meraviglia/motivazione e creatività)
• Il neonato e la musica (uso primordiale/ il maternese/cantare/suonare e strumenti musicali/ filastrocche/ il gruppo/sviluppo empatia)
• La musicoterapia in ambito prenatale
• Gli albi illustrati e la lettura ad alta voce
• Organizzazione pratica dell’ambiente e aspetti di criticità e potenzialità del gruppo
(N.B. Le tematiche verranno trattate sia dal punto di vista teorico che pratico)

Il corso è rivolto a:
Medici (neonatologi, pediatri e ginecologi), psicologi, psicoterapeuti, ostetriche, infermiere, puericultrici, educatori nonché tutti gli operatori che lavorano nell’ambito materno-infantile

📆 Date:
18 Aprile orario 9-12
09 Maggio orario 9-12
23 Maggio orario 9-12
06 Giugno orario 9-12

💲Costo:
220€

Il CORSO si svolgerà in modalità ONLINE su Zoom
5 crediti ECM

info👇
https://www.sipreonline.it/evento-non-solo-ninna-nanne-1/

Una riflessione sul maternal gatekeeping..
14/04/2025

Una riflessione sul maternal gatekeeping..

Maternal Gatekeeping: cos’è e perché riguarda anche noi
Il termine maternal gatekeeping può essere tradotto in italiano come "custodia materna" o, più precisamente, "controllo materno dell’accesso alla genitorialità". Si riferisce a quei comportamenti – spesso inconsapevoli – attraverso cui una madre o gli operatori limitano o valorizzano poco il coinvolgimento del padre nella cura dei figli.
In Italia, negli ultimi decenni, i padri sono diventati sempre più presenti fin dalla nascita: li vediamo in sala parto, nei reparti di neonatologia, nelle file alle vaccinazioni, nei consultori. Non a caso dagli anni 80 in poi, i padri passano il 60% di tempo in più per stare con il proprio figlio. Eppure, la cultura collettiva fatica ancora a riconoscerli come co-protagonisti nella cura dei figli (se ci pensate parlare di centri materno infantili...ne è un esempio lampante al pari dei risicati giorni di congedo per i ).
Spesso vengono ancora considerati dei comprimari, quasi “assistenti” della madre, invece che genitori a pieno titolo. Non è raro che, persino nei contesti sanitari o scolastici, il padre venga guardato con stupore quando è da solo con il neonato, come se fosse un’eccezione invece che una norma. Il maternal gatekeeping è spesso anche negli occhi degli operatori e lavorare sul nostro sguardo appare un obiettivo quanto mai importante. Un effetto di questo è pensare il padre solo come colui che deve occuparsi della madre e dei suoi vissuti, svilendo il coinvolgimento individuale nel rapporto con il bambino e le eventuali sofferenze.
È importante sottolineare che il maternal gatekeeping non è una colpa, ma spesso il riflesso di una cultura che continua a rappresentare la madre come caregiver esclusiva, con l'effetto di una eccessiva responsabilizzazione della donna e uno svilimento dei vissuti paterni. Per cambiare questa narrazione, serve che anche le istituzioni – dalla sanità alla scuola – inizino a rivolgersi davvero a entrambi i genitori, e non solo alla madre. NOI OPERATORI dobbiamo e possiamo fare tantissimo, il nostro sguardo inclusivo e attento può avere un effetto enorme, nel coinvolgere, valorizzare e accogliere i padri e la cogenitorialità, che una risorsa centrale nelle famiglie nucleari (con le sole coppie) moderne.
La genitorialità è una danza a due, e solo se entrambi possono danzare senza ostacoli, il bambino potrà crescere con equilibrio.
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Ritmo è la parola del   di oggi. Già durante la   e in seguito nei primi anni di vita,   e il bambino si sintonizzano e ...
03/04/2025

Ritmo è la parola del di oggi. Già durante la e in seguito nei primi anni di vita, e il bambino si sintonizzano e in questa sintonizzazione vi è anche un creare dei ritmi comuni (ritmo sonno veglia, il ritmo dell’alimentazione o del dondolio del camminare). La percezione sensoriale delle presenti crea un ritmo che è unico perché dato da una circolare, come in una . In questa danza si forma il tempo e lo spazio contenitore dell’Io del bambino e di tutti i ritmi vitali. È nella melodia della relazione che si apprendono e si stabiliscono i ritmi del ciclo sonno veglia, calma e attivazione, allattamento e respiro.La comunicazione tra mamma e bambino è un ritmo di pause e stimoli, ascolto e turnazione e questo inizia dentro la ma prosegue nell’ . La vibrazione della che si genera dalla relazione madre bambino è e è culla e struttura è e . 

