Corso di Psicologia e Neuropsicologia Perinatale

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Psicologia Neuropsicologia perinatale e “care”
-Nascita Pretermine
-Depressione Post-partum
-Lutto perinatale
-Concetto di “care”
DESTINATARI:
Medici, Psicologi, Infermieri, Ostetriche
ACCREDITAMENTO ECM in corso Questo corso nasce dall'esigenza di fornire competenze altamente specializzate in psicologia perinatale, favorendo lo scambio tra competenze e figure professionali diverse. L'obiettivo è di non tralasciare nessuna ambito di sofferenza della psicologia perinatale (solitamente i corsi si soffermano solo su alcuni di questi), per questo ci saranno lezioni su:
- lutto perinatale
- prematurità (neuropsicologia del prematuro, psicologia della famiglia e efficacia del trattamento in TIN)
- depressione perinatale (farmaco terapia e psicoterapia)
- la coppia, la famiglia e l'individuo (una cornice teorica e una strategia d'intervento)
- microvideoanalisi nella relazione caregiver-bambino

CREDITI ECM
PATROCINATO da ORDINE DEI MEDICI
PATROCINATO da VIVEREONLUS

A gennaio 2026 partirà il nostro Corso di Alta Formazione in Psicologia Perinatale e care. E’ incredibile ma siamo già a...
11/09/2025

A gennaio 2026 partirà il nostro Corso di Alta Formazione in Psicologia Perinatale e care. E’ incredibile ma siamo già alla NONA edizione! Anche quest’anno terremo il numero chiuso e al raggiungimento del numero stabilito chiuderemo le iscrizioni. Anche quest’anno, ancora prima di annunciare ufficialmente l’apertura, abbiamo già una decina di iscritti. Ci teniamo a ringraziarvi per la fiducia che, di anno in anno, viene confermata. Lo vediamo dall’interesse che suscitiamo e dal passaparola continuo che c’è intorno al nostro progetto formativo. Per noi è un onore e una responsabilità enorme!
Come ogni anno tratteremo tantissimi argomenti: alcuni noti ( genitori etc.. ) alcuni più inusuali ( , etc..). Ma soprattutto, anche quest’anno, avremo l’opportunità di entrare nella ( ) e in dell’ospedale Sant’Anna di Torino: un’esperienza unica, con piccoli laboratori in loco e tanti scambi di esperienze e competenze.
Non vediamo l’ora di accogliere il prossimo gruppo classe, sperando che sia, come ogni anno, eterogeneo. Sì, perchè noi crediamo profondamente che il nostro valore aggiunto sia proprio quello di essere una formazione aperta a tutte le figure del materno infantile ( etc..). Nel nostro ambito il confronto, il dialogo, la cooperazione e l’accogliere i diversi vertici osservativi sono risorse inestimabili.
Vi aspettiamo numerosi!
dal direttore scientifico .florita

Link: https://www.spazioiris.it/project/corso-di-alta-formazione-in-psicologia-perinatale-e-care/

a relazione precoce madre-bambino, che avviene durante la gestazione, ha un ruolo determinante nella costruzione del bam...
08/09/2025

a relazione precoce madre-bambino, che avviene durante la gestazione, ha un ruolo determinante nella costruzione del bambino. Sia a livello fisico che di struttura mentale, struttura che condizionerà ogni successiva costruzione neuro-mentale neonatale.

Questo a dire che l’utero non è un contenitore passivo e neutrale.
Nell’utero avviene già uno scambio e una relazione tra madre e bambino, al contrario di ciò che si pensava un tempo, quando si pensava l’utero come un semplice contenitore.

Già prima della nascita il bambino ha delle competenze ed è attivo ed inizia una relazione con la madre; questa relazione avviene quindi già a livello prenatale.

Il bambino partecipa alle esperienze ambientali mediante la corporeità della madre. Gli studi scientifici su questi argomenti sono sopratuttto legati alla psicopatologia e se esperienze emotive negative da parte della madre possono influenzare l’esito della gravidanza; ma non solo, alcune di queste esperienze cambiano la configurazione neuro-endocrina della madre e provocano dei mutamenti nel bambino in utero, mettendolo successivamente a rischio di una maggiore predisposizione a esperienze emotive simili.

Insomma il concetto centrale che vogliamo far passare è che, a differenza di ciò che si pensava un tempo, anche l’utero non è un contenitore e basta.
Non è neutro e non è passivo.
Gia nell’utero avviene una relazione attiva e di scambio con la madre.

Un po’ sulla linea dei sistemi dinamici complessi, già lì avviene una auto-eco-regolazione reciproca.

