
20/07/2025
"Il punto decisivo, per Recalcati, è la necessità di superare l’orizzonte chiuso del sangue e della stirpe, di rompere il cerchio dell’Uno per guadagnare la prospettiva di una dualità, o di una pluralità. Il legame di fratellanza o sorellanza è una costruzione paziente, non un punto di partenza. Come Goethe esortava a “ricomprare” la propria eredità materiale per rendersene degni, così i rapporti familiari bisognerebbe riguadagnarseli “adottando” il congiunto, cioè riconoscendolo nella sua alterità, ed evitando di dare per scontato che la fratellanza (ma, potremmo dire, anche il legame di genitorialità) sia un legame istituito per legge di natura".
Ringrazio Paolo D'Angelo per la sua recensione al mio "Uno diviso due. Fratelli e sorelle" (Feltrinelli Editore) apparsa sul Domani del 17 luglio.
Potete recuperare il testo qui: https://drive.google.com/file/d/1LQM_LnUEhYfL4TjBPX1ar3zyiw3W0IXO/view?usp=sharing