Ma non solo, perché nei momenti di dolore della madre, laddove il compagno è a fianco, il ritmo del e del della si sintonizzano dando un effetto analgesico. Non c’è vita e senza ritmo..

Ne parleremo nel prossimo corso dell’Area Perinatale con .florita e, soprattutto, ._.oliverio. Siete curiosi!? Seguiteci!!!

Finalmente torna...”Non solo Ninnananne. Il valore della musica e delle esperienze sensoriali nella relazione con il neo...
17/03/2025

Finalmente torna...”Non solo Ninnananne. Il valore della musica e delle esperienze sensoriali nella relazione con il neonato”.
Partendo dalle varie tappe della fisiologia della crescita del cervello del bambino, il corso si propone di comprendere quali sono gli strumenti che possono favorire lo sviluppo delle capacità cognitive, sociali e motorie offrendo esperienze stimolanti ed emotive, passando attraverso la valorizzazione della musica e del ritmo.
Programma:
Il corso prevede 4 incontri:

18 Aprile orario 9-12
09 Maggio orario 9-12
23 Maggio orario 9-12
06 Giugno orario 9-12

Con Marcello Florita - psicoanalista socio SIPRe
Daniela Oliverio - psicologa perinatale e psicoterapeuta
Claudia Maspero - aggregata SIPRe e psicoanalista infantile ed esperta di
Elisa Torri -
Lucia Gentile -

È rivolto a: Medici (neonatologi, pediatri e ginecologi), psicologi, psicoterapeuti, , , , educatori nonché tutti gli operatori che lavorano nell’ambito materno-infantile.
Il costo dei 4 incontri è di 220€ e sono previsti 5 crediti ECM.
Per informazioni: corso.psicologiaperinatale@gmail.com


iscriviti qui: https://www.sipreonline.it/evento-non-solo-ninna-nanne-1/
.florita ._.oliverio

 . La nascita di un bambino porta con sé numerose sfide  e trasformazioni rispetto ai ritmi quotidiani, fisiologici, soc...
11/03/2025

. La nascita di un bambino porta con sé numerose sfide e trasformazioni rispetto ai ritmi quotidiani, fisiologici, sociali, individuali e familiari. Richiede un continuo lavoro di riaccordo di e di strumenti all’interno della relazione, al fine di trovare una nuova armonia, unica e originale per ciascun nucleo familiare. La musica all’interno di programmi di gruppo per offre,all’interno di uno spazio protetto e supportivo, uno strumento ancestrale per sintonizzarsi con i proprio bambino in una dimensione di e senso di vicinanza.
A breve inizierà il corso “Non solo “.

Vi aspettiamo per un fantastico evento gratuito, con ECM, sulla   ! “Mammi o Papà. I nuovi Padri. Riflessioni sulla pate...
24/02/2025

Vi aspettiamo per un fantastico evento gratuito, con ECM, sulla ! “Mammi o Papà. I nuovi Padri. Riflessioni sulla paternità nell’epoca moderna” , nella giornata di sabato 15 marzo 2025 dalle ore 09:00 alle ore 13:00 presso la sede di Via Carlo Botta n. 25 a Milano (MI).
Durante la giornata parleremo del tema della genitorialità, della paternità e delle sfide della contemporaneità, attraverso la proiezione del Documentario “Papà ha bruciato i biscotti” di Jeffrey Zani e dialogo con l’autore, e la presentazione del Libro “Divenire genitori e divenire figli. Le nuove sfide della Psicologia Perinatale” del dott. Marcello Florita, psicologo psicoterapeuta.
Interverranno il Prof. F. Baldoni, medico psicoterapeuta, e il dott. N. Carone, psicologo psicoterapeuta.

La partecipazione all’evento è gratuita e prevede 4 ecm per gli psicologi. E’ prevista la partecipazione solo dal VIVO e i posti sono LIMITATI.

Ci si potrà iscrivere all’evento all’indirizzo
segreteriacentromilano@sipreonline.itflorita

Fin dai primi mesi della   nella mente dei futuri   cominciano a formarsi delle   su ciò che li aspetta. Tanti sono i   ...
13/02/2025

Fin dai primi mesi della nella mente dei futuri cominciano a formarsi delle su ciò che li aspetta.
Tanti sono i che arriveranno e con essi tanti i e le .
Come sarà la gravidanza? Come sarà il ? Come sarà il mio e che genitore sarò io?
Per quanto si possano fare delle ipotesi, ogni è unico e imprevedibile e bisognerà vivere per momento potendo ogni traiettoria che la vita ci propone: dalla pretermine a un neonato con le , da un allattamento che si avvia subito ad uno che non riesce a orrire, da un bambino insonne ad uno poco interattivo, dal va tutto come previsto al sta andando tutto male.