Se volete saperne di più ne parliamo a lungo in “Divenire genitori e divenire figli. Le nuove sfide della psicologia Perinatale” edito Mimesis e nel nostro corso di alta formazione in psicologia perinatale e care, organizzato da e .

Sono aperte le iscrizioni alle 5 ed. del corso di Fisiologia e psicologia del sonno infantile.Il sonno dei bambini e la ...
04/09/2025

Sono aperte le iscrizioni alle 5 ed. del corso di Fisiologia e psicologia del sonno infantile.
Il sonno dei bambini e la gestione dei notturni rappresentano un elemento di forte impatto nella vita famigliare dei neogenitori: la società occidentale si trova orientata verso modelli culturali che concorrono al rafforzamento di un immaginario in cui la frammentazione del sonno nel bambino rappresenta un problema da risolvere piuttosto che un processo da attraversare.
In questa prospettiva, innumerevoli sono i genitori che interpellano professionisti in grado di offrire loro soluzioni, accanto a operatori inadeguatamente formati sul tema.
A emergere, di conseguenza, metodi e tecniche di addestramento al sonno che allontanano dalla fisiologia e irrompono nella relazione familiare e genitoriale con effetti iatrogeni inattesi.
Riflettere sul significato psicologico del sonno infantile e sulle ricadute di un accudimento consapevole e rispettato significa infondere consapevolezza negli operatori coinvolti nell’assistenza al parto e al puerperio, restituendo ai genitori la piena consapevolezza del proprio ruolo e il valore relazionale che la frammentazione del sonno implica.
Target a cui è rivolta l’iniziativa: (neonatologi, pediatri e ginecologi), psicologi, psicoterapeuti, ostetriche, infermiere, puericultrici, educatori nonché tutti gli operatori che lavorano nell’ambito materno-infantile.
Relatori coinvolti:
Marcello Florita - socio SIPRe
Benedetta Dini - ostetrica e psicologa in formazione Licia Lietti - aggregata SIPRe, medico psichiatra Claudia Maspero - psicoterapeuta dell’età evolutiva, aggregata SIPRe
Claudia Proserpio - aggregata SIPRe
.florita

..e poi c'è il caso, un elemento spesso mal tollerato, soprattutto nella nostra società, ma presente. Il caso domina nel...
02/09/2025

..e poi c'è il caso, un elemento spesso mal tollerato, soprattutto nella nostra società, ma presente. Il caso domina nella ricombinazione genetica casuale tra mamma e papà nella creazione di un figlio, il caso di una malattia non vista durante l'amniocentesi, il caso che ad una combinazione cromosomica XX o XY, il caso che può portare malattie genetiche frequenti o - per una combinazione particolarmente non frequente - malattie genetiche rare, il caso che fa sì che quella mamma o quel papà abbiano un figlio mentre o dopo un grave lutto, il caso di nascere a Milano o a Dhaka, il caso dell'avere una sorella o un fratello, il caso del nascere durante una guerra o in tempo di pace, il caso di un figlio che si sviluppa velocemente o di un altro che ha i suoi tempi diradati e inusuali nelle tappe evolutive.
Il caso c'è sempre, anche se spesso la nostra società ambisce ad un controllo onnipotente di tutte le variabili, il caso c'è e spesso hanno un impatto sulle traiettorie della nostra vita. La nostra cultura tende a pensarlo come ad un impiccio o un incidente, ma in realtà è parte integrante della vita e dell'evoluzione.
Ciò che non è legato al caso è l'approccio di noi operatori. Su quello qualcosa, anzi molto di può fare. Per esempio, essere pronti ad accogliere l'imprevedibile è un'attitudine fondamentale nel nostro ambito, cruciale sia nell'affrontare questioni complesse, sia nel trasmettere un approccio utile ai genitori. La nostra formazione, nel senso ampio del lavorare per crescere come persone (mettendosi in discussione e lavorando su si sé) e dunque operatori, ci aiuta ad essere professionisti competenti e accoglienti. Questo non può essere imputato al caso, ma è una nostra responsabilità legata alla cura.

