09/12/2021
C'è un incantevole fiaba nel libro donne che corrono coi lupi, si intitola la donna scheletro.In questo racconto un pescatore trova molto più di quello che si sarebbe aspettato. Non si rende conto di sollevare il tesoro più allarmante che gli sarà dato di conoscere, più di quanto egli possa governare. Non sa di dover ve**re a patti, che tutti i suoi poteri saranno messi alla prova. E' lo stato di tutti gli innamorati all'inizio: sono ciechi come pipistrelli.
Restare inerti e limitarsi a sognare l'amore perfetto è facile. E' una sorta di anestesia dalla quale potremo non risvegliarci mai. E' compito dell'anima riconoscere il tesoro in quanto tale, indipendentemente dalla sua forma insolita, e riflettere sul da farsi. Talvolta anche gli innamorati all'inizio di una relazione cercano soltanto un po' di eccitazione, un pizzico di sedativo. Senza rendersene conto, entrano in una parte della psiche, propria o dell'altro, dove risiede la Donna Scheletro. Il pescatore pensa di cercare semplicemente di che nutrirsi, mentre in realtà fa risalire la natura femminile essenziale nella sua completezza, la natura Vita/Morte/Vita.
Una parte di ogni uomo e di ogni donna oppone resistenza al sapere che in tutte le relazioni amorose la Morte deve avere la sua parte. Fingiamo di poter amare senza che muoiano le nostre illusioni sull'amore, fingiamo di poter andare avanti senza che muoiano le nostre aspettative superficiali, fingiamo che le nostre ebbrezze e i nostri impeti preferiti non moriranno mai. Ma in amore tutto, ma proprio tutto, viene accantonato e la persona dalla natura profonda e selvaggia è irrefutabilmente attirata dal compito. Che cosa muore? Muore l'illusione, muoiono le aspettative, la bramosia di avere tutto, il desiderio di prendere solo il bello, tutto questo muore.
Il pescatore della storia è lento nel rendersi conto della natura di quel che ha preso. E' difficile rendersi conto di quel che si fa, quando si pesca nell'inconscio. Laggiù vive la natura Morte. Non appena scoprite con chi avete a che fare, il vostro primo impulso è gettarla via. Le relazioni spesso vacillano quando passano dalla fase dell'anticipazione a quella in cui bisogna affrontare quello che in realtà è preso all'amo. Se gli amanti si ostinano in una vita di gaiezza forzata, di perpetue piacevolezze, se insistono con il lampo e il fulmine sessuale, o nella corrente del dilettevole senza conflitti, la natura Vita/Morte/Vita torna dalla scogliera da cui viene gettata in mare. Gli amanti che si ostinano a tenere tutto su una cima scintillante vivranno una relazione sempre più ossificata. Il desiderio di vivere l'amore nella sua forma positiva soltanto lo porta a un punto morto.
La sfida per il pescatore è affrontare Signora Morte, il suo abbraccio, i suoi cicli di vita e di morte. Senza di lei non può darsi una vera conoscenza della vita, e senza questa conoscenza non può darsi né amore vero né devozione. L'amore costa coraggio e resistenza a percorrere un lungo cammino.
Due persone iniziano la danza per vedere se va bene loro amarsi. La Donna Scheletro viene accidentalmente presa all'amo. Si iniziano a vedere le parti fragili e lese dell'altro, o la sua inadeguatezza come trofeo. Quando emerge la donna scheletro si offre una vera opportunità di mostrare coraggio e conoscere l'amore. Amare significa stare con. Significa emergere da un mondo di fantasia in un mondo in cui è possibile un amore faccia a faccia. Amore significa restare quando ogni cellula dice: "Scappa".
Al primo confronto con la Donna Scheletro quasi tutti provano l'impulso di volare via come il vento. Anche la corsa rientra nel processo, ma la corsa non può durare a lungo, o per sempre.Tutti quelli che non sono pronti, hanno bisogno di tempo, sono comprensibili, ma solo per un breve periodo. La verità è che mai nessuno è completamente pronto. Come sempre nella discesa nell'inconscio, viene un momento in cui semplicemente ci si tappa il naso e ci si butta nell'abisso. Per amare il piacere non ci vuole molto, per amare davvero ci vuole un eroe capace di governare la propria paura.