Accogliere non significa non essere mai scombussolati o incerti, ma significa avere uno curioso e attento verso ciò che accade, consapevoli delle proprie ma aperti a quello che verrà.

Così si potrà accogliere il proprio , riconoscendolo nella sua specificità e si potrà accogliere il proprio modo di essere , ognuno per come è fatto.

Aiutateci a completare la ricerca!! Cerchiamo papà che hanno vissuto l'esperienza della nascita pretermine. Grazie!!
06/02/2025

Aiutateci a completare la ricerca!!
Cerchiamo papà che hanno vissuto l'esperienza della nascita pretermine. Grazie!!

Così quando lui se ne va in una gigantesca incubatrice capisci che non lo potrai abbracciare e che devi rimanere in sala d’attesa .
«Dove vanno? Li posso seguire?». «Ora no, rimanga nella sala d’attesa».
Noi padri di prematuri, cosa facciamo? Rimaniamo nella sala d’attesa.
("Come respira una piuma")

"L’esperienza della paternità in terapia intensiva neonatale” è un progetto di ricerca che sto conducendo insieme all’Università Vita&Salute San Raffaele in collaborazione con l’Università Bicocca di Milano. La ricerca si pone l’obiettivo di comprendere e analizzare i vissuti dei padri in seguito alla nascita pretermine e al conseguente ricovero in Terapia Intensiva Neonatale (TIN), con lo scopo di migliorare l’esperienza in questi reparti.
In particolare, in questa fase dello studio, ci rivolgiamo a papà di bambini nati pretermine non molto tempo fa, che hanno avuto un’esperienza in TIN anche difficile o spiacevole oppure che sono stati ricoverati negli ospedali di Messina, Ravenna, Roma, Napoli (Santo Bono), Terni, Ancona.
Quindi, se avete vissuto un’esperienza simile e vi va di condividerla con noi non esitate a contattarci. La vostra storia potrebbe essere d’aiuto per quelle famiglie che come voi, dovranno attraversare questo complesso e delicato percorso.

Per info. Scrivete a florita.marcello@hsr.it

mamme di bambini prematuri

Perché neanche il corpo dimentica…
27/01/2025

Perché neanche il corpo dimentica…

Oggi è la Giornata della Memoria. In questa giornata ho deciso di far parlare il corpo, e le memorie del corpo.
Nel 2016 una ricercatrice americana esperta di traumi ha esaminato i livelli di cortisolo, l’ormone principale coinvolto nella risposta allo stress, nei sopravvissuti all’Olocausto e nei loro figli. I ricercatori hanno osservato che i sopravvissuti presentavano livelli di cortisolo cronicamente bassi, risultato di processi di metilazione del DNA che inibivano la produzione dell’ormone. Il livello cronicamente basso di cortisolo nelle persone che hanno vissuto un trauma è spesso associato a un adattamento biologico derivante dall’esposizione a stress intensi e prolungati. Questo fenomeno può essere spiegato attraverso la fisiologia dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) che spesso diventa iperattivo nel tentativo di rispondere allo stress iniziale: risultato un aumento iniziale dei livelli di cortisolo. Tuttavia, l’esposizione prolungata al cortisolo può essere dannosa, quindi il corpo cerca di proteggersi riducendo l’attività dell’asse HPA nel lungo termine o addirittura spegnendolo. Paradossalmente il cortisolo a livelli molto bassi è proprio sintomo dell’esposizione ad uno stress forte e prolungato.
Questa alterazione epigenetica è stata riscontrata anche nei figli dei sopravvissuti, ma non nei discendenti di famiglie ebree non coinvolte nell’Olocausto. Questi risultati suggeriscono che le esperienze traumatiche possano lasciare “impronte” e memorie genetiche trasmissibili alle generazioni successive, influenzando la regolazione della risposta allo stress.

Oltre alla memoria culturale e sociale, generazioni di persone discendenti da chi ha vissuto l’ si porta dietro una memoria indelebile dell’evento. Il nostro corpo ricorda, NON mente! E chissà cosa si porteranno dentro di sè i bambini di Gaza, o quello in Yemen, o etc...

Naturalmente abbiamo parlato anche di questo nel nostro master di …

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