..e poi c’è il caso, un elemento spesso mal tollerato, soprattutto nella nostra società, ma presente. Il caso domina nel...
02/09/2025

..e poi c’è il caso, un elemento spesso mal tollerato, soprattutto nella nostra società, ma presente. Il caso domina nella ricombinazione genetica casuale tra mamma e papà nella creazione di un figlio, il caso di una malattia non vista durante l’amniocentesi, il caso che ad una combinazione cromosomica XX o XY, il caso che può portare malattie genetiche frequenti o - per una combinazione particolarmente non frequente - malattie genetiche rare, il caso che fa sì che quella mamma o quel papà abbiano un figlio mentre o dopo un grave lutto, il caso di nascere a Milano o a Dhaka, il caso dell’avere una sorella o un fratello, il caso del nascere durante una guerra o in tempo di pace, il caso di un figlio che si sviluppa velocemente o di un altro che ha i suoi tempi diradati e inusuali nelle tappe evolutive.
Il caso c’è sempre, anche se spesso la nostra società ambisce ad un controllo onnipotente di tutte le variabili, il caso c’è e spesso hanno un impatto sulle traiettorie della nostra vita. La nostra cultura tende a pensarlo come ad un impiccio o un incidente, ma in realtà è parte integrante della vita e dell’evoluzione.
Ciò che non è legato al caso è l’approccio di noi operatori. Su quello qualcosa, anzi molto di può fare. Per esempio, essere pronti ad accogliere l’imprevedibile è un’attitudine fondamentale nel nostro ambito, cruciale sia nell’affrontare questioni complesse, sia nel trasmettere un approccio utile ai genitori. La nostra formazione, nel senso ampio del lavorare per crescere come persone (mettendosi in discussione e lavorando su si sé) e dunque operatori, ci aiuta ad essere professionisti competenti e accoglienti. Questo non può essere imputato al caso, ma è una nostra responsabilità legata alla cura.

Durante l’estate abbiamo lavorato tanto e silenziosamente per arrivare a settembre con tante proposte formative, alcune ...
23/08/2025

Durante l’estate abbiamo lavorato tanto e silenziosamente per arrivare a settembre con tante proposte formative, alcune nuove, altre ormai consolidate.
Da settembre in avanti partiranno le iscrizioni a:
1) “Insieme nel lettone”: corso di fisiologia e psicologia del sonno infantile
2) Corso di Alta Formazione in Psicologia Perinatale IX edizione (con una giornata di formazione e lavorazione nell’ospedale Sant’Anna di Torino)
3) “Raccontare l’esperienza del Perinatale tramite gli albi illustrati”
4) “Non Solo NinnaNanne. Il valore della musica e delle esperienze sensoriali nella relazione con il bambino”. Corso sulla costruzione di gruppi sensoriali genitore-neonato.
5) Convegno internazionale di Psicologia Perinatale. 22 Novembre 2025.

A breve partiranno le iscrizioni per il corso sul sonno infantile e poi...tutto il resto. Seguite SIPRe - Società Italiana Psicoanalisi della Relazione e noi x ulteriori informazioni.
Non perdeteci di vista e a presto!!

L’essere in coppia…Una riflessione di Marcello Florita Psicoterapeuta
04/08/2025

L’essere in coppia…
Una riflessione di Marcello Florita Psicoterapeuta

Li scorgi fin da lontano. Sono teneri ma, al contempo, sprigionano la potenza del loro sussister-si. Ricurvi su loro stessi e sull’altro, sono appoggiati l’un l’altra su un punto impercettibile tra le spalle e la testa.
Sono in una nota località ligure e, come tutti i paesini sulla costa, ha un’ampia passeggiata frequentata da bagnanti alla ricerca delle spiagge, famiglie con bambini che portano enormi materassini eccentrici, coppie che passeggiano mano nella mano pronte per il selfie pittorico dell’estate, adolescenti chiassosi con stereo portatili che ruggiscono al mondo, venditori ambulanti assonnati, mamme con carrozzine, e poi ci sono loro due.
Due anziani, accartocciati su loro stessi, fiacchi e vestiti con abiti datati e ingialliti Forse erano paffuti, perché indossano capi ben più larghi del loro corpo avvilito. Procedono con passo lento, stanco, ma al contempo deciso. Seppur l’incedere sia dimesso stando andando là, la loro intenzione è chiara, qualsiasi sia il là. La cosa incredibile è che entrambi sono gobbi, una scoliosi clamorosa che li fa pendere l’uno sull’altro, poggiati come castelli di carte. Mi viene un dubbio: starebbero in piedi senza l’altro? Due archi sostenuti a vicenda, quasi a formare una thíṗi, quelle tende da indiani, triangolari e paffute, sorrette da pali che s’intrecciano sull’apice. Thíṗi nella lingua Lakota, i nativi americani, consiste di 2 elementi: thí, significa “abitare”, e ṗi, che sta per “essi abitano”. Da fuori si vede che ognuno di loro sorregge e sostiene l’altro nelle sue storture. Invece immagino che, come in tutte le coppie, tra di loro litighino e bisticcino per le loro posture. “Sei tutta gobba!”, “..ma è possibile che sei curva dal lato opposto al mio”, “i nostri corpi vanno in direzioni opposte!”, “potevo sceglierne uno dritto”.
Come spesso capita nelle coppie, si vivono le storture dell’altro come un limite, un affronto, una fonte di disagio. Se poi ci si osserva bene, dal di fuori, si vede che quello scegliersi non è casuale, ma è un reciproco sostenersi nelle proprie storture: sussister-si. Thipi è la casa, come spesso la è il luogo che mi permette di sussistere nelle mie posture.

09/07/2025

Albi illustrati e .

Gli studi ci confermano l’importanza della già a partire dalla . In seguito la lettura ai bambini e alle bambine ad alta voce di albi illustrati di qualità sappiamo contribuisce allo emotivo cognitivo linguistico. Favorisce la concentrazione, stimola l’empatia ma soprattutto è un momento di relazione tra adulto e bambino.

Ma non solo, in questi anni abbiamo usato alcuni albi illustrati in momenti di e gruppo con adulti, genitori e/o operatori e abbiamo fatto esperienza di come la lettura insieme di un albo illustrato, possa essere uno strumento prezioso per condividere pensieri e riflessioni intorno alle tematiche tipiche dell’era perinatale. Attraverso alcune letture possiamo parlare di nascita, di emozioni e fatiche legate alla , di Famiglie, di pma, ma lutti e depressione.

In autunno partirà una nuova edizione del nostro corso sugli albi illustrati organizzato dall’Area Perinatale e con la presenza di che da anni lavora con questo prezioso strumento.

Un altro evento in collaborazione con SIPRe - Società Italiana Psicoanalisi della Relazione  al parco sulla paternità ! ...
27/06/2025

Un altro evento in collaborazione con SIPRe - Società Italiana Psicoanalisi della Relazione al parco sulla paternità ! ❤️

Vi segnalo un evento sulla dove interverrò.
🎬 all’aperto di mare

📅 Martedì 1 luglio, piazza Cenni di Cambiamento
🎥 Proiezione: “Papà ha brucato i biscotti” di Jeffrey Zani

Diventato padre, Jeffrey scivola in un’inattesa spirale di crisi e si sente senza vie d’uscita: reagisce prendendo in mano la telecamera e realizzando un video diario personale come tentativo di auto terapia.

Marcello Florita, psicoanalista SIPRe e autore del romanzo “Come respira una piuma” sulla paternità in condizioni complesse.

🕤 Ore 20:45 – Presentazione del film
A cura di Germogli Urbani, un progetto nato dalla collaborazione tra SIPRe Milano e Psicologo al Parco, per coltivare benessere psicologico e relazioni nei contesti urbani.

🎧 A seguire, proiezione del film in cuffia.

🎟️ Biglietto online €5 (+ prevendita €1) oppure in cassa la sera dell’evento a €5
Acquistalo qui 👉 https://link.dice.fm/i80de6f6e692

Vi aspettiamo!
Corso di Psicologia e Neuropsicologia Perinatale
SIPRe - Società Italiana Psicoanalisi della Relazione

Tratto dalla nostra esperienza al master di     nella TIN dell’ospedale Sant’Anna di Torino. ❤️
13/06/2025

Tratto dalla nostra esperienza al master di nella TIN dell’ospedale Sant’Anna di Torino. ❤️

Camilla è un’infermiera, anzi una sarta.
Qualche settimana fa eravamo nelle Terapia Intensiva Neonatale dell'ospedale Sant'Anna di Torino. Siamo passati tra i reparti, osservato bimbi nati prematuri, sgualciti accucciati dentro incubatrici. Li abbiamo visti respirare affannosamente, muoversi impercettibilmente e attivare allarmi. Tra le varie attività abbiamo anche assistito alla stimolazione del cavo orale. Camilla è l'infermiera che ce l'ha mostrata. Compito: inumidire un cottonfioc con il latte di mamma, farlo annusare e strofinarlo sulle labbra della piccola Anna. Voi direte, cosa c'è di interessante in questa terapia? La terapia ha l'obiettivo di promuovere la maturazione del cavo orale e allenare alla suzione, ma il punto non è cosa fa, ma COME Camilla lo fa. Curva sull'incubatrice parla con una voce sottilissima e calda preparando Anna ad ogni momento. "Anna sei pronta?", "Anna ora assaggerai il latte di mamma", "stanca?", "Anna grazie per averci provato". Anna si stanca, gira impercettibilmente la testa, Camilla la ringrazia. Difficile parlare ad un bambino di meno di un chilo che, apparentemente, non dà risposte, che, apparentemente, non sembra un bambino. Lei no, lo guarda e ci parla con un rispetto, una cura commuovente. E poi ci sono le sue azioni. Sfiorare il labbro minuscolo con un bastoncino cotonato al ritmo di un bimbo pretermine è un'impresa; non per lei. Tutto lento, morbido, etereo. Sembra non spostare aria, ma muoversi al suo ritmo. Sembra seguire la trama di Anna, quasi immobile, evanescente. Non uno spigolo, non un gesto oltre. Ogni singola mossa sussisteva di per se stessa: come una cerimonia. Una celebrazione dell'incontro. Vederla chinarsi e alzarsi, e riavvicinarci lentamente, per poi distanziarsi per lasciar riposare Anna, mi ha fatto pensare ad una sarta.
Il padre, un po' più in là, la osserva. Noi come lui. Non vediamo più l'incubatrice o una bimba minuscola inerme, ma, osserviamo una bimba, viva e reattiva, ricamata dalle mani sapienti di Camilla. Un ricamo che la lega al mondo. Ogni sarta è un po' una visionaria, vede l'abito prima degli altri, e lo vede nella sua straordinarietà quando, agli occhi di noi pragmatici, sembra solo un tessuto inerme con qualche brandello di filo cadente. Non sta facendo una terapia, sta celebrando la vita (di Anna) nel rispetto e nell'ascolto di come è.
Camilla è una sarta, cuce vite con il filo invisibile della relazione.
(Un ringraziamento speciale a tutti gli operatori dell’ospedale Sant’Anna di Torino)
AOU Città della Salute e della Scienza di Torino

Sabato c’è stata una meravigliosa giornata di formazione all’interno dei reparti di Terapia Intensiva Neonatale e di Ost...
13/05/2025

Sabato c’è stata una meravigliosa giornata di formazione all’interno dei reparti di Terapia Intensiva Neonatale e di Ostetricia dell’ospedale Sant’Anna di Torino.Abbiamo avuto l’opportunità di vedere i reparti, parlare con alcune mamme e papà, e vedere laboratori sul tocco, sulla motricità orale con i bambini pretermine o condividere le procedure di debriefing in caso di lutto perinatale.
Abbiamo osservato e riflettuto, ci siamo confrontati ed emozionati e siamo tornati a casa con uno straordinario bagaglio di esperienze, vissuti e forse strumenti. Nel pomeriggio abbiamo decifrato e messo in parole ciò che abbiamo osservato e vissuto, e con .florita ci siamo immersi nel divenire di un bambino nato pretermine.
Come ogni anno, ringraziamo il sant’Anna di Torino per l’opportunità arricchente e non vediamo l’ora di tornare l’anno prossimo!


  è una   chiave in ambito sanitario e ancor di più in psicologia perinatale. Vanno rispettati i percorsi delle   o dell...
24/04/2025

è una chiave in ambito sanitario e ancor di più in psicologia perinatale.

Vanno rispettati i percorsi delle o delle per avere un , anche se toccano la nostra o la nostra morale (come nel caso della ).

Vanno rispettati i modi di vivere la genitorialità, la o la , perché ogni cultura chiude racchiude usi e costumi diversi in questo ambito e non possiamo scordarci che quando parliamo di parliamo sempre di una faccenda culturale.

Vanno rispettati i tempi di ogni genitore per divenire tale: c’è chi si sente , o , dopo il primo col , e c’e chi vuole più , chi ha bisogno di costruire una e di abitarla. Vanno rispettate le fatiche del soggetto che diviene genitore, padre o madre che sia: divenire genitore è sempre un processo, un complesso e una che ci espone a una .

Vanno rispettati i modi e i tempi con cui una coppia, una mamma e un papà, cercano di elaborare il di un bambino. L’ del lutto non può essere valutata sulla base di regole precostituite: anch’essa è un processo complesso e non lineare, e per ogni soggetto e coppia richiede modalità e diversi. Va rispettata la difficoltà dei genitori a quel , ma va rispettato anche quel bambino, che va considerato tale e trattato e maneggiato come un bambino. Va rispettato anche il bambino nei propri percorsi evolutivi.

Va anche rispettato quel bambino nel suo modo di essere e di manifestarsi e nei suoi percorsi evolutivi. Ogni bambino è unico ed ha modalità diverse di esprimere bisogni e disagi, ma anche traiettorie evolutive diverse, che non seguono per forza gli standard precostituiti. Rispettarlo significa studiare il contesto e osservarlo attentamente.

Ultimo ma, non meno importante, bisogna rispettare ogni operatore sanitario che lavora in questo ambito. Rispettarlo significa anche promuovere degli spazi di e confronto all’interno degli o dei centri materno-infantili.

(scritto da .florita